Valori Immunoglobuline - Valori Anticorpi

Valori Immunoglobuline - Valori Anticorpi
Ultima modifica 22.12.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. Cosa sono
  3. Perché si Misura
  4. Valori normali
  5. Immunoglobuline Alte - Cause
  6. Immunoglobuline Basse - Cause
  7. Come si misura
  8. Preparazione
  9. Interpretazione dei Risultati

Generalità

Le immunoglobuline (Ig) sono particolari proteine coinvolte nella risposta immunitaria.

Dette anche anticorpi, le immunoglobuline hanno la funzione di legare le sostanze potenzialmente dannose per l'organismo (gli antigeni), contribuendo alla loro neutralizzazione.

Queste proteine si concentrano soprattutto all'interno del flusso sanguigno; di conseguenza, è possibile determinarne i valori anche attraverso un semplice prelievo ematico.
Esistono cinque classi di immunoglobuline: A, D, E, G ed M. Ciascuna di queste è implicata in specifiche reazioni immuni. Pertanto, la loro valutazione a livello plasmatico consente di determinare e/o monitorare un eccesso o una carenza di una o più classi di immunoglobuline.
I test delle immunoglobuline sono particolarmente utili nella diagnosi di allergie o certi tipi di processi neoplastici, per accertare la presenza di eventuali infezioni ed evidenziare la presenza di particolari auto-anticorpi implicati in una malattia autoimmune.

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Cosa sono

Le immunoglobuline sono proteine globulari ad attività anticorpale, molto importanti per il corretto funzionamento del nostro sistema immunitario.
Sono formate da quattro subunità polipeptidiche (due catene pesanti e due catene leggere), legate tra loro da un legame disolfuro. Le catene pesanti sono di cinque tipi principali, a cui corrispondono altrettante classi di Ig (A, D, E, G ed M), alcune delle quali (A e G) suddivisibili in sottoclassi.
Le immunoglobuline sono prodotte dai linfociti B in risposta a uno stimolo antigenico esterno e/o interno. In pratica, si comportano in modo simile a sentinelle, pronte ad allertare i linfociti attivati (plasmacellule) a produrre un numero molto elevato di anticorpi (fino a 2.000 al secondo), una volta entrate a contatto con l'aggressore.
Nell'ambito del sistema immunitario, le immunoglobuline costituiscono la componente principale dell'immunità umorale, quindi hanno la funzione di neutralizzare le sostanze estranee, riconoscendo ogni determinante antigenico come un bersaglio, e di renderle facilmente identificabili dai fagociti e dalle cellule citotossiche.

Caratteristiche e funzioni delle classi di immunoglobuline

Classe anticorpale

Caratteristiche

Funzioni

IgA

  • Neutralizzano gli antigeni (bloccano l'attività di un agente patogeno);
  • Agglutinano gli antigeni (molti agenti patogeni sono aggregati tra loro simultaneamente da migliaia di molecole anticorpali).

IgM

  • È la più comune classe di anticorpi prodotti nella risposta primaria all'antigene.
  • Neutralizzano gli antigeni;
  • Agglutinano gli antigeni;
  • Attivano il complemento (gli anticorpi uniti agli agenti patogeni attivano la cascata del complemento, determinando la lisi della cellula).

IgG

  • È la più importante classe di anticorpi presente nel sangue e la principale classe di anticorpi prodotti nella risposta secondaria;
  • Attraversano la placenta, per cui sono importanti nell'immunità fetale e del neonato.
  • Neutralizzano gli antigeni;
  • Agglutinano gli antigeni;
  • Attivano il complemento;
  • Opsonizzano gli antigeni (gli agenti patogeni associati agli anticorpi sono inglobati in modo più efficace dai fagociti);
  • Aumentano l'attività delle cellule Natural Killer (NK).

IgE

  • Neutralizzano gli antigeni;
  • Agglutinano gli antigeni;
  • Favoriscono il rilascio di istamina.

IgD

  • Sono importanti come recettore per l'antigene sulle cellule B.
  • Neutralizzano gli antigeni;
  • Agglutinano gli antigeni.

Perché si Misura

L'esame delle immunoglobuline sieriche è usato per evidenziare e monitorare un eccesso o una carenza di una o più classi anticorpali.

Tale valutazione fornisce informazioni importanti circa la funzionalità del sistema immunitario del paziente, soprattutto quando occorre confermare o escludere la presenza di un processo infiammatorio o infettivo.

Quando viene prescritto l'esame?

L'esame è in grado di dare delle importanti indicazioni sul tipo di patologia dalla quale si è colpiti, soprattutto se questa influenza la concentrazione di una o più classi di Ig.
Il medico può prescrivere l'analisi delle immunoglobuline quando sospetta la presenza di:

  • Infezione;
  • Processi infiammatori;
  • Patologie autoimmuni;
  • Allergie;
  • Malattie ematologiche;
  • Danno epatico.

Quali altri parametri possono essere utili per la diagnosi?

Le immunoglobuline possono risultare alterate in una vasta gamma di malattie, infettive e non. Nel caso si riscontrino delle anomalie durante la loro valutazione, il medico potrebbe ritenere opportuno approfondire la questione con altri test di controllo, in modo tale da formulare una diagnosi molto più precisa e indicare la terapia più adatta.
Tra i parametri che spesso vengono valutati insieme alle immunoglobuline abbiamo soprattutto i seguenti:

  • VES: consiste nel valutare la velocità di sedimentazione dei globuli rossi. Anche la VES costituisce un ottimo parametro per verificare la presenza di infezioni. Infatti, come per le immunoglobuline, a un aumento di VES corrisponde una certa probabilità di infezione in corso;
  • Albumina: è la proteina maggiormente presente nel siero sanguigno. Essa viene prodotta dal fegato e un abbassamento dei suoi valori, parallelamente a un aumento dei titoli anticorpali, può indurci a pensare alla presenza di danni epatici e leucemie;
  • Transaminasi e Gamma GT: anche in questo caso, un aumento dei due parametri insieme all'aumento di immunoglobuline, indicherebbero la presenza di patologie che vanno a danneggiare le condizioni del fegato, patologie che possono essere acute o croniche.

Valori normali

Per quanto riguarda, la concentrazione totale delle immunoglobuline (IgG + IgM + IgA), si ritiene che valori compresi tra 600 e 2300 mg/dl siano nella norma.


IMMUNOGOBULINE - VALORI DI RIFERIMENTO

IgA

90-400 mg/dl

IgG

800-1800 mg/dl

IgM

60-280 mg/dl

IgD

0,3-0,4 mg/dl

IgE

0-180 UI/ml; 20-440 mg/dl


Nota: l'intervallo di riferimento dell'esame può cambiare in funzione di età, sesso e strumentazione in uso nel laboratorio analisi. Per questo motivo, è preferibile consultare i range riportati direttamente sul referto. Occorre ricordare, inoltre, che i risultati delle analisi devono essere valutati nell'insieme dal medico di base, che conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.

Immunoglobuline Alte - Cause

Immunoglobuline G (IgG)

Cause di valori superiori al normale possono comprendere:

Immunoglobuline A (IgA)

Un aumento di IgA può essere osservato in caso di:

Immunoglobuline M (IgM)

Un aumento di IgM può essere osservato in caso di:

  • Cirrosi biliare;
  • Epatopatie acute e croniche (infettive, autoimmuni, tossiche ecc.);
  • Malattie infettive;
  • Patologie del collagene;
  • Sarcoidosi;
  • Artrite reumatoide;
  • Morbo di Waldenstrom;
  • Lupus eritematoso sistemico.

Immunoglobuline E (IgE)

Le IgE risultano aumentate nelle allergie, specialmente nelle pollinosi. Inoltre, l'incremento può contribuire alla diagnosi di atopia nel neonato.

Immunoglobuline D (IgD)

  • Patologie del collagene;
  • Infezioni croniche;
  • Epatopatie.

Immunoglobuline Basse - Cause

Immunoglobuline G (IgG)

Valori di IgG inferiori al normale possono dipendere da:

  • Leucemia linfatica cronica;
  • Immunodeficienze congenite e acquisite;
  • Reticolosarcoma;
  • Ustioni;
  • Sindrome nefrosica;
  • Enteropatie proteinodisperdenti.

Immunoglobuline A (IgA)

La riduzione delle IgA può essere correlata a:

  • Leucemia linfatica cronica;
  • Reticolosarcoma;
  • Ustioni;
  • Deficienza selettiva di IgA;
  • Infezioni intestinali ricorrenti;
  • Morbo celiaco;
  • Ipogammaglobulinemia selettiva e transitoria.   

Immunoglobuline M (IgM)

Cause di valori inferiori al normale:

  • Leucemia linfatica cronica;
  • Reticolosarcoma;
  • Ipogammaglobulinemia selettiva e transitoria.

Come si misura

Trattandosi di proteine rilevabili nel flusso sanguigno, si può valutare la concentrazione delle immunoglobuline tramite un prelievo di un campione di sangue da una vena del braccio.

Preparazione

Prima dell'esame delle immunoglobuline, è necessario osservare un digiuno di almeno 8 ore, durante le quali è ammessa l'assunzione di una modica quantità di acqua.

Interpretazione dei Risultati

Varie patologie possono determinare un aumento (ipergammaglobulinemia) o una diminuzione (ipogammaglobulinemia) nella produzione di anticorpi. Alcune possono interessare diffusamente le varie classi (gammopatia policlonale), mentre altre ne coinvolgono solo una (gammopatia monoclonale).
Le cause più frequenti di alte concentrazioni di immunoglobuline comprendono:

  • Infezioni acute e croniche;
  • Patologie autoimmuni (artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, scleroderma);
  • Cirrosi;
  • Patologie infiammatorie;
  • Reazioni di iper-immunizzazione;
  • Nei neonati, infezioni in gravidanza (sifilide, toxoplasmosi, rosolia e CMV);
  • Mieloma multiplo;
  • Leucemia linfatica cronica (LLC);
  • Linfoma;
  • Macroglobulinemia di Waldestrom (IgM).

Una riduzione dei valori delle immunoglobuline può osservarsi, invece, in caso di:

In ogni caso, il test delle immunoglobuline quantitative non è diagnostico, ma può essere un buon indicatore di patologia. I risultati anomali indicano che qualcosa colpisce il sistema immunitario e suggerisce il bisogno di sottoporsi a ulteriori esami.


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici