Tubercolosi Diagnosi: quali sono i test? Esami e screening TBC

Tubercolosi Diagnosi: quali sono i test? Esami e screening TBC
Ultima modifica 23.03.2023
INDICE
  1. Esami per la diagnosi TBC
  2. Esami strumentali
  3. Test di sensibilità ai farmaci

Esami per la diagnosi TBC

Come viene formulata la diagnosi di Tubercolosi?

Qualora sussista un sospetto d'infezione da tubercolosi (TBC), è necessario procedere con una completa valutazione dello stato di salute del paziente. La diagnosi è tanto più efficace quanto più è precoce, con ripercussioni positive sia per la guarigione del soggetto colpito, sia per la prevenzione del contagio di altre persone.

Il metodo di screening principale per l'infezione da tubercolosi, attiva o latente, è il test cutaneo alla tubercolina di Mantoux, con derivato proteico purificato (PPD).

In Italia, sussiste l'obbligo di notifica per i casi positivi, che porta a tutta una serie di indagini epidemiologiche e provvedimenti sanitari atti ad arginare la diffusione della malattia. Tra questi, particolarmente importante è il controllo dei contatti, basato sul monitoraggio periodico delle condizioni di salute dei soggetti venuti a stretto a contatto con il malato di tubercolosi.

Prima parte dell'articolo: Tubercolosi: Cos'è? Come si prende e Sintomi TBC

Test Mantoux alla Tubercolina

Il più comune strumento diagnostico è un semplice test cutaneo, che può essere condotto secondo due differenti metodiche. Nel test Mantoux viene iniettata, appena sotto la pelle dell'avambraccio, una piccola quantità di una sostanza chiamata tubercolina PPD.

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Entro 48-72 ore un operatore sanitario valuta la comparsa di gonfiori e chiazze eritematose nella zona d'iniezione, indice di probabile positività del paziente. La dimensione di queste chiazzette, unitamente all'analisi dei fattori di rischio per l'infezione e la progressione della TBC, aiutano a stabilire l'accuratezza diagnostica del risultato; non sono poi così rari, infatti, i falsi positivi (persone che pur sviluppando reazione cutanea alla tubercolina sono perfettamente sane); ciò è più probabile se il paziente è stato infettato da un micobatterio diverso da quello responsabile della TBC, se è immunizzato da una pregressa infezione risoltasi positivamente o se è stato vaccinato con il Bacillo Calmette-Guerini (BCG) (pratica rara nel nostro Paese ma frequente in Paesi in cui la tubercolosi è altamente diffusa).

Il test alla tubercolina andrebbe effettuato su tutte le persone venute a contatto con malati di tubercolosi, sugli individui colpiti da HIV, sugli immigrati provenienti da zone ad alta diffusione, sui tossicodipendenti e sui residenti in comunità chiuse come carceri, nosocomi ecc.

Test IGRA

Per ottenere conferma del sospetto diagnostico e/o lo screening di un'infezione latente da tubercolosi, può essere utilizzato anche esame del sangue in vitro basato sul test di rilascio dell'interferone-gamma (IGRA) con antigeni specifici per Mycobacterium tuberculosis. In pratica, i test IGRA misurano la reazione del sistema immunitario al batterio responsabile della tubercolosi e forniscono un risultato più veloce e preciso del tradizionale test cutaneo alla tubercolina, offrendo alcuni vantaggi.

Per approfondire: Test di Mantoux: cos'è, perché e quando si fa

Esami strumentali

Qualora lo screening per identificare la tubercolosi risulti positivo, è comunque necessario sottoporsi ad ulteriori esami per:

  • Determinare lo stadio della malattia (attivo o inattivo)
  • Valutare la resistenzadei batteri agli antibiotici.

Uno dei test più comuni, vista la localizzazione primaria delle lesioni, è la radiografia toracica, poiché capace di evidenziare la presenza di piccole macchie bianche nelle regioni polmonari in cui il sistema immunitario ha confinato i patogeni (forma inattiva). L'esame radiografico può anche evidenziare lacune di maggiori dimensioni, segno della marcata attività batterica e delle conseguenti cavità aperte.

In sostituzione della tradizionale radiografia, può essere utilizzata la tomografia computerizzata, che fornisce immagini particolarmente nitide facilitando il riconoscimento delle lesioni più piccole e può aiutare a definire meglio le anomalie nei pazienti con reperti vaghi alla radiografia del torace.

In ogni caso, la conferma diagnostica si ottiene solamente dimostrando la presenza dell'agente patogeno nell'espettorato ottenuto dal paziente, poi sottoposto a striscio e coltura di bacilli acido-resistenti (AFB); in talune situazioni può rendersi necessaria anche una broncoscopia, per prelevare un campione di materiale batteriologico od istologico su cui compiere varie analisi.

  • La colorazione AFB (striscio dell'espettorato) è rapida, ma richiede un carico di organismi molto elevato per la positività, nonché l'esperienza necessaria per leggere il campione colorato. Questo test è più utile nei pazienti con tubercolosi polmonare. Potrebbe essere necessario prendere in considerazione altri test diagnostici, poiché un ritardo nella diagnosi può aumentare la mortalità del paziente.
  • Le colture micobatteriche tradizionali richiedono settimane per la crescita e l'identificazione. Le tecnologie più recenti consentono l'identificazione entro 24 ore.

Se i risultati della radiografia del torace suggeriscono la tubercolosi e uno striscio è positivo per AFB, inizia il trattamento per la tubercolosi, previa valutazione dell'antibiotico-resistenza.

Test di sensibilità ai farmaci

Tubercolosi: valutazione dell'Antibiotico-Resistenza

Se la radiografia toracica mostra segni positivi, un esame colturale dell'escreato permette dunque di confermare o meno la presenza degli indesiderati batteri; ulteriori indagini prevedono l'invio del campione in appositi laboratori, dove i bacilli vengono fatti crescere in uno specifico terreno di coltura e sottoposti all'antibiogramma, un test per valutarne la sensibilità ai vari antibiotici.

Questo esame molto importante permette di scegliere la terapia farmacologica più appropriata ed efficace; purtroppo questa operazione richiedere da quattro ad otto settimane, in quanto la velocità di crescita dei microrganismi è particolarmente lenta (il tempo di divisione del Mycobacterium tuberculosis è pari a 18-24 ore, una velocità estremamente lenta in confronto a tanti altri batteri che solitamente si dividono in meno di un'ora).

Un test di amplificazione nucleare dell'acido nucleico (PCR) permette di riconoscere i geni associati alla resistenza dei farmaci nel Mycobacterium tuberculosis. I test di sensibilità ai farmaci di osservazione microscopica (MODS) e di agar su strato sottile (TLA) sono alternative economiche e rapide ai metodi convenzionali e molecolari dei test di sensibilità ai farmaci per la tubercolosi.

In caso di positività confermata, si procede con il ricovero del paziente in un reparto ospedaliero specialistico dove, una volta isolato, viene sottoposto ad adeguata terapia farmacologica.

In genere, già dopo pochi giorni dall'inizio della terapia il mancato riscontro di batteri nell'escreato giustifica la sospensione dell'isolamento; la terapia andrà comunque protratta a lungo nel pieno rispetto delle linee guida internazionali.

La riammissione sociale e scolastica è prevista soltanto dopo negativizzazione del catarro bronchiale su almeno tre campioni in giorni successivi, il che sancisce il termine della fase contagiosa della malattia.

Infine, può accadere che persone colpite da TBC risultino negative al test o presentino una risposta ritardata. Questa evenienza è comune in caso di: infezione recente (dal contagio, occorrono fino ad 8-10 settimane affinché l'organismo reagisca al test), grave debilitazione del sistema immunitario, recente vaccinazione con virus vivi, tubercolosi grave in stadio avanzato, errori nell'esecuzione del test (ad esempio per un'iniezione troppo profonda).

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici