Vaccino Anti Malaria approvato dall'Oms: cosa c'è da sapere

Vaccino Anti Malaria approvato dall'Oms: cosa c'è da sapere
Ultima modifica 07.10.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Vaccino Anti Malaria: cosa sapere
  3. A chi è indicato il Vaccino Anti Malaria?
  4. Gli studi clinici
  5. I risultati dei trial sul Vaccino Anti Malaria

Introduzione

L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha approvato il primo vaccino contro la malaria, arma di prevenzione per contrastare una delle malattie infettive più letali, che ogni anno provoca circa 400mila vittime, concentrate soprattutto nel continente dell'Africa subsahariana.

Vaccino Anti Malaria: cosa sapere

Il vaccino approvato dall'OMS si chiama Mosquirix (o RTS,S/AS01) e viene prodotto dall'azienda farmaceutica GlaxoSmithKline. È in grado di agire contro tutte le malattie parassitarie, ma nella fattispecie della malaria va ad inibire il Plasmodium falciparum, il più letale e diffuso degli agenti patogeni della malattia. Ad oggi, il vaccino a disposizione, seppure presenti un'efficacia contenuta, è il più importante strumento in uso nella lotta contro la malattia negli ultimi decenni. Sino ad ora, infatti, la misura preventiva largamente diffusa contro la malaria è rappresentata dalle zanzariere intrise di insetticida, sotto le quali i bambini sono costretti a dormire e vivere per non essere punti ed infettati, e il cui utilizzo è servito a ridurre i decessi tra i bambini sotto i 5 anni del 20 per cento circa.

Gli studi condotti negli ultimi anni hanno dimostrato come il vaccino approvato dall'OMS "abbia il potenziale per dare un contributo sostanziale al controllo della malaria se usato in combinazione con altre misure di controllo efficaci, specialmente nelle aree ad alta trasmissione". Da qui la necessità di diffondere capillarmente, e il prima possibile, l'uso del vaccino, che è già stato testato in fase di sperimentazione in Kenya, Malawi e Ghana, dove sono state somministrare 2,3 milioni di dosi, come integrazione dei programmi di immunizzazione locali con una somministrazione in quattro dosi a partire dai bambini di cinque mesi. 

 

Malaria: cos'è e dove è diffusa

La Malaria è una malattia infettiva causata da cinque distinti protozoi, appartenenti al genere Plasmodium, che si trasmettono all'uomo attraverso la puntura di zanzare femmine del genere Anopheles. Questi insetti vettori possono infettarsi pungendo un individuo malato e trasmettere l'infezione ad una persona sana con una seconda puntura. La malaria è particolarmente diffusa a livello tropicale, mentre in Italia - dopo aver causato svariate epidemie fino alla metà del secolo scorso - è stata debellata ormai da molti anni. Quando una zanzara infetta punge un soggetto sano, i parassiti entrano nel sangue, migrano verso il fegato e penetrano negli epatociti, dove proliferano. Il periodo di attiva proliferazione dura all'incirca 2-4 settimane, poi i parassiti figli fuoriescono dalle cellule epatiche, invadono il circolo sanguigno ed entrano nei globuli rossi. Compaiono febbre, anche molto alta, dolori ossei, sudorazione ed anemia

A chi è indicato il Vaccino Anti Malaria?

Il vaccino anti malaria causata da Plasmodium falciparum è indicato per i bambini che vivono in paesi ad alto rischio, soprattutto nella zona dell'Africa Subsahariana, a partire dai 5 mesi di età. Viene somministrato in 4 dosi, ed è, in concreto, uno degli strumenti attualmente disponibili ed efficaci per prevenire la malaria.

Il Programma Pilota

Il programma pilota delle 4 dosi di vaccino anti malaria nei 3 Paesi -Kenya, Ghana e Malawi -sarà in grado di quantificare l'impatto a lungo termine sulla mortalità infantile. Il programma di attuazione del vaccino contro la malaria è coordinato dall'Oms, ed è il risultato di 30 anni di ricerca e sviluppo di Gsk con la collaborazione di diversi centri di ricerca africani. 

Gli studi clinici

Diversi test attuati nel 2015 avevano chiaramente evidenziato come il vaccino anti malaria poteva ridurre sensibilmente l'impatto devastante che la malattia infettiva letale aveva sulla popolazione infantile nelle zone più colpite. In concreto, con il vaccino, si riuscivano a prevenire quattro casi su dieci di malaria, tre dei quali ormai in forma grave, e a scongiurare nella maggior parte dei casi la necessità -spesso complicata- di trasfusioni di sangue. L'ostacolo principale, prima della sua effettiva approvazione, era rappresentato dalla modalità di somministrazione in quattro dosi e la conseguente efficacia.

La campagna vaccinale anti malaria: le prime tre dosi da somministrare a un mese di distanza a partire dal quinto mese di età, e successivamente al sesto e settimo mese. Il richiamo, finale, poi, previsto al compimento dei 18 mesi. I risultati dei progetti pilota, su 2,3 milioni di dosi, sono stati esaminati dagli esperti dell'Oms: il vaccino, come dimostrato, è sicuro ed efficace, riducendo del 30 per cento i casi di malaria grave. 

I risultati dei trial sul Vaccino Anti Malaria

I risultati dei trial condotti dal 2015 hanno convinto l'Oms a validare la somministrazione del vaccino per diversi aspetti positivi ampiamente riscontrati. In primis, somministrare il vaccino comporta un netto miglioramento delle condizioni di salute della popolazione infantile nei paesi pilota di Kenya, Malawi e Ghana. Riduce sensibilmente il tasso di mortalità, e ben si integra con i programmi di immunizzazione locali praticati. Non solo, viene somministrato in condizioni di equità, rendendo possibile l'accesso alla prevenzione della malaria. I risultati confortanti del programma pilota hanno evidenziato che più di due terzi dei bambini nei 3 Paesi che non dormono sotto una zanzariera stanno riscontrando effetti positivi grazie alla somministrazione del vaccino.

Anche per l'infarto potrebbe essere presto pronto un vaccino, al momento in fase di sperimentazione.