Sonnolenza - Avere Sempre Sonno: Cause e Cosa Fare

Sonnolenza - Avere Sempre Sonno: Cause e Cosa Fare
Ultima modifica 14.02.2023
INDICE
  1. Cos’è
  2. Cause e Fattori di Rischio
  3. Sintomi e Conseguenze
  4. Cosa Fare

Cos’è

Cosa s’intende con Eccessiva Sonnolenza?

La sonnolenza è la difficoltà di restare svegli e vigili. Questa manifestazione è caratterizzata da uno stato di torpore ed una riduzione del livello di coscienza, segnali tipici di chi sta per cedere al sonno.

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Normalmente, la sonnolenza rappresenta una fase di transizione del ciclo sonno-veglia, ma se eccessiva, diurna (non in procinto del riposo notturno) e persistente può essere indicativa di alcuni disturbi sottostanti. Le cause principali della sonnolenza sono:

  • Le cattive abitudini, come una ridotta possibilità di dormire o un programma di sonno irregolare;
  • Un disturbo del sonno come l'apnea ostruttiva del sonno;
  • Gli effetti collaterali di alcuni farmaci;
  • Altre condizioni mediche sottostanti.

La sonnolenza può accompagnarsi a irritabilità, deficit di attenzione, sensazione di pesantezza delle palpebre, sbadigli frequenti e impulso a sfregarsi gli occhi.

Una volta determinata la causa della sonnolenza eccessiva, il medico può stabilire un piano di trattamento. Per la maggior parte delle persone, ciò comporta il cambiamento delle proprie abitudini, le modifiche dell'ambiente in cui si riposa e l'adozione di comportamenti utili a favorire il sonno. In qualche caso, possono essere indicati ulteriori esami medici o studi sul sonno.

Cause e Fattori di Rischio

L'eccessiva sonnolenza non è un disturbo in sé, ma rappresenta un sintomo che riconosce molte cause diverse. Spesso, ad esserne responsabile è un disturbo del sonno sottostante: la maggior parte delle condizioni che influenzano negativamente la quantità, la profondità e la continuità del riposo notturno possono determinare un'eccessiva sonnolenza diurna.

Sonnolenza causata dalla Privazione del Sonno

Non sempre dormire male e/o poco è immediatamente associato alla sonnolenza dalla persona che ne soffre. In alcune occasioni, il sonno frammentato o disturbato provoca evidenti risvegli notturni e, di conseguenza, svegliarsi stanchi è correlabile a tali episodi; altre volte, si verificano delle interruzioni incoscienti capaci in egual modo di interferire con la durata e la qualità del sonno, provocando sonnolenza durante il giorno.

La privazione del sonno può essere di breve durata o cronica e può essere essa stessa causata da numerosi disturbi del sonno e altre condizioni mediche.

Un motivo abbastanza comune alla base dell'eccessiva sonnolenza è l'apnea ostruttiva del sonno. Le persone che ne sono affette sperimentano brevi pause respiratorie durante la notte e, di conseguenza, tendono a svegliarsi molte volte. Questi risvegli interrompono continuamente la naturale alternanza delle fasi profonde (NREM) e leggere (REM) del sonno. Come risultato, chi soffre di apnee ostruttive del sonno sperimenta una frammentazione del fisiologico riposo che conduce ad una privazione del sonno (o carenza). L'apnea notturna centrale (CSA) è un disturbo meno comune, ma anche questa condizione contribuisce a causare sonnolenza.

L'insonnia è un'altra causa comune di sonnolenza eccessiva: la mancanza di sonno e la difficoltà a rimanere addormentati per le 7-9 ore ottimali non consentono un adeguato recupero per lo svolgimento efficace delle attività quotidiane. L'insonnia è spesso correlata ad altri disturbi del sonno qui descritti che contribuiscono a loro volta a dare origine alla sonnolenza eccessiva.

Un altro disturbo del sonno meno comune che causa un'eccessiva sonnolenza è la narcolessia: chi ne soffre si addormenta involontariamente e brevemente durante il giorno, mentre parla, mangia o guida. Oltre a percepire una marcata sonnolenza durante il giorno, le persone narcolettiche spesso manifestano disturbi del sonno durante la notte, il che aggrava il problema del torpore diurno.

Altri disturbi del sonno che contribuiscono alla sonnolenza diurna comprendono:

  • Sindrome delle gambe senza riposo;
  • Disturbi circadiani del ritmo sonno-veglia (jet lag e sindrome del turnista);
  • Privazione del sonno per:
    • Non dare priorità al dormire: la carenza di sonno è spesso guidata da scelte volontarie che riducono il tempo di riposo disponibile e può causare sonnolenza il giorno successivo. Ad esempio, una persona che decide di stare alzata fino a tardi per guardare una serie TV può sperimentare una privazione del sonno acuta. Il problema può accumularsi nel tempo: quando queste scelte causano una carenza di riposo per un lungo periodo di tempo può svilupparsi la sindrome da sonno insufficiente.
    • Scarsa qualità del sonno: la carenza di sonno riguarda non solo dormire meno del necessario, ma anche la qualità del sonno. Le fasi del sonno non si verificano una sola volta a notte, ma si alternano più volte per un totale di 5-6 cicli completi della durata di 90-100 minuti. Quando si va a letto, la prima parte del sonno è profondo e difficilmente in questa fase del riposo ci si risveglia. All'incirca dopo le prime tre ore dall'addormentamento, il sonno diventa più leggero ed è questo il momento in cui, se intervengono cause interne od esterne, si verificano i risvegli notturni. Se queste interruzioni sono frequenti e, nel corso della notte, non si susseguono tutte le fasi del sonno da profondo (NREM) a leggero (REM), il giorno dopo ci si sentirà inevitabilmente stanchi, anche se si dorme per il numero di ore consigliato.
  • Minzione notturna frequente: questa condizione, nota come nicturia, comporta la necessità di alzarsi dal letto durante la notte per fare pipì.

Sonnolenza causata da Altre Condizioni Mediche

  • Praticamente qualsiasi disturbo che induce dolore, tra cui artrite, fibromialgia o ernia del disco, può complicare il sonno e rendere una persona incline alla sonnolenza durante il giorno;
  • Alcuni farmaci, in particolare i sedativi, antidepressivi e antistaminici, possono causare sonnolenza e disorientamento durante le ore di veglia. Anche la sospensione di certi medicinali può provocare questo sintomo quale effetto collaterale.
  • La sonnolenza diurna può avere cause psicologiche, quali stress, ritmi di vita irregolari, disturbi d'ansia, depressione maggiore, bipolarismo e disturbo da stress post-traumatico.
  • In alcuni casi, la sonnolenza post-prandiale riflette la presenza di disturbi gastro-intestinali, che rendono difficile la digestione.
  • Anche condizioni mediche come l'anemia, i livelli anormali di sodio nel sangue e gli squilibri elettrolitici possono provocare un'eccessiva sonnolenza.
  • Oltre alle numerose cause di carattere patologico, la sonnolenza eccessiva si può attribuire anche a condizioni fisiologiche, come i cambi di stagione, la sindrome premestruale, la gravidanza, l'abuso di alcol o di stimolanti, come il caffè.
  • Molte altre condizioni patologiche si manifestano con tale sintomo: malattie neurodegenerative (demenza e morbo di Parkinson), lesioni cerebrali neoplastiche e traumatiche (come le commozioni cerebrali), infezioni (es. meningite, encefalite), disfunzioni metaboliche e disordini endocrini (come il diabete e l'ipotiroidismo), malattie infettive, intossicazioni, epatopatie, disturbi alla vista ecc.

Sintomi e Conseguenze

Sonnolenza: Quali Sintomi comporta?

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Le persone che hanno una sonnolenza eccessiva si sentono assonnate e pigre quasi tutti i giorni e questi sintomi spesso interferiscono con il lavoro, la scuola, le attività o le relazioni interpersonali. La sonnolenza eccessiva è diversa dalla stanchezza che è caratterizzata da bassa energia e dalla necessità di riposare (non necessariamente dormire), nonostante i pazienti con questa condizione lamentino spesso un senso di "affaticamento".

Consulta anche Non Riesco a Dormire: Effetti di Privazione del Sonno e Cattivo Riposo

Cosa Fare

Il modo migliore per trattare la sonnolenza eccessiva è affrontarne la causa sottostante. Spesso, questo significa apportare modifiche al programma del sonno, alle abitudini e alle routine, alla gestione dello stress o all'ambiente in cui dormi. Se il riposo notturno viene ostacolato da disturbi del sonno, come l'apnea notturna, o specifici problemi di salute, il trattamento di tali condizioni può ridurre drasticamente la sonnolenza diurna.

Come Affrontare e Prevenire la Sonnolenza

Nella maggior parte dei casi, l'igiene del sonno - cioè la cura dell'ambiente affinché sia ideale per il relax e la correzione delle abitudini quotidiane inadeguate - è una componente centrale della prevenzione e del trattamento per contrastare la sonnolenza diurna.

Una buona igiene del sonno consente di limitare i fattori che influenzano sia l'addormentarsi, sia il rimanere addormentati, rendendo più facile ottenere un riposo notturno continuativo, stabile, senza interruzioni o interferenze.

A tal proposito, può essere utile:

  • Andare a letto e svegliarsi alla stessa ora tutti i giorni, anche nei fine settimana. Nel pianificare questi tempi, assicurarsi di dormire per un periodo sufficiente per recuperare le energie spese durante la veglia. La stabilità nella routine del sonno aiuta ad evitare le fluttuazioni nel sonno notturno.
  • Seguire una routine costante prima di andare a letto: prima di coricarsi, un "programma" regolare può predisporre alla giusta condizione mentale per dormire bene. In tal senso, utile può essere anche mettere in atto strategie per trattare e ridurre lo stress: trovare modi per rilassarsi, come fare un bagno caldo, leggere o fare stretching in silenzio, respirare profondamente.
  • Evitare alcol, sigarette, caffeina e pasti abbondanti la sera, soprattutto nelle ore prima di coricarsi.
  • Ridurre l'uso di dispositivi elettronici prima di andare a letto e cercare di non usarli mai quando si è a letto.
  • Per facilitare la continuità del sonno, occorre eliminare quante più possibili fonti di disturbi del sonno dalla camera da letto. Ad esempio, può essere utile: usare tende oscuranti, indossare tappi per le orecchie e assicurarsi che il materasso, i cuscini, le coperte e le lenzuola siano comodi e confortevoli.
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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici