Trasfusioni di sangue anti-age: funzionano contro l’invecchiamento?

Trasfusioni di sangue anti-age: funzionano contro l’invecchiamento?
Ultima modifica 25.05.2023
INDICE
  1. Cos’è
  2. Funziona contro l’invecchiamento?
  3. Quali sono i rischi?

Cos’è

Trasfusioni di sangue anti-age: di cosa si tratta?

Con trasfusioni di sangue anti-age s'intende lo scambio di plasma intergenerazionale, cioè l'infusione di plasma da una persona giovane ad una più anziana con l'intenzione di creare un beneficio per la salute.

In inglese, per riferirsi alla pratica si parla di "young blood transfusion", letteralmente "trasfusione di sangue giovane", che può essere meglio reso in "infusione di plasma da giovani donatori".

Cos'è il plasma

Brevemente, ricordiamo che il plasma è la porzione liquida, priva di cellule (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine), del sangue; negli ospedali e nei centri analisi, è quello che di routine si ottiene centrifugando i campioni dopo il prelievo ematico: la parte corpuscolata rimane sul fondo, il plasma in superficie.

Il plasma sanguigno è composto per il 92% da acqua e può contenere proteine, anticorpi e albumina; il medico può prescrivere una trasfusione di plasma se si ha una carenza di uno di questi elementi o, a scopi terapeutici, per la gestione delle anomalie del sanguinamento e della coagulazione (es. disturbi di coagulazione del sangue, malattia epatica, coagulazione intravascolare disseminata).

Da tempo, si è creato un vero e proprio business a riguardo, al punto che, nel 2019, la Food and Drug Administration statunitense (FDA) ha messo in guardia "i consumatori dal ricevere infusioni di plasma da giovani donatori", affermando che si tratta di una pratica che NON HA benefici clinici provati e guidati da studi adeguati e ben controllati per gli usi per i quali aziende, startup e cliniche, in diversi stati, li stavano proponendo come presunto trattamento per combattere l'invecchiamento ed una serie di patologie correlate quali: perdita di memoria, demenza, morbo di Parkinson, sclerosi multipla e malattie cardiache.

Secondo la FDA, inoltre, le infusioni di plasma multigenerazionale non sono esenti da potenziali rischi e la promozione delle trasfusioni per questi scopi non dimostrati potrebbe scoraggiare i pazienti che soffrono di malattie gravi o intrattabili dal ricevere trattamenti sicuri ed efficaci che potrebbero essere a loro disposizione.

Anche l'opinione della comunità scientifica riguardo l'infusione di plasma multigenerazionale non è positiva: allo stato attuale, viene considerata essenzialmente una pratica pseudoscientifica.

Funziona contro l’invecchiamento?

Com’è nata la convinzione che il plasma dei giovani possa ringiovanire gli anziani?

I presunti benefici delle trasfusioni di sangue anti-age trovano la loro origine in una ricerca condotta sui topi, intitolata "Ageing research: Blood to blood" e pubblicata su Nature nel 2015.

Lo studio in questione prevedeva alcuni esperimenti parabiotici sui topi: nel topo più anziano venne trasfuso il sangue di un topo più giovane e nel ricevente (topo più vecchio) vennero riscontrati alcuni miglioramenti in termini cognitivi e motori, così come un pelo più lucente. Ciò avrebbe suggerito l'esistenza di "fattori di ringiovanimento" – ad oggi ancora in corso d'identificazione – che invertirebbero le menomazioni legate all'età in più tessuti di più organi (tra cui cervello, cuore, pancreas, ossa, muscolo scheletrico) e alcune differenze significative nei livelli di alcune proteine ​​plasmatiche (tra cui GDF-11, THBS4 e SPARCL1) che potrebbe promuovere processi biologici riparativi o inibire la degenerazione patologica.

A questo punto, sorge spontanea una domanda: ciò che si è verificato sui topi è possibile si verifichi anche nell'uomo?

Un gruppo di startup scientifiche sta cercando di scoprire i segreti della parabiosi e di usarli per affrontare le malattie legate all'invecchiamento; identificando i fattori nel plasma che cambiano con l'età, mirano a creare terapie che integrino ciò che è benefico nel "sangue giovane" o inibiscano ciò che è dannoso nel "sangue vecchio". In ogni caso, nessun team di ricerca sostiene che l'alterazione di uno o più fattori del sangue sarà l'unica risposta al rallentamento o all'inversione dell'invecchiamento, ma si concentra sul fatto che il sangue ha il potenziale vantaggio di attraversare vari meccanismi di invecchiamento, permettendo a molti di essi di essere modulati contemporaneamente.

Nel frattempo, i dubbi sulla pratica restano ancora molti e tanti aspetti restano da chiarire: fino ad ora, non ci sono prove scientifiche reali che dimostrino come tali trasfusioni di plasma abbiano benefici clinici negli esseri umani.

Quali sono i rischi?

La trasfusione di plasma sanguigno è una procedura medica con rischi alti, a prescindere dal fatto che il plasma provenga dai giovani.

Come riporta la FDA, non vi è alcun comprovato beneficio clinico dell'infusione di plasma da giovani donatori:

  • Nella prevenzione di condizioni come l'invecchiamento o la perdita di memoria
  • Per il trattamento di condizioni come la demenza, il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla, il morbo di Alzheimer, le malattie cardiache o post - disturbo da stress traumatico.

Anche il dosaggio di queste infusioni, che possono comportare grandi volumi somministrati, non è guidato da evidenze provenienti da studi adeguati e ben controllati. Inoltre, l'infusione di plasma può essere associata a rischi infettivi, allergici, respiratori e cardiovascolari, tra gli altri:

  • Anche se i prodotti sanguigni sono sottoposti a screening per una varietà di diversi agenti infettivi, esiste sempre un rischio residuo che il prodotto possa contenere un patogeno, come l'epatite B o C o l'HIV
  • L'infusione di plasma è occasionalmente associata a gravi reazioni allergiche, inclusa l'anafilassi, che possono manifestarsi come orticaria e ostruzione delle vie aeree
  • L'infusione di plasma può occasionalmente causare danno polmonare acuto correlato alla trasfusione (TRALI, Transfusion Related Acute Lung Injury)
  • In alcuni individui, in particolare quelli con malattie cardiache preesistenti, l'infusione di plasma può causare un sovraccarico del sistema circolatorio che porta a gonfiore del corpo e difficoltà respiratorie.

Per approfondire

  • Scudellari, M. Ageing research: Blood to blood. Nature 517, 426–429 (2015)
  • Statement from FDA Commissioner Scott Gottlieb, M.D., and Director of FDA's Center for Biologics Evaluation and Research Peter Marks, M.D., Ph.D., cautioning consumers against receiving young donor plasma infusions that are promoted as unproven treatment for varying conditions pubblicato il 19 Febbraio 2019 sul sito fda.gov
  • Kang JS, Yang YR. Circulating plasma factors involved in rejuvenation. Aging (Albany NY). 2020 Nov 16;12(22):23394-23408
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