Evitare i Traumi in Palestra

Evitare i Traumi in Palestra
Ultima modifica 09.03.2021
INDICE
  1. Indice degli Articoli
  2. Introduzione
  3. Strappo

Indice degli Articoli

Introduzione

In questo articolo analizzeremo i vari esercizi di pesistica dal lato delle potenzialità traumatologiche acute o da usura.

evitare i traumi in palestra Shutterstock

Preso ogni esercizio, mostreremo nel dettaglio tutti gli errori di esecuzione che possono essere compiuti, limitatamente a quelli tali da poter procurare lesioni.

Lo scopo è di fornire i giusti strumenti per allenarsi meglio, più a lungo, evitando periodi di riposo forzato che, oltre al deallenamento e alla perdita di tono, possono portare al disinteresse e all'abbandono.

L'utilizzo di quanto segue sta nella sua applicazione limitata alla fase iniziale di condizionamento, terminata la quale il lavoro si orienterà maggiormente alla fatica.

Iniziamo con due concetti importanti:

  • Per qualunque esercizio il rischio di traumi articolari è maggiore all'aumentare del carico sollevato; perciò le fasi potenzialmente più pericolose sono quelle di forza/potenza, di media entità in fase di ipertrofia, meno pericolose (ma non esenti) sono quelle di resistenza alla forza;
  • Statisticamente i traumi più comuni nelle routine di forza sono di natura acuta, mentre nei cicli di resistenza alla forza tendono a generare uno stress ripetitivo. Questo avviene perchè gli esercizi svolti in forza resistente utilizzano pesi relativamente leggeri che, in caso di esecuzione scorretta, non vincono in maniera immediata la resistenza di tendini e legamenti con la creazione dell'evento traumatico, ma stressano queste strutture con la comparsa della lesione nel tempo, a seguito di reiterazione. Non si deve tuttavia concludere che sia meglio allenarsi in resistenza piuttosto che in forza. All'opposto, l'obbiettivo di quanto riportato è convincere i lettori a focalizzarsi sulla corretta esecuzione durante la fase di condizionamento, tale per la quale, una volta giunti alla fase efficace, la corretta esecuzione diventi spontanea, permettendo di concentrarsi solo sull'intensità.
  • Ogni movimento è a rischio strappo se non si effettuerà un breve riscaldamento preparatorio. Anche le prime due ripetizioni della prima serie di ogni esercizio è bene che siano eseguite con maggiore lentezza e controllo;
  • Non vi è dubbio infine, che il rischio di farsi male sussista comunque, a causa propria, per un incidente o per una condizione di base preesistente ed ignorata.

Tipi di Trauma

Al fine di rendere chiara anche ai non professionisti la seguente esposizione, vediamo di capire il significato di alcune parole chiave.

Distorsione

Acuta. Lesione a carico dei legamenti. Può essere causata da un movimento, un'azione che va oltre il normale range escursivo articolare, oppure da sforzi su un piano nel quale normalmente non esiste alcun movimento o quasi. Un esempio di quest'ultimo caso è la classica distorsione laterale della caviglia. Una distorsione di discreta entità porta sempre con sé una parziale sublussazione.

Lussazione Articolare

Acuta. Spostamento dei capi dell'articolazione con la perdita dei rapporti di contiguità. In genere avviene per causa di un urto esogeno, il quale in maniera indiretta provoca un'ampia lacerazione della capsula articolare e dei legamenti.

Strappo

Acuta. Lesione muscolare o dell'inserzione muscolo tendinea. Può verificarsi in qualunque punto: nel ventre muscolare o a livello delle inserzioni muscolo tendinee. Lo strappo è causato o da un allungamento eccessivo del muscolo, oppure per un brusco e improvviso aumento di tensione all'interno del sistema muscolo-tendineo, con conseguente lacerazione. Nella grande maggioranza dei casi comunque, gli strappi avvengono all'interno della normale escursione articolare, durante l'azione vigorosa del muscolo. Sia la distorsione che lo strappo sono traumi acuti.

Rottura tendinea

Acuta. Fa parte degli strappi, ma interessa più specificatamente i tendini; questi possono essere parzialmente danneggiati o in totale interruzione di continuità, anche sull'inserzione ossea o muscolare.

Contusione

Acuta. Avviene per l'urto di un corpo esterno contro il muscolo con danno alla pelle e ai tessuti sottostanti. Questa lesione comporta la rottura dei capillari, emorragia, edema e reazione infiammatoria. L'irritazione delle terminazioni nervose fa seguire il dolore.

Frattura ossea

Acuta. Qualunque perdita della contiguità di un osso a causa di urti particolarmente violenti.

Lesione da usura

Cronica. Danno recato non da un evento traumatico, ma dalla reiterazione nel tempo di movimenti innaturali per l'articolazione o, se nel range normale, da stress eccessivi protratti. Ad esempio, l'esecuzione protratta dell'hack squat può essere eziologica per una infiammazione del tendine patellare. Come vedremo qui di seguito, i traumi da usura sono i più frequenti nelle esecuzioni sbagliate in sala pesi. Difficilmente la pesistica da bodybuilding porta a traumi acuti, salvo errori macroscopici, ma individueremo anche dove questi possano presentarsi – diverso è per discipline come il powerlifting o il weightlifting.