Covid-19: Passaporto Vaccinale per Palestre e Piscine

Covid-19: Passaporto Vaccinale per Palestre e Piscine
Ultima modifica 19.02.2021
INDICE
  1. Cos'è il passaporto vaccinale?
  2. Passaporto Covid-19 per aprire palestre e piscine
  3. Il vaccino per la ripartenza di musei, cinema e ristoranti
  4. L'appello al Ministro Spadafora

Cos'è il passaporto vaccinale?

Il passaporto vaccinale è un certificato di vaccinazione, un documento che attesti quindi l'immunità al virus, utile per potersi muovere liberamente in Europa. L'idea, per ricominciare a circolare e salvare il settore del turismo fortemente penalizzato dalle chiusure e dalle limitazioni agli spostamenti per contrastare l'emergenza, è venuta al primo ministro greco. Da questa proposta, successivamente, si è acceso un dibattito sull'estensione del passaporto in diversi settori, in particolare quelli considerati più a rischio: locali pubblici, ristoranti, bar, piscine e palestre.

Condizione necessaria: l'equo accesso al vaccino

Sebbene anche la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, abbia parlato del requisito medico come strumento necessario per mantenere aperte le frontiere e spostarsi liberamente tra gli Stati membri, il passaporto vaccinale viene avvertito da molte nazioni come una ulteriore discriminante tra le persone sicure e non sicure. L'andamento delle campagne vaccinali nei singoli Stati membri ha evidenziato forti discrepanze nell'accesso e nella possibilità di essere vaccinati: i cittadini di alcuni Paesi, infatti, hanno più probabilità di essere vaccinati rispetto ad altri. Come primo step preliminare -questa la posizione di molti rappresentanti delle istituzioni europee - si dovrebbero garantire scorte di vaccino adeguate e ci si dovrebbe assicurare che vengano distribuite in modo equo e trasparente.

Passaporto Covid-19 per aprire palestre e piscine

"Sì al passaporto vaccinale e a qualsiasi strumento riconosciuto dai sanitari che consenta di riaprire presto e tornare alla normalità", dice Giorgio Averni, presidente del circolo Antico Tiro a Volo, a Roma, al Messaggero. Le palestre e le piscine sono chiuse da tre mesi. A fine ottobre chiudere palestre, centri fitness e piscine dopo l'incremento dei contagi in Italia sembrò la soluzione per arginare la seconda ondata di diffusione del virus.  

Sale fitness vuote, piscine deserte, anche se nessun centro sportivo è stato mai ufficialmente identificato come focolaio di contagi. Ora, per poter riaprire in sicurezza, e salvare un settore basato sul benessere psicofisico delle persone, è stata avanzata l'ipotesi di un passaporto vaccinale.

I numeri del settore sport. Fino a un milione di addetti impiegati e un flusso economico che prima della pandemia era stimato in 12 miliardi l'anno. Nel 2020, anno del Covid-19, la perdita sarebbe stata di almeno 6 miliardi di euro.

L'accesso in sicurezza garantito a tutti senza pass

Di diverso avviso, Giampaolo Duregon, Presidente di Anif-Eurowellness, l'associazione che conta 100 mila centri sportivi. "Le palestre, le piscine e tutti i luoghi di sport hanno, già da maggio, adeguato le strutture ai rigidi protocolli emanati dal Ministero dello Sport proprio per assicurare a tutti i frequentatori la massima sicurezza sanitaria - afferma proprio Giampaolo Duregon, Presidente di Anif - Il livello di contaminazione registrato nei centri sportivi è risultato effettivamente molto basso, al di sotto dell'1 per mille. Non va dimenticato inoltre che l'attività fisica occupa una posizione di preminenza nella prevenzione delle malattie metaboliche in generale e quindi nel potenziamento delle difese immunitarie". A sostenere la sua posizione anche Paolo Barelli, presidente di Federnuoto. 

Il vaccino per la ripartenza di musei, cinema e ristoranti

La stima, in Italia, per il completamento della campagna vaccinale che possa raggiungere capillarmente tutta la popolazione, è per fine luglio 2021. Le persone vaccinate potranno così vivere una vita normale ed esercitare di nuovo i diritti di base. "Ancora non si è acclarato in forma definitiva fino a che punto i vaccinati possono infettare gli altri - ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas- Quello che è chiaro è che una persona vaccinata non toglie il respiratore, necessario per trattare i malati gravi, a nessuno. Questo elimina almeno un motivo centrale per limitare i diritti di base". Cinema, ristoranti, teatri e musei, potranno quindi essere riaperti in totale sicurezza quando sempre più gente sarà vaccinata. "Perché se al ristorante o al cinema ci sono solo persone vaccinate, non possono mettersi in pericolo a vicenda". 

L'appello al Ministro Spadafora

Gli imprenditori di piscine, palestre e impianti sportivi fanno appello al Ministro dello Sport Spadafora. "Il Governo, tra le numerose attività economiche colpite dalla pandemia ha dimenticato quella dei lavoratori dei centri sportivi, fitness, piscine, attività collaterali per la salute e per le persone portatrici di disabilità" si legge nella lettera che il sindacato CNAL/FSSI ha inviato alla Presidenza del Consiglio. 

 
Per gli anziani impossibilitati a muoversi, in alcune regioni sarà possibile usufruire del servizo Vaccini Covid-19 a Domicilio.