Virus parainfluenzali (HPIV): quali sono e malattie associate

Virus parainfluenzali (HPIV): quali sono e malattie associate
Ultima modifica 25.10.2024
INDICE
  1. Cosa sono
  2. Caratteristiche
  3. Contagio e fattori di rischio
  4. Sintomi e malattie associate
  5. Esami per la diagnosi e cura
  6. Come prevenirli

Cosa sono

I virus parainfluenzali umani (HPIV, Human Para-Influenza Virus) sono gli agenti causali principali delle infezioni respiratorie (dal comune raffreddore fino a malattie simil-influenzali e polmoniti) e gastro-intestinali note come sindromi parainfluenzali.

I virus parainfluenzali umani appartengono al genere paramyxovirus (quelli dell'influenza vera e propria sono, invece, ortomixovirus), dei quali si riconoscono quattro principali sierotipi (HPIV 1-4).

Caratteristiche

I virus parainfluenzali umani sono componenti della famiglia Paramyxoviridae, come il virus respiratorio sinciziale (RSV) e l'agente eziologico del morbillo. In particolare, si riconoscono virus parainfluenzali appartenenti ai generi Respirovirus (virus parainfluenzale umano 1, HPIV-1 e virus parainfluenzale umano 3, HPIV-3) e Rubulavirus (HPIV-2 e HPIV-4). I virus parainfluenzali sono virus ad RNA, a singolo filamento negativo.

HPIV 1-4 sono strettamente correlati per le manifestazioni che sono in grado di provocare, ma sono distinti tra loro dal punto di vista genomico, sierologico ed antigenico. 

HPIV-1 e HPIV-2

Il sierotipo 1 del virus parainfluenzale umano (HPIV-1, Human Parainfluenza Virus-1) è responsabile delle epidemie più importanti che si verificano, di norma, ogni due anni. Dal punto di vista clinico, HPIV-1 è tipicamente la causa di laringotracheobronchite (come HPIV-2).

I sierotipi 1 e 2 dei virus parainfluenzali possono provocare infezioni sia del tratto superiore, che di quello inferiore dell'apparato respiratorio.

HPIV-3

Le epidemie di HPIV-3 si manifestano con cadenza annuale, soprattutto in primavera e estate. Le infezioni causate da questo virus parainfluenzale sono spesso associate a bronchiolite, bronchite e polmonite.

HPIV-4

Il virus parainfluenzale umano 4 (HPIV-4) è il sierotipo isolato più raramente, quindi non è molto ben conosciuto. Le infezioni di cui è responsabile sono di lieve entità, pertanto sono diagnosticate meno frequentemente.

Distribuzione e periodicità delle infezioni

I virus parainfluenzali umani sono distribuiti in tutto il Mondo. Nei climi temperati, le infezioni di cui sono responsabili si verificano nel corso di tutto l'anno, nonostante siano prevalenti nei mesi autunnali (da fine ottobre a dicembre) ed all'inizio della primavera (da marzo ad aprile). Di solito, quindi, le epidemie da virus parainfluenzali si presentano al di fuori del periodo di massima incidenza dell'influenza propriamente detta, ma possono comunque sovrapporsi a quelle influenzali.

Rispetto all'influenza vera e propria, le infezioni da HPIV determinano una patologia di minore entità.

Cosa sono le sindromi parainfluenzali?

Le sindromi parainfluenzali sono affezioni di vario tipo che possono essere causate da oltre 250 virus differenti. Come anticipato, nella maggior parte dei casi, gli agenti patogeni responsabili delle simil-influenze sono paramyxovirus (quelli dell'influenza vera e propria sono, invece, orthomyxovirus). Le sindromi parainfluenzali possono essere provocate, però, anche da altri virus, come adenovirus, enterovirus, coronavirus o virus respiratorio sinciziale.

Contagio e fattori di rischio

Virus parainfluenzali: come si trasmettono?

La trasmissione delle infezioni da virus parainfluenzali si verifica prevalentemente per via aerea, tramite la saliva e le secrezioni respiratorie.

Il contagio può verificarsi, quindi, in modo diretto, attraverso l'inalazione di goccioline aerodisperse (flügge) con colpi di tosse o starnuti, o indiretto, tramite il contatto delle mani con oggetti e superfici contaminate dalle secrezioni infette.

Periodo d’incubazione

L'esordio della malattia infettiva causata da un virus parainfluenzale si verifica dopo un periodo di incubazione che varia dai 1 ai 7 giorni.

Cosa favorisce le infezioni da virus parainfluenzali?

I virus parainfluenzali sono microrganismi favoriti dagli sbalzi termici, più che dalle basse temperature. Per questo motivo sono più attivi in autunno e primavera, quando è normale che i cambiamenti climatici siano repentini. Altri fattori sono stati suggeriti e collegati ad un rischio maggiore di contrarre l'infezione da virus parainfluenzali, inclusi malnutrizione, carenza di vitamina A, mancato allattamento durante le prime fasi della vita, inquinamento ambientale e sovraffollamento.

Sintomi e malattie associate

Virus parainfluenzali: quali malattie possono provocare?

I virus parainfluenzali sono responsabili di malattie infettive delle basse vie respiratorie simili all'influenza, ma presentano alcune differenze sia per l'epidemiologia, che per il quadro clinico provocato.

In generale, i virus parainfluenzali sono causa di infezioni respiratorie e gastro-intestinali.

Le infezioni da virus parainfluenzali che interessano le vie aeree superiori provocano sintomi di tipo influenzale blandi, come stanchezza, mal di gola, tosse secca, rinorrea (naso che cola), brividi, qualche linea di febbre (spesso non supera i 38°C) e malessere generale.

Altre infezioni respiratorie da virus parainfluenzali si manifestano in modo simile alla polmonite ed alla bronchiolite. Nei bambini, i virus parainfluenzali possono causare laringotracheobronchiti acute (croup), il quale determina febbre, tosse, raucedine e stridore laringeo per ostruzione delle vie aeree superiori.

Quando le infezioni da virus parainfluenzali colpiscono l'apparato gastrointestinale, invece, le manifestazioni iniziali comprendono generalmente faringite, febbricola, vomito, diarrea e dolori addominali.

Le infezioni da virus parainfluenzali possono essere complicate da:

Infezioni da virus parainfluenzali e influenza: come distinguerle

I sintomi delle sindromi parainfluenzali sono molto simili a quelli dell'influenza, ma è possibile distinguere le due condizioni soprattutto sulla base della presentazione e del decorso.

L'influenza vera e propria è un'infezione stagionale acuta: l'esordio è brusco e la febbre raggiunge subito temperature elevate (oltre 38 °C); si manifestano sintomi generali (dolori alle articolazioni e ai muscoli, mal di testa e malessere) e respiratori (tosse secca, mal di gola, naso congestionato o che cola). Questa sintomatologia può persistere anche per una settimana.

Le infezioni da virus parainfluenzali, sebbene frequenti, sono solitamente lievi, autolimitate e di breve durata. In assenza di interessamento delle basse vie respiratorie, la parainfluenza si risolve rapidamente, solitamente a distanza di tre-quattro giorni dall'esordio, nonostante la sintomatologia possa trascinarsi per qualche altro giorno (poche linee di febbre, lieve mal di gola, gonfiore addominale, senso di stanchezza). Le complicazioni sono meno probabili nelle sindromi parainfluenzali, mentre sono relativamente frequenti dopo un'influenza soprattutto in anziani o pazienti affetti da malattie cardiache e respiratorie o che riducono le difese immunitarie (infezione da HIV, assunzione di farmaci immunosoppressori, presenza di una neoplasia ecc.).

Per approfondire: Sindromi Parainfluenzali: Come riconoscerle e Quando andare dal medico

Esami per la diagnosi e cura

La diagnosi delle infezioni da virus parainfluenzali è generalmente clinica e, di solito, non sono necessari esami o indagini di laboratorio per formulare la diagnosi, ad eccezione dei casi in cui sia importante definire microbiologicamente l'agente implicato nella parainfluenza, come, ad esempio, per i pazienti immunodepressi.

Virus parainfluenzali: qual è il trattamento previsto?

Il trattamento delle malattie provocate dai virus parainfluenzali è di supporto, in quanto non sono disponibili al momento farmaci antivirali specifici. Tuttavia, si deve considerare che i sintomi della parainfluenza sono sopportabili e l'infezione si risolve spontaneamente nel giro di pochi giorni, senza il ricorso ad alcuna terapia specifica.

Per alleviare i disturbi, la gestione delle infezioni da virus parainfluenzali prevede il riposo e, se necessari, il ricorso a farmaci (antipiretici per il controllo della febbre, antiemetici contro il vomito, sciroppi per la tosse e decongestionanti nasali). Al contempo, è importante bere molto per evitare la disidratazione. A tale scopo sono indicati tisane, centrifugati di frutta e verdura, e cibi liquidi, come brodi, minestroni e passati.

Altri accorgimenti che possono contribuire alla guarigione prevedono di:

  • Eseguire suffumigi con acqua calda, da sola o con bicarbonato, per mantenere libere le vie respiratorie;
  • Aumentare il tasso di umidità dell'aria, con umidificatori o vaschette d'acqua sui termosifoni;
  • Assumere molti liquidi per rimpiazzare quelli persi con la sudorazione.

Virus parainfluenzali nel bambino: cosa fare

In caso di infezione da virus parainfluenzali nel bambino, è utile:

  • Far bere molto il bambino in modo da tenere le mucose sempre ben idratate e correggere la disidratazione;
  • Umidificare l'ambiente con appositi dispositivi, in modo da ridurre la tosse e l'irritazione delle mucose al passaggio dell'aria;
  • Praticare lavaggi nasali con soluzione fisiologica;
  • Usare un aspira-muco per liberare le cavità nasali;
  • Non usare mai acido acetilsalicilico (aspirina) per ridurre la febbre.

Come prevenirli

Per ridurre il rischio di contrarre un virus parainfluenzale e/o limitare la sua diffusione, è importante osservare alcune semplici norme igieniche e misure comportamentali, come:

  • Evitare luoghi troppo affollati;
  • Lavare spesso e bene le mani con acqua e sapone, soluzioni detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti;
  • Aerare regolarmente le stanze;
  • Evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca;
  • Coprire naso e bocca con un fazzolettino monouso quando si starnutisce o si tossisce, quindi gettarlo dopo l'uso nella spazzatura e lavarsi le mani.

Vaccinazione contro i virus parainfluenzali

Attualmente, non è disponibile un vaccino per prevenire l'infezione da virus parainfluenzali.

Autore

Dott.ssa Giulia Bertelli

Dott.ssa Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici