Ultima modifica 21.01.2020

Generalità

Gli urati amorfi sono cristalli microscopici che possono essere riscontrati nelle urine.
La presenza di questi cristalli in forma amorfa indica che l'organismo non riesce a dissociare correttamente l'acido urico, con conseguente rischio di calcolosi urica, gotta e attacchi gottosi.
esame dell'urinaLa valutazione degli urati amorfi è uno dei test che compongono l'esame delle urine di routine, eseguito come controllo per valutare lo stato di salute generale del paziente.

Cos'è

  • Gli urati amorfi sono piccoli cristalli che derivano dal metabolismo dell'acido urico.
  • Di solito, questi composti si formano in presenza di grandi quantità di acido urico, prodotto terminale del metabolismo delle purine.
    • le purine sono basi azotate introdotte con la dieta (esogene) o sintetizzate dall'organismo (endogene).
  • L'acido urico è un prodotto di scarto del nostro organismo; si forma per ossidazione delle purine a opera di un enzima chiamato xantino-ossidasi e viene eliminato per due terzi dal rene, per poi essere escreto con le urine. La restante parte viene rimossa attraverso la defecazione, grazie ai batteri presenti nell'intestino, che provvedono alla scissione di questa sostanza.
  • Nelle urine a pH 5,3, l'acido urico si trova in forma di ione urato per metà e come acido urico indissociato per la restante parte.  Sono sufficienti piccole variazioni di pH per influenzare lo stato di dissociazione dell'acido urico:
    • Se aumenta il pH urinario, prevale le forma di urato monosodico;
    • Se diminuisce, prevale la forma indissociata.
  • Nelle urine con pH acido, quindi, l'urato monosodico rimane poco solubile e tende a precipitare, dando potenzialmente luogo alla calcolosi uratica.

Perché si Misura

La presenza degli urati amorfi viene riscontrata con l'esame delle urine. 
Per capire la causa di eventuali anomalie, il medico può valutare il campione urinario combinandone i risultati con alcuni valori ematici. In particolare, per valutare il grado di acidità delle urine è necessario dosare il pH urinario.

Quando viene prescritto l'esame?

L'esame degli urati amorfi nelle urine viene prescritto insieme ad altri test, che possono essere eseguiti nello stesso campione urinario.
Di solito, il medico indica quest'analisi per i seguenti scopi:

  • Esame di controllo per valutare lo stato di salute generale del paziente;
  • Monitorare l'evoluzione di alcune patologie e/o l'efficacia di un particolare trattamento farmacologico;
  • Accertare le cause di specifiche manifestazioni (es. urine rossastre e schiumose, bruciore e/o dolore nella minzione, dolore addominale ecc.).

Valori normali

Normalmente, gli urati amorfi sono presenti in piccole concentrazioni nelle urine.

Urati Amorfi Alti - Cause

Numerosi fattori di rischio possono contribuire all'aumento dei livelli di acido urico all'interno del nostro organismo. In ogni caso, il riscontro di molti urati amorfi indica che il soggetto ha una produzione di urine piuttosto acida.
Le cause più frequenti sono:

Urati Amorfi Bassi - Cause

Bassi livelli di urati amorfi potrebbero essere osservati in caso di malattia renale od uso cronico di alcol.

Come si misurano

Gli urati amorfi nel campione possono essere messi in evidenza anche con l'osservazione al microscopio di poche gocce di urina dopo centrifugazione (sedimento urinario).

Preparazione

Per la valutazione degli urati amorfi nelle urine è necessario raccogliere un campione del mitto intermedio (cioè occorre lasciare andare la primissima emissione), a digiuno, dopo aver effettuato un'accurata igiene intima.
Nel caso delle donne, è bene effettuare l'esame lontano dal periodo mestruale.

Per l'esame degli urati amorfi, è meglio effettuare la raccolta del campione la mattina, quando le urine sono più concentrate. Le urine vanno raccolte in un contenitore sterile, che va richiuso accuratamente subito dopo e portato in laboratorio entro un breve periodo di tempo.

Interpretazione dei Risultati

La presenza di urati amorfi nelle urine sta a indicare un certo grado di acidità delle stesse.
I rischi principalmente connessi a questa condizione sono due:

  • Quando l'eliminazione di acido urico con le urine è consistente si può andare incontro alla formazione di cristalli di urato, da cui possono conseguire calcoli renali;
  • Se gli urati amorfi sono moderatamente superiori rispetto alla norma, potrebbe svilupparsi la gotta, un'infiammazione delle articolazioni dovuta all'aumento di uricemia ematica.

Essendo un parametro che dipende principalmente dalle abitudini alimentari, è deducibile che un possibile approccio per contrastare le urine acide sia costituito da una corretta alimentazione, che non preveda un abuso dei cibi ad alto contenuto di purine.
In presenza di urati amorfi nelle urine sono sconsigliati, quindi, gli alimenti ricchi in purine (acciughe, sardine, interiora, selvaggina ecc.) ed è utile alcalinizzare le urine con bicarbonato di sodio o citrato di potassio, fino a raggiungere un pH urinario compreso fra 6 e 7.
Oltre all'alimentazione, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico, affinché possa prescrivere il trattamento adeguato all'abbassamento dei livelli di urati amorfi nelle urine. In caso di iperuricemia, ad esempio, può essere indicata l'assunzione di farmaci specifici, come l'allopurinolo.


Autore

Giulia Bertelli
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici