Tensione muscolare causata dall’ansia: come intervenire

Introduzione
Quando si avverte una tensione muscolare il primo pensiero va alle attività svolte nelle ore precedenti e a eventuali sforzi fatti. Non sempre, però, la colpa è dell'attività fisica e/o di movimenti scorretti. C'è anche una tensione muscolare causata dall'ansia. Anzi, le preoccupazioni, il nervosismo e gli stati ansiogeni sono fra i fattori scatenanti più comuni delle contratture dei muscoli. In questi casi, è importante agire a monte, per cercare di alleviare il malessere psico-emotivo e, di conseguenza, anche i sintomi fisici collegati.
In che modo agiscono ansia e stress
Ansia e stress sono disturbi che molto spesso causano somatizzazioni a livello fisico. Possono manifestarsi con cefalea, tachicardia, difficoltà di respirazione, sensazione di chiusura della gola, dolori addominali, disturbi digestivi e anche problemi all'apparato muscolo-scheletrico. La tensione muscolare causata dall'ansia è molto comune, soprattutto quella localizzata alla schiena. Infatti, le situazioni caratterizzate da una forte emotività spesso trovano una valvola di sfogo proprio nella schiena o nel collo. Ma non si tratta solo di questo.
Occorre sapere che, in condizioni normali, quando si respira si contrae il muscolo diaframma abbassandolo: si crea così uno spazio nel quale i polmoni possono espandersi, riempiendosi d'aria. Quando si è tesi e preoccupati, invece, il diaframma perde parzialmente la sua capacità di abbassarsi e di fare spazio, l'aria introdotta è quindi inferiore e la persona ha il respiro corto. Il corpo usa allora un piccolo trucco: eleva di pochi millimetri le spalle e il collo a ogni respiro, in modo da creare più spazio, ma questo finisce con l'originare tensioni muscolari. In aggiunta, quando si è sotto stress l'organismo attiva la reazione di attacco: entra cioè in campo il sistema nervoso simpatico che va stimolare dei meccanismi che, per una serie di eventi concatenati, portano i muscoli a contrarsi. Se lo stress e l'ansia perdurano, i muscoli non riescono a uscire dalla fase di contrazione, dando luogo a dolori, malesseri, limitazioni nei movimenti. Fra l'altro, l'ansia e lo stress prolungati fanno calare i livelli di endorfine, sostanze che funzionano come antidolorifici naturali; di conseguenza, il dolore si avverte maggiormente.
Ansia e stress si possono provare anche guidando, in questo caso si parla di Amaxofobia.
L'ansia è uno dei sintomi della nikefobia, la paura di vincere.
L'ansia può causare anche la FOMO.
L'ansia è aggravata anche dalla guerra.
Esiste anche una depressione da lavoro.
Come mitigare il dolore
Per allentare la tensione muscolare causata dall'ansia è bene innanzitutto intervenire con rimedi sintomatici, che aiutano i muscoli a decontrarsi e sciogliersi. Eccone alcuni molto efficaci.
La borsa dell'acqua calda
In questi casi sono molto utili i trattamenti che utilizzano il caldo, che miorilassa e allunga i muscoli tesi, alleviando i dolori. Via libera, dunque, all'applicazione della borsa dell'acqua calda, ma anche alle docce e ai bagni caldi, ai cuscini da riscaldare al microonde, alle sciarpe.
I massaggi
I massaggi regalano una sensazione di piacere e di sollievo. La mobilitazione passiva delle masse e il calore sviluppato dal contatto, infatti, hanno un effetto antalgico e rilassante, anche se temporaneo. Inoltre, il fatto di essere coccolati e al centro dell'attenzione procura distensione e benessere e diminuisce le tensioni.
Lo stretching e le ginnastiche dolci
I movimenti delicati dello stretching, del pilates, dello yoga e delle altre ginnastiche dolci possono aiutare a mitigare i fastidi avvertiti.
Le terapie manuali e fisiche
Talvolta, possono essere indicate terapie manuali di manipolazione, come osteopatia o chiropratica, e terapie fisiche, come ipertermia, Tens, ionoforesi, tecarterapia, ultrasuoni.
La ginnastica riabilitativa
Spesso è consigliata una ginnastica riabilitativa e/o posturale. Esistono vari metodi e spetta al fisiatra o al fisioterapista scegliere quello più adatto alla persona. Per esempio, il metodo McKenzie si basa sul mantenimento di posture corrette e sull'esecuzione di esercizi personalizzati.
I farmaci
Quando i sintomi sono molto intensi, per donare una sensazione di sollievo, in particolare per migliorare il dolore, il medico può prescrivere farmaci antidolorifici o miorilassanti (che aiutano a sciogliere le tensioni muscolari e a migliorare il dolore). Vanno usati solo al bisogno e seguendo scrupolosamente le sue indicazioni.
Il biofeedback
Il biofeedback è una tecnica di rilassamento che insegna a prendere coscienza delle contrazioni muscolari del proprio corpo e a rilassarle.
Per tenere sotto controllo l'ansia si può ricorrere alla garden therapy.
Come ridurre l'ansia con un semplice esercizio
La respirazione può essere un valido aiuto per ridurre l'ansia. Il dottor Giuseppe Iannone, di Guida Psicologi.it, ci spiega un facile esercizio da fare per calmare questo disturbo.
Ascolta su Spreaker.Bisogna agire anche sull’ansia
Per migliorare questo tipo di tensione muscolare è fondamentale anche agire a monte, cercando di agire sulla causa del problema, ossia sull'ansia e sullo stress. L'ideale sarebbe affrontare la situazione che preoccupa e fare il possibile per risolverla o, quantomeno, accettarla al meglio, se necessario anche con l'aiuto di un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta. Se ciò non è possibile o comunque richiede del tempo, è importante cercare di favorire il rilassamento. Ecco qualche strategia utile:
- ritagliarsi ogni giorno una piccola pausa solo per sé, dedicandosi alle attività che piacciono di più;
- praticare un'attività fisica e avere uno stile di vita attivo: il movimento aiuta a scaricare tensione e nervosismo;
- una volta al giorno dedicarsi a un'attività pratica e manuale: per esempio, curare una piantina o riordinare la scrivania. Si tratta di modi semplici ma efficaci per uscire dalla dimensione dell'urgenza e recuperare quella della lentezza e delle cose veramente importanti;
- imparare a fare una cosa per volta.
L'ansia può causare anche sudorazione eccessiva.
Esiste anche una depressione stagionale primaverile.
Esiste anche un'ansia da lavoro.
Come affrontare l'ansia con la Mindfulness
L'ansia è uno stato di forte preoccupazione. In alcuni casi può essere anche utile, ad esempio quando dobbiamo affrontare un' esame, una gara, etc. Ma quando l'ansia non è delimitata nel tempo e nello spazio e invade vari contesti della nostra vita e per tempi più prolungati del dovuto, ci troviamo a che fare con sensazioni molto spiacevoli e iniziamo a stare male e a rimuginare. Come gestire l'ansia con la Mindfulness? Risponde il Dottor Vittorio Arrigoni di Guida Psicologi.it
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