Il Parathion è un agrofarmaco organofosforico.
Gli organofosforici sono sostanze che vanno a bloccare l'enzima responsabile della degradazione dell' acetilcolina (Ach).
Il Parathion, come tale, non riesce ad interagire con il sito enzimatico dell'acetilcolinesterasi, per cui necessita di un'attivazione o bioattivazione da parte degli enzimi epatici, per trasformarsi in Paraoxon.
La differenza chimica tra Parathion e Paraoxon sta principalmente in un doppio legame. Nel Parathion abbiamo il gruppo fosforico che si lega allo zolfo con un doppio legame, mentre nel Paraoxon il gruppo fosforico si unisce con un doppio legame ad un ossigeno.

Il legame che si va a formare tra Paraoxon ed enzima è un legame stabile ed indissolubile. L'unico rimedio per staccare l'organofosforico dall'enzima è l'utilizzo di un antidoto che va ad “antagonizzare” l'azione del tossico. L'antidoto, che dev'essere utilizzato nel più breve tempo possibile, è la PRALIDOSSIMA. L'antidoto riesce a staccare il tossico dall'enzima, perché ha un'affinità maggiore per l'enzima rispetto al tossico.
Non è detto che l'efficacia dell'antidoto sia sempre ottimale, quindi per ottenere un effetto immediato bisogna somministrare la sostanza antagonista del tossico nel più breve tempo possibile. Se l'antidoto non viene somministrato velocemente viene persa una catena alchilica dal tossico, di conseguenza il legame con l'enzima viene ulteriormente rafforzato, causando l'invecchiamento (aging) dell'enzima. Il legame che si va a formare dopo l'aging tra organofosforico ed enzima è talmente forte che neanche l'antidoto riesce a staccare le due parti.