Ultima modifica 20.12.2019
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Perché si Misura
  4. Valori normali
  5. Transaminasi Alte - Cause
  6. Come si misura
  7. Preparazione
  8. Interpretazione dei Risultati

Generalità

Le transaminasi sono enzimi che partecipano alla trasformazione degli amminoacidi in energia. La determinazione dei loro livelli nel sangue è utile soprattutto per valutare il corretto funzionamento epatico, ma può riflettere anche lo stato di salute del cuore e dell'apparato muscolo-scheletrico.
In presenza di un danno o di un processo infiammatorio a carico di tali organi, si può verificare un aumento anomalo dei valori delle transaminasi. Solitamente, l'incremento degli enzimi è temporaneo, eccetto casi di cronicità dovuti a disturbi epatici.

Transaminasi Alte

Cos'è

Le transaminasi sono un gruppo di enzimi presenti in vari tessuti, ma concentrati soprattutto nelle cellule del fegato. Qui, regolano la deaminazione, ossia catalizzano la reazione che trasforma gli aminoacidi in eccesso in ammoniaca e sostanze idonee a essere utilizzate a scopi energetici.
Le transaminasi più importanti sono l'alanina amino transferasi (ALT o GPT) e l'aspartato amino transferasi (GOT o AST). L'AST è presente soprattutto nei muscoli e nel miocardio, mentre l'ALT si trova essenzialmente nelle cellule del fegato.
Quando le cellule del fegato, del cuore o dei muscoli sono danneggiate, le transaminasi si riversano nel circolo sanguigno, con aumento della loro concentrazione plasmatica.

Ruolo biologico

Le transaminasi catalizzano le reazioni di trasferimento di un gruppo amminico da un aminoacido a un chetoacido; si tratta di un evento essenziale nei fenomeni di interconversione dei vari amminoacidi e per l'utilizzo degli stessi a fini energetici, come succede quando ci si trova impegnati in uno sforzo fisico lungo e impegnativo.
Nel siero umano sono presenti due diverse forme di transaminasi:
aspartato aminotransferasi (AST) o glutammico-ossalacetico transaminasi (GOT) e alaninoaminotransferasi (ALT) o glutammico-piruvico transaminasi (GPT).
Le transaminasi si trovano in ogni distretto corporeo (enzimi ubiquitari), ma sono particolarmente abbondanti nel fegato e nel muscolo scheletrico striato, incluso quello cardiaco. Quando le cellule epatiche (epatociti) o quelle dei muscoli (miociti) sono danneggiate e si rompono, le transaminasi fuoriescono e si riversano nel sangue, aumentando la loro concentrazione (transaminasi alte).
In senso lato, nel termine "transaminasi" vengono raggruppati anche altri enzimi analoghi, considerati indice di danno epato-biliare: lattico deidrogenasi (LDH), gamma-glutamil-transpeptidasi (Gamma-Gt), fosfatasi alcalina (FA o ALP), ornitil-carbamil-transferasi (OCT) e aldolasi.

Perché si Misura

Il dosaggio delle transaminasi viene utilizzato principalmente quando il medico sospetta un malfunzionamento o una lesione a carico del fegato, del miocardio o di altri muscoli.
Quest'esame viene prescritto di routine soprattutto per:

  • Valutare la funzionalità epatica, soprattutto in presenza di sintomi associati a una probabile alterazione della stessa, come: ittero, urine scure, nausea e vomito, dolore e gonfiore addominali;
  • Determinare la presenza di una malattia del fegato.

Le transaminasi possono essere misurate anche per valutare l'efficacia di una terapia in persone affette da una malattia epatica.

Valori normali

  • Uomini: 10-40 U/L (unità per litro di sangue);
  • Donne: 5-35 U/L.

I valori di riferimento delle transaminasi possono cambiare in funzione di età, sesso e strumentazione in uso nel laboratorio analisi. Per questo motivo, è preferibile consultare i range riportati direttamente sul referto. Occorre ricordare, inoltre, che i risultati delle analisi devono essere valutati nell'insieme dal medico di fiducia, che conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.

Transaminasi Alte - Cause

Valori di transaminasi superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da disturbi epatici, come:

L'aumento delle transaminasi può dipendere anche da altre condizioni, tra cui:

I livelli di transaminasi possono aumentare anche in seguito a iniezioni intramuscolari di farmaci o dopo un esercizio muscolare sostenuto.   

Transaminasi alte

Come si misura

L'esame delle transaminasi viene eseguito attraverso un semplice prelievo di sangue, effettuato solitamente al mattino.

Preparazione

Prima di sottoporsi al prelievo di sangue per l'esame delle transaminasi, è necessario osservare un digiuno di almeno 8-10 ore. Durante tale periodo, è possibile solo assumere una modica quantità di acqua.
Inoltre, prima dell'esame occorre essere in posizione eretta da almeno 30 minuti. Se i risultati forniscono un valore superiore, l'esame dev'essere ripetuto dopo 7-15 giorni. Si raccomanda l'astensione dal consumo di alcool per almeno 24 ore prima del test.

Interpretazione dei Risultati

Il riscontro isolato di una transaminasi alta è spia di un probabile danno al fegato o alle vie biliari; il termine probabile è d'obbligo, in quanto abbiamo visto che tali enzimi - pur concentrandosi soprattutto a livello epatico - sono ubiquitari. Potrebbe quindi trattarsi, ad esempio, di un danno muscolare, pancreatico o cardiaco; per ottenere maggiori indizi sulle cause che hanno prodotto il rialzo anomalo di una singola transaminasi, è quindi necessario valutare allo stesso tempo i livelli degli altri enzimi epatici. Utile risulta anche il dosaggio della bilirubina, del tempo di protrombina, delle proteine plasmatiche e la ricerca di markers delle epatiti virali, oltre ad esami diagnostici strumentali come l'ecografia o la risonanza magnetica addominale, la biopsia epatica e la colangiopancreatografia. Importante è anche l'anamnesi farmacologica, vista la nutrita schiera di farmaci potenzialmente responsabili di un'elevazione delle transaminasi e degli indici di colestasi (FA e GGT).
Vediamo ora di stilare una serie di regole per individuare le possibili cause che hanno prodotto un rialzo delle transaminasi, basandosi esclusivamente sulle analisi del sangue:

  • RAPPORTO AST/ALT (GOT/GPT): in condizioni normali le transaminasi sono presenti in circolo a livelli molto bassi (inferiori alle 40 U/l) e simili fra loro, anche se il rapporto AST/ALT è in genere > 1 (maggiore di uno). Nella maggior parte delle epatopatie vi è un incremento più cospicuo delle ALT, con inversione del rapporto AST/ALT; solitamente si nota anche un aumento della lattato deidrogenasi e della bilirubina.
    La AST (Aspartato aminotransferasi) è una transaminasi mitocondriale e citoplasmatica che, similmente all'ALT, è presente negli epatociti ma anche nei tessuti non epatici, dove si trova però in proporzioni maggiori rispetto all'ALT. Ne consegue che nell'infarto miocardico i livelli di ALT aumentano in misura minore rispetto a quelli dell'AST; si nota inoltre un aumento sia della creatinchinasi (CK) che della lattato deidrogenasi.
    Il rapporto AST/ALT aumenta anche nelle malattie epatiche alcoliche (aumentano sensibilmente anche i livelli di GGT), nella cirrosi biliare e nei traumi muscolo-scheletrici.
  • TRANSAMINASI MOLTO ALTE: livelli particolarmente elevati di transaminasi nel sangue (> 10 volte o più i valori basali) suggeriscono un danno epatico acuto e consistente. Tipico è il caso delle epatiti virali acute, del danno epatico ischemico (insufficiente afflusso ematico) o iatrogeno (derivato dall'ingestione di determinati farmaci a dosi elevate o tossine, come quelle contenute nel fungo Amanita phalloides).
  • TRANSAMINASI LIEVEMENTE AUMENTATE: un'elevazione cronica e contenuta delle transaminasi è tipica delle steatoepatite, della steatosi (fegato grasso), del danno da farmaci e delle epatiti virali in fase non acuta. Nei tumori epatici primari e secondari (metastasi epatiche) il rialzo delle transaminasi è in genere contenuto; aumentano soprattutto i livelli di alfafetoproteina.
  • COLESTASI INTRA ED EXTRAEPATICA (severa compromissione del flusso della bile dal fegato verso il duodeno, ad esempio per la presenza di calcoli): in tale condizione, oltre a transaminasi alte, si nota un tipico aumento della bilirubina, della fosfatasi alcalina (rialzo consistente) e della gamma-glutamil-transpeptidasi (GGT). In assenza di transaminasi alte un aumento della fosfatasi alcalina può essere segno di colestasi precoce.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici