Tumore dello Stomaco: Cura e Trattamento
Premessa
Il tumore allo stomaco, rappresentato principalmente dall'adenocarcinoma gastrico, è una neoplasia difficilmente curabile.
La scarsa curabilità dipende soprattutto dall'assenza di sintomi nella fase iniziale della malattia, il che limita fortemente le possibilità di una diagnosi precoce e di un'azione terapeutica su una massa tumorale ancora contenuta e non disseminata altrove.
Tanto per dare un'idea di quanto sia ostica la diagnosi precoce delle neoplasie gastriche, si pensi che, in un Paese avanzato come gli Stati Uniti, i medici riescono a identificare un tumore allo stomaco agli esordi soltanto in un paziente ogni 5 (quindi solo il 20% delle diagnosi è precoce).
Terapia
La terapia del tumore allo stomaco è strettamente dipendente da alcuni fattori, che sono: la sede della massa tumorale, la stadiazione della neoplasia maligna (grandezza tumore, presenza di metastasi ecc.) e lo stato di salute generale del paziente (età, presenza di altre patologie ecc.).
Attualmente, le opzioni terapeutiche a disposizione di un individuo affetto da una neoplasia gastrica sono:
- La rimozione chirurgica della massa tumorale;
- La radioterapia;
- La chemioterapia;
- La cosiddetta “terapia mirata”.
Riepilogo degli stadi di un tumore allo stomaco |
Stadio 0: la massa tumorale è limitata al foglietto cellulare più superficiale della tonaca mucosa dello stomaco. |
Stadio I: la massa tumorale può coinvolgere uno o più dei diversi foglietti cellulari che costituiscono la tonaca mucosa dello stomaco. |
Stadio II: la massa tumorale è penetrata oltre la tonaca mucosa, quindi interessa le tonache sottostanti. |
Stadio III: la massa tumorale si è espansa al punto da aver invaso uno o più organi adiacenti e i linfonodi limitrofi. |
Stadio IV: la massa tumorale ha invaso gli organi limitrofi e ha diffuso metastasi in organi e linfonodi distanti dalla sede d'origine. |
CHIRURGIA
La rimozione chirurgica di un tumore allo stomaco è un intervento delicato, attuabile generalmente solo ai primi tre stadi della neoplasia (0, I e II) e solo se la massa tumorale occupa una posizione raggiungibile alle mani del chirurgo.
Esistono vari tipi d'intervento chirurgico; nell'elenco sottostante, il lettore troverà una breve descrizione delle varie tipologie d'intervento chirurgico, comprese le indicazioni (cioè in quali specifiche occasioni i chirurghi adottano un certa tipologia d'intervento).
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Resezione endoscopica della mucosa: non è propriamente un intervento di chirurgia; ciò nonostante, i medici lo includono comunque tra le pratiche chirurgiche per il trattamento del tumore allo stomaco.
Consiste nell'asportazione della massa tumorale e della porzione di mucosa gastrica interessata tramite un endoscopio (cioè lo stesso strumento per le procedure diagnostiche di endoscopia), su cui è montato uno speciale microbisturi.
Indicazioni: la resezione endoscopica della mucosa è attuabile soltanto quando il tumore allo stomaco è al primissimo stadio (stadio 0) e interessa la porzione più superficiale della tonaca mucosa gastrica. Di fatto, la sua realizzazione è molto rara, in quanto è assai poco comune l'identificazione delle neoplasie gastriche ai loro esordi. -
Gastrectomia parziale: è la rimozione chirurgica della parte inferiore dello stomaco, eseguita mediante tecnica laparoscopica (laparoscopia) o laparotomica (laparotomia).
Questa procedura comporta sempre l'unione chirurgica di ciò che rimane dello stomaco con l'intestino tenue, per ripristinare la continuità del tubo digerente.
Indicazioni: la gastrectomia parziale è indicata all'eliminazione dei tumori gastrici confinati ancora alla tonaca mucosa dello stomaco (in genere stadio I) e aventi sede nella porzione inferiore dello stomaco (il cosiddetto “antro dello stomaco”). -
Gastrectomia totale: è la rimozione chirurgica dell'intero stomaco, eseguita in laparoscopia o laparotomia.
In modo simile alla gastrectomia parziale, questa delicata operazione comporta sempre l'unione chirurgica dell'esofago all'intestino tenue, per ripristinare la continuità del tubo digerente.
Indicazioni: la gastrectomia totale è indicata all'eliminazione dei tumori allo stomaco che hanno invaso anche le altre tonache cellulari dello stomaco (in genere stadio II) e anche alcuni linfonodi perigastrici.
Prima di concludere questa sezione dedicata al trattamento chirurgico del tumore allo stomaco, è importante chiarire tre aspetti, che per qualcuno potrebbero risultare scontati:
- L'eventuale contaminazione da parte del tumore gastrico di un organo limitrofo rende necessaria l'asportazione non solo dello stomaco malato, ma anche di parte dell'organo adiacente interessato dalla neoplasia. In tali frangenti, si parla anche di gastrectomia allargata;
- In occasione della gastrectomia per un tumore allo stomaco che ha contaminato i linfonodi perigastrici, è prevista anche la rimozione di questi linfonodi;
- La rimozione chirurgica di un tumore allo stomaco di stadio III e IV è un intervento di poca utilità ai fini terapeutici, tuttavia i medici potrebbero comunque praticarlo in veste di cura palliativa.
RADIOTERAPIA
La radioterapia consiste nell'esposizione della massa tumorale a una certa dose di radiazioni ionizzanti ad alta energia (raggi X), con lo scopo di distruggere le cellule neoplastiche.
In caso di tumore allo stomaco, la radioterapia può rappresentare:
- Una forma di trattamento post-chirurgico. In questi frangenti, si parla anche di radioterapia adiuvante. Lo scopo della radioterapia adiuvante è distruggere con i raggi X le cellule tumorali che la chirurgia non ha rimosso.
Indicazioni: tumori allo stomaco di stadio I. - Una forma di trattamento pre-chirurgico. In tali circostanze, la radioterapia è definita radioterapia neoadiuvante. Lo scopo della radioterapia neoadiuvante è ridurre le dimensioni della massa tumorale, per facilitarne la rimozione chirurgica che si terrà successivamente.
Indicazioni: tumori allo stomaco di stadio II. - Una forma di trattamento combinato alla chemioterapia e alternativo all'intervento chirurgico. La combinazione della radioterapia alla chemioterapia prende il nome di chemioradioterapia.
Indicazioni: come terapia causale, nei tumori allo stomaco di stadio I e II non operabili chirurgicamente; come terapia sintomatica (o cura palliativa), nei tumori allo stomaco di stadio III o IV.
Tumore allo stomaco e, in breve, risvolti terapeutici stadio per stadio. |
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Stadio | Terapia adottata |
Stadio 0 |
Resezione endoscopia della mucosa. |
Stadio I |
Gastrectomia, seguita quasi sempre da chemioterapia e/o radioterapia. |
Stadio II |
Gastrectomia preceduta da chemioterapia o radioterapia. |
Stadio III |
Potrebbe essere impossibile intervenire. Se però è possibile, la terapia consiste in gastrectomia preceduta da chemioterapia e seguita da radioterapia. Il trattamento funge da cura palliativa. |
Stadio IV |
È generalmente inefficace e, talvolta, impossibile ogni forma di trattamento. |
CHEMIOTERAPIA
La chemioterapia consiste nella somministrazione, per via endovenosa o per via orale, di farmaci in grado di uccidere le cellule in rapida crescita, tra cui anche le cellule tumorali.
A seconda delle caratteristiche del tumore allo stomaco, il medico curante può decidere se optare per:
- Una chemioterapia post-chirurgica o chemioterapia adiuvante. Lo scopo è lo stesso della radioterapia adiuvante: distruggere le cellule tumorali che il chirurgo non è riuscito a rimuovere.
Indicazioni: tumori allo stomaco di stadio I. - Una chemioterapia pre-chirurgica o chemioterapia neoadiuvante. L'obiettivo è uguale a quello della radioterapia neoadiuvante: ridurre le dimensioni della massa tumorale, per facilitarne la successiva asportazione chirurgica.
Indicazioni: tumori allo stomaco di stadio II. - Una chemioterapia abbinata alla radioterapia o chemioradioterapia. È la forma di chemioterapia a cui si faceva cenno nel precedente sottocapitolo, dedicato alla radioterapia; pertanto, si applica in sostituzione dell'intervento di chirurgia, quando quest'ultimo è impraticabile.
Indicazioni: come terapia causale, nei tumori allo stomaco di stadio I e II non operabili chirurgicamente; come terapia sintomatica (cura palliativa), nei tumori allo stomaco di stadio III e IV.
Possibili chemioterapici impiegati in presenza di tumore allo stomaco:
TERAPIA MIRATA
La “terapia mirata” è un trattamento a base di particolari farmaci, che contrastano specificatamente tutto ciò che favorisce la crescita e lo sviluppo delle cellule tumorali. È diversa dalla chemioterapia, perché è più selettiva: i chemioterapici, infatti, aggrediscono tutte le cellule in rapida crescita, tra cui anche le neoplastiche (ma non solo).
Tra i farmaci per la terapia mirata di un tumore allo stomaco, rientrano:
Per approfondire, leggi: Farmaci per la Cura del Tumore allo Stomaco »
Consigli alimentari
Per quanto concerne il regime dietetico, i pazienti con tumore allo stomaco devono evitare o limitare al massimo grado i cibi contenenti un eccesso di sale (cibi in salamoia, gli affettati ecc.), gli alimenti ricchi di conservanti (perché contengono nitrati), i cibi fritti e grassi, le bevande alcoliche e gli alimenti affumicati; mentre, devono prediligere un'alimentazione ricca di frutta e ortaggi freschi ad alto contenuto di vitamina A e C, i cereali di tipo integrale e gli oli da condimento di origine vegetale spremuti a freddo.
Prognosi
Il tumore allo stomaco ha generalmente prognosi infausta nella maggior parte dei pazienti e ciò è dovuto all'estrema difficoltà di una sua diagnosi precoce. Come ricordato a inizio articolo, il problema della diagnosi precoce è legato all'assenza di sintomi durante la fase iniziale della neoplasia.
Riguardo al tasso di sopravvivenza del tumore allo stomaco a 5 anni dalla diagnosi, gli studi statistici dicono che:
- Quando il tumore gastrico è individuato agli esordi della malattia (minoranza dei casi), il 67% dei pazienti è ancora vivo dopo 5 anni;
- Quando il tumore gastrico è diagnosticato in una fase in cui ha contaminato solo gli organi e i linfonodi limitrofi, il 31% dei pazienti è ancora in vita dopo 5 anni;
- Quando il tumore gastrico è individuato in fase metastatica estremamente avanzata (maggioranza dei casi), soltanto il 5% dei pazienti è ancora in vita dopo 5 anni.
Da questi dati numerici si può evincere che, se esistesse un test valido per una diagnosi precoce di tumore allo stomaco, la prognosi sarebbe migliore in un numero decisamente superiore di pazienti, rispetto al momento attuale.
Prevenzione
Fintanto che non saranno chiare le cause scatenanti, prevenire i tumori gastrici con assoluta certezza è impossibile.
SI PUÒ FARE QUALCOSA?
Non fumare (o smettere di fumare, se si è fumatori), evitare l'eccessiva salatura dei cibi, evitare i cibi conservati sotto sale, praticare esercizio fisico, adottare uno stile di vita sano che includa una dieta ricca di frutta e verdura, non abusare di bevande alcoliche e prediligere i cereali integrali sono i principali consigli, forniti dai medici, per ridurre il rischio di ammalarsi di tumore allo stomaco.