Il Sintrom (Acenocumarolo) è un farmaco anticoagulante orale assunto per "fluidificare" il sangue e renderlo meno incline alla formazione di coaguli. E' disponibile nelle comuni farmacie dietro presentazione di regolare ricetta medica, in compresse da uno e da quattro milligrammi.
Il Sintrom riduce il rischio che si formino dei trombi (coaguli o "grumi" di sangue) all'interno della circolazione. Tale attività è particolarmente importante per i pazienti portatori di determinate malattie che li espongono ad un maggior rischio di trombosi (formazione di trombi). Il sintrom è tradizionalmente indicato nelle seguenti patologie: trombosi venosa profonda (TVP), embolie polmonari (EP), fibrillazione atriale (FA), nella profilassi del reinfarto e in presenza di protesi valvolari cardiache meccaniche.
Ma perché è così importante prevenire la trombosi? Il rischio di tale condizione sta nella possibile frantumazione dei coaguli, dalla quale originerebbero dei frammenti (detti emboli) che, spinti dal sangue, potrebbero finire con l'occludere un vaso sanguigno in un organo importante, come per esempio il polmone, il cuore o il cervello, provocando eventi potenzialmente letali, come embolia polmonare, infarto e ictus.
Oltre al Sintrom (Acenocumarolo), un altro importante anticoagulante disponibile in Italia è il Coumadin (Warfarin). Il meccanismo d'azione dei due farmaci è simile, dal momento che entrambi interferiscono con il meccanismo della coagulazione attraverso l'inibizione dei fattori vitamina K dipendenti. La differenza principale tra i due farmaci sta nel tempo di insorgenza e scomparsa dell'effetto terapeutico, più rapidi per il sintrom e un po' più lenti per il coumadin. I valori di INR, inoltre, sono un po' più stabili se la terapia anticoagualante viene eseguita con il coumadin piuttosto che con il sintrom. Si tratta comunque di differenze di poca importanza dal punto di vista pratico; per questo rimandiamo il lettore ai tre articoli di approfondimento sul coumadin per ottenere informazioni valide anche per il sintrom:
La confezione di Coumadin contiene compresse da 5 mg, mentre il Sintrom esiste in due confezioni, da 1 e da 4 mg. Poiché questi farmaci vengono utilizzati spesso frazionati (un quarto o mezza pastiglia), il Sintrom è, almeno sotto questo punto di vista, di più facile impiego.
Ricordiamo che l'INR è un esame condotto su un piccolo campione di sangue che rileva il cosiddetto "tempo di protrombina". In pratica questo test misura il periodo di tempo necessario alla formazione di un coagulo dopo il contatto del sangue con apposite sostanze. Tale valore, al fine dell'ottenimento dell'INR, viene poi rapportato con il tempo di protrombina medio di pazienti non in cura con anticoagulanti. Se l'INR è più basso di quanto richiesto occorre aumentare la dose di sintrom, se è più alto si deve ridurre, mentre se l'INR è ottimale si mantiene il dosaggio in atto. Entrambi i farmaci anticoagulanti devono essere assunti in dosi estremamente personalizzate, poiché ogni paziente richiede quantità diverse per arrivare ad un livello ottimale di "scoagulazione". I giorni più delicati in tal senso sono proprio quelli che seguono l'inizio del trattamento, poiché solo per mezzo di controlli ravvicinati dell'INR è possibile stabilire la dose ottimale per la singola persona. Questa potrà comunque variare nel tempo in base ai risultati dei successivi controlli che, con la stabilizzazione del dosaggio del farmaco, possono avvenire anche ogni 4-5 settimane.
La dose adeguata di sintrom, in particolare, può modificarsi per interferenza di altri farmaci, di malattie nuove, di dimenticanze nell'assunzione del farmaco, di variazioni della dieta o dell''attività fisica.