Vedi anche: saturnismo - intossicazione da piombo
Il piombo ha origini sia naturali che industriali; in passato era impiegato come lega metallica per i tubi, le pentole e vari utensili da cucina. Inoltre, il piombo trova utilizzo nelle vernici, nelle batterie e come additivo nelle benzine.
Il nostro organismo può entrare in contatto con il piombo tramite la cute, la via orale e respiratoria. I bambini sono maggiormente esposti a possibili intossicazioni perché l'assorbimento è nettamente più elevato rispetto all'adulto.
Il piombo può attraversare sia la barriera ematoencefalica che la placenta, quindi molta attenzione va posto nelle donne in gravidanza. Questo metallo si va a depositare a livello osseo, a livello del SNC (corteccia, cervelletto) e a livello del torrente sanguigno.
A livello ematico, il piombo provoca una forma anemica, perché compromette la formazione di emoglobina.
Viene eliminato dal nostro organismo tramite le urine e le feci.
Il piombo, oltre al legame con i gruppi -SH delle proteine, va sostituire il Ca2+ in tutte le funzioni biologiche cui è preposto. Questo minerale, ad esempio, è indispensabile per i processi enzimatici, per la contrazione muscolare ed infine per i processi di neurotrasmissione.
L'intossicazione più probabile è quella cronica, perché è molto difficile entrare a contatto con quantità di piombo talmente grandi da provocare tossicità acuta. Nell'intossicazione cronica l'apparato maggiormente colpito è quello nervoso centrale (encefalopatia saturnina), ma vengono coinvolti anche gli apparati renale, gastrointestinale, emopoietico e riproduttivo (sia maschile che femminile).