
Che cos'è il Tumore alla Milza?
Quando si parla di tumore alla milza ci si riferisce ad una patologia di tipo neoplastico che interessa l'organo milza.
In verità, le neoplasie che possono interessare quest'organo sono di diverso tipo, per questo motivo, sarebbe più opportuno parlare di tumori della milza, utilizzando il plurale.
Breve approfondimento: cos'è la milza e funzioni
La milza è un organo situato nella parte superiore sinistra dell'addome, sotto il diaframma e in prossimità di pancreas e stomaco. Presenta una forma ovale ed è un organo linfoide appartenente al sistema immunitario. Esternamente, è presente un tessuto fibroso che costituisce la capsula splenica; internamente, invece, sono presenti due tipologie di tessuto: la polpa bianca, costituita da cellule del sistema immunitario come linfociti B e linfociti T, e la polpa rossa, che, oltre a contenere dei macrofagi (un altro tipo di cellule del sistema immunitario), svolge la funzione di filtro per il sangue, eliminando le sostanze di rifiuto e provvedendo alla distruzione dei globuli rossi ormai vecchi oppure danneggiati.
Fra le funzioni principali della milza, ricordiamo:
- Rimozione e distruzione dei globuli del sangue invecchiati o danneggiati e mal funzionanti;
- Funzione ematopoietica;
- Maturazione dei globuli rossi;
- Produzione di globuli bianchi (funzione linfopoietica) e di anticorpi;
- Sintesi di opsonine, sostanze il cui compito è quello di facilitare l'attività dei macrofagi.
Per approfondire, leggi: Milza: cos'è, anatomia, funzione e dove si trova.

Tipi di Tumore alla Milza
Come abbiamo detto, i tumori che possono interessare la milza sono diversi e possono essere distinti in funzione di caratteristiche e tipologia di cellule da cui originano.
Entrando un po' più nel dettaglio, è possibile distinguere:
- Tumori della milza primitivi;
- Tumori della milza secondari.
I tumori della milza primitivi originano dalle cellule della stessa milza e, in particolare, da quelle che fanno parte del sistema immunitario. I tumori di questo tipo sono in genere:
- Linfomi - inclusi i linfomi di Hodgkin e i linfomi non Hodgkin (fra questi ultimi, una rara forma è rappresentata dal linfoma marginale splenico) - la cui origine è da ricercarsi nelle cellule del tessuto linfatico presente nella milza;
- Angiosarcomi, la cui origine va ricercata nelle cellule dell'endotelio dei vasi sanguigni presenti nell'organo. Si tratta di tumori aggressivi che tendono a dare metastasi a livello dei linfonodi e a livello di altri organi, come ad esempio polmoni, ossa e fegato.
I tumori della milza secondari, invece, si verificano quando la milza rappresenta la sede di metastasi di altre forme tumorali.
Fra i tumori che, metastatizzando, possono raggiungere la milza e provocare tumori secondari in questa sede ricordiamo:
- Alcune forme di leucemia;
- Tumori del fegato;
- Tumori dello stomaco;
- Tumori della mammella;
- Tumori del polmone;
- Melanomi.
Si precisa, tuttavia, che benché si tratti di un'evenienza comunque possibile, è raro che la milza diventi sede di metastasi di tumori solidi.
Cause e fattori di rischio
Come avviene, purtroppo, per molti altri tipi di tumore, anche le cause dei tumori della milza non sono ancora state chiarite del tutto, benché siano stati individuati dei fattori di rischio che possono incrementare la possibilità di sviluppare patologie neoplastiche a carico di quest'organo.
Fra questi fattori di rischio, ricordiamo i seguenti:
- Età avanzata;
- Indebolimento del sistema immunitario causato da alcune patologie (come, ad esempio, l'AIDS), oppure dovuto a terapie immunosoppressive, come quelle intraprese per prevenire il rigetto in seguito a trapianto d'organi;
- Contrazione di alcuni tipi di infezioni virali;
- Esposizione a radiazioni;
- Esposizione a sostanze chimiche cancerogene.
Talvolta, inoltre, la presenza di una storia familiare di leucemie o di linfomi potrebbe costituire un ulteriore fattore di rischio.
Sintomi
Tumore alla milza sintomi: quale sintomatologia può manifestarsi?
I sintomi con cui un tumore della milza esordisce possono essere molto aspecifici e per questo difficilmente riconoscibili.
La splenomegalia (ossia, l'ingrossamento della milza) è senz'ombra di dubbio uno dei sintomi che dovrebbe far accendere i primi campanelli d'allarme, in quanto chiaro segno che qualcosa non va a livello di quest'organo; tuttavia, è opportuno precisare che l'aumento dimensionale della milza - benché non vada sottovalutato - non indica necessariamente la presenza di un tumore. Talvolta, la milza può ingrossarsi e andare incontro a rottura spontanea.
Ulteriori sintomi che potrebbero manifestarsi in presenza di un tumore alla milza consistono in:
- Dolore localizzato nella parte superiore sinistra dell'addome;
- Tendenza al sanguinamento o facile sanguinamento, formazione di lividi;
- Debolezza;
- Stanchezza;
- Infezioni frequenti;
- Febbre o brividi;
- Linfonodi ingrossati;
- Dolore osseo e/o dolore articolare;
- Perdita di peso;
- Incremento della sudorazione notturna.
I sintomi sopra riportati, per quanto possano indicare la presenza di un eventuale tumore della milza, non sono esclusivi di patologie di tipo neoplastico e potrebbero, pertanto, avere una diversa origine. Da qui l'importanza di rivolgersi prontamente al medico al fine di indagarne le vere cause e intraprendere il trattamento più idoneo nel più breve tempo possibile.
Come si diagnostica il Tumore alla Milza?
Tumore alla Milza diagnosi: come si fa?
La diagnosi di un tumore alla milza inizia con l'anamnesi nell'ambito della quale il medico raccoglie informazioni sulla storia clinica del paziente, sui sintomi manifestati e sull'eventuale presenza di fattori di rischio.
Il medico procederà anche alla palpazione dell'addome in maniera tale da individuare, se presente, la condizione di splenomegalia.
Gli esami del sangue sono utili per determinare se vi sono problemi a livello delle cellule sanguigne; mentre l'esame del midollo osseo può essere utile per individuare la presenza di leucemie o linfomi.
L'ecografia può essere utilizzata per valutare le alterazioni a carico della milza, mentre altre tecniche di diagnostica per immagini - come la tomografia assiale computerizzata (TAC) e la risonanza magnetica (RM) - forniscono indicazioni sull'eventuale diffusione del tumore in altre sedi corporee.
In alcuni casi si può utilizzare la tecnica dell'ago aspirato per prelevare campioni di tessuto che verranno sottoposti ad analisi istologica.
Naturalmente, sarà lo specialista a definire l'iter diagnostico per ciascun paziente.
Prognosi
La prognosi può variare in funzione della tipologia di tumore della milza che ha colpito il paziente e del momento in cui questo viene diagnosticato. In linea generale, coloro che presentano una prognosi migliore sono i pazienti nei quali la diagnosi avviene in maniera precoce e il tumore viene asportato prima della rottura della milza.
Cura e trattamenti
Come sicura il Tumore alla Milza?
La cura del tumore alla milza è strettamente correlata alla tipologia di malattia neoplastica che ha colpito il paziente (tumore primario o secondario, linfoma, angiosarcoma, ecc.) e alla sua gravità. Oltre a ciò, il trattamento da intraprendere può variare anche in funzione delle condizioni di salute generali del paziente.
La rimozione chirurgica del tumore può rappresentare una possibilità di trattamento; in questi casi si può praticare la splenectomia, ossia la rimozione parziale o totale della milza, organo senza il quale si può comunque vivere anche se con tutte le conseguenze del caso (comparsa di problemi a livello immunitario e linfatico).
Radioterapia e chemioterapia rappresentano altre opzioni terapeutiche che devono essere adattate a ciascun paziente in funzione del tipo di tumore manifestato. Inoltre, tanto la radioterapia quanto la chemioterapia possono essere utilizzate insieme alla chirurgia come:
- Trattamento neoadiuvante, ossia come trattamento da effettuarsi prima dell'intervento chirurgico al fine di ridurre le dimensioni del tumore;
- Trattamento adiuvante, ossia come trattamento da effettuare dopo l'intervento chirurgico allo scopo di eliminare le cellule tumorali non rimosse.
Ulteriori trattamenti consistono nell'uso dell'immunoterapia, con l'intento di stimolare il sistema immunitario ad attaccare il tumore, o nell'uso delle terapie a bersaglio molecolare che sfruttano farmaci capaci di riconoscere e "aggredire" specifiche molecole presenti sulle cellule tumorali.
Infine, ricordiamo la possibilità, in alcuni casi selezionati, di procedere con la cosiddetta vigile attesa. In altri termini, si tratta di un approccio di tipo conservativo che non prevede alcun trattamento, ma un attento monitoraggio e una regolare valutazione del tumore alla milza per poi intervenire nel momento più opportuno.
Ad ogni modo, ribadiamo che sarà lo specialista a stabilire quale trattamento o terapia meglio si addice ad ogni singolo caso di tumore alla milza.