Sintomi Omicron: Incubazione, Durata e Come Riconoscerli
Cos’è Omicron?
Omicron è la variante di SARS-CoV-2, tecnicamente il lignaggio B.1.1.529, più recentemente rilevata e, al momento, una delle dominanti in Europa.
Omicron sembra causare sintomi più lievi rispetto alle varianti precedenti, specialmente nelle persone completamente vaccinate. Nelle persone non vaccinate, il decorso rimane, invece, imprevedibile e compreso nello spettro: malattia grave, moderata, lieve o infezione asintomatica.
La comprensione della variante continua ad evolversi: finora la ricerca ha evidenziato che Omicron è più trasmissibile e alcuni sintomi possono essere diversi. Sebbene ci siano sottili differenze tra l'ultimo ceppo di coronavirus e quelli precedenti, finora i segni di infezione sembrano abbastanza simili.
Variante Omicron: Perché Preoccupa?
Gran parte delle mutazioni di Omicron sono a carico di "spike", cioè la proteina che il coronavirus utilizza per eludere le difese delle cellule del nostro organismo, in modo da sfruttarle per produrre copie di sé e stabilire l'infezione. Spike è anche il target contro cui si esplica l'azione dei vaccini.
Il tipo di mutazioni e il fatto che si stia diffondendo molto velocemente fa temere che la nuova variante possa essere "più brava" a infettare le cellule.
La buona notizia è che, nel complesso, Omicron è più mite di Delta. Un problema, tuttavia, è che i sintomi di Omicron possono sovrapporsi a quelli del comune raffreddore e influenza. In inverno, può essere difficile differenziare COVID da altri infezioni virali tipiche della stagione fredda.
Per questo motivo, l'emergere della variante Omicron non cambia le precauzioni di sicurezza COVID-19.
Leggi anche: Freddo: Effetti Sulla Salute e RischiQuali Sono i Sintomi di Omicron?
L'infezione da Omicron comporta sintomi variabili da persona a persona, ma è stato evidenziato che i disturbi tendono ad essere lievi e durare pochi giorni in chi è vaccinato; senza copertura vaccinale, invece, non è sempre possibile prevedere chi svilupperà forme gravi di COVID-19.
Tra la popolazione suscettibile, la gravità dell'infezione da SARS-CoV-2 non è cambiata, quindi anche le forme determinate dalla variante Omicron possono essere: grave, moderata, lieve o asintomatica; a questi quadri clinici, si aggiungono i casi di reinfezione.
Nove pazienti su dieci, se vaccinati, accusano disturbi lievi e di breve durata, che vanno dalla tosse al mal di gola ed alla febbre.
Omicron Incubazione
Omicron: Dopo Quanto dal Contagio si Manifesta?
Il periodo di incubazione associato all'infezione da COVID-19, cioè il tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici è stimato tra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni. I pazienti affetti da COVID-19 generalmente sviluppano il quadro sintomatologico in media 5-6 giorni dopo l'infezione.
Nel caso di Delta, il tempo d'incubazione era di 4-6 giorni, mentre con Omicron si è ridotto a 3 giorni circa, quindi quest'ultima variante sembra avere un esordio più rapido dal contagio.
Sintomi Più Comuni
Omicron: Quali Sono i Primi Sintomi a cui prestare Attenzione
I Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) indicano come sintomi attualmente più frequenti d'infezione da variante Omicron:
- Tosse secca;
- Congestione o naso che cola;
- Mal di testa;
- Senso di affaticamento;
- Starnuti;
- Mal di gola.
La variante Omicron causa sintomi lievi e di breve durata nelle persone vaccinate con 2 o 3 dosi; la presentazione della forma leggera di COVID che ne consegue può essere difficile da distinguere dall'influenza o da un semplice raffreddore. Per questo motivo, in caso di sintomi che fanno pensare ad una malattia simile a COVID, è necessario rivolgersi al proprio medico e seguire le terapie prescritte, dopo aver fatto un tampone molecolare.
Per approfondire: Variante Omicron SARS-CoV-2: Caratteristiche, Contagiosità e VacciniVariante Omicron: Sintomi «Diversi»
I sintomi della variante Omicron riportati più comunemente in letteratura scientifica sono: stanchezza, mal di testa, irritazione della gola (prurito, secchezza) e rinorrea. Sintomi indicati come "caratteristici" di COVID — febbre alta, tosse insistente, perdita di gusto e olfatto — sarebbero, invece, meno comuni nel caso d'infezione da Omicron rispetto a quanto avveniva con le precedenti varianti di SARS-CoV-2.
Sebbene ci siano sottili differenze tra l'ultima variante di coronavirus e quelle precedenti, finora i segni di infezione sembrano abbastanza simili, in particolare quelli che colpiscono il sistema respiratorio superiore.
Le varianti si distinguono per le mutazioni nel codice genetico del virus. Alcune di queste mutazioni possono avere un impatto sul comportamento del virus e avere un impatto sulla sintomatologia e sulla trasmissibilità. Ad esempio, le mutazioni nella proteina spike possono influire sulla capacità del virus di entrare nelle cellule umane.
Quando la variante Delta è diventata predominante, i sintomi a carico delle vie respiratorie superiori, simili al raffreddore, sono diventati più comuni, mentre la perdita del gusto e dell'olfatto è diventata meno frequente. Molti altri fattori devono essere presi in considerazione quando esaminiamo i sintomi causati da diverse varianti di COVID, come lo stato di vaccinazione, l'età e se i pazienti hanno altri problemi medici che li mettono a rischio maggiore di sviluppare gravi malattia.
Come Delta, anche la variante Omicron può causare un cambiamento nella prevalenza o nella gravità dei sintomi. Tuttavia, sono necessari più dati per confermarlo con certezza e i racconti aneddotici dovrebbero essere interpretati con cautela.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le prime prove suggeriscono che potrebbe esserci un rischio maggiore di reinfezione con la variante Omicron; può anche diffondersi più facilmente rispetto ad altre varianti, inclusa Delta.
Ogni volta che un virus muta, si verificano cambiamenti genetici, il che spiega perché diverse varianti di COVID-19 hanno sintomi e trasmissibilità variabili.
Omicron causa Sintomi Diversi?
Rapporti preliminari suggeriscono che chi ha contratto Omicron manifesta sintomi simili ad altre varianti di SARS-CoV-2. Tuttavia, rispetto alle varianti precedenti, nei casi di Omicron sono stati riscontrati almeno cinque nuovi segnali, in parte diversi dai soliti, a cui occorrerebbe prestare attenzione:
- Lievi dolori muscolari;
- Estrema stanchezza;
- Sudorazione notturna;
- Nausea e diarrea;
- Febbre e brividi;
- Mal di schiena (dolore alla parte bassa della schiena).
Come noto, né il dolore lombare, né la gola irritata (per intenderci, non il "tradizionale" mal di gola) erano stati segnalati come sintomi delle precedenti varianti di preoccupazione.
A differenza di altre varianti, Omicron può dare segno di sé anche a livello della pelle, con eruzioni cutanee ad insorgenza improvvisa e senza apparente causa. Questi rash possono comparire sotto forma di: orticaria, eritema, vasculite, geloni ed ecchimosi.
Omicron nei Bambini
Quali sono i sintomi di Omicron nei bambini?
Nei bambini, Omicron sembra produrre sintomi simili a quelli osservati negli adulti. Di solito, si osservano
- Febbre;
- Tosse;
- Naso che cola.
A volte, si manifestano anche vomito e diarrea.
A differenza del quadro sintomatologico degli adulti, invece, i bambini con Omicron possono presentare croup, che comporta una tipica tosse "abbaiante" e spasmodica e rende la respirazione rumorosa e difficile. Un bambino con croup lieve può essere trattato con idratazione e umidificazione dell'ambiente; è importante il riposo, poiché la fatica e il pianto aggravano la sintomatologia.
In ogni caso, se i bambini sviluppano segni di COVID-19, incluso il croup, è necessario contattare il pediatra per le indicazioni specifiche al caso.
Long COVID Dopo Omicron
Gli esperti affermano che è troppo presto per dire se Omicron porterà a più casi di sindrome post-COVID (o Long COVID), poiché la variante non è in circolazione da abbastanza tempo per comprendere quali sintomi e con quale probabilità possa persistere.
Il Long COVID è un risultato sistemico e duraturo di un'infezione da SARS-CoV-2. I sintomi vari e spesso debilitanti persistono per settimane o addirittura mesi dopo la risoluzione dalla malattia acuta (COVID-19).
Consulta anche: Long COVID: Cos’è la Sindrome Post-COVID? Chi è Più a Rischio?Bibliografia e Fonti utili
- Centers for Disease Control and Prevention. Omicron Variant: What You Need to Know.
- World Health Organization. Classification of Omicron (B.1.1.529): SARS-CoV-2 Variant of Concern.
- Centers for Disease Control and Prevention. What You Need to Know About Variants
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