Urine Rosa: Cosa Sono e Perché si Manifestano
Generalità
Le urine rosa (dette anche "urine a lavatura di carne") hanno origine e significato vario.
In qualche caso, questo sintomo è attribuibile a modifiche del tutto occasionali, correlate all'abbondante assunzione di determinati alimenti (barbabietole e rabarbaro) o all'uso di certi farmaci. Altre volte, però, le urine rosa sono indicative della presenza di una minima quantità di sangue nelle urine e possono segnalare la presenza di processi patologici a carico delle vie urinarie di natura diversa (es. lesioni traumatiche, infiammazioni, calcolosi, neoplasie ecc.).
Qualora la colorazione rosa dovessero ripetersi con una certa frequenza o per un periodo continuato, è consigliabile approfondirne le cause con un'attenta valutazione medica e un esame delle urine, in modo da ottenere la conferma dell'effettiva presenza di sangue al loro interno. La terapia varia a seconda della malattia causale.
Cosa Sono
Le urine rosa sono un segno indicativo di svariate condizioni, patologiche e non. Normalmente, nelle urine non si riscontrano tracce di sangue e gli eritrociti risultano assenti (comunque in quantità minore di 2 millilitri di sangue in un litro di urina) all'esame del sedimento urinario.
Urine Rosa senza ematuria
Prodotta dal rene, l'urina viene convogliata nella vescica attraverso piccoli tubicini chiamati ureteri; da qui, attraverso l'uretra, fuoriesce all'esterno con l'atto della minzione.
Le urine rosa non sono necessariamente sinonimo di una perdita di sangue. Questo liquido, prodotto dall'attività di filtrazione del rene e periodicamente eliminato con l'atto della minzione, può assumere, infatti, un colorito rosaceo o rossastro anche in assenza di ematuria.
Il fenomeno può essere dovuto, per esempio, ad alcuni farmaci (lassativi a base di cascara, fenacetina, fentoina, ibuprofene, metildopa, rifampicina) o all'assunzione cospicua di determinati alimenti (barbabietole e rabarbaro). Le urine possono essere pigmentate anche per la presenza al loro interno di sali biliari, porfine o urati. Infine, durante il flusso mestruale, l'apparente presenza di sangue nelle urine può essere dovuta a contaminazione con perdite ematiche vaginali o all'endometriosi delle vie urinarie.
Per tutti questi motivi, di fronte al sospetto di ematuria, è molto importante eseguire tempestivamente un esame delle urine, in modo da ottenere la conferma dell'effettiva presenza di sangue al loro interno.
Quando dipendono da tracce di sangue
Il sangue è una sostanza normalmente estranea alla composizione delle urine. Per tale motivo, il riscontro di tale sintomo induce una certa preoccupazione. Il colore delle urine varia in base alla quantità di sangue perduto ed è sufficiente una perdita ematica di 1 ml per rendere il fenomeno visivamente apprezzabile.
L'urina può apparire del colore del sangue (ematuria franca) oppure piccole quantità ematiche possono colorarla di una tonalità rosacea. Il riscontro delle urine rosa dipende da un sanguinamento di lieve entità e, in gergo medico, vengono indicate come "ematuria a lavatura di carne".
Le urine rosa possono originare da qualsiasi punto del tratto urinario:
- Reni;
- Ureteri (che collegano i reni alla vescica);
- Vescica;
- Uretra.
Anche malattie che colpiscono altre parti del corpo possono determinare la presenza di sangue nelle urine. Inoltre, alcune cause scatenanti possono differire a seconda del sesso.
Modalità di presentazione
Le urine rosa possono manifestarsi in modo isolato o ricorrente. La pigmentazione può essere evidente solo all'inizio della minzione o nella sua fase finale; l'ematuria iniziale (cioè presente nella fase iniziale della minzione) suggerisce un'origine prostatica o uretrale del sanguinamento.
Molte delle cause sono assolutamente benigne; altre possono presagire un disturbo importante a carico di organi vitali (es. tumori o malattie del rene). Per tali motivi, è necessario consultare il proprio medico o un urologo il prima possibile.
Ematuria e diverse sfumature delle urine
La presenza macroscopica di sangue nelle urine, generalmente fa assumere al liquido le diverse sfumature del rosso. In alcuni casi, però, le tracce ematiche possono conferire alle urine un colorito differente. Per esempio, quando il pH urinario è particolarmente acido, il prodotto dell'escrezione renale assume tonalità più vicine al marrone scuro.
Anche quando le urine stazionano a lungo nelle vie urinarie, l'ossidazione dell'emoglobina presente nelle tracce di sangue, le rende più scure. Al contrario, in caso di lesione acuta, seguita da rapida eliminazione urinaria, l'escreto assume un colore rosso intenso.
Cause
Le patologie che più frequentemente si associano alle urine rosa sono la presenza di calcoli, neoplasie o infiammazioni a livello del rene, della vescica o delle vie urinarie.
Cosa provoca le Urine Rosa?
Le cause urologiche delle urine rosa includono:
- Cistite (infiammazione della parete vescicale);
- Infezioni del tratto urinario;
- Prostatite;
- Iperplasia prostatica benigna, specie negli uomini oltre i 40 anni;
- Cancro della prostata;
- Calcoli renali, ureterali o vescicali;
- Malattie del rene (come pielonefrite, rene policistico, glomerulonefrite e nefrite cronica);
- Traumi interessanti il rene e/o le vie escretrici (come, ad esempio, un colpo alla parte inferiore del torace o una ferita da taglio);
- Rottura di cisti (più frequente in caso di rene policistico);
- Tumori di vescica, uretere o rene.
- Tumore di Wilms (nei bambini);
Altre cause responsabili della presenza di tracce di sangue nelle urine rosa comprendono:
- Farmaci (antinfiammatori FANS, acido acetilsalicilico, warfarin o clopidogrel);
- Esercizio fisico prolungato e ripetuto (es. maratona, ciclismo);
- Disfunzioni dell'aggregazione piastrinica o della coagulazione, acquisite o congenite;
- Endocardite;
- Malaria;
- Schistosomiasi;
- Ustioni gravi.
Accanto a tutte queste cause, esistono anche dei falsi positivi che possono rendere le urine di una pigmentazione rosacea, non facilmente distinguibile dall'ematuria patologica.
Nelle donne in età fertile, ad esempio, le perdite mestruali possono essere scambiate, talvolta, per ematuria. In questi casi, la colorazione insolita delle urine scompare con la fine della mestruazione.
Anche l'assunzione eccessiva di alcuni cibi (in particolare: barbabietole, mirtilli, rabarbaro e coloranti alimentari) o di certi farmaci (come la rifampicina) può colorare l'urina di rosa o di colore più scuro.
Le urine si tingono di rosa anche in caso di mioglobinuria (eliminazione di mioglobina causata da un danno muscolare) o emoglobinuria (causata da intensa emolisi come nelle crisi di favismo). L'ematuria può presentarsi anche in caso di presenza di tracce di porfirine (intermedi nella biosintesi dell'emoglobina) ed urati, ma anche l'endometriosi può conferire un'alterazione della colorazione delle urine.
I casi di falsa ematuria possono essere "smascherati" da un accurato esame delle urine con valutazione del sedimento.
Sintomi
Disturbi associati alle Urine Rosa: quali sono?
La presenza di sangue può essere totalmente asintomatica (ematuria "a ciel sereno") o associarsi ad altri disturbi irritativi, quali minzione difficoltosa e produzione di un'urina decisamente diversa dal colore giallo paglierino della normalità.
Se le urine rosa si associano a difficoltà nell'urinare, o compaiono durante la defecazione potrebbe trattarsi di patologia prostatica.
Sintomi come urgenza minzionale (sensazione impellente di fare pipì), pollachiuria, febbre, brividi e bruciore sono tipici di un'infezione urinaria che andrebbe diagnosticata con un opportuno esame colturale. Il dolore di tipo colico o gravitativo, localizzato su un lato dell'addome che si irradia fino alla schiena, all'inguine ed alla zona genitale, può dipendere della presenza di calcoli renali o uretrali.
Diagnosi
Quali esami sono utili in caso di Urine Rosa?
La presenza di sangue può essere dimostrata ponendo al microscopio una goccia delle urine rosa. Tuttavia, è possibile notare tale sintomo anche ad occhio nudo.
In presenza di urine rosa, una visita dal medico di base o dall'urologo consente d'inquadrare il problema valutando:
- Caratteristiche dell'ematuria: entità, colorazione, permanenza durante tutta o parte della minzione;
- Eventuale presenza di problemi associati quali: traumi, dolori, disturbi minzionali, febbre, infezioni faringee ecc.
Dopo aver raccolto dal paziente gli aspetti clinici rilevanti delle urine rosa e dopo aver valutato il paziente con l'esame obiettivo, il medico richiederà le indagini appropriate per accertarne la causa.
Gli esami da effettuare variano a seconda dei casi, ma generalmente si eseguono:
- Esame delle urine con urinocoltura, antibiogramma e valutazione del sedimento per valutare la presenza di eventuali segni di patologie renali o infezioni delle vie urinarie;
- Ecografia dell'apparato urinario per determinare l'entità dei danni di un trauma, la presenza di calcoli o di malformazioni dell'apparato urinario.
Per valutare le cause delle urine rosa, è necessario raccogliere una piccola quantità di urine del mattino, a digiuno. Le urine vanno raccolte in un contenitore monouso sterile. Questo va richiuso accuratamente subito dopo e dovrebbe essere portato in laboratorio entro due ore.
Per alcuni esami, invece, è necessario raccogliere tutta l'urina emessa nell'arco di un intero giorno (24 ore). In questo caso, occorre utilizzare contenitori capienti (da 2 a 3 litri).
Trattamento e Rimedi
Il grado di allarme al rilevamento di sangue nelle urine rosa varia considerevolmente: può essere grave e difficile da gestire o lieve e semplice da risolvere; se ricorrente, l'importanza clinica delle urine rosa aumenta. In ogni caso, sarà sempre il medico a valutare la situazione ed il migliore approccio terapeutico al problema.
Ad esempio:
- Se le urine rosa sono associate ad un'infezione, la terapia si basa sulla somministrazione di antibiotici, dopo aver valutato i risultati dell'antibiogramma, un esame molto utile per individuare il farmaco più adatto per combattere il patogeno in questione. Tale procedura, eticamente corretta, consente di minimizzare il rischio che i vari agenti patogeni sviluppino resistenza agli antibiotici.
- In presenza di calcoli renali si utilizzano varie tecniche, che vanno dal classico "colpo d'acqua", alla frantumazione di questi aggregati minerali mediante onde d'urto, laser o mezzi meccanici mini invasivi (vedi: cure e trattamento dei calcoli renali).
- In caso di ipertrofia prostatica lieve (o di primo grado) la terapia è farmacologica (antinfiammatori, miorilassanti, inibitori dell'enzima 5-alfa reduttasi). Per ipertrofie prostatiche moderate o severe si procede generalmente con l'asportazione endoscopica della porzione ingrossata (intervento mini-invasivo).