Vaccino anti shock per puntura di vespa

Vaccino anti shock per puntura di vespa
Ultima modifica 11.10.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Vaccino anti vespe
  3. Come funziona il vaccino salvavita
  4. Come si tratta la puntura di vespa

Introduzione

Il mese di ottobre rappresenta uno dei periodi maggiormente a rischio per le persone allergiche al veleno delle vespe,  comprese le vespe Orientalis, che spesso si muovono in numerosi sciami. Prima dell'avvio della stagione fredda si concentrano in città e in campagna. Imparare a riconoscere i sintomi, anche seri, può essere realmente salvifico. Un vaccino può proteggere dallo shock anafilattico.

Vaccino anti vespe

Contro reazioni pericolose come lo shock anafilattico in caso di puntura di vespe esiste una vaccinazione specifica (immunoterapia desensibilizzante) a cui possono accedere soggetti che presentano diagnosi di allergia grave al veleno di imenotteri (vespe, api, calabroni). Tale reazione allergica grave si presenta con sintomatologia severa che può avere anche esiti fatali. Oltre al normale bruciore, rossore, dolore e prurito nella zona della puntura, possono sovente comparire reazioni quali:orticaria, gonfiore alla gola, gonfiore alle labbra e asma, fino ad arrivare allo shock anafilattico, ovvero un repentino e drastico calo di pressione che può essere addirittura mortale. 

La vespa è un insetto in grado di pungere molteplici volte in quanto, a differenza delle api, non perde il pungiglione alla prima puntura. Per tale ragione viene considerata più pericolosa dell'ape. Il pungiglione, infatti, non resta inoculato nella cute della vittima. Importante riconoscere e distinguere la vespa rispetto alle api: ha meno peluria, il corpo è più longilineo di quello delle api, e a strisce gialle e nere e possiede un pungiglione lungo, liscio e dritto, collegato al sacco velenifero. Rispetto al calabrone, ovviamente, la vespa è decisamente più piccola.

Il veleno iniettato da una vespa ha una quantità di 0,5 - 2 ml. Si tratta di un liquido incolore con un odore pungente a reazione acida.

Sintomi puntura di vespa

Quando si è punti da una vespa si può verificare una reazione allergica di tipo locale, che comprede sintomi quali: eritema, edema esteso e dolore intenso, o di tipo sistemico, che si manifesta con orticaria, vertigini e difficoltà respiratorie. In linea generale i sintomi della puntura di vespa si manifestano rapidamente (in casi rari anche a distanza di ore). La reazione raramente dura più di 30 minuti e si manifesta entro pochi minuti sino ad un'ora dall'inoculazione del veleno dell'insetto.

I sintomi della puntura di vespa sono, in ordine di severità:

Puntura di vespa: reazioni gravi

Come conseguenza alla puntura di vespa possono verificarsi reazioni allergiche molto severe. CI sono casi in cui l'edema coinvolge la lingua o la faringe. Ciò può rendere difficoltoso il passaggio dell'aria, così come l'edema della glottide, che ostruisce le vie respiratorie. In questo caso:

Lo shock anafilattico è la reazione più grave alla puntura di vespa. Si manifesra con ipotensione (con conseguente ipoperfusione), che può provocare repentina perdita di coscienza sino ad arrivare all'arresto cardiocircolatorio.

In caso di punture multiple ravvicinate da vespa, inoltre, è meglio intervenire repentinamente con i soccorsi perché, nonostante possa non essere presente un'allergia, la concentrazione di veleno derivante da punture plurime possono generare gravi sintomi anche a distanza di 24-48 ore.

Come funziona il vaccino salvavita

Le punture di imenotteri scatenano reazioni allergiche in circa 2 persone su 100, con maggiore frequenza negli adulti rispetto ai bambini. Il vaccino salvavita funziona attraverso immunoterapia desensibilizzante: si procede con l'inoculazione sottocutanea di dosi crescenti del veleno dell'insetto a cui si allergici, partendo da dosaggi bassi.

In questo modo l'organismo metabolizza il veleno, si "abitua" progressivamente, sino ad una soglia di tolleranza che impedisce reazioni gravi in caso di puntura. Il vaccino va richiamato per 5 anni esclusivamente in un Centro allergologico specializzato, sotto osservazione medica, e risulta pienamente protettivo dopo un anno dall'inizio della somministrazione, dopo il quale non si rischia più lo shock anafilattico. 

Come si tratta la puntura di vespa

Quando la puntura di vespa non causa sintomi troppo intensi, si possono applicare degli impacchi di acqua fredda e crema antistaminica o cortisonica (su consiglio medico). Quando la razione è più grave, invece, è necessario richiedere un intervento medico urgente in Pronto soccorso o attivando il 118. In questi casi si attiva il trattamento di emergenza per le reazioni allergiche che prevede la somministrazione di antistaminici e di cortisone per via endovenosa. In caso di deficit respiratorio può essere somministrato ossigeno e farmaci beta-agonisti per alleviare la dispnea.