Ultima modifica 01.04.2020

Generalità

Il tabagismo è l'abitudine di bruciare le foglie tabacco e inalarne i fumi derivanti, per piacere e per una forma di dipendenza.
Prima causa di morte nel mondo e prima causa di morte evitabile (sempre nel mondo), il consumo di tabacco ha cominciato a diffondersi in Europa soltanto dopo la scoperta dell'America (1492).


Tabagismo


Il tabagismo è responsabile di danni a numerosi organi e tessuti del corpo umano. Del resto, la combustione di una sigaretta produce circa 4000 sostanze, molte delle quali sono tossiche/irritanti o cancerogene.
Le più importanti e comuni affezioni derivanti dal consumo di tabacco sono: il tumore al polmone, le malattie cardiovascolari e la broncopneumopatia cronica ostruttiva.
L'unica modo per frenare gli effetti del tabagismo è smettere di fumare il prima possibile.

Definizione di tabagismo

Il tabagismo è l'atto di bruciare le foglie di tabacco e inalarne i fumi che ne derivano, per una forma di dipendenza e per piacere.
Nel linguaggio comune, il tabagismo è l'abitudine di fumare tabacco in maniera costante e prolungata.
I metodi per fumare tabacco vanno dalle comuni sigarette, ai sigari, alla pipa ecc.
Secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l'abitudine al consumo di tabacco detiene due tragici primati: rappresenta la seconda causa di morte al mondo e la prima causa di morte evitabile (sempre al mondo).

STORIA DEL TABAGISMO E SUA DIFFUSIONE

L'introduzione del tabacco in Europa avvenne soltanto dopo la scoperta dell'America, nel 1492, da parte di Cristoforo Colombo. Secondo le descrizioni dell'epoca (comprese quelle del navigatore genovese), infatti, i Nativi Americani erano consumatori abitudinari di tabacco, le cui piante crescevano rigogliose dal Nord al Sud-America.
Un personaggio cardine della diffusione del tabacco nel Continente Europeo fu il francese Jean Nicot, il quale fece scoprire l'esistenza della suddetta pianta alla Francia nel 1560.
Dalla Francia, l'utilizzo e la conoscenza del tabacco si espanse pian piano in tutti gli altri Paesi dell'Europa (Inghilterra e Spagna in primis), non senza qualche paura e timore.
Nel Seicento, Stati come la Svezia e l'Austria contavano tantissimi fumatori di tabacco; altri come la Svizzera proibivano di fumare.
Le prime industrie per la lavorazione del tabacco risalgono alla prima metà del Settecento (1730) e avevano sede in America. Da questo momento in poi, l'attività industriale legata al tabacco cominciò a espandersi sempre più, giungendo anche in Europa, in particolare in Inghilterra.
Un personaggio molto importante per la commercializzazione delle prime sigarette fu James Buchanan Duke, originario di New York. Duke fondò una compagnia per la lavorazione del tabacco tra le più potenti negli Stati Uniti e che invase anche il mercato inglese.
Nel Novecento, il consumo di sigarette diventò assai diffuso. Si pensi che diverse Nazioni partecipanti alla Prima Guerra Mondiale rifornivano i propri soldati di razioni di sigarette, alla pari di vettovaglie ed equipaggiamento bellico.
I primi report relativi all'incidenza del consumo di tabacco sulla comparsa del tumore al polmone sono datati attorno al 1930-1940. Particolarmente curiosa fu la compagna anti-fumo, promossa dal regime Nazista attorno alla fine degli anni '30 del Novecento: poiché il III Reich spendeva troppi soldi per curare le patologie dovute al fumo, Hitler e i suoi consiglieri decisero di abolirne il consumo.

Cosa contiene il tabacco?

Secondo attendibili studi, la combustione di una sigaretta (esattamente come quella di un sigaro o del tabacco di una pipa) produce ben 4000 sostanze circa. Tra queste 4000 sostanze, ce ne sono tantissime di tossiche/irritanti per il nostro organismo e almeno 70 dal comprovato potere cancerogeno sull'essere umano e sugli animali (N.B: tossico e cancerogeno non significano, esattamente, la stessa cosa).


Elenco delle più note sostanze dannose, sprigionate dalla combustione del tabacco di una sigaretta, un sigaro o la pipa.
Sostanza Tossico/irritante o cancerogeno
Cancerogeno
Cancerogeno
Cancerogeno
Cancerogeno
Cancerogeno
Cancerogeno
Cancerogeno
Tossico/irritante
Tossico/irritante
Tossico/irritante
Tossico/irritante
Tossico/irritante

N.B: benzopirene e idrocarburi aromatici sono due tra le sostanze tossiche che costituiscono la parte corpuscolata del fumo, cioè il catrame.

NICOTINA

La nicotina è la componente tossica del tabacco forse più famosa. Chiamata così in onore di Jean Nicot, è un alcaloide che dà dipendenza. Un consumatore accanito di tabacco, infatti, quando smette di fumare, sviluppa una sindrome da astinenza da nicotina che porta alla comparsa di vari sintomi, tra cui:

In genere, la fase acuta dell'astinenza da nicotina comincia 3 giorni dopo l'ultima sigaretta e dura per circa 2-3 settimane.


Sull'organismo umano, la nicotina comporta un aumento della pressione sanguigna e un innalzamento della frequenza cardiaca.

MONOSSIDO DI CARBONIO

Il monossido di carbonio è un “veleno” del fumo che, quando inalato, si mescola al sangue e comporta una riduzione dei livelli di ossigeno sanguigno.
Oltre a favorire l'ischemia del miocardio (angina pectoris e infarto), è particolarmente pericoloso per le donne in stato di gravidanza. Infatti, il suo effetto di ridurre i livelli di ossigeno sanguigno compromette la normale crescita del feto.

Effetti del tabagismo

Il tabagismo danneggia in maniera consistente numerosi organi e tessuti del corpo.
A farne le spese, sono in primis l'apparato cardiovascolare e l'apparto respiratorio; quindi, seguono il tratto orofaringeo (cioè bocca-gola), la pelle, il tratto digestivo esofago-stomaco, l'apparato genitale, il cuoio capelluto, il cervello, le ossa e alcuni organi addominali o pelvici come la vescica, i reni, l'utero (nelle donne) e il pancreas.

QUALI MALATTIE CAUSA IL TABAGISMO?

Il tabagismo può essere causa di:

  • Tumore al polmone. Secondo stime recenti, il consumo di tabacco è alla base dell'83% delle morti mondiali per tumore al polmone.
  • Broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO). Come nel caso del tumore al polmone, l'incidenza del tabagismo su questa grave affezione polmonare è assai rilevante: diverse studi hanno evidenziato che più dell'80% dei decessi per BPCO è dovuta al fumo.
  • Asma, polmonite, enfisema polmonare, fibrosi polmonare e bronchite acuta. Queste condizioni, assieme al tumore al polmone e alla BPCO, derivano tutte dalla distruzione del caratteristico tessuto ciliare delle vie respiratorie, distruzione che è indotta (ovviamente) dai “veleni” del fumo.
  • Malattie di cuore. Le principali cardiopatie provocate dal consumo di tabacco riguardano le arterie coronarie e sono: l'angina pectoris e l'infarto del miocardio.
    Inoltre, i fumatori tendono a presentare un ritmo cardiaco più alto del normale.
  • Tumori a livello del tratto orofaringeo. Si tratta di neoplasie quali: il tumore alla bocca, il tumore alla gola, il tumore alla lingua, il tumore alle labbra e il tumore alla laringe.
  • Tumori a livello di esofago e stomaco. Le neoplasie dell'esofago rappresentano, in genere, una grave complicanza della malattia da reflusso gastroesofageo (indotta a sua volta dal consumo abitudinario di tabacco). Le neoplasie dello stomaco, invece, derivano da un'alterazione del normale epitelio che costituisce la parete gastrica: a causa di tale alterazione, lo stomaco diventa particolarmente sensibile alle sostanze acide in esso contenute e sviluppa una predisposizione ai processi tumorali.
  • Tumori a carico di pancreas, vescica, utero (cervice uterina) e reni.
  • Gravi alterazioni a carico della circolazione sanguigna. I fumatori presentano ipertensione, livelli ridotti di ossigeno nel sangue, una spiccata tendenza a soffrire di aterosclerosi e vasocostrizione persistente. Tutto ciò pregiudica l'ossigenazione di alcuni tessuti del corpo (capelli, cute ecc) e aumenta drasticamente il rischio di ictus (anche di un 50%) e di aneurisma cerebrale.
  • Problemi d'erezione, nell'uomo. Sono dovuti a una ridotta irrorazione sanguigna dei vasi arteriosi del pene.
  • Problemi di fertilità, sia nell'uomo che nella donna. L'uomo che consuma elevate quantità di tabacco potrebbe veder ridotta la propria capacità di produrre spermatozoi.
    La donna forte fumatrice, invece, potrebbe avere problemi a rimanere incinta e/o a portare a termine le gravidanze.
  • Menopausa precoce, nella donna.
  • Invecchiamento precoce della pelle. A causa del tabacco, i fumatori tendono ad avere una pelle giallastra e arida (soprattutto a livello della mano che tiene la sigaretta), numerose rughe (specie attorno agli occhi e alla bocca) e le guance incavate.
  • Denti macchiati, gengiviti e alito cattivo.
  • Fragilità ossea e, nei casi più gravi, osteoporosi. L'osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro, che provoca un forte indebolimento delle ossa. L'indebolimento scaturisce dalla riduzione della massa ossea, riduzione che, a sua volta, è conseguenza del deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo.
  • Problemi in fase di gravidanza. Le donne in stato di gravidanza che consumano tabacco (o inalano fumo passivo) sono maggiormente predisposte a: aborto spontaneo, parto prematuro, morte alla nascita del neonato, SIDS (morte in culla), difetti congeniti nel neonato, problemi placentari, basso peso alla nascita e distress respiratorio neonatale.

Il tabagismo peggiora il quadro sintomatologico di diverse patologie, tra cui:

TABAGISMO ED EFFETTI SULLA DURATA DELLA VITA MEDIA

In passato, diversi studi hanno provato a stabilire quanto incida il tabagismo sulla vita media dell'essere umano. Ne è emerso che 20 sigarette al giorno riducono di 4,6 anni la vita di un individuo di 25 anni, mentre 40 sigarette la riducono di 8,3 anni.

DANNI PASSIVI DEL TABAGISMO

I danni passivi del tabagismo sono le conseguenze nocive che rientrano sotto il nome più comune di fumo passivo.
Il fumo passivo è, per definizione, il fumo che le persone non fumatrici inalano involontariamente, nel momento in cui si trovano nelle vicinanze di soggetti fumatori.
I danni e le patologie che possono derivare dall'esposizione al fumo passivo sono sovrapponibili, in buona parte, a quelli del fumo attivo.

CHI MANIFESTA I DANNI MAGGIORI?

I fumatori su cui sono più evidenti i danni del tabagismo sono i consumatori di tabacco più accaniti e quelli di più vecchia data.

ALTRI EFFETTI ANCORA

Secondo alcuni studi scientifici, il tabagismo favorirebbe lo sviluppo di: demenza, neuropatia ottica, degenerazione maculare, cataratta, psoriasi, perdita dei denti e fenomeno di Raynaud.
Inoltre, non bisogna dimenticare che il fumo impregna gli indumenti di un odore sgradevole, è costoso e può rappresentare motivo di litigio tra amici o tra familiari.

Diffusione

Il tabagismo è, purtroppo, un'abitudine molto diffusa in tutti i paesi del globo: secondo le più recenti indagini statistiche, i consumatori abitudinari di tabacco nel mondo sarebbero circa 1,1 miliardi.
Altre ricerche, relative in questo caso alla mortalità del tabagismo, hanno dimostrato che il fumo è responsabile di 5-6 milioni di morti in tutto il mondo (N.B: circa 600.000 sono vittime del fumo passivo). Per tali individui, le cause di morte più comuni sono il cancro, le malattie cardiovascolari e le malattie respiratorie.
Una recente previsione dell'OMS affermava che, se il trend non cambia, dal 2030, i decessi per tabagismo saranno 10 milioni all'anno.

DIFFUSIONE DEL TABAGISMO IN ITALIA

Relativamente alla diffusione del tabagismo in Italia, i dati Istat del 2014 riportano che:

  • I fumatori totali sono circa 10-11 milioni circa. Anche se la differenza in termini percentuali non è più così ampia come in passato, gli uomini fumatori sono ancora di più delle donne fumatrici (poco più di 6 milioni di uomini contro i restanti 4 milioni e poco più di donne).
  • Le morti annuali per tabagismo sono tra le 70.000 e le 83.000: il 25% di questi decessi riguarda individui di età compresa tra i 35 e i 65 anni.
  • Gli uomini che consumano più tabacco sono i giovani adulti di età compresa tra i 25 e i 34 anni. Tra la popolazione femminile, invece, le maggiori fumatrici sono le giovani donne tra i 20 e i 24 anni.
Tabella. La diffusione del tabagismo negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
Stime per anno Stati Uniti Regno Unito
Numero di morti totali 443.000 100.000
Morti per tumore al polmone 127.000 30.000
Morti per altri tumori 36.000 Dato non disponibile
Morti per BPCO 100.000 25.000
Morti per malattie di cuore 125.000 20.000
Morti a causa del fumo passivo 41.000 (7000 circa a causa di tumore al polmone e 34.000 circa a causa di malattie cardiache) 12.000

Rimedi

Il rimedio migliore contro il tabagismo o, meglio, contro gli effetti del tabagismo è smettere di consumare tabacco.
Numerosi esperimenti e tantissime osservazioni cliniche hanno dimostrato che i danni del fumo sono reversibili: occorre pazienza e forza di volontà, ma, se s'interviene con tempestività, ci sono buone possibilità di evitare conseguenze irreversibili.


Se è vero che gli anni di fumo incidono sulla gravità dei danni da tabagismo, è altrettanto vero che prima un fumatore smette di fumare e minori saranno le conseguenze, comprese quelle irreversibili.

PROGRAMMI PER SMETTERE DI FUMARE

Per i fumatori dotati di meno forza di volontà e per quelli che semplicemente hanno bisogno di un aiuto, esistono dei programmi appositi per smettere di fumare. Di fatto, questi programmi sono guide, scritte da esperti e ricche di consigli e trucchi su come abbandonare il vizio del fumo.
Chiunque fosse interessato a conoscere nei dettagli i suddetti programmi può rivolgersi al proprio medico curante.

RIMEDI CONTRO L'ASTINENZA DA NICOTINA

Pur affidandosi a un programma contro il vizio del fumo, alcuni fumatori non riescono a vincere i sintomi dell'astinenza da nicotina e falliscono nel loro proposito di smettere di consumare tabacco.
Questi soggetti sono i candidati ideali per l'assunzione di alcuni prodotti farmacologici, come il bupropione, la vareniclina e i cosiddetti sostituti della nicotina.

  • Bupropione e vareniclina sono due farmaci mimano gli effetti della nicotina, pur non contenendola. Assumibili solo su prescrizione medica, sono entrambi discretamente efficaci nel ridurre il desiderio di fumare.
  • I sostituiti della nicotina (o sostituti alla nicotina) sono medicinali a base di nicotina, studiati per ridurre il desiderio di fumare in maniera graduale. La loro somministrazione attenua, con buoni risultati, l'impatto che i sintomi dell'astinenza da nicotina hanno sugli ex-fumatori più sensibili.
    Utilizzabili anche senza prescrizione medica, i sostituti della nicotina esistono sotto forma di cerotti, gomme da masticare, inalatori, spray e lozioni.
    In caso di gravidanza, è meglio chiedere consiglio al proprio medico, prima di farne uso.

SIGARETTA ELETTRONICA

Ormai da qualche anno, i fumatori possono ricorrere all'utilizzo della sigaretta elettronica.
Sulla sicurezza di questo strumento, medici ed esperti hanno sollevato alcuni dubbi, ma hanno anche ammesso che gli effetti sulla salute dell'essere umano sono sicuramente inferiori agli effetti del tabagismo (inteso come combustione delle foglie di tabacco).


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza