Delfino (Nuoto): Scheda Tecnica

Delfino (Nuoto): Scheda Tecnica
Ultima modifica 04.01.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Scheda Tecnica
  3. Bibliografia
  4. Altri Stili

Introduzione

Anche il delfino come la rana, rappresenta una nuotata artistica, che viene però solitamente insegnata come terzo stile proprio perché è la successione biomeccanica del gesto di appoggio - presa - trazione - spinta, tipico del crawl e del dorso.

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Di seguito riassumeremo la scheda tecnica del delfino, spiegnado il tipo di movimento, la posizione del corpo, il movimento degli arti superiori, la respirazione, il movimento degli arti inferiori e la coordinazione.

Scheda Tecnica

Tipo di movimento nel delfino

Simultaneo, simmetrico e ciclico sia per gli arti superiori che per quelli inferiori.

Posizione del corpo nel delfino

Prona: i movimenti simultanei degli arti e la respirazione frontale determinano una continua variazione nell'assetto del corpo.

Si verifica un'alternanza di posizioni inclinate durante la respirazione e/o sulla spinta finale delle braccia, e di posizioni più idrodinamiche, subito dopo l'entrata delle braccia in acqua.

Una riduzione degli atti respiratori favorisce un miglior assetto.

Movimento degli arti superiori nel delfino

Si distingue un'azione aerea ed un'azione subacquea.

Il movimento simultaneo delle braccia determina fasi propulsive molto efficaci ed azioni aeree caratterizzate da decelerazioni.

L'azione aerea viene effettuata ad arti distesi per evitare un eccessivo sollevamento delle spalle e per evitare di forzare troppo l'articolazione scapolo omerale.

La simultaneità dei movimenti evita gli spostamenti laterali del bacino e delle gambe.

L'azione subacquea si distingue nelle fasi di appoggio/presa, di trazione e di spinta.

La mancanza del rollio delle spalle determina una sostanziale differenza nel rendimento rispetto al crawl.

Le traiettorie descritte dalle mani sono più esterne (se raffrontate con lo stile libero) e mai si sovrappongono alla linea mediana.

Respirazione nel delfino

È frontale e si effettua con una estensione del capo, che comincia a sollevarsi quando le braccia stanno terminando la trazione ed iniziano la spinta.

Al termine dell'azione subacquea il nuotatore inspira, per poi immergere il viso sull'azione di riporto in avanti delle braccia.

Movimento degli arti inferiori nel delfino

  1. Da un punto di vista meccanico il movimento è simile al crawl;
  2. L'azione dall'alto verso il basso provoca il sollevamento del bacino;
  3. Il riporto in superficie determina l'affondamento dei fianchi.

Coordinazione degli arti superiori ed inferiori nel delfino

Di solito si effettuano due colpi di gambe per ciclo di bracciata.

Il primo colpo di gambe si sviluppa sull'entrata degli arti superiori.

Il secondo durante la fase di spinta delle braccia e, se si respira, in coincidenza del sollevamento della testa.

Quest'ultimo movimento di gambe ha una funzione propulsiva e nello stesso tempo stabilizza il corpo che si trova ad essere piuttosto inclinato per via del sollevamento del capo e dell'affondamento dei fianchi.

Alcuni nuotatori effettuano solo una battuta di gambe, quella durante l'entrata delle braccia in acqua.

Bibliografia

  • Lorenzo Boscariol - Appunti di teoria, tecnica e didattica degli sport individuali: il nuoto.
  • Lorenzo Boscariol - Le mie esperienze come istruttore
  • Aldo Guerra - Teoria, tecnica, didattica delle scienze natatorie - Anno edizione: 2000 - Calzetti e Mariucci editori.
  • James e Brian Counsilman - La Nuova Scienza del Nuoto - Zanichelli.

Altri Stili

  • Crawl (volgarmente chiamato stile libero);
  • Dorso;
  • Rana.