Generalità
L'urobilina è una sostanza derivata dalla riduzione della bilirubina a opera dalla flora batterica intestinale.
Per la maggior parte, questa sostanza viene eliminata con le feci, anche sotto forma di stercobilina, un pigmento che conferisce alle deiezioni il caratteristico color marrone.
Una piccola quota di urobilina viene invece riassorbita e convogliata al fegato, quindi nuovamente escreta nell'intestino attraverso la bile.
Particolarmente modesta, in condizioni normali, è la quota di urobilina eliminata dal rene (3 mg/24 ore). Concentrazioni superiori sono segnalate da una variazione cromatica delle urine, che assumono un colorito rosso mogano (urine ipercromiche) e non formano schiuma.
Per il ruolo chiave del fegato nell'eliminazione intestinale dell'urobilina, un aumento delle sue concentrazioni urinarie riflette spesso, ma non necessariamente, dei problemi a livello epatico.
NOTA: la presenza di urobilina nell'urina è il risultato dell'ossidazione dell'urobilinogeno.
Cos'è
L'urobilina è un pigmento biliare derivato per ossidazione dall'urobilinogeno. Il precursore di quest'ultimo è la bilirubina, la quale, dopo essere stata coniugata con l'acido glucuronico nel fegato, viene eliminata nella bile.
Una volta giunta nell'intestino tenue, la bilirubina subisce un processo di riduzione divenendo urobilinogeno, di cui:
- Una parte va nelle feci (stercobilinogeno);
- Una parte viene riassorbita dalla mucosa intestinale, torna in circolo e viene riportata nel fegato. Da qui, l'urobilinogeno può essere riversato nella bile o raggiungere il rene per essere ossidato a urobilina ed essere escreto con le urine.
Se il quantitativo di urobilina aumenta al di sopra dei valori considerati normali, è possibile la presenza di una disfunzione a carico del fegato (epatopatie virali, acute e croniche, tossiche, cirrosi, neoplasie) o della colecisti (ostruzione delle vie biliari), oppure un disordine ematologico (anemie emolitiche).
Anche quando i valori di urobilina sono particolarmente bassi o assenti, è probabile la presenza di alterazioni della funzionalità epatica, con colestasi o ittero ostruttivo.
Urobilina: significato biologico
- La bilirubina deriva dalla degradazione dell'emoglobina, proteina presente nei globuli rossi con il compito di trasportare l'ossigeno e cederlo ai tessuti.
- La bilirubina viene prodotta nella milza, in una forma insolubile detta bilirubina indiretta, quindi trasportata al fegato legata all'albumina. A livello epatico la molecola acquisisce solubilità in acqua tramite coniugazione con due molecole di acido glicuronico (da questo momento in poi si parla di bilirubina diretta o coniugata).
- La bilirubina coniugata è idrosolubile e come tale viene immessa nella bile, incanalata nelle vie biliari, accumulata nella cistifellea e riversata nell'intestino (duodeno).
- Nell'ileo terminale e nel colon la bilirubina diretta viene trasformata in urobilinogeno dalla beta-glucuronidasi batterica, che la scinde ad acido glicuronico e bilirubina; quest'ultima viene ulteriormente processata e convertita in urobilinogeno, mesobilinogeno e stercobilinogeno, tutte sostanze incolori.
- L'urobilinogeno viene massimamente escreto con le feci, sotto forma di pigmenti colorati (bilirubina → urobilina → stercobilina). Un 20% viene invece riassorbito dal sangue e veicolato al fegato, dove viene nuovamente escreto con la bile.
- Una piccola quota dell'urobilinogeno riassorbito sfugge al filtro epatico e viene escreta con le urine, dove viene ossidata a urobilina, sostanza responsabile della loro caratteristica colorazione. L'urobilinogeno è infatti incolore, ma viene trasformato dalla luce e dal pH in urobilina rosso-arancione; per questo motivo, le urine lasciate "invecchiare" dopo l'escrezione presentano un colorito più scuro delle urine fresche.
- La bilirubina non-coniugata è liposolubile. Pertanto, se presente nel sangue a livelli elevati si accumula nella pelle e nelle sclere oculari, conferendogli tonalità giallastre (ittero); nel bambino, inoltre, può raggiungere l'encefalo, causando danni più o meno gravi (ittero nucleare).
Perché si Misura
L'esame misura la concentrazione di urobilina nelle urine.
Quest'analisi consente di valutare la funzionalità epatica e aiuta a diagnosticare un eventuale anemia causata dalla distruzione dei globuli rossi (anemia emolitica). Inoltre, l'esame dell'urobilina è utile per monitorare l'ittero neonatale e controllare lo stato di salute dei reni.
Le urine con eccesso di urobilina si presentano di color giallo-marrone e non formano schiuma.
Valori normali
In condizioni normali, l'urobilina non è presente nell'urina o viene riscontrata solo in tracce.
- Urobilina nelle urine - Valori normali: assente o tracce.
Urobilina Alta - Cause
La concentrazione di urobilina nelle urine può aumentare per due diversi motivi.
Tra le principali cause di un valore alto del pigmento biliare rientrano:
- Deterioramento, danno o lesione delle cellule epatiche (secondario a neoplasie; epatite virale, acuta o cronica; epatiti tossiche o cirrosi epatica);
- Aumentata distruzione dei globuli rossi, come in presenza di anemie emolitiche e gravi contusioni con ematomi in corso di riassorbimento.
Urobilina Bassa - Cause
Un'assenza di pigmenti biliari si osserva tipicamente negli itteri ostruttivi completi.
Un basso valore di urobilina si può osservare, inoltre, in presenza delle seguenti condizioni:
- Carenze enzimatiche;
- Gravi insufficienze epatiche;
- Alterazione della flora batterica intestinale;
- Assunzione prolungata di antibiotici.
Come si misura
La concentrazione dell'urobilina viene misurata con un'analisi delle urine.
Per accertare se l'alto livello di tale composto è dovuto a eccessiva emolisi o a una compromissione epatica, possono essere eseguiti in associazione altri esami, come:
- Emocromo completo con conta dei globuli rossi;
- Test di funzionalità epatica.
Preparazione
Per la valutazione dell'urobilina è necessario raccogliere una piccola quantità delle urine del mattino, a digiuno, dopo aver effettuato un'accurata igiene intima e dopo aver lasciato andare la primissima emissione (che può contenere i germi presenti all'esterno dell'apparato). Nel caso delle donne, è bene effettuare l'esame lontano dal periodo mestruale.
Le urine vanno raccolte in un contenitore sterile, che va richiuso accuratamente subito dopo e portato in laboratorio entro un breve periodo di tempo.
Prima di sottoporsi all'esame delle urine utile alla valutazione dell'urobilina, è bene fare attenzione al tipo di medicinali che si stanno assumendo, in quanto possono influenzare il risultato.
Il medico potrà ritenere necessario interrompere momentaneamente l'assunzione di certi medicinali come, ad esempio, sulfamidici, farmaci a base fenotiazinica, acetazolamide, clorpromazina e lassativi antrachinonici a base di cascara.
Interpretazione dei Risultati
La diagnosi delle cause di un aumento dell'urobilina è riservata al medico, che potrà consigliare anche altri accertamenti più specifici (come esami del sangue o ecografie) per completare il quadro clinico.
Urobilina Alta
I valori di urobilina aumentano negli stati iperemolitici, quindi in presenza di un eccessivo catabolismo dei globuli rossi, tipico delle cosiddette anemie emolitiche, o di gravi contusioni con ematomi in corso di riassorbimento.
Come anticipato, alti livelli di urobilina nell'urina possono essere spia di lesioni delle cellule epatiche (epatite virale, acuta o cronica, epatiti tossiche, cirrosi, neoplasie), con conseguente incapacità di fissare le biline assorbite dal circolo enteropatico.
Urobilina Bassa
Bassi valori di urobilina si osservano in caso di:
- Itteri ostruttivi completi;
- Itteri congeniti da insufficienza enzimatica (Sindrome di Crigler-Najjar, una sindrome genetica ereditaria in cui manca la glucoronil-transferasi, ittero fisiologico del neonato e ittero da latte materno);
- Gravi insufficienze epatiche;
- Assunzione prolungata di antibiotici (al contrario, in presenza di un'iperproliferazione batterica, come nella sindrome dell'ansa cieca, si apprezza un aumento dell'urobilina urinaria).
Infine, significative variazioni del pH urinario possono incidere sui valori di urobilina: l'alcalinità ne provoca un aumento, la maggiore acidità una diminuzione.