Singhiozzo dopo aver mangiato: cause e come prevenire

Singhiozzo dopo aver mangiato: cause e come prevenire
Ultima modifica 31.05.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Singhiozzo dopo aver mangiato: Cause e rimedi
  3. Singhiozzo: patologie correlate
  4. Rimedi contro il singhiozzo
  5. Trattamenti medici

Introduzione

Il singhiozzo, ossia la contrazione improvvisa, involontaria e spasmodica, del diaframma, può insorgere soprattutto dopo aver mangiato o bevuto. A causarlo può essere sia cosa abbiamo mangiato che la quantità, o la presenza correlata di alcuni disurbi digestivi che fa si che avvenga la caratteristica ispirazione seguita dalla tipica rumorosa chiusura della glottide.

All'origine del singhiozzo si evidenziano solitamente impulsi di origine gastrointestinale o emozionale. Il bambino singhiozza dopo la poppata, mentre chi è aituato a masticare ingerendo molta aria (aerofagia), e chi soffre di disturbi digestivi (dispepsia e reflusso gastroesofageo) è particolarmente soggetto.

In sostanza, e semplificando il meccanismo fisico che si verifica, ogni volta che si contraggono gli spasmi, le corde vocali si chiudono, creando il caratteristico suono sincopato del singhiozzo. Un attacco di singhiozzo è innocuo se si risolve e scompare in breve tempo, ma se il fenomeno dovesse persistere, anche sino alle 48 ore, è necessario consultare il proprio medico che potrà prescrivere eventuali accertamenti.

Singhiozzo dopo aver mangiato: Cause e rimedi

Quando il singhiozzo si manifesta subito dopo aver mangiato, diverse possonoo essere le cause. Tra queste, troviamo:

  • Aver mangiato in fretta: mangiare troppo velocemente comporta l'introduzione massiccia di molta aria/gas nello stomaco che, allargandosi, va ad esercitare una pressione sul diaframma che si trova accanto, innescando le contrazioni che causano il singhiozzo. In questo caso è consigliabile prevenire il singhiozzo, mangiando lentamente e facendo attenzione alla respirazione corretta, prima di ogni pasto. Sono da evitare azioni quali: masticare poco, portare alla bocca grossi pezzi di cibo, mangiare in piedi, e mangiare in condizioni stressanti o durante un attacco d'ansia
  • Aver mangiato troppo: introdurre notevoli quantità di cibo, non commisurate alla reale portata dello stomaco, riempie e distende lo stomaco. Allo stesso modo lo stomaco si dilata verso il diaframma che subisce le contrazioni. In questo caso, ma in linea generale, è sempre bene evitare le abbuffate di cibo e consumare con moderazione le portate che compongono i pasti che dovranno essere composte da porzioni giuste.
  • Consumo di cibo piccante: alcuni cibi piccanti come i peperoncini contengono il composto capsaicina che può irritare il diaframma, causando i caratteristici spasmi, e cibi ricchi di piperina (e cavaicina), gingerolo, isotiocianato.  In questo caso è meglio evitare i cibi come: peperoncino di Caienna, peperoncino verde o rosso, sperone o tabasco, pepe, zenzerorafano, semi di senape e wasabi
  • Aver bevuto qualcosa di gassato: le bevande gassate sono ricche di CO2 sotto pressione che si espande nello stomaco, gondiandolo molto, fattore in grado di innescare le contrazioni del diaframma. Ridurre il consumo di bevande con anidride carbonica è fondamentale. Prediligere tè o acqua aromatizzata naturalmente.
  • Aver bevuto alcolici: il singhiozzo può essere causato dall'alcol che è in grado di irritare l'esofago e lo stomaco. Così si genera l'effetto domino che arriva al diaframma. Se la bevanda alcolica è anche gassata, la probabilità di spasmi e contrazioni aumentano.
  • Aver consumato cibo troppo caldo o freddo: le temperature estreme dei cibi (ghiacciato o bollente) possono irritare l'esofago o lo stomaco, causando uno spasmo correlato del diaframma. 

Alimenti da evitare

Se si è soggetti al singhiozzo è consigliabile evitare cibi ricchi di grassi (carni e pesce grasso); alimenti contenenti molte fibre (cereali integralicruscalegumiortaggi e frutti), cibi promuovono il reflusso gastroesofageo come: cacao, cioccolato e menta, troppe porzioni di formaggio e prodotti caseari in genere, cibi cotti mediante stufatura, frittura, lunghe cotture e brasature. 

 

Singhiozzo: patologie correlate

ll singhiozzo, tuttavia, è caratteristico anche di alcune patolgie correlate, non soltanto legato alla modalità in cui si è svolto il pasto. Esistono infatti disturbi che irritano il nervo motore del diaframma (nervo frenico). Essi sono, ad esempio:

Anche alcuni farmaci possono causare singhiozzo...

Alcuni farmaci possono influenzare la comparsa del singhiozzo persistente. Essi sono, ad esempio, la chemioterapia, con il farmaco chemioterapico cisplatino e il farmaco antinfiammatorio desametasone; la terapia steroidea; dopamina; farmaci psichiatrici come l'aripiprazolo (usato per trattare la schizofrenia e il disturbo bipolare).

Rimedi contro il singhiozzo

Tra i rimedi -perlopiù semplici e casalinghi ma efficaci, per contrastare il sighiozzo e determinarne l'immediata scomparsa, troviamo:

  • bere un bicchiere di acqua (alcuni consigliano di farlo tenendo tappato il naso),
  • trattenere il respiro per una ventina di secondi,
  • la manovra di valsalva(tappare il naso e aumentare la pressione toracica e viscerale).
  • provocare un'eruttazione con acqua fredda gassata
  • fare grgarismi con acqua fresca

Trattamenti medici

Per il trattamento del singhiozzo non sono attualmente disponibili terapie mediche specifiche efficaci a prevenire il disturbo transitorio o a interromperlo. Tuttavia, risultano particolarmente efficaci i trattamenti terapeutici per la cura delle malattie primarie dalle quali deriva il singhiozzo che, in questi casi diventa sintomo.