Dieta del Gatto e Salute
Ultima modifica 24.08.2020
INDICE
  1. Salute del Gatto e Dieta
  2. Introduzione alle Malattie Dietetiche
  3. Prevenzione
  4. Obesità
  5. Diabete
  6. Malattie renali
  7. Cistite, blocco uretrale, calcoli renali e alla vescica
  8. Malattia Infiammatoria dell'Intestino
  9. Molecole Indesiderate
  10. Lipidosi Epatica
  11. Malattie Dentali

Salute del Gatto e Dieta

Gli animali sono incapaci di comunicare efficacemente qualunque disagio fisico.

Alterando il proprio comportamento e lamentandosi vocalmente riescono a lanciare una sorta di "allarme". Tuttavia, senza l'intervento di un veterinario è difficile capirne la ragione.

dieta del gatto e salute Shutterstock

Certe malattie del gatto hanno un'insorgenza rapida e violenta. Sono provocate quasi sempre da abitudini di vita sbagliate e peggiorano col passare del tempo.
D'altro canto, ciò significa che sia la prevenzione, sia la terapia, sono facilmente adottabili.
Esiste una correlazione molto forte tra la dieta del gatto e l'incidenza di patologie (anche mortali) che lo possono affliggere.
Di seguito capiremo meglio quali sono.

Introduzione alle Malattie Dietetiche

Patologie Frequenti

Alcuni esempi di patologie che progrediscono subdolamente, talvolta in maniera asintomatica fino all'irreversibilità, sono:

Alcune di queste malattie sono ben visibili e possono essere riconosciute anche dal padrone dell'animale.
Ovviamente, la diagnosi e la terapia devono essere stabilite da un professionista in sede veterinaria.

Comportamenti Anomali

L'osservazione del comportamento animale, dei sintomi e dei segni clinici rimane uno dei fattori profilattici più importati nella riduzione del rischio di mortalità e compromissioni funzionali definitive.
Gli indizi patologici che devono catturare maggiormente l'attenzione sono:

Per approfondire: Gatti Sphynx, le malattie più frequenti

Prevenzione

Per garantire la salute del gatto è necessario prevenire l'insorgenza delle malattie e/o delle complicazioni annesse.
Come specificheremo negli altri articoli dedicati, il cibo secco può essere una causa effettiva di  malattie che colpiscono il felino domestico.
Questo comporta uno squilibrio nutrizionale molto importante, che implica:

Di seguito analizzeremo i disturbi del gatto correlati all'alimentazione.

Obesità

Nel gatto, l'obesità è un problema comune e molto grave.
I felini in sovrappeso sono quattro volte più interessati dallo sviluppo di diabete.
La dieta del gatto dev'essere ricca di proteine, con pochi grassi e quasi totalmente priva di glucidi.
Nel metabolismo del gatto, l'eccesso di zuccheri non viene utilizzato correttamente dai tessuti e questi nutrienti finiscono per essere convertiti in grassi.
Le cosiddette "diete light" per il gatto, distribuite dai marchi più in voga, hanno erroneamente preso di mira solo il contenuto in grassi (diminuendolo) e aumentando l'apporto di glucidi invece che di proteine.
La dieta ottimale per il dimagrimento del gatto dovrebbe avere:

  • + 40% delle calorie in proteine.
  • - 50% delle calorie in grassi.
  • - 10% delle calorie in carboidrati.
  • Molta acqua.

Diversi studi affermano che il dimagrimento del gatto può essere ottenuto più facilmente con le diete proteiche, le quali prevengono il catabolismo e favoriscono la conservazione della massa muscolare.
Tuttavia, nella migliore delle ipotesi, gli alimenti commerciali hanno un contenuto eccessivo di grassi. Nella peggiore, l'elemento più abbondante è la frazione dei glucidi.
Il sistema migliore per favorire il dimagrimento del gatto è aumentare la quantità di acqua nei pasti ottimizzando la sazietà; contemporaneamente, si consiglia di aumentare l'attività fisica dell'animale, ad esempio facendolo giocare.

Diabete

Il diabete è una malattia felina grave, frequente e difficilmente gestibile.
Non se ne conoscono tutte le cause eziologiche.
Il diabete insorge con una ridotta tolleranza al glucosioiperinsulinemia e insulinoresistenza; lo stadio finale è caratterizzato da insufficienza insulinica e richiede una terapia farmacologica (iniezione di insulina sintetica).
D'altro canto, certi gatti diabetici sottoposti alla riduzione dei carboidrati nella dieta migliorano sensibilmente e non richiedono più l'iniezione di insulina farmacologica (o diminuiscono la dose).

E' logico affermare che le diete ricche di carboidrati potrebbero costituire un fattore di rischio significativo per il diabete felino.
Si consiglia di non sottovalutare l'impatto nutrizionale della dieta a basso contenuto di carboidrati in merito alla secrezione dell'ormone e alla sensibilità dei tessuti. .
Una dieta priva di zuccheri è più efficace della maggior parte degli alimenti dietetici pubblicizzati dalle industrie. D'altronde, se il gatto è già diabetico, si consiglia di adeguare la quantità di insolina somministrata al nuovo regime alimentare. Infatti, con una dieta ipoglucidica, il gatto tende ad avere meno bisogno del farmaco; in simili circostanze somministrare un eccesso di insulina potrebbe causare ipoglicemia e shock ipoglicemico.

Malattie renali

L'insufficienza renalecronica è la causa principale di mortalità per il gatto.
La disidratazione cronica gioca un ruolo essenziale nel causare o esacerbare questa patologia.
L'obbiettivo fondamentale è quello di mantenere lo stato di idratazione, ragion per cui è ragionevole escludere tutti i cibi secchi dalla dieta.
Alcune aziende suggeriscono di trattare l'insufficienza renale dei gatti in maniera simile a quella umana e propongono degli alimenti con poche proteine chiamati "diete speciali".
Differentemente da quelli umani, i reni del gatto sono portati a gestire un'alimentazione esclusivamente proteica. Al contrario, lo stesso non avviene per la carenza d'acqua e per l'esubero di glucidi e di grassi.
Non esistono studi clinici che sostengono la dieta povera di proteine nei gatti affetti da insufficienza renale o nei felini domestici colpiti da qualunque altra malattia.
All'opposto, si è osservato che molti gatti la cui nutrizione è carente in proteine animali vanno incontro a catabolismo muscolare. Si tratta di una forma di "autodigestione" che induce uno sfaldamento dei tessuti muscolari e l'aumento della creatinina e dell'ammonio nel sangue.
Peraltro, l'esubero di questi composti richiederebbe un grosso impegno di filtrazione renale che non può avvenire a causa della malattia. Come risultato, i valori sanguigni di creatinina e ammonio aumentano, portando a dedurre erroneamente che la condizione clinica sia in fase di peggioramento.

Cistite, blocco uretrale, calcoli renali e alla vescica

La cistite e i calcoli sono problemi molto comuni e dolorosi per il gatto.
La cistite induce il felino a urinare in maniera inappropriata, a piccole dosi e spesso fuori dalla lettiera.
I calcoli (che NON sono cristalli) possono bloccare il flusso dell'urina impedendo o complicando la minzione.
In questi casi è fondamentale osservare il comportamento del gatto, che se entra ed esce ripetutamente dalla lettiera senza mingere potrebbe avere un problema serio.
E' molto utile l'utilizzo della lettiera aggregante, che offre anche un valore quantitativo dell'urina.
Esiste una teoria secondo la quale la cistite batterica potrebbe essere combattuta acidificando le urine. Sulla scia di questa ipotesi, certe aziende hanno dedicato una linea specifica di alimenti per acidificare le urine. Questi regimi nutrizionali sono ricchi di carboidrati (che invece rendono le urine basiche), poveri di magnesio e di potassio. Favoriscono l'insorgenza di calcoli renali e probabilmente aumentano il bruciore della cistite.
Solo l'1% dei gatti affetti da cistite con meno di 10 anni soffre di infezione delle vie urinarie. Ciò nonostante, molti veterinari somministrano comunque la terapia antibiotica e dimenticano di consigliare una dieta ricca d'acqua.
Nei gatti con più di 10 anni le infezioni sono più comuni, a causa della maggior incidenza di malattia renale e della conseguente riduzione delle minzioni.
Con l'età, anche il diabete e l'ipertiroidismo diventano più comuni e rendono gli animali più inclini alle infezioni del tratto urinario.
Solo il 20% dei gatti anziani con cistite soffre di un'infezione batterica, ragion per cui è sempre consigliabile eseguire una coltura delle urine. Questo esame specificherà la pertinenza e la tipologia della terapia antibiotica.

Cristalli o Calcoli?

Dopo 30-60' dall'espulsione, l'urina del gatto può formare dei cristalli. Questo avviene anche in condizioni fisiologiche e aumenta con la concentrazione chimica del liquido.
L'eventuale presenza di cristalli nella lettiera o nella provetta non è allarmante; d'altro canto, meglio ricordare che una minzione poco frequente causata dalla disidratazione potrebbe favorire la sintesi di cristalli anche all'interno delle vie urinarie.
L'unico sistema di prevenzione per tutti questi disturbi è l'aumento dell'acqua alimentare, prediligendo il cibo umido e addizionandolo con poca acqua.

Malattia Infiammatoria dell'Intestino

La malattia infiammatoria dell'intestino è una patologia del gatto che causa vomitodiarrea e/o stitichezza.
Talvolta è ragione di un dimagrimento apparentemente ingiustificato o del vomito frequente di boli di pelo.
Questa malattia è poco conosciuta ma risponde bene alla dieta senza cibo secco. Al contrario, spesso i veterinari somministrano fin da subito una terapia farmacologica a base steroidea.

Molecole Indesiderate

Molti alimenti per il gatto sono a base di pesce.
Questo sembrerebbe tutt'altro che sbagliato, in quanto si tratta di alimenti ricchi di proteine, di acqua, poveri di carboidrati e con pochi grassi.
Tuttavia, questi alimenti sono ad alto contenuto di mercurio, di PBDE (sostanze chimiche legate all'ipertiroidismo) e di fosforo (il cui eccesso risulta potenzialmente nocivo nei reni dei gatti anziani).
Questi prodotti non possono essere utilizzati in maniera continua o frequente e dovrebbero lasciare spazio ai cibi che contengono carne di animali terrestri (soprattutto pollame).

Lipidosi Epatica

La lipidosi epatica è la malattia del fegato più comune dei gatti e interessa soprattutto gli individui diabetici e in sovrappeso.
La cura è costituita da un aumento dell'attività motoria, dall'incremento delle proteine e dalla riduzione dei carboidrati (se in eccesso, anche dei lipidi).
Il digiuno prolungato può risultare estremamente nocivo.

Malattie Dentali

Alcuni reputano che i gatti nutriti con cibo secco siano meno inclini a sviluppare le patologie dentali; si tratta di un'inesattezza.
I croccantini sono ricchi di glucidi, facili da fermentare per i batteri che provocano gengiviti e carie.
La maggior parte dei gatti ingoia i croccantini senza masticarli, eliminando lo stimolo meccanico necessario al mantenimento della robustezza dei denti.
Inoltre, la dentatura del felino è progettata soprattutto per afferrare e strappare, non per masticare.
E' invece consigliabile nutrire il gatto con carne cruda, meglio se provvista di ossotendini e legamenti. Qualcuno usa cuocerla leggermente per uccidere i batteri superficiali. In tal modo è possibile conservare la sollecitazione meccanica sulla dentatura, evitare i carboidrati e aumentare l'apporto di calcio (fondamentale per la salute dei denti).


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Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer