Vestibolodinia (Vestibulodinia): Cos’è? Cause e Terapia

Vestibolodinia (Vestibulodinia): Cos’è? Cause e Terapia
Ultima modifica 29.11.2021
INDICE
  1. Cos’è
  2. Cause
  3. Come Si Riconosce
  4. Diagnosi e Cura

Cos’è

Cos'è la Vestibolodinia?

La vestibolodinia è un disturbo ginecologico caratterizzato da un dolore cronico a carico del vestibolo della vagina: si tratta della forma più frequente di vulvodinia localizzata.

La vestibolodinia si manifesta tipicamente con:

  • Arrossamento dei tessuti che circondano l'accesso alla vagina;
  • Dolore spontaneo o provocato dalla frizione sul vestibolo stesso;
  • Forte bruciore.

Ciò comporta chiaramente una serie di fastidi più o meno limitanti per le attività quotidiane: tra i sintomi maggiormente riportati vi è il dolore durante i rapporti sessuali penetrativi (dispareunia), ma la vestibolodinia può innescare la fastidiosa sintomatologia ad essa correlata anche quando s'indossano indumenti stretti (pantaloni attillati, collant, jeans) o mentre si pratica uno sport, soprattutto se si praticano attività che sollecitano la zona vulvare (spinning, ciclismo, equitazione).

Se non viene gestita tempestivamente, questa problematica può persistere per anni e, in genere, le manifestazioni tendono ad estendersi anche alla regione perianale o ad altre zone genitali inizialmente non coinvolte. Il trattamento permette di alleviare le manifestazioni connesse alla vestibolodinia e può comprendere misure sul piano medico, riabilitativo e psicosessuale.

Cause

Quali Sono le Cause la Vestibolodinia?

Il vestibolo vaginale è l'area dei genitali esterni femminili compresa tra le piccole labbra, delimitata anteriormente dal clitoride, al quale seguono il meato dell'uretra e l'orifizio della vagina. A livello inferiore, questa regione vulvare è delimitata dalla commessura labiale posteriore (o fossa navicolare).

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Una delle principali caratteristiche di quest'area è rappresentata dalla presenza di una ricca ramificazione di terminazioni libere del nervo pudendo. Queste formano, subito al di sotto della mucosa, un intreccio di reti sensitive pronte a trasmettere uno stimolo sia tattile, che dolorifico, in corrispondenza del midollo spinale.

Le cause della vestibolodinia possono essere numerose e, spesso, queste interagiscono tra loro o contribuiscono a peggiorare la sintomatologia, soprattutto quando il disturbo persiste nel tempo e non viene adeguatamente trattato. Inoltre, l'eziologia può coinvolgere, a vari livelli, diversi sistemi: immunitario, muscolare, vascolare e nervoso, incluse le fibre ed i centri del dolore.

All'origine della vestibolodinia vi è spesso un'iperattività di alcune cellule del sistema immunitario, deputate normalmente alla difesa, chiamate mastociti, che inducono uno stato infiammatorio prolungato. Questa reazione è causata, in particolare, da un'esposizione prolungata e/o elevata ad un fattore infettivo o irritativo, responsabile di una risposta immunitaria locale eccessiva.

I mastociti non producono solamente le sostanze flogistiche responsabili di eritema ed irritazione, ma sono responsabili anche dell'attivazione del nerve growth factor (NGF, fattore di crescita nervoso) che promuove la proliferazione delle terminazioni deputate alla percezione del dolore.

L'iperattività mastocitaria può essere favorita da:

  • Infiammazioni ripetute da agenti infettivi, come la Candida, la Gardnerella o l'Escherichia coli (proveniente dall'intestino);
  • Microtraumi della mucosa del vestibolo vaginale dovuti a rapporti sessuali in condizioni di scarsa o assente lubrificazione. A sua volta, la secchezza può dipendere da uno scarso desiderio o da una ridotta eccitazione, dalla carenza di estrogeni o dal dolore durante la penetrazione;
  • Stili di vita inappropriati, come l'uso di saponi aggressivi nelle zone intime e l'abitudine ad indossare abiti aderenti realizzati con tessuti sintetici, che possono amplificare l'infiammazione locale.

Altre possibili cause della vestibolodinia sono:

  • Contrazione riflessa dei muscoli pelvici: la vestibolodinia può essere favorita da una reazione difensiva della zona vaginale che provoca uno spasmo muscolare permanente. Il restringimento riflesso della vagina può essere pregressa alla vestibolodinia (come succede nei casi di vaginismo) o può essere determinata dalla dispareunia che la donna prova durante un rapporto sessuale di qualsiasi causa. Questa contrazione può diventare essa stessa motivo di dolore.
  • Iperstimolazione del sistema del dolore: l'eccessiva sensibilità agli stimoli algici correlata alla vestibolodinia riconosce cause periferiche (per la proliferazione delle terminazioni nervose) o centrali (secondarie all'abbassamento della soglia del dolore). Ciò si traduce in iperalgesia (risposta dolorosa amplificata e/o esageratamente prolungata ad un modesto stimolo doloroso) e/o allodinia (cioè l'evocazione di dolore da parte di uno stimolo comunemente non dolorifico o, addirittura, non esistente).

La vestibolodinia può essere aggravata dalla contemporanea presenza di infezioni urogenitali croniche o recidivanti (es. cistiti ricorrenti). All'insorgere del disturbo possono contribuire anche disordini immunitari (allergie, lichen scleroso, eczema ecc.), neuropatie e fattori psicosessuali o relazionali.

Come Si Riconosce

Quali Sono i Sintomi della Vestibolodinia?

La vestibolodinia si manifesta come un dolore genitale cronico che coinvolge la mucosa del vestibolo della vagina e della regione vulvare posta all'interno delle piccole labbra ed intorno al bordo esterno dell'imene.

I sintomi principali della vestibolodinia sono tre:

  • Ipersensibilità del tessuto vestibolare: dolore spontaneo e/o fastidio al contatto del vestibolo vaginale;
  • Arrossamento: il rossore può essere di grado variabile, ma è sempre localizzato in punti vestibolari molto specifici. All'osservazione con uno specchio, è possibile notare un eritema più intenso a livello dei tessuti nella regione della vulva dalla base del clitoride al bordo mediale delle labbra, fino all'ingresso della vagina.
  • Dolore durante rapporti sessuali: nella vestibolodinia, la pressione introitale, la penetrazione dell'orifizio vaginale ed il contenimento del pene durante il coito provoca, in genere, una dispaurenia immediata; in genere, il dolore si interrompe quando il movimento penieno del partner sessuale si ferma e riprende con la prosecuzione del coito.

Talvolta, il quadro sintomatologico è completato da:

 Nella vestibolodinia, non è presente prurito.

Le manifestazioni cliniche possono essere esacerbate da tutte quelle situazioni che esercitano una pressione sull'area vulvare, come andare in bicicletta o inserire un tampone vaginale. Se non viene diagnosticata in tempo e trattata adeguatamente, il dolore spontaneo o provocato diventa persistente e si mantiene, cronicizzando. In tal caso, la problematica persiste anche indipendentemente dal rapporto sessuale o da altri fattori scatenanti, e può diventare invalidante.

Diagnosi e Cura

Iter Diagnostico ed Esami per la Vestibolodinia

La vestibolodinia viene diagnosticata sulla base della sintomatologia emersa durante la raccolta dei dati anamnestici e della visita ginecologica. All'ispezione della vulva non si mette in evidenza alcuna anomalia riconducibile ad altre patologie, locali o sistemiche: l'esame obiettivo consente di evidenziare un arrossamento localizzato che può indicare la presenza di un'infiammazione, ma altri riscontri fisici risultano normali.

La visita ginecologica deve escludere le anomalie che causano dolore, come ad esempio quelle responsabili di dispareunia, tra cui vaginite atrofica, lichen scleroso, distrofie vulvari, malformazioni congenite, herpes genitale e restringimento introitale post-chirurgico. Il vaginismo provoca un dolore simile con la pressione introitale ed il movimento del pene del partner sessuale. Tuttavia, a differenza della vestibolite vulvare, non c'è allodinia. Inoltre, il dolore dovuto al vaginismo continua anche dopo l'interruzione del movimento penieno, ma può progressivamente diminuire durante il rapporto sessuale.

Il dolore genitale cronico che caratterizza la vestibolodinia dev'essere interpretato e tradotto in tutte le sue sfaccettature, anche in quelle più nascoste: "parafrasando" i sintomi, il medico deve intuire il problema della donna e indirizzarla verso il trattamento a lei più opportuno.

Vestibolodinia: Trattamenti Disponibili

Il trattamento della vestibolodinia può prevedere diversi approcci che consentono di rendere le sensazioni dolorose meni frequenti ed invalidanti. La combinazione terapeutica più efficace viene sempre personalizzata dal medico in base ai fattori predisponenti, alla gravità ed alla durata dei sintomi.

Per alleviare le manifestazioni associate al disturbo, innanzitutto, è indicato evitare le sostanze irritanti (es. saponi aggressivi per l'igiene intima) e cambiare gli stili di vita inappropriati.

La modulazione del dolore è possibile applicando sul vestibolo vaginale, con un leggero massaggio, dei farmaci topici, come la lidocaina (anestetico locale) o il sodio cromoglicato (stabilizza le membrane dei globuli bianchi, comprese quelle dei mastociti, interrompendo l'infiammazione neurogena alla base della problematica). All'inizio del trattamento, la supervisione di un medico e l'utilizzo di uno specchio possono rivelarsi molto utili.

La terapia farmacologica può prevedere anche l'impiego di analgesici specifici, come l'amiptriptilina o il gabapentin. Talvolta, per interrompere i circuiti del dolore genitale cronico, viene indicata l'assunzione di farmaci sistemici (es. antidepressivi triciclici, anticonvulsivanti ecc.).

Alcune donne con vestibolodinia possono trarre giovamento anche da interventi psicologici, comprese la psicoterapia cognitivo-comportamentale per ritrovare il piacere dell'intimità. Attualmente, le misure utilizzate comprendono anche la gestione dello stress e le reazioni emotive ai fastidi connessi al problema, come nella gestione delle sindromi da dolore cronico.

Le donne con ipertonia dei muscoli vaginali possono trarre beneficio dalla fisioterapia (allenamento del pavimento pelvico) e dal biofeedback elettromiografico della muscolatura pelvica (tecnica di auto-rilassamento che insegna a controllare meglio le contrazioni dei muscoli e, dunque, il dolore che provocano).

In qualche caso, sono indicati degli interventi chirurgici per rimuovere le terminazioni nervose proliferate, come l'escissione dell'imene, del margine prossimale della vagina inferiore e della parte più interna delle piccole labbra. Tuttavia, il dolore può ripresentarsi quando i nervi si rigenerano.

Un trattamento sperimentale prevede l'iniezione locale di tossina botulinica di tipo A per il blocco antalgico delle terminazioni nervose iperattive ed inibisce temporaneamente la contrazione muscolare locale, portando a un rilassamento benefico per un periodo anche sino a sei mesi.

Accanto agli approcci terapeutici diretti alla gestione della vestibolodinia è opportuno anche:

  • Prevenire le infezioni osservando una corretta igiene intima;
  • Utilizzare prodotti a pH delicato;
  • Curare l'alimentazione favorendo cibi poveri di zuccheri e bere molta acqua;
  • Astenersi dai rapporti sessuali durante i periodi in cui è presente un'infiammazione vestibolare.

Vulvodinia, Vestibolite Vulvare e Vestibulodinia: Quali Differenze?

Vulvodinia, vestibolite vulvare e vestibulodinia sono apparentemente sinonimi: nel linguaggio comune, talvolta, i tre termini sono usati indistintamente. In realtà, questi tre termini - riferiti a disturbi della zona vulvare - differiscono per sottili sfaccettature. Infatti:

  • Vestibolite vulvare indica una condizione infiammatoria, espressa dal suffisso -ITE (infiammazione).
  • Vulvodinia e vestibulodinia, caratterizzate entrambe dal suffisso greco –DINIA (dolore), connotano condizioni patologiche in cui il dolore è patognomico. Più precisamente, la vestibulodinia fa riferimento ad un disturbo che rimane circoscritto in una data area (quella del vestibolo, cioè l'accesso all'area dei genitali esterni femminili compresa tra le piccole labbra, delimitata anteriormente dal clitoride, al quale seguono il meato dell'uretra e l'orifizio della vagina), mentre la vulvodinia è riferita, solitamente, ad un dolore vulvare generalizzato.

La vulvodinia si distingue dalla vestibulodinia e dalla vestibolite anche per la sede più precisamente coinvolta:

  • La vulvodinia è il dolore vulvare;
  • La vestibulodinia e la vestibolite delineano infiammazione e/o dolore che interessa il vestibolo.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici