Topiramato per dimagrire
Il topiramato è un farmaco anticonvulsivante approvato per il trattamento dell'epilessia e nella profilassi di alcune forme di emicrania. Si tratta di un farmaco neuromodulatore, la cui attività anticonvulsivante è presumibilmente dovuta all'inibizione dei canali voltaggio-dipendenti del sodio, all'aumento delle correnti evocate dal GABA, all'inibizione delle correnti evocate dal kainato, all'inibizione dei canali ad alto voltaggio attivati dal calcio, e all'inibizione dell'anidrasi carbonica.
Tra i vari effetti collaterali del topiramato rientrano la perdita di peso e di appetito (effetto anoressizzante), potenzialmente utili nel trattamento dell'obesità. In tal senso, il topiramato è stato oggetto di un'intensa sperimentazione, sia su modelli animali che in ambito clinico, che ha portato addirittura alla progettazione di un farmaco specifico, mai entrato in commercio a causa della mancata autorizzazione della FDA. Si tratta del Qnexa, un farmaco a base di topiramato e fentermina (un altro attivo ad azione anoressizzante), progettato per il trattamento dell'obesità e delle condizioni correlate (diabete, ipertensione e ipercolesterolemia); la mancata autorizzazione al commercio è stata motivata dal rischio di effetti collaterali importanti, come palpitazioni, pensieri suicidiari, lapsus di memoria e difetti della nascita.
L'esatto meccanismo d'azione con cui il topiramato aiuta a dimagrire non è ancora stato delineato; ad ogni modo sono stati ipotizzati diversi meccanismi: 1) aumento del dispendio energetico a fronte di un ridotto apporto calorico legato all'effetto anoressizzante; 2) riduzione dell'attività degli enzimi salivari, importanti per la percezione del sapore dei cibi; 3) riduzione delle concentrazioni di leptina e corticosteroidi; 4) riduzione della glicemia e dell'insulinemia.
Il topiramato si è dimostrato efficace a fini dimagranti anche in monoterapia, come testimoniano i risultati di alcuni studi clinici condotti su pazienti affetti da obesità non correlata a complicazioni, su pazienti con aumento di peso indotto da farmaci psicotropici, e su pazienti affetti dalla sindrome del binge eating disorder. Gli effetti avversi più comunemente registrati nel corso di questi studi includono parestesia, disturbi della memoria, distorsione del gusto, affaticamento, sonnolenza, insonnia, difficoltà di concentrazione e vertigini. Per ridurre questi effetti collaterali si è tentato di sperimentare nuove formulazioni di topiramato a lento rilascio, che non sembrano tuttavia apportare benefici significativi. In genere, la monoterapia con topiramato è ben tollerata, e sebbene le parestesie siano comuni durante l'uso, la loro intensità è in genere lieve o moderata, raramente di intensità tale da richiedere la sospensione della terapia.
Le dosi di topiramato in monoterapia sperimentate nei suddetti studi clinici nel trattamento dell'obesità variavano da 32 a 384 mg al giorno, inserite nel contesto di una terapia più ampia che prevedeva modifiche comportamentali per la perdita di peso, tra cui l'adozione di una dieta ipocalorica; tali dosi hanno garantito in media una perdita di peso superiore del 5-15% rispetto al gruppo di controllo. La dose di topiramato più efficace nel trattamento dell'obesità sembra aggirarsi tra i 100 ed i 200 mg al giorno. Sebbene l'efficacia a breve e a lungo termine sia comparabile a quella della sibutramina e dell'orlistat, ulteriori studi sono necessari per meglio definire il profilo di sicurezza del trattamento.
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