Ultima modifica 26.02.2020

Generalità

Valgismo è il termine ortopedico che comprende tutte quelle deformità degli arti, in cui, a causa di anomalo rapporto tra due segmenti scheletrici adiacenti, il più distale di questi due presenta una deviazione laterale, ossia tende ad allontanarsi in modo atipico dal piano sagittale.
Esistono vari tipi di valgismo; tra le tipologie più comuni, si segnalano: il ginocchio valgo, l'alluce valgo, la coxa valga e il cubito valgo. 

Ripasso dei termini mediale-laterale e prossimale-distale

In anatomia, mediale e laterale sono due termini dal significato opposto, che servono a indicare la distanza di un elemento anatomico dal piano sagittale, ossia la divisione antero-posteriore del corpo umano, da cui derivano due metà uguali e simmetriche.
Mediale significa "vicino" o "più vicino" al piano sagittale, mentre laterale vuol dire "lontano" o "più lontano" dal piano sagittale.


Piani corpo umano

PROSSIMALE-DISTALE

Come mediale e laterale, anche prossimale e distale sono due termini anatomici dal significato opposto.
Prossimale vuol dire "più vicino al centro del corpo" o "più vicino al punto d'origine". Riferito al femore, per esempio, indica la porzione di quest'osso più vicina al tronco.
Distale, invece, significa "più lontano dal centro del corpo" o "più distante dal punto d'origine". Facendo sempre riferimento al femore, come esempio, indica la porzione di quest'osso più lontana dal tronco (e più vicina all'articolazione del ginocchio).

Cos'è il valgismo?

Valgismo è il termine ortopedico che indica le deformità degli arti, in cui, a causa di un anomalo rapporto tra due segmenti scheletrici adiacenti, il più distale di questi due presenta un orientamento laterale, ossia tende ad allontanarsi in modo atipico dal piano sagittale.
La presenza di valgismo può avere diverse ripercussioni sull'articolazione a cui partecipa il segmento osseo deviato; ripercussioni che possono essere di carattere anatomico e, nei casi più gravi, anche di carattere funzionale.
Inoltre, dal valgismo possono derivare anche una sintomatologia dolorosa e svariate complicanze.

È l'opposto del varismo

Il valgismo è la condizione opposta al varismo. Con il termine varismo, infatti, i medici si riferiscono alle deformità scheletriche, in cui, a causa di un anomalo rapporto tra due segmenti scheletrici adiacenti, il più distale di questi due presenta un orientamento mediale, ossia tende ad avvicinarsi in modo atipico al piano sagittale.
Come il valgismo, il varismo può alterare l'anatomia e la funzionalità dell'articolazione a cui partecipa il segmento osseo deforme, ed essere causa di sintomi e complicanze.

Tipi

Il valgismo può colpire diverse ossa (e articolazioni) del corpo umano.
Tra le più comuni sedi anatomiche di valgismo, rientrano:

  • Il ginocchio. Il valgismo del ginocchio è conosciuto come ginocchio valgo;
  • L'alluce. Il valgismo dell'alluce è noto come alluce valgo;
  • L'anca. Il valgismo dell'anca è meglio conosciuto come coxa valga;
  • Il gomito. Il valgismo del gomito prende il nome di cubito valgo.

Tra le più insolite sedi anatomiche di valgismo, invece, si segnalano:

  • Il piede. Il valgismo del piede è detto più propriamente piede valgo;
  • La mano. Il valgismo della mano non ha particolari denominazioni;
  • Il polso. Il valgismo del polso è una condizione nota anche come deformità di Madelung.

Ginocchio valgo

Conosciuto anche come "ginocchia a X", il ginocchio valgo è la deformità degli arti inferiori che rispecchia un disallineamento di femore e tibia, tale per cui le due ginocchia puntano l'una verso l'altra.
In altre parole, chi soffre di ginocchio valgo presenta un'angolazione di femori e tibie, che comporta l'anomala orientazione verso il piano sagittale (quindi in direzione mediale) delle due ginocchia.
Tra le principali cause e fattori di rischio del ginocchio valgo, rientrano: la giovanissima età (N.B: in questo caso, la deformità è spesso temporanea), il rachitismo, alcuni disturbi neurologici, le fratture mal consolidate del femore, la gonartrosi, le infezioni ossee che hanno compromesso il normale sviluppo scheletrico, i gravi infortuni alle ginocchia, alcuni disturbi evolutivi e, infine, alcune forme di displasia scheletrica.
Di norma, le forme più lievi di ginocchio valgo sono asintomatiche e prive di ripercussioni sulla vita di tutti i giorni (per qualcuno sono un problema estetico, ma nulla più). Le forme più gravi invece, tendono a essere dolorose e potenziali responsabili di complicanze, che interessano i legamenti del ginocchio e/o il menisco laterale del ginocchio.


Il ginocchio valgo è la deformità anatomica degli arti inferiori opposta al cosiddetto ginocchio varo, in cui le due ginocchia puntano verso l'esterno, ossia in direzione opposta l'una all'altra.


La diagnosi di ginocchio valgo è immediata e si basa sulla semplice osservazione degli arti inferiori, in particolare delle ginocchia.
Il ginocchio valgo richiede la pianificazione di un trattamento solo quando è sintomatico e le manifestazioni cliniche che induce pregiudicano fortemente la qualità della vita del portatore.
Quindi, in tutti i casi in cui è asintomatico, non è sottoposto ad alcuna terapia, neppure la meno invasiva.
In genere, nel tentare di risolvere il ginocchio valgo e la sintomatologia associata, i medici danno precedenza a un trattamento di carattere conservativo, riservandosi di ricorrere alla chirurgia solo se il sopraccitato trattamento conservativo dovesse fallire o non risultare sufficientemente efficace.
Tra i trattamenti conservativi, rientrano: l'uso di scarpe ortopediche e/o plantari, la fisioterapia, la ginnastica posturale, le iniezioni di condroprotettori e antinfiammatori e le iniezioni di acido ialuronico.
Per quanto riguarda invece il trattamento chirurgico, quest'ultimo consiste in un delicato intervento di rimodellamento dell'estremità distale del femore, noto come osteotomia femorale.


Nel ginocchio valgo, il segmento osseo protagonista del fenomeno di valgismo è la tibia, per la precisione l'estremità distale della tibia.


Ginocchio Normale Valgo

Figura: confronto tra ginocchia normali e" ginocchia a X". Come si può notare dall'immagine, nel ginocchio valgo, la tibia presenta un'atipica deviazione laterale.

Alluce valgo

L'alluce valgo è la deformità anatomica del primo dito del piede, per cui il I metatarso presenta un anomalo orientamento mediale, mentre le due falangi puntano in modo atipico verso le altre dita del piede (ossia in direzione laterale).
Da ciò ne consegue che la testa del I metatarso (N.B: la testa di un metatarso è l'estremità distale di quest'ultimo e la porzione ossea confinante con la prima falange) e la base della prima falange (N.B: la base di una falange è la estremità prossimale di quest'ultima) formano una sporgenza sul lato mediale del piede, conosciuta comunemente come "cipolla".
L'alluce valgo può essere una deformità mono- o bi-laterale.
Attualmente, c'è poca chiarezza sulle precise cause di alluce valgo; secondo gli studi medici più recenti, sarebbero possibili fattori causali e di rischio:

Di norma, quando è agli esordi o nelle sue forme più lievi, l'alluce valgo è asintomatico, ossia non produce sintomi. Quando invece è a uno stadio avanzato o è fin da subito grave, è responsabile di un ricco quadro sintomatologico, che include:

  • Dolore, anche a riposo, alla zona presentante la cosiddetta cipolla. La sensazione dolorosa è dovuta a un processo infiammatorio;
  • Arrossamento, intorpidimento e gonfiore. L'area d'interesse è, ovviamente, l'alluce;
  • Ispessimento della pelle, che diventa dura e callosa. Riguarda soprattutto la "cipolla";
  • Modifiche della forma complessiva del piede. Queste modifiche derivano dalla spinta che le falangi dell'alluce, a causa della loro deviazione, esercitano ai danni delle altre dita dei piedi;
  • Difficoltà a camminare, derivante dalla presenza di dolore.

Le forme di alluce valgo più gravi o non adeguatamente trattate sono condizioni da cui possono scaturire diverse complicanze, sia locali (es: degenerazione articolare, borsiti, metatarsalgia, lussazioni delle altre dita del piede ecc.) sia posturali (es: ginocchio valgo, rigidità delle anche, lordosi lombare associata a lombalgia ecc.).


L'alluce valgo è la deformità anatomica del primo dito del piede opposta all'alluce varo, in cui le falangi del primo dito del piede presentano un anomalo orientamento mediale, rispetto al I° metatarso.


Per formulare una diagnosi precisa di alluce valgo, che fornisca anche una stima dell'entità della deformazione, sono fondamentali: l'osservazione del piede, l'esame baropodometrico e la radiografia del piede.
L'alluce valgo richiama le attenzioni del medico ed è sottoposto a terapia, solo quando è sintomatico e le manifestazioni cliniche, da lui dipendenti, pregiudicano fortemente la qualità di vita del portatore.
Quindi, in tutti i casi asintomatici (forme lievi e forme agli esordi), non è prevista alcuna terapia, neppure la meno invasiva.
Oggi, chi soffre di alluce valgo può disporre sia di cure conservative che di cure chirurgiche; tuttavia, è doveroso precisare che, in genere, nella scelta del piano terapeutico più adeguato, i medici tendono a dare la precedenza ai trattamenti conservativi, riservandosi il ricorso alla chirurgia solo in caso di un fallimento di quest'ultimi.
Tra le possibili cure conservative dell'alluce valgo, si segnalano: il riposo da tutte quelle attività che recano dolore al piede, l'utilizzo di plantari, l'applicazione di ghiaccio sulla zona dolente, la scelta di calzature adeguate, l'utilizzo di ortesi su misura, la fisioterapia, l'assunzione di FANS e le iniezioni di corticosteroidi a scopo antinfiammatorio.
Per quanto concerne invece il trattamento di natura chirurgica, quest'ultimo consiste, quasi sempre, nell'osteotomia metatarsale. L'intento dell'osteotomia metatarsale per l'alluce valgo è quello di riallineare il I metatarso, rispetto alle due falangi successive.


Nell'alluce valgo, il segmento osseo protagonista del fenomeno di valgismo è il complesso delle due falangi che costituiscono il primo dito del piede.


Allcue Valgo

Figura: alluce valgo. Come si può notare dall'immagine, la prima falange dell'alluce è orientata verso l'interno del piede. Immagine da en.wikipedia.org

Coxa valga

In medicina, prende il nome di coxa valga la deformità dell'anca, per cui l'angolo formato dal binomio testa-collo del femore (epifisi prossimale del femore) e il corpo del femore (diafisi del femore) misura almeno 140 gradi, ossia tra i 5 e i 15 gradi in più del normale.
In altre parole, gli individui con coxa valga possiedono un femore, in cui l'epifisi prossimale tende ad allinearsi con la diafisi.
Tra le possibili cause di coxa valga, si segnalano:

  • Alcune malattie neuromuscolari, come la paralisi cerebrale, la poliomielite o la disrafismo;
  • Alcune forme di displasia scheletrica, come la mucopolisaccaridosi o la sindrome di Turner;
  • I traumi all'anca in età giovanile, tali da interferire col corretto processo di accrescimento del femore.

Deformità mono- o bi-laterale, la coxa valga può essere asintomatica (casi lievi) oppure responsabile di sintomi (casi più gravi), quali: dolore all'anca, perdita di mobilità articolare (chiaramente da parte dell'anca) e zoppia.
Le tipiche complicanze di una coxa valga non trattata adeguatamente sono tre: l'accorciamento anomalo di uno o entrambi gli arti, osteonecrosi dell'epifisi prossimale del femore (in particolare della testa del femore) e sviluppo di anomalie a carico dei muscoli dell'anca.


La coxa valga è la deformità scheletrica opposta alla coxa vara, in cui l'angolo formato dall'epifisi prossimale del femore e la diafisi del femore misura meno dei normali 125-135 gradi.
Se si osserva il femore di una persona con coxa vara, è possibile notare come il binomio testa-collo del femore sia disposto fortemente in orizzontale, rispetto al corpo del femore.


Per una diagnosi accurata di coxa valga, sono fondamentali: l'esame obiettivo, l'anamnesi e la radiografia dell'anca.
Per quanto concerne il trattamento della coxa valga, le indicazioni sono le stesse enunciate per il ginocchio valgo e l'alluce valgo, ossia:

  • Se la condizione è asintomatica, non è prevista alcuna terapia;
  • Se la condizione è responsabile di sintomi, i medici danno la precedenza a una terapia conservativa e, solo se quest'ultima non funziona, ricorrono alla chirurgia.

La terapia conservativa prevede, principalmente, esercizi di fisioterapia e l'uso di supporti alla deambulazione (es: stampelle o bastoni).
La terapia chirurgica, invece, consiste in un delicato intervento di osteotomia derotativa del femore prossimale.


Nella coxa valga, il segmento osseo protagonista del fenomeno di valgismo è il corpo del femore, che, rispetto all'epifisi prossimale del femore, presenta un orientamento laterale maggiore del normale.


Coxa Vara Valga

Figura: confronto tra anca normale, coxa valga e coxa vara. Immagine da en.wikipedia.org

Cubito valgo

I medici chiamano cubito valgo la deformità scheletrica che, negli arti superiori estesi lungo i fianchi e con i palmi delle mani rivolti in avanti, determina una tendenza superiore al normale dell'avambraccio ad allontanarsi dal corpo.
Detto altrimenti, il cubito valgo è la deformità del gomito, per cui, ad arto superiore esteso, l'asse dell'omero (osso del braccio) forma con l'asse del complesso ulna-radio (ossa dell'avambraccio) un angolo in posizione mediale (cioè tra fianco e arto superiore) di 15 gradi o superiore. È doveroso ricordare che, nelle persone prive di cubito valgo, il suddetto angolo misura tra i 11 e i 14 gradi (quindi è meno ampio che nel cubito valgo).
Il cubito valgo può avere un'origine congenita oppure acquisita. Tra le cause di cubito valgo congenito, si segnalano due malattie genetiche: la sindrome di Turner e la sindrome di Noonan; tra le cause di cubito valgo acquisito, invece, meritano sicuramente una citazione le fratture e i forti traumi, avvenuti in età giovanile, a carico dell'epicondilo laterale dell'omero (si veda frattura dell'omero).
Il cubito valgo può essere una deformità mono- o bi-laterale; salvo particolari eccezioni, è monolaterale quando ha un'origine acquisita, mentre è bilaterale quando ha una natura congenita.
Le forme lievi di cubito valgo sono generalmente asintomatiche e prive di ripercussioni nella vita di tutti i giorni; al contrario, le forme gravi alterano alcune funzioni dell'arto superiore (es: il movimento di supinazione del braccio) e sono potenzialmente in grado di danneggiare il nervo ulnare, al punto da indurne la paralisi.
La paralisi del nervo ulnare è responsabile di formicolio e diminuita sensibilità, a livello delle ultime due dita della mano, e di una perdita di controllo di alcuni muscoli dell'avambraccio e della mano.


Il cubito valgo è la deformità scheletrica opposta al cubito varo, in cui, ad arto superiore esteso, l'asse dell'omero forma con l'asse del complesso ulna-radio un angolo in posizione mediale di ampiezza non superiore ai 5 gradi.


Per formulare una diagnosi accurata di cubito valgo, sono indispensabili: l'esame obiettivo, l'anamnesi e una radiografia del gomito (raramente è praticata anche la TAC).
Di norma, i medici sottopongono a trattamento solo le forme di cubito valgo sintomatiche. In tali frangenti, la terapia consiste nell'intervento chirurgico di osteotomia derotativa dell'omero, seguito da un periodo di cure fisioterapiche.
La prognosi dopo un intervento chirurgico di valgismo del gomito dipende, soprattutto, dalla severità della deformazione.


Nel cubito valgo, il segmento osseo protagonista del fenomeno di valgismo è il complesso ulna-radio, il quale assume un'orientazione laterale maggiore del normale.


Cubito Varo Valgo

Figura: confronto tra gomito normale, cubito valgo e cubito varo


Autore

Dott. Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza