Riabilitazione dopo Rottura del Tendine d'Achille

Riabilitazione dopo Rottura del Tendine d'Achille
Ultima modifica 20.05.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Presentazione del caso
  3. Rottura del Tendine d’Achille
  4. Altri articoli su 'Rottura del Tendine d'Achille e Riabilitazione'

Introduzione

Rottura del Tendine d’Achille: Cos’è?

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La rottura del tendine d'Achille è un grave infortunio ortopedico.
Come suggerisce il nome, consiste nella lacerazione della robusta e forte banda connettivo-fibrosa che unisce i muscoli del polpaccio (gastrocnemio e soleo) al calcagno (od osso calcaneare).

In questo articolo, l'autore introdurrà i lettori all'argomento "rottura del tendine d'Achille", analizzando cause e sintomi di questo infortunio.

Il seguente contenuto è già stato pubblicato dalla rivista "RiabilitazioneOggi" nel numero di Marzo 2010.

Presentazione del caso

  • Rottura spontanea del tendine d'Achille in calciatore amatore di 45 anni verificatasi durante una partita.
  • Intervento di tenoraffia termino-terminale e dimesso con gambaletto gessato per circa 50 gg.
  • Dopo 2 mesi la ferita si è riaperta per infezione iatrogena; il paziente viene quindi sottoposto ad un periodo di antibiotici e a 24 terapie in camera iperbarica per un'ora e mezza a seduta.
  • Finalmente, la cicatrice è stabilizzata, ma presenta un cheloide molto retraente ed accollato ai piani profondi.

Rottura del Tendine d’Achille

Tendine d’Achille: Cos’è e A Cosa Serve?

Conosciuto anche come tendine del tricipite surale o tendine calcaneare, il tendine d'Achille trae origine dalla fusione dell'aponeurosi dei muscoli gastrocnemio e soleo.
È una struttura anatomica nastriforme, costituita da fibrille di collagene, interposta tra il tricipite surale ed il calcagno, ed è deputato a alla trasmissione degli impulsi meccanici derivanti dalla contrazione muscolare del polpaccio al segmento scheletrico, realizzando un movimento articolare di fondamentale importanza: la spinta del piede.

Oltre a questo compito fondamentale, il tendine d'Achille esercita una funzione tampone nei confronti della contrazione muscolare volontaria e/o involontaria massimale.

Il tendine d'Achille è capace di sopportare forze di trazione di 300 kg.
Esso è il tendine più potente del corpo umano, ma presenta una vascolarizzazione carente nella parte intermedia.

Cause di Rottura del Tendine d’Achille

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La rottura del tendine d'Achille è caratteristica generalmente dei soggetti, sportivi e non, che negli anni hanno avuto molti episodi di tendinopatia  per ipersollecitazione funzionale (sovraccarico funzionale).

Nello sportivo si manifesta a fine carriera a causa di alcuni fattori scatenanti:

  • Aumento di peso;
  • Scarsa idratazione (come dimostrato da uno studio giapponese);
  • Uso di antibiotici (es: i fluorochinoloni favoriscono l'insorgenza di tendinopatie e rotture di tendini);
  • Calzaturenon adeguate e conseguente squilibrio nel carico podalico;
  • Intensificazione degli allenamenti dopo un periodo di riposo forzato;
  • Irrigidimento del tendine dopo trattamento infiltrativo cortisonico;
  • Ecc.

Sintomi di Rottura del Tendine d’Achille

I sintomi ed i segni clinici variano a seconda dell'azione che si stava compiendo:

Nel caso in esame il paziente ha sentito " una sassata" al tendine mentre calciava il pallone e dopo un'impotenza funzionale con la risalita del muscolo tricipite surale verso il cavo popliteo; nel primo momento credeva di aver subìto un calcio da dietro.

Rottura del Tendine d’Achille: Chi colpisce?

La rottura del tendine d'Achille è la più comune di tutte le rotture tendinee sottocutanee; infatti, se è vero che in alcune casistiche meno recenti le rotture del tendine calcaneare non figurano al primo posto in ordine di frequenza, è da considerare che negli ultimi decenni questa lesione è divenuta di osservazione sempre più frequente, soprattutto nei soggetti dediti allo sport.

La rottura di questo tendine non interessa solamente l'ambito sportivo, ma viene evidenziata anche in soggetti anziani, che non svolgono attività sportive, ma che presentano alterazioni dismetaboliche ed infiammatorie in questo distretto.

La rottura del tendine d'Achille colpisce maggiormente soggetti di sesso maschile, in un'età compresa tra i 25 e i 50 anni; i valori più bassi si riscontrano negli sportivi, mentre dopo i 60 anni la lesione è piuttosto rara.

Questa lesione viene riscontrata in percentuali maggiori al lato sinistro (57%) rispetto al lato destro (43%); tali dati sono in accordo con quanto rilevato da uno studio effettuato da Riede su una popolazione di circa 500 studenti, nel 58% dei quali l'arto sinistro era quello dominante nella spinta del piede contro il suolo.

Le lesioni bilaterali contemporanee del tendine d'Achille sono estremamente rare.

 

A cura del Professor Rosario Bellia

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