Ultima modifica 21.11.2019

A cura della Dottoressa Giovanna Taranto


L'AMENORREA

 

L'equilibrio normalmente esistente tra gli ormoni che regolano il ciclo mestruale può essere facilmente interrotto da numerosi fattori di carattere sia fisiologico che psicologico e ogni fattore di disturbo scatena reazioni che differiscono da soggetto a soggetto e che si manifestano sotto forme patologiche diverse.
L'amenorrea è la manifestazione di un disequilibrio grave dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi cui di solito le atlete possono incorrere passando attraverso fasi intermedie quali l'oligomenorrea, l'LPD (o difetto della fase luteale), l'anovulazione o il menarca ritardato.
E' stato dimostrato che la funzionalità ovarica si modifica spesso in relazione a fattori, quali la disponibilità di cibo, il bilancio energetico e la spesa energetica, che si possono modificare in seguito a fattori stagionali o ambientali.
Benché esistano diversi tipi di amenorrea, classificati in base alla loro eziologia, le atlete sono accomunate dallo stesso tipo di disturbo, che è l'amenorrea di origine ipotalamica - associata alla più severa carenza di estrogeni, con livelli cronicamente bassi di gonadotropine e steroidi ovarici circolanti - detta anche amenorrea ipotalamica ipogonadotropica.
Prevalentemente si ha una diminuzione nella secrezione pulsatile di GnRH (ormone che agisce sull'ipofisi per regolare la produzione di altri ormoni quali l'LH: ormone luteinizzante, e l'FSH: ormone follicolo-stimolante) il quale a sua volta limita la secrezione da parte dall'ipofisi di LH e FSH. Bassi livelli di LH e di FSH portano ad una mancata stimolazione dell'ovaio che cessa di produrre estradiolo.
La definizione di amenorrea è variata negli anni; classificata come la mancanza di ciclo mestruale, è divisa in primaria e secondaria. Primaria se non si ha avuto il menarca entro i 14 anni, in assenza dei caratteri sessuali secondari, o entro i 16 anni in presenza dei caratteri sessuali secondari. Quindi l'amenorrea primaria è detta anche menarca ritardato.
L'amenorrea secondaria è caratterizzata da assenza di mestruazione dopo lo stabilirsi di cicli mestruali regolari. La definizione prevede mancanza di ciclo per un periodo di 3-6 mesi consecutivi o di un solo ciclo mestruale all'anno.

 

PREVALENZA DEI DISTURBI MESTRUALI

 

La prevalenza del disturbo tra le atlete varia tra l'1% ed il 66%, mentre tra le donne sedentarie la percentuale scende al 2-5%. Per quanto riguarda l'irregolarità mestruale in generale la prevalenza è del 31.4% di atlete contro il 24,5 % di non atlete con disturbi del ciclo.
La più alta prevalenza di amenorrea da attività fisica intensa si ha in sport che enfatizzano un basso peso corporeo come il pattinaggio artistico, la danza, la corsa su lunghe distanze e la ginnastica, ma studi hanno riportato anormalità mestruali in un'ampia varietà di sport.

 

ALTRI DISTURBI MESTRUALI

 

L'oligomenorrea è definita come la successione di cicli irregolari ed inconsistenti per un periodo che va dai 36 ai 90 giorni; alcuni studi hanno usato il parametro di 4 o meno cicli l'anno.
Dato che questo tipo di disturbo è strettamente correlato con un basso livello di estrogeni, che porta ad una difficoltà del follicolo dominante di svilupparsi, i cicli oligomenorreici possono essere anche anovulatori e caratterizzati da un evidente ipoestrogenismo.

L'anovulazione è definita  come l'assenza dell'evento ovulatorio quando i livelli di FSH e LH sono bassi in associazione con ridotti livelli di E2 (estradiolo) e l'assenza di luteinizzazione, inoltre è anche caratterizzata da bassi livelli di E2 e progesterone durante il ciclo.

Il difetto di fase luteale o LPD è un disturbo che si presenta in seguito a secrezione di una quantità inadeguata di progesterone  che non rende così possibile l'impianto dell'ovulo nell'utero. Donne affette da LPD ovulano, ma in ritardo rispetto alla norma (ovulazione normale tra il 12° e il 14° giorno del ciclo) mostrando un accorciamento della fase luteale.
Tutto ciò si esprime in un basso tasso di fertilità e in un alto tasso di aborti spontanei. Il difetto della fase luteale si presenta con maggior prevalenza nelle atlete rispetto ai soggetti non allenati, rappresentando il più frequente disturbo mestruale legato allo sport.

 

CICLO OVULATORIO LPD   CICLI ANOVULATORI  OLIGOMENORREA   AMENORREA
Triade donna

 

Fig. 1: linea di congiunzione tra i vari disturbi del ciclo mestruale delle atlete ordinati per severità crescente dalla normale condizione di cicli ovulatori all'amenorrea.

 

Spesso si hanno cicli ovulatori alternati a cicli anovulatori durante l'anno, è bene tenerne conto per monitorare il progredire del disturbo.

Questo genere di disturbo deriva dallo stress eccessivo che scatena dei meccanismi per cui l'intero sistema riproduttivo, che per funzionare bene necessita della giusta quantità di calorie, va in una sorta di stand-by, così da lasciare le carenti risorse energetiche alle funzioni essenziali alla sopravvivenza.
Ricerche più recenti hanno rivelato un ulteriore rischio per la salute correlato all'ipoestrogenismo: aumento dei fattori di rischio cardiovascolare come modificazioni lipidiche e proteiche sfavorevoli e diminuita funzionalità vascolare.
Gli estrogeni hanno una funzione vasoprotettrice perché influenzano la funzionalità delle cellule endoteliali da cui dipende la salute del sistema vascolare.
Nei casi più gravi di atlete affette dalla Triade, quindi con ipoestrogenismo grave, aumenta il rischio di ictus e infarto.
In effetti la condizione di salute delle atlete affette dalla triade in stato avanzato è paragonabile a quella di donne in menopausa!


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