Riabilitazione Dopo Rottura del Tendine d'Achille

Riabilitazione Dopo Rottura del Tendine d'Achille
Ultima modifica 20.05.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Presentazione del caso
  3. Neuroregolazione Interattiva con InterX
  4. Cupping Therapy
  5. Altri articoli su ‘Rottura del Tendine d’Achille e Riabilitazione’

Introduzione

Rottura del Tendine d’Achille e Riabilitazione

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La rottura del tendine d'Achille è un grave infortunio ortopedico.
Come suggerisce il nome, consiste nella lacerazione della robusta e forte banda connettivo-fibrosa che unisce i muscoli del polpaccio (gastrocnemio e soleo) al calcagno (od osso calcaneare).

Poiché, una volta, lacerato, il tendine d'Achille non è in grado di guarire in modo spontaneo, è indispensabile intervenire chirurgicamente al fine riparare la struttura tendinea.

In questo articolo, l'autore continuerà la discussione in merito a le metodiche fisioterapiche adottate da lui durante il percorso riabilitativo successivo alla riparazione chirurgica; nello specifico, in questa sede, discuterà della neuroregolazione mediante Terapia InterX e della Cupping Therapy.

Presentazione del caso

  • Rottura spontanea del tendine d'Achille in calciatore amatore di 45 anni verificatasi durante una partita.
  • Intervento di tenoraffia termino-terminale e dimesso con gambaletto gessato per circa 50 gg.
  • Dopo 2 mesi la ferita si è riaperta per infezione iatrogena; il paziente viene quindi sottoposto ad un periodo di antibiotici e a 24 terapie in camera iperbarica per un'ora e mezza a seduta.
  • Finalmente, la cicatrice è stabilizzata, ma presenta un cheloide molto retraente ed accollato ai piani profondi.

Neuroregolazione Interattiva con InterX

Terapia InterX: Cos’è e Come Funziona?

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InterX è un dispositivo elettromedicale che emette degli impulsi elettrici bifasici sinusoidali smorzati, i quali, grazie al feedback interattivo, si modificano autonomamente a seconda dell'impedenza cutanea.

La Terapia InterX favorisce la neuromodulazione interattiva a livello del sistema nervoso centrale (ipotalamo e corteccia visiva del cervello) al fine di ottenere:

  • Importante azione antalgica;
  • Attivazione del sistema di autoregolazione.

La Terapia InterX attiva il nostro sistema di autoregolazione alla produzione di: neuropeptidi, peptidi regolatori, citochine ecc. che generano riduzione di infiammazione, edema e dolore, con conseguente diminuzione dei tempi di recupero da un infortunio.

Le modalità applicative nel caso clinico sopra esposto sono state:

  • Programma acuto 180 di frequenza e 60% di intensità per circa 10 minuti con la doppia piastra sulla zona con i cheloidi.

Cupping Therapy

Come Funziona la Cupping Therapy: il Meccanismo d’Azione

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Noto in italiano come Coppettazione, la Cupping Therapy consiste nel creare un vacuo all'interno di un serbatoio (vetro, bambù, bachelite o plastica) appoggiato sulla pelle, che attira il tessuto superficiale, favorendo lo smaltimento delle tossine e dei liquidi in esubero.

Studi hanno dimostrato che il corpo viene interessato fino a quattro pollici di spessore dei tessuti, generando i seguenti effetti:

  • Iperematizzazione locale anche per più giorni;Effetti riflessi su organi distanti;
  • Mobilizzazione del tessuto connettivo subdermico;
  • Liberazione dei vasi linfatici "schiacciati";
  • Mobilizzazione delle tossine e dei liquidi eccedenti;
  • Aumento del metabolismo e  miglioramento del rifornimento di ossigeno;
  • Stimolazione del sistema immunitario e dei processi di riassorbimento nella pelle necessari per l'eliminazione delle tossine dai tessuti connettivali.
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La coppettazione è in grado, attraverso diversi meccanismi, di espletare differenti azioni. Essa può:

  • Influenzare direttamente in sede un connettivo alterato: cicatrici, disturbi dell'irrorazione locale, ecc.
  • Mettere in movimento meccanismi generali di regolazione dinamica del circolo sanguigno. Il connettivo sottocutaneo è molto ricco di sottili vasi sanguigni che, per costrizione o per dilatazione, possono considerevolmente variare il proprio contenuto in sangue.
    Ogni applicazione con la tecnica della coppettazione provoca un evidente e duraturo arrossamento cutaneo, quale espressione di una dilatazione dei vasi sanguigni cutanei e, con ciò, una contemporanea sensazione locale di calore.
  • Per mezzo di modificazioni dell'irrorazione sanguigna, la mobilizzazione meccanica e il massaggio con le coppette del tessuto connettivo sottocutaneo possono influenzare la reazione chimica tissutale (pH) e, quindi, la capacita locale o generale del tessuto connettivo a trattenere acqua.

Attraverso diverse vie, la coppettazione può stimolare impulsi nervosi e, per mezzo di riflessi il cui arco si chiude nel sistema nervoso centrale, può provocare reazione anche in organi molto lontani.

In queste azioni nervose dobbiamo distinguere una componente generale (vale a dire interessamento di tutto il corpo) e processi riflessi, localmente più delimitati.

È stata utilizzata una modalità di coppette in movimento per ridurre al minimo il rischio di procurare ecchimosi, una delle controindicazioni più frequenti di questa tecnica.
La sensazione, sia visiva che quella riferita dal paziente, è stata indubbiamente ottima.

 

A cura del Professor Rosario Bellia

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