La Scoliosi quale atteggiamento naturale - Scoliosi idiopatica: vecchi e nuovi concetti, caso clinico

Ultima modifica 23.12.2019

A cura del Dott. Giovanni Chetta


Vita “artificiale”

Nel contesto della biomeccanica e della pato-meccanica, si evidenzia quindi un robusto ponte che connette il piede ai segmenti corporei soprastanti sino a raggiungere potenzialmente le articolazioni cervico-occipitale temporo-mandibolari e viceversa, interessando tramite la rete di tensegrità mio-connettivale l'intero organismo. Il fattore culturale può agire sulla normale fisiologia posturale alterando l'informazione ambientale interferendo così col normale processo evolutivo. Habitat e stile di vita sempre più "artificiali" comportano nell'uomo "civilizzato" alterazioni posturali che influenzano negativamente la propria salute fisico-psichica e la sua bellezza.

Abbiamo visto come il controllo della lordosi lombare , caratterista tipica ed esclusiva del genere umano, risulta un fattore determinante: consente di minimizzare lo stress e di ottimizzare l'efficienza biomeccanica tramite una corretta ripartizione di carichi e funzioni tra fascia e muscoli. Due fattori risultano possedere una particolare influenza su di essae quindi sull'intera postura:appoggio podalico e appoggio occlusale.

Appoggio podalico

L'uomo è l'unico mammifero ad aver conquistato il bipodalismo , condizione questa che gli ha permesso il primato fra gli esseri viventi: la migrazione infatti dei muscoli masticatori in direzione caudale, ha reso possibile l'espansione cranica (non più imbrigliata dalla muscolatura masticatoria) e quindi lo sviluppo della corteccia cerebrale.
Il lattante, grazie allo sviluppo muscolare estensorio, assume la posizione assisa e successivamente quella eretta a 4 mesi. A circa dodici mesi di vita si ha il passaggio graduale al bipodalismo. La formazione e l'accrescimento del sistema muscolo-scheletrico sono perlopiù il risultato della complessa e personale azione antigravitazionale dell'individuo. A differenza di tutti gli altri mammiferi quadrupedi, che stanno in piedi e camminano in modo corretto poco tempo dopo la nascita, l'uomo deve attendere circa 6 anni per ottenere una postura stabile. All'età di 5-6 anni, infatti, si formano e stabilizzano le curve vertebrali e ciò avviene grazie alla maturazione estero-propriocettiva del piede che è quindi il primo responsabile delle modificazioni delle curve vertebrali in posizione eretta. La fisiologica lordosi lombare si forma e si stabilizza a partire dalla formazione di una fisiologica e stabile volta plantare che libera il tronco cefalico da uno stato di ipertonicità, determinando così anche la cifosi dorsale e la lordosi cervicale. In contemporanea raggiungono il pieno sviluppo le funzioni masticatorie (comparsa dei primi molari) e deglutitorie. Il completo sviluppo della funzione posturale (sistema tonico posturale) insiemealla corretta focalizzazione oculare avvengono invece abitualmente verso gli undici anni(Loveyoi, 1989).Orecchio interno e occhio trasmettono all'encefalo una percezione diretta dell'ambiente esterno che deve essere necessariamente comparata con quelle derivanti dagli esterocettori cutanei e dai propriocettori (Kruger, 1987).

Come aveva ben intuito l'architetto, pittore e filosofo viennese F. Hundertwasser (1991), il terreno piatto non è idoneo e salutare per l'uomo. Il nostro intero organismo si è evoluto, in milioni di anni, per consentirci di adattarci al meglio al terreno naturale, che è sconnesso. Gli esterocettori cutanei e i propriocettori del piede, quale unico punto fisso di relazione del nostro sistema dell'equilibrio con l'ambiente esterno, rivestono un'enorme importanza nella determinazione della postura e quindi del nostro sviluppo miofasciale-scheletrico e dell'equilibrio. Data l'enorme complessità, il nostro organismo funziona, come già detto, in qualità disistema ciberneticoovvero un sistema in grado di autoregolarsi, autoadattarsi e autoprogrammarsi. Egli, in base alle informazioni ricevute istante per istante dall'ambiente esterno e interno, cerca costantemente di perseguire al meglio l'obiettivo dell'omeostasi (condizione di equilibrio dinamico dell'organismo). Nonostante esso rappresenti il sistema cibernetico per eccellenza va incontro, come tutti i sistemi di questo tipo, a un errore di regolazione/programmazione tendente all'infinito quanto più le variabili di ingresso sono tendenti a zero e viceversa. In altre parole, più le informazioni ambientali che il nostro organismo riceve sono numerose e diverse, più riesce a perseguire una regolazione fine e corretta del proprio funzionamento. E' facile rendersi conto che le variabili di input sul terreno piano sono nettamente inferiori a quelle che si ricevono vivendo sul terreno naturale, di conseguenza l'errore posturale derivante sul terreno piano sarà molto maggiore rispetto a quello sul terreno sconnesso. E' un dato di fatto che fra i popoli che ancora vivono in condizioni naturali (scalzi su terreni sconnessi), come alcune popolazioni africane o del Messico, il mal di schiena e il mal di collo sono sconosciuti (nonostante sia di uso comune trasportare per lunghi tratti grossi pesi sulla testa).

Schiena scoliosiCome inoltre aveva correttamente sostenuto la fisioterapista francese F. Mezieres, l'iperlodosi lombare è sempre primaria (Godelieve, 1995). L'uomo infatti reagisce di norma al terreno piano creando un'iperlordosi lombare principalmente tramiteil forte e vasto muscolo ileo- psoas (presenta una larga origine su tutta la faccia interna dell'ala iliaca, muscolo iliaco , e una su processi trasversi, su corpi vertebrali e dischi intervertebrali dell'ultima vertebra toracica e delle vertebre lombari, muscolo grande psoas , l'inserzione comune èsul piccolo trocantere femorale). SchienaL'iperlordosi lombare può essere sostanzialmente di due tipi, come è possibile verificare analizzando le radiografie sulpiano sagittale (in assenza di atteggiamenti antalgici), probabilmente in base alla prevalenza delle fibre del muscolo psoas coinvolte, le lunghe esterne o le corte interne (Myers, 2001):

  1. concentrata sulle ultime vertebre lombari col tratto superiore tendente alla rettilinizzazione;
  2. "spalmata" lungo tutto il tratto lombare (Pacini, 2000).

Nella postura idealeilbaricentrogenerale del corpo (corrispondente al centro di gravità, punto in cui si applica la risultante delleforze di gravità che agiscono nei diversi punti del corpo umano) risulta anteriore alla terza vertebra lombare e allineato al baricentro della parte superiore del corpo (anteriore alle prime vertebre dorsali).Grazie a questo ideale allineamento dei baricentri corporei, tutte le curve della colonna vertebrale risultano fisiologiche. L'iperlordosi lombare determina nella maggioranza dei casi un arretramento del baricentro generale del corpo(Pacini, 2000).Tale alterazione interessa, come un'onda, tutto il corpo (occlusione inclusa) e viene compensata posturalmente in maniera del tutto personale. Molto spesso un'iperlordosi di tipo (A) implica una ipercifosi nel tratto superiore del dorso (dorso piatto, sway back) mentre quella di tipo (B) un'ipercifosi ad ampio raggio. Le alterazioni sul piano sagittale possono, come spesso succede, essere accompagnate da quelle sul piano trasverso. L'obiettivo finale, seppur ricercato in un ambiente poco fisiologico, resta la possibilità di rivolgere lo sguardo all'orizzonte e di eseguire una deambulazione di relativa massima efficacia. Numerose sono le potenziali problematiche muscolo-fasciali-articolari e organiche derivanti.


"Il pavimento piatto è un'invenzione degli architetti. Esso è adatto per le macchine - non per gli esseri umani.
Pavimento piattoLa gente non possiede solo occhi per godere della bellezza che vede, orecchie per ascoltare le melodie e naso per odorare profumi piacevoli. Le persone hanno anche il senso del tatto nei loro mani e piedi.
Se l'uomo moderno viene costretto a camminare su asfalto e pavimenti in cemento, così come vengono sconsideratamente progettati negli uffici dei designer, estraniato dalla primordiale relazione e contatto con la terra, una sua parte cruciale appassisce e muore. Ciò ha conseguenze catastrofiche per l'anima, l'equilibrio, il benessere e la salute dell'uomo. L'uomo dimentica come sperimentare cose nuove e diventa emotivamente malato.
Un pavimento irregolare e animato è la riconquista dell'equilibrio mentale dell'uomo, della dignità dell'uomo, che è stata violata nel nostro "livellante", innaturale e ostile sistema di rete urbana.
Il pavimento irregolare diventa una sinfonia, una melodia per i piedi e riporta nell'uomo le naturali vibrazioni.
L'architettura deve elevare e non sottomettere l'uomo. E' bene camminare su pavimenti irregolari e riacquistare il nostro equilibrio umano"
F. Hundertwasser (aprile 1991).


Appoggio occlusale (apparato stomatognatico)

La testa , con i suoi 4-6 kg in un adulto (ca. 8% del peso corporeo), rappresenta l'estremità corporea più pesante. Inoltre, l'unità cranio-cervico-mandibolare non può che possedere un sistema propriocettivo di altissima efficienza e sensibilità data l'enorme importanza vitale degli organi e strutture in essa contenuti. Un suo scorretto allineamento, su qualunque piano, causato da problematiche stomatognatiche e/o extrastomatognatiche (discendenti e/o ascendenti), determina inevitabilmente compensazioni posturali meccaniche e riflesse che interessano, in vari gradi, tutto il corpo.
Apparato stomatognosticoCranioLe due emiarcate mandibolari (destra e sinistra) costituiscono insieme alla I vertebra cervicale (atlante) il "treppiedi" su cui poggia il cranio tutte le volte che i denti entrano in contatto fra loro (deglutizione, masticazione ecc.). E' grazie a questo stabile sostegno temporaneo che il nostro sistema di equilibrio, tramite i recettori neurosensoriali e il sistema miofasciale, mantiene in sospensione la testa. La dimensione verticale occlusale risulta pertanto un parametro particolarmente critico per il corretto allineamento craniale e, di riflesso, per la salute dell'organismo in generale (Formia, 2009).

Come abbiamo visto, l'iperlordosi lombare comporta di norma un baricentro generale del corpo in stazione eretta posteriorizzato rispetto ai valori ergonomicamente corretti (Pacini, 2000). Sguardo allineamentoCome conseguenza di ciò fin da piccoli, al fine di evitare di cadere indietro, vi è la tendenza a compensare anteponendo la testa creando molto spesso una rettilinizzazione del tratto cervicale e, nei casi più gravi, un'inversione della lordosi cervicale.
Le posizioni mandibolari sono controllate dai muscoli della masticazione, della deglutizione e della fonazione e il loro reclutamento richiede, date le innumerevoli variabili strutturali (in particolare i muscoli della zona anteriore del collo insistono su osso ioide e mandibola presentando quindi inserzioni mobili) e funzionali dell'apparato stomatognatico, un complesso e raffinato controllo ed equilibrio.

Oltre a ciò va ricordato che la lingua rappresenta insieme al piede il conformatore organo-funzionale più importante (teoria dei conformatori organo-funzionali di Delaire, Petrovic e Moss et al). La funzionalità linguale infatti influenza direttamente la crescita mandibolare, mascellare e la morfogenesi delle arcate dentarie. Ad es. un utilizzo precoce del biberon così come un malposizionamento della testa possono alterare la funzionalità dei 17 muscoli linguali.
Va infine segnalato l'esistenza di una piccola area (ca. 1 cmq), denominato "punto spot" o "spot linguale", situata tra la base degli incisivi centrali superiori e la prima ruga palatina, ricca di esterocettori terminali delnervo naso-palatino (ramo del nervo trigemino) coinvolti nel meccanismo dell'informazione posturale (Halata&Baumann, 1999). In condizioni fisiologiche, la lingua è adagiata sul palato in stato di riposo mentre durante l'atto deglutitorio (che avviene nell'uomo di norma 1000-2000 volte al giorno) la sua estremità anteriore si appoggia proprio sul "punto spot" effettuando così una sorta di riprogrammazione posturale (che può alterarsi in caso di deglutizione atipica). E' lo stesso processo di riprogrammazione, di riconvergenza uomo-ambiente che avviene a ogni passo grazie al piede(Ferrante, 2004).


Le disfunzioni dell'apparato stomatognatico e dell'appoggio podalico sono quindi legate a un doppio filo e condizionano in maniera importante la nostra postura e quindi la nostra intera salute.


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