Ultima modifica 08.11.2018

di Fabiola Marelli

 

L'immagine di sé, l'atteggiamento del corpo ed il processo di autocoscienza, si formano e formano l'individuo attraverso le difficoltà emotive e fisiche incontrate nel corso della vita.

Tutto questo rappresenta lo schema corporeo, definito da un insieme dinamico di informazioni posturali, cinestetiche, temporali, somato-sensoriali, che continuamente si modifica perché via via si integra con le informazioni che giungono al corpo e che, in parte, riusciamo a decodificare attraverso l'anamnesi, l'osservazione e la palpazione osteopatica.

L'impatto sullo schema corporeo è tanto maggiore quanto più le informazioni centripete saranno percepite dall'organismo.

Schemi corporei ed osteopatiaLa percezione di sé ha per l'individuo un'importante valenza psicologica. perché le sue modifiche sono strettamente correlate e dipendenti dalle esperienze emozionali vissute.

Coordinazione motoria e atteggiamenti posturali si sviluppano attraverso mappe e percorsi neuronali inizialmente non ancora tracciati dall'esperienza, ma che diventano poi corsie preferenziali perché percepite come più rispondenti alle esigenze dell'individuo.

Se un dato comportamento viene accompagnato da un rinforzo negativo, verrà quanto prima abbandonato.
 
Se il bambino viene sgridato quando manifesta un atteggiamento aggressivo, apprenderà rapidamente che in questo modo non si garantisce la sopravvivenza (l'amore dei genitori), per cui svilupperà una "corsia preferenziale" alla mansuetudine coatta.
 
Al contrario il suo corpo non lo tradirà, e manterrà nella memoria il trauma subìto dall'impossibilità di liberare la sua aggressività sotto lo schema di contrazione muscolare (percepita come dolore).

La contrazione muscolare è sempre la traduzione di un sistema difensivo in atto.
 
Si tratta di un vero e proprio riflesso condizionato di cui non si è quasi mai coscienti e che con l'andar del tempo potrebbe causare disfunzioni, "blocchi", patologie, che la mano sensibile e allenata dell'osteopata riesce quasi sempre ad identificare grazie alla comprensione della modalità di comunicazione tissutale fasciale.
(Quante volte il corpo tenta di avvisare con piccoli segnali che via via diventano sempre più forti e si manifestano col dolore, proprio perché questi piccoli segnali non vengono ascoltati dall'individuo in modo cosciente? NdA).

All'armatura muscolare corrisponde un'armatura caratteriale.
 
I traumi subiti sono svelati dalla forma del corpo.

La postura, gli schemi muscolari di agonisti ed antagonisti, raccontano il continuo sforzo adattativo dell'individuo per poter contrastare la gravità emozionale e fisica.

Il nostro organismo è ben più che un insieme di elementi che soggiacciono alle leggi della biomeccanica, eppure, nonostante noi stessi e la nostra INcoscienza, il nostro organismo tenta sempre di adattarsi, di proseguire.

Paradossalmente il corpo è governato proprio da quella parte di noi che non arriva quasi mai alla nostra coscienza, e non si sta facendo riferimento solo al sistema neurovegetativo ma anche a tutta quella serie di gesti ripetuti senza rendersene conto, delle posture abitudinarie, di quegli automatismi che raccolgono, sulla punta dell'iceberg, la SUMMA delle nostre esperienze di vita.

Tanto più sono inconsapevoli, tanto più la loro radice sarà profonda.

È compito dell'osteopata, della sua mano, fare in modo che le zone corporee ancora incoscienti entrino in comunicazione con il Corpo cosciente alla ricerca della Salute.

Ecco perché coscienza significa guarigione significa benessere.

Ecco perché autocoscienza significa autoguarigione significa salute.

 

Fabìola Marelli - Osteopata D.O.

Iscritta al Registro Osteopati d'Italia - n° 268 e all'ASL di Como. Esercita l'attività di libera professionista e ricercatrice. Conferenziere e relatore in master. Autore di testi e trattati inerenti la Musica e l'Osteopatia.
Amministratore e docente della Scuola di Osteopatia CRESO - Centro Ricerche E Studi Osteopatici S.r.l.
Amministratore della casa editrice CRESO Edizioni.