Ultima modifica 20.09.2019

Generalità

La tireoglobulina (Tg) è il principale costituente della colloide, contenuta all'interno dei follicoli tiroidei. Più dettagliatamente, si tratta di una glicoproteina iodurata (contenente iodio) prodotta dalle cellule della tiroide (i tireociti).Tireoglobulina
All'occorrenza, la tireoglobulina viene riassorbita dalla colloide, quindi viene scissa per dare origine a triiodotironina (T3) e tiroxina (T4).

La produzione di questi ormoni tiroidei e il loro rilascio nel circolo sanguigno sono stimolati dall'ormone ipofisario TSH (thyroid stimulating hormone - ormone stimolante la tiroide).
La determinazione della tireoglobulina nel sangue è utilizzata fondamentalmente come marcatore tumorale, per valutare l'efficacia della terapia del cancro della tiroide e per monitorare le recidive.

Cos'è

La tireoglobulina (Tg) è la molecola glicoproteica precorritrice degli ormoni tiroidei T3 e T4.
La ghiandola tiroide è organizzata in follicoli piccolissimi e strettamente stipati, tanto che in età adulta se ne contano circa 3 milioni. All'esterno di queste strutture circolari troviamo un epitelio follicolare monostratificato cuboidale, mentre nella porzione interna vi è un liquido gelatinoso e giallastro, il colloide, costituito prevalentemente da tireoglobulina.

La tireoglobulina viene sintetizzata dalle cellule epiteliali (tireociti) del follicolo, a loro volta circondate da una fitta rete capillare, che rende la tiroide una delle strutture più vascolarizzate dell'organismo. Proprio attraverso il flusso sanguigno, lo iodio giunge al follicolo; a questo livello risulta infatti essenziale per la sintesi degli ormoni tiroidei, che parte dalla ionidazione della tireoglobulina ad opera dell'enzima iodinasi (detto anche TPO o Ioduro perossidasi).

All'interno della molecola di tireoglobulina (che contiene 70 tirosine), grazie all'intervento della iodinasi, si possono così formare dei residui tirosinici con uno o due atomi di iodio, rispettivamente denominati MIT o 3-monoiodotirosina e DIT o 3,5-diiodotirosina. ormoni tiroidei Queste tirosine iodinate possono combinarsi variamente tra loro, dando così origine agli ormoni tiroidei: T3 o triiodotironina (3 atomi di iodio) e T4 o tiroxina (quattro atomi di iodio).

Una volta prodotti, T3 e T4 non sono liberi, ma rimangono parte integrante del più complesso peptide tireoglobulinico.

Il TSH od ormone tireotropo, di origine ipofisaria, rappresenta il principale fattore di controllo, sia per la sintesi di tireoglobulina che per il rilascio in circolo degli ormoni tiroidei. Quest'ultimo processo avviene attraverso un complesso meccanismo cellulare; i tireociti epiteliali, infatti, fagocitano la tireoglobulina, che all'interno delle vescicole (fagosomi) subisce l'azione degradativa degli enzimi lisosomiali: il legame tra tireoglobulina ed ormoni tiroidei viene scisso e la stessa glicoproteina degradata. Così, da un lato gli ormoni tiroidei vengono liberati nel circolo sanguigno, mentre dall'altro ciò che rimane della tireoglobulina viene riciclato all'interno della stessa cellula, quindi utilizzato per la sintesi di nuove proteine ed ormoni tiroidei.

Perché si Misura

La determinazione della tireoglobulina è utile per monitorare il trattamento del cancro della tiroide. Spesso, questo esame viene prescritto a intervalli regolari dopo l'intervento, per individuare una recidiva o la diffusione del processo neoplastico.


La tireoglobulina non viene sintetizzata da tutti i tumori tiroidei, ma nelle forme più comuni (come l'adenocarcinoma papillare e quello follicolare) si osserva frequentemente un incremento delle sue concentrazioni ematiche.


tireoglobulina esamePiù raramente, la Tg è un parametro che supporta la diagnosi di ipertiroidismo o ipotiroidismo.

In presenza di alcuni disordini della tiroide, l'analisi della tireoglobulina può essere richiesta insieme ad altri esami riguardanti la ghiandola.

Quando viene prescritto l'esame?

  • Di solito, l'esame della tireoglobulina viene indicato dal medico prima di iniziare il trattamento del cancro della tiroide (per definire se il tumore la sta producendo) e successivamente per monitorarne le variazioni nel tempo (prelievi seriali).
    L'esame della tireoglobulina può essere richiesto prima dell'asportazione chirurgica del tumore; dopo l'intervento, invece, può essere prescritto per accertarsi della completa asportazione del tessuto tiroideo canceroso e/o normale. La valutazione del parametro è utile anche prima e dopo la terapia con iodio radioattivo.
  • L'esame della tireoglobulina può essere richiesto anche nella valutazione delle cause di ipertiroidismo e nella determinazione delle cause di ipotiroidismo congenito nei bambini.

Da ricordare
Concentrazioni aumentate di tireoglobulina non sono diagnostiche di cancro della tiroide. La diagnosi viene fatta sulla base dell'esame istologico (biopsia della tiroide).


Il test della tireoglobulina può essere associato al dosaggio di anticorpi anti-tireoglobulina (AbTg). Questi autoanticorpi sono diretti contro la Tg e possono essere prodotti dal sistema immunitario in qualsiasi momento.

Se presenti, gli AbTg possono legare le molecole di tireoglobulina presenti in circolo e interferire con l'interpretazione dell'esame (può verificarsi una sottostima dei valori della tireoglobulina).

Valori normali

Nel siero dei soggetti normali la tireoglobulina è presente in quantità molto piccole.

Nel neonati, il livello può essere più alto fino a 48 ore dopo la nascita.
La sua concentrazione aumenta nel carcinoma della tiroide, ma anche in condizioni benigne quali l'ipertiroidismo e il gozzo endemico.

Tireoglobulina Alta - Cause

Se alla diagnosi di cancro della tiroide le concentrazioni di tireoglobulina sono elevate, allora la Tg può essere usata come marcatore tumorale.


Le concentrazioni di tireoglobulina dovrebbero essere molto basse o non rilevabili in seguito alla tiroidectomia e/o dopo trattamento con iodio radioattivo. Se i livelli sono ancora rilevabili, potrebbe essere ancora presente del tessuto tiroideo normale o canceroso; ciò potrebbe comportare la necessità di un ulteriore trattamento.

La permanenza di bassi livelli di tireoglobulina per alcune settimane o mesi dopo la tiroidectomia, seguita dal loro successivo aumento, indica una probabile recidiva del tumore.


In presenza di gozzo, tiroidite o ipertiroidismo, i livelli di tireoglobulina, anche se di routine non vengono richiesti, possono risultare elevati.

Tireoglobulina Bassa - Cause

Basse concentrazioni di tireoglobulina sono normalmente presenti in pazienti con tiroide normo-funzionante.

Come si misura

La concentrazione di tireoglobulina nel sangue viene misurata su un campione di sangue, ottenuto mediante prelievo da una vena dell'avambraccio.

Preparazione

Il prelievo ematico si esegue normalmente al mattino, dopo un digiuno di almeno 8-12 ore.

Interpretazione dei Risultati

La tireoglobulina, in virtù delle consistenti dimensioni (peso molecolare 660 kD), non può attraversare la parete del follicolo; di conseguenza, le sue concentrazioni ematiche divengono importanti solo in presenza di alcune patologie tiroidee, come le tiroiditi (infiammazioni della tiroide) o il carcinoma tiroideo.
Tuttavia, esistono anche diverse condizioni benigne accompagnate da un rialzo dei livelli di tireoglobulina nel sangue; è quindi molto difficile discriminare fra patologie maligne e benigne.
Di conseguenza, un aumento isolato dei valori di tireoglobulina non può essere considerato un marker specifico per la diagnosi di tumore alla tiroide; i suoi livelli si alzano ad esempio dopo la biopsia della ghiandola, che rappresenta il test specifico per porre diagnosi di carcinoma tiroideo (vedi articolo relativo all'agoaspirato).
I livelli di tireoglobulina si alzano anche in presenza di ipertrofia tiroidea, noduli, ipertiroidismo, morbo di Graves-Basedow, gozzo tossico e atossico, e delle già ricordate tiroiditi.


  Limite inferiore DI NORMALITA' Limite superiore DI NORMALITA' Unità di misura
Tireoglobulina (Tg)  
1.5 30 pmol/L
1 20 μg/L
NOTA BENE: i valori di riferimento possono variare da laboratorio a laboratorio

Nei pazienti con tiroidite di Hashimoto o morbo di Graves, è comune il riscontro di anticorpi anti-tireoglobilina (AbTg), che - nonostante possano risultare elevati anche in individui eutiroidei apparentemente sani - possono essere quindi d'aiuto nella diagnosi di tali malattie.
Gli AbTg sono anticorpi sintetizzati dall'organismo contro la tireoglobulina; la loro concentrazione nel sangue viene generalmente misurata insieme a quella della tireoglobulina stessa, poiché il legame anticorpo-Tg tende a falsare i risultati del test, mostrando concentrazioni inferiori o superiori a seconda della metodica utilizzata.
Il dosaggio della tireoglobulina nel sangue, prima e dopo stimolazione con TSH, viene utilizzato anche per verificare la presenza di tessuto tiroideo residuo in pazienti tiroidectomizzati (cioè che hanno subìto l'asportazione della tiroide a fini terapeutici). Nel caso sussista del tessuto tiroideo residuo, si può osservare un innalzamento della Tg tra il prelievo eseguito prima e quello eseguito dopo stimolazione con TSH. In questo caso è quindi necessario un nuovo intervento di asportazione o di ablazione con iodio 131.
Va detto, comunque, che non tutti i tumori tiroidei secernono tireoglobulina; ciò nonostante, tale capacità è propria dei due tipi più comuni, che sono il carcinoma follicolare e quello papillare.
In genere, quindi, il dosaggio della tireoglobulina può essere utilizzato come supporto ad analisi scintigrafiche e ad altre tecniche nello studio della patogenesi, nella formulazione della diagnosi e nell'analisi del decorso dei disordini tiroidei.


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici