Ultima modifica 01.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Trattamento e Rimedi

Generalità

La sinusite mascellare è un'infiammazione dei seni paranasali situati a livello degli zigomi e della radice del naso.

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Questa condizione può derivare da infezioni, reazioni allergiche, difetti anatomici dei seni paranasali e patologie dei denti dell'arcata superiore.

La sinusite mascellare causa tipicamente dolore nella regione delle guance, congestione nasale, rinorrea purulenta, mal di denti e cefalea frontale. Talvolta, si associano anche malessere generale e febbre.

La diagnosi della sinusite mascellare viene formulata sulla base della valutazione clinica, dell'esame endoscopico dei meati medi e della tomografia computerizzata (TC) del massiccio facciale.

Decongestionanti, spray nasali a base di corticosteroidi ed applicazioni di calore umido possono contribuire ad alleviare i sintomi. Il trattamento delle sinusiti mascellari batteriche è basato, invece, sull'antibioticoterapia. La chirurgia è indicata in caso di insuccesso della terapia medica e serve per correggere le cause patologiche e migliorare il drenaggio sinusale.

Cos’è

Sinusite: nozioni preliminari

  • La sinusite è un processo infiammatorio, acuto o cronico, che colpisce uno o più seni paranasali (frontali, mascellari, etmoidali e sfenoidali).
  • I seni paranasali sono cavità inserite nello spessore delle ossa craniche, localizzate dietro al naso, tra e sopra gli occhi (a livello della fronte e della radice del naso) e dietro gli zigomi. Queste strutture comunicano con il naso attraverso gli osti (piccoli condotti che consentono il passaggio nel naso del muco prodotto dalla mucosa che riveste i seni).
  • Generalmente, il seno paranasale più colpito dalla sinusite è quello mascellare.
  • Il seno mascellare è situato tra la cavità nasale ed il cavo orale. Per tale motivo, quest'area è suscettibile di contaminazione batterica sia da parte dei germi del cavo orale, sia degli agenti che infettano le prime vie aeree.

Sinusite mascellare: che cos'è?

La sinusite mascellare è un'infiammazione dei seni paranasali situati nella parte anteriore del volto, a livello degli zigomi e della radice del naso. Le sinusiti mascellari si sviluppano spesso a seguito di un'infezione virale acuta delle vie aeree superiori (come raffreddore, influenza e sindromi parainfluenzali).

Cause

A seconda dell'origine dell'infiammazione, è possibile distinguere sinusiti mascellari odontogene e rinogene.

Sinusite mascellare rinogena

La sinusite mascellare rinogena è causata dalla riduzione o dal blocco completo della ventilazione, cioè dell'ingresso d'aria nella cavità nasale durante la respirazione. Ciò altera la fisiologia della mucosa sinusale (in particolare, aumenta la produzione di muco e si verifica un restringimento o un'ostruzione degli osti del seno mascellare) ed ostacola il normale drenaggio delle secrezioni verso la cavità nasale.

Il ristagno del muco nei seni paranasali può favorire lo sviluppo e la replicazione di microrganismi patogeni, che, dal naso alla gola, possono raggiungere i seni paranasali. In questi casi, all'infiammazione si sovrappone l'infezione.

La sinusite mascellare rinogena può avere origine virale (forma più frequente), batterica o fungina.

In genere, si osserva il sopraggiungere della sinusite in seguito ad una rinite acuta (cioè un raffreddore) o cronica (allergica o ipertrofica). Per questo motivo, la sinusite mascellare, tranne i casi in cui è odontogena (ovvero derivante da una patologia dei denti), andrebbe definita rino-sinusite.

A provocare la sinusite mascellare rinogena possono essere anche le alterazioni anatomiche delle strutture nasali, le allergie ed i traumi (in particolare, la frattura delle ossa che delimitano i seni paranasali).

Sinusite mascellare odontogena

La sinusite mascellare odontogena è la conseguenza di patologie infettive dentali. Di tanto in tanto, può accadere, infatti, che un ascesso periapicale di un dente mascellare diffonda al seno sovrastante.

Le infezioni dell'arcata superiore dei denti possono essere trasmesse ai seni mascellari anche a seguito di:

  • Cure dentarie mal eseguite (es. estrazioni dentarie, fistole oro-antrali non adeguatamente trattate e terapie endodontiche);
  • Posizionamento incongruo di impianti dentali.

Le cause odontogene sono responsabili di circa il 10-12% delle sinusiti mascellari.

Fattori di rischio

I fattori di rischio più comuni per la sinusite includono fattori che ostacolano il normale drenaggio del seno paranasale mascellare, quali:

Alcune persone presentano una predisposizione alla sinusite mascellare a causa di:

Sintomi e Complicazioni

I sintomi della sinusite mascellare variano a seconda della loro evoluzione, in forme acute o croniche.

Nella forma acuta, le manifestazioni tendono a risolversi entro due-tre settimane (completa risoluzione in meno di 30 giorni). Se si protraggono più a lungo, anche per due mesi e oltre, significa che la sinusite mascellare è cronicizzata.

Sinusite mascellare acuta

Il sintomo più caratteristico della sinusite mascellare acuta è rappresentato dalla comparsa di un dolore al volto unilaterale, che generalmente interessa le guance, subito sotto gli occhi, e la mascella (ovvero il seno interessato dalla patologia).

La sensazione può estendersi anche alle orbite oculari ed il senso di pesantezza si accentua quando si effettuano i movimenti del capo oppure quando viene esercitata una pressione sul seno interessato (dolorabilità al tatto).

Altre manifestazioni che si possono associare alla sinusite mascellare comprendono:

Nella sinusite mascellare acuta può comparire anche una secrezione giallo-verdastra, contenente pus, che dalla sede dell'infiammazione scende nel naso o nella gola (scolo retrofaringeo).

Sinusite mascellare cronica

I sintomi della sinusite mascellare cronica sono più sfumati e protratti nel tempo, con accessi in determinate occasioni, come dopo un colpo di freddo o un raffreddore. Di solito, i pazienti che ne sono interessati riferiscono dolore intermittente alla mascella, insieme ad un senso di pesantezza all'occhio e lateralmente al naso. Nonostante non provochi sintomi fastidiosi, l'infiammazione si espande e, nei casi più severi, può arrivare a danneggiare la struttura delle ossa.

Possibili conseguenze della sinusite mascellare

La complicanza principale della sinusite mascellare è rappresentata dalla diffusione locale dell'infezione batterica, la quale può predisporre a:

  • Cellulite orbitaria o periorbitaria;
  • Trombosi del seno cavernoso;
  • Ascesso epidurale o cerebrale.

Diagnosi

Per effettuare la diagnosi della sinusite mascellare, occorre basarsi sui sintomi riferiti dal paziente e sui dati clinico-strumentali.

L'anamnesi patologica deve ricercare le manifestazioni suggestive delle possibili cause, determinando l'eventuale ruolo di agenti infettivi o allergeni (es. esposizione a potenziali agenti scatenanti, correlazione con la stagione in cui si manifesta ecc.).

L'esame obiettivo si focalizza sul naso e sulle aree sovrastanti i seni paranasali. Il volto viene ispezionato ricercando un arrossamento localizzato sui seni mascellari e frontali; tali aree sono anche palpate alla ricerca di dolorabilità.

L'osservazione della dentatura è sistematica per ricercare una lesione degli apici dentari. A questa deve affiancarsi una diagnostica radiografica sinusale e dentale.

La valutazione specialistica otorinolaringoiatrica della sinusite mascellare può prevedere anche un esame in endoscopia (videoendoscopia nasale), eseguito con strumenti a fibre ottiche, attraverso le fosse nasali. Quest'indagine fornisce informazioni sull'aspetto della mucosa nasale, rilevandone il colore (es. rosso o pallido), la tumefazione, l'eventuale presenza e le caratteristiche delle secrezioni, nonché l'esistenza di polipi o altre alterazioni anatomiche. Per identificare l'agente infettivo implicato nella sinusite mascellare, è possibile eseguire un esame colturale del muco nasale con antibiogramma.

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Per sapere con precisione dove è localizzata l'infiammazione alla base della sinusite mascellare, quanto è realmente estesa la patologia ed evidenziare le strutture paranasali responsabili, il medico può consigliare anche il ricorso ad una tomografia computerizzata (TC) del massiccio facciale.

Quest'esame può essere effettuato anche dopo un ciclo di terapia medica allo scopo di stimare correttamente l'entità della patologia, senza le "interferenze" dovute alla presenza di secrezioni nasali.

Trattamento e Rimedi

La sinusite mascellare non va assolutamente trascurata, in quanto rischia di diventare cronica. Per quanto riguarda il trattamento, gli interventi sono diretti alle cause scatenanti. In linea generale, la terapia della sinusite mascellare è farmacologica e, quando necessario, chirurgica.

L'obiettivo è diretto al miglioramento del drenaggio sinusale ed alla risoluzione dell'infezione.

Farmaci

Per alleviare la sintomatologia della sinusite mascellare, il medico può indicare l'impiego di antinfiammatori e decongestionanti locali, somministrati con gocce nasali o mediante aerosol.

Se la sinusite mascellare è provocata da fattori allergici, può essere utile anche l'uso di antistaminici.

In presenza di sinusiti mascellari di origine batterica, il trattamento è basato sull'antibioticoterapia (come amoxicillina/clavulanato o doxiciclina somministrati per 5-7 giorni per la forma acuta e fino a 4-6 settimane per quella cronica), mentre le infezioni da funghi rendono necessari gli antimicotici. Talvolta, per alleviare i sintomi, possono essere prescritti anche dei farmaci corticosteroidi sistemici.

Chirurgia

Per risolvere le forme di sinusite mascellare che non rispondono alla terapia farmacologica, il medico può consigliare un intervento chirurgico per migliorare il drenaggio sinusale. Quest'approccio è utile soprattutto in presenza di sinusiti mascellari croniche associate ad alterazioni della struttura ossea del naso ed in quelle acute complicate dall'estensione della malattia.

La procedura ha come obiettivo principale il recupero della normale funzione del seno mascellare, rispettando la normale fisiologia delle strutture nasali.

L'intervento consente, in particolare, di:

  • Rimuovere il materiale purulento dai seni mascellari;
  • Ripristinare il drenaggio e migliorare la ventilazione;
  • Correggere le alterazioni anatomiche che contribuiscono alla sinusite mascellare.

Di solito, la procedura a cui si ricorre è denominata ESS (Endoscopic Sinus Surgery, cioè chirurgia endoscopica sinusale). In pratica, si interviene con strumenti piccolissimi che vengono introdotti attraverso le fosse nasali, sotto il controllo di una micro-telecamera. Quest'ultima permette al medico di vedere su monitor le zone sulle quali sta operando e di agire in maniera mirata sull'area interessata.

La chirurgia della sinusite mascellare per via endoscopica è mini-invasiva e presenta tempi di degenza molto ridotti e disagi minimi per la persona. In genere, l'operazione permette la risoluzione dell'infiammazione.

In presenza di una sinusite mascellare odontogena, invece, occorre il contemporaneo ed adeguato trattamento della sorgente dentaria di infezione (mediante approccio intra-orale) e dell'infiammazione dei seni paranasali, per assicurare la completa guarigione dall'infezione e prevenire eventuali recidive e complicanze.

Qualche consiglio

Per alleviare i disturbi associati alla sinusite mascellare e favorire la guarigione, inoltre, è consigliabile:

  • Evitare gli ambienti secchi ed affollati;
  • Cercare di soffiare una narice alla volta: in tal modo, si previene l'eccesso di pressione nelle orecchie che può facilitare il passaggio dei batteri nei seni paranasali;
  • Bere molta acqua nel corso della giornata: quest'abitudine mantiene una giusta idratazione e contribuisce a rendere meno dense le secrezioni nasali;
  • Umidificare in modo adeguato l'ambiente, così da favorire il drenaggio nasale. Le condizioni ambientali ottimali per il benessere delle alte vie aeree sono di circa 18-20°C ed un'umidità intorno al 45-55%;
  • Astenersi dal fumo di sigaretta (anche passivo), in quanto irrita la mucosa respiratoria e ne blocca i meccanismi di difesa, soprattutto il trasporto muco-ciliare;
  • Non esporsi a correnti d'aria ed a temperature molto rigide;
  • Massaggiare le zone doloranti;
  • Fare esercizio fisico;
  • Ricorrere alle cure termali (inalazioni di vapore).

Più in generale, quando si manifestano i primi sintomi della sinusite mascellare, come la congestione o la rinorrea, è indicato fluidificare il muco nasale per una più facile espulsione. A tale scopo, è possibile ricorrere a suffumigi con acqua bollente e bicarbonato oppure ad irrigazioni delle fosse nasali con una soluzione salina. Quest'ultima pratica permette la rimozione del muco, ostacolando la colonizzazione da parte di agenti patogeni, quindi aiuta a prevenire sinusiti, otiti medie, riniti e faringiti. Il lavaggio nasale può essere attuato anche con altri metodi, che includono la doccia micronizzata e gli spray a base di soluzione salina (isotonica o ipertonica), acquistabili in farmacia. Anche l'applicazione di panni umidi e caldi sui seni interessati e l'assunzione di bevande calde può aiutare ad alleviare i sintomi della sinusite mascellare.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici