Sindrome di Turner
Ultima modifica 13.07.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Prognosi

Generalità

La sindrome di Turner è una rara malattia genetica che colpisce esclusivamente le donne.

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A caratterizzare la sindrome di Turner è un'alterazione numerica o strutturale dei cromosomi sessuali X: alcune pazienti mancano di un cromosoma X in ogni cellula del loro corpo e in una porzione soltanto; altre possiedono un secondo cromosoma X strutturalmente alterato e difettoso; altre ancora presentano cellule con un solo cromosoma X e cellule in cui, al posto di un secondo cromosoma X, ci sono porzioni di cromosoma Y (ossia il cromosoma sessuale che identifica il sesso maschile).
La sindrome di Turner è tipicamente responsabile di bassa statura e mancato sviluppo delle ovaie; inoltre, è molto spesso associata a difetti cardiaci e renali congeniti e a varie anomalie fisiche.
Dalla sindrome di Turner non è possibile guarire; le pazienti, tuttavia, possono contare su diversi trattamenti sintomatici, capaci di arginare le conseguenze principali della loro condizione.

Cos'è

Sindrome di Turner: Cos’è?

La sindrome di Turner è una rara malattia genetica che colpisce esclusivamente il sesso femminile.
A contraddistinguere questa condizione è l'assenza o la presenza parziale di uno dei due cromosomi sessuali X.
Le donne portatrici di sindrome di Turner presentano dei caratteri somatici particolari; inoltre, complice un errore in fase di sviluppo, mancano di ovaie funzionali (le ovaie sono le gonadi femminile).

La sindrome di Turner è anche nota come sindrome di Ullrich-Turner o monosomia X e con la sigla alfanumerica 45,X.

Epidemiologia: quanto è frequente la Sindrome di Turner

Le statistiche dicono che nasce affetta da sindrome di Turner una donna ogni 2.000-2.500.
In realtà, questa malattia genetica è più comune di quanto sopra riportato, ma nella maggior parte dei casi è causa di aborto o di morte alla nascita.

Lo sapevi che…

Secondo alcune stime, negli Stati Uniti, la sindrome di Turner sarebbe responsabile del 10% dei casi totali di aborto spontaneo.

Cause

Sindrome di Turner: le Cause

Di norma, la causa della sindrome di Turner è l'assenza o la presenza parziale di uno dei due cromosomi sessuali X costituenti il tipico patrimonio genetico di un individuo di sesso femminile.
Più raramente, a provocare la condizione in questione è un'alterazione strutturale di uno dei due cromosomi X.

Per capire: i Cromosomi Umani

I cromosomi umani sono le unità strutturali in cui è organizzato il DNA umano e il complesso di geni costituenti quest'ultimo.

In un essere umano sano, i cromosomi sono in tutto 23 paia; una copia di ciascun paio è di origine materna (cioè deriva dalla madre), mentre l'altra copia è di origine paterna (ossia deriva dal padre).

Delle 23 paia di cromosomi che costituiscono il patrimonio genetico umano, un paio – per l'esattezza il 23esimo – è determinante per il sesso dell'individuo (cromosomi sessuali), mentre le restanti 22 paia incidono per tutte le altre caratteristiche e funzioni del corpo umano (cromosomi autosomici).

Per comprendere la sindrome di Turner, occorre concentrare le attenzioni sui cromosomi sessuali.

La coppia di cromosomi sessuali presenti nella donna è differente dalla coppia presente nell'uomo: la donne possiede due cromosomi chiamati X, mentre l'uomo è in possesso di un cromosoma X e di un cromosoma definito come Y.

Il corretto numero di cromosomi sessuali è fondamentale per il benessere, la salute e il corretto sviluppo dell'essere umano; la presenza o l'assenza di un cromosoma sessuale, sia X o Y, infatti, è sempre causa di profonde conseguenze.

Allo stesso modo, per la salute e il corretto sviluppo dell'individuo, è indispensabile che i cromosomi sessuali presentino una struttura appropriata; la mancanza di porzioni cromosomiche, anche minime, infatti, comporta importanti disfunzioni biologiche. 

Sindrome di Turner: Patogenesi

L'alterazione cromosomica caratteristica della sindrome di Turner può essere la conseguenza di:

  • Un errore durante il processo formazione di una delle cellule sessuali (gameti) da cui, tramite la loro unione, ha tratto origine la persona malata. Tale errore, che consiste in un fenomeno di non-disgiunzione, porta alla generazione di una cellula sessuale con un patrimonio di cromosomi sessuali alterato.
    In questa specifica situazione, l'alterazione cromosomica è il frutto di un evento anomalo avvenuto prima del concepimento; ciò comporta che il prodotto del concepimento manterrà l'alterazione suddetta in ogni cellula dell'organismo.

oppure di:

  • Un errore durante il processo di divisione cellulare dell'uovo fecondato. Anche in questo caso, si tratta di un errore che altera il numero di cromosomi sessuali di una cellula; tuttavia, diversamente dalla situazione precedente, l'alterazione cromosomica è limitata alla linea cellulare che discende da quella cellula resasi protagonista dell'errore suddetto (l'organismo che nascerà possiederà, dunque, cellule con un profilo cromosomico normale e cellule con un profilo cromosomico alterato).

In entrambe le circostanze sopra descritte, la sindrome di Turner non ha una natura ereditaria (sebbene le cellule sessuali appartengano ai genitori, l'alterazione che contraddistingue una di essa è soltanto il risultato di un evento anomalo sporadico).

Sindrome di Turner: Monosomia, Mosaicismo e altri corredi cromosomici

Tramite i loro studi, gli esperti hanno osservato che esistono almeno 4 distinti corredi cromosomici associati alla sindrome di Turner.

Il corredo cromosomico più comune (50-60% dei casi) è quello caratterizzato da monosomia X; con monosomia X si vuole indicare l'assenza, in ogni cellula del corpo del paziente, di un secondo cromosoma X.
La monosomia X si spiega con un'alterazione cromosomica avvenuta ancora prima del concepimento e riguardante le cellule sessuali il cui incontro ha portato alla nascita dell'individuo malato.

Il secondo corredo cromosomico più diffuso è quello contraddistinto da un fenomeno di mosaicismo, tale per cui solo una parte delle cellule dell'organismo malato è in possesso di un cromosoma X, mentre la parte restante ne possiede due.
Il mosaicismo è tipico di quando l'alterazione cromosomica da cui deriva la malattia si verifica dopo il concepimento, in una fase del processo di divisione dell'uovo fecondato.

Il terzo possibile corredo cromosomico è quello contrassegnato dalla presenza di un cromosoma X normale e un cromosoma X alterato nella struttura; conosciuto come cromosoma da anello o isocromosoma, questo cromosoma X alterato nella struttura è, ovviamente, non funzionale.
La presenza di un cromosoma X strutturalmente anomalo potrebbe spiegarsi sia con un errore di formazione delle cellule sessuali che hanno dato via all'organismo malato, sia con un errore di divisione cellulare dell'uovo fecondato.

Riscontrato molto di rado, il quarto e ultimo possibile corredo cromosomico è quello caratterizzato da cellule con un solo cromosoma X e da cellule con un solo cromosoma X e porzione di cromosoma Y (tante volte, questo cromosoma Y è attaccato a un cromosoma autosomico).
I soggetti con questo corredo cromosomico sono considerati donne, in quanto la porzione di cromosoma Y presente non è sufficiente a produrre i caratteri sessuali maschili.

Sindrome di Turner: è ereditaria?

La sindrome di Turner non è una malattia genetica ereditaria; del resto, non potrebbe che essere così, considerato che le donne malate portatrici dell'alterazione cromosomica e della patologia sono generalmente sterili.

Sindrome di Turner: Fattori di Rischio

Le alterazioni cromosomiche che causano la sindrome di Turner sono il risultato di eventi totalmente casuali e imprevedibili.

Sulla base delle conoscenze attuali, la storia familiare non sembra influire in alcun modo sull'insorgenza della malattia.

Sintomi e Complicazioni

Sindrome di Turner: i Sintomi

La sindrome di Turner si contraddistingue un'ampia varietà di sintomi e segni clinici.
L'età della paziente è un fattore importante; infatti, alcune manifestazione della patologia sono caratteristiche della fase prenatale e della primissima infanzia, altre dell'adolescenza ed altre ancora dell'età adulta.

Età Prenatale e prima Infanzia

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Linfedema

Il sintomo più comune in età prenatale e nei primi anni di vita è il linfedema.
Il linfedema consiste in un ristagno di linfa in alcuni distretti del corpo, sia organi che tessuti; tale ristagno determina gonfiori localizzati.
In età prenatale, il linfedema interessa la zona del collo; in questa fase, è detto anche igroma cistico.
In età infantile, il linfedema si estende anche a mani e piedi (caviglie).

Anomalie Cardiovascolari Congenite

I portatori della sindrome di Turner possono presentare malformazioni cardiovascolari congenite; tra queste anomalie, spiccano in particolare la valvola aortica bicuspide, la coartazione aortica, la stenosi della valvola aortica e il rigurgito aortico.

Anomalie Renali Congenite

Circa un terzo delle donne affette da sindrome di Turner nasce con anomalie renali; nello specifico, potrebbe:

  • Presentare il cosiddetto rene a ferro di cavallo,
  • Mancare di un rene (agenesia renale),
  • Soffrire per uno scarso apporto di sangue ai reni.

In generale, le pazienti con anomalie renali sono più soggette a ipertensione e infezioni del tratto urinario.

Anomalie Fisiche

L'aspetto delle donne con sindrome di Turner si caratterizza per una serie di connotati fisici, che sono evidenziabili già durante i primi anni di vita.

Tra questi possibili connotati fisici, meritano una segnalazione:

  • Il collo corto e il cosiddetto pterigium colli;
  • La ptosi e l'epicanto;
  • Le orecchie basse e il padiglione auricolare prominente;
  • L'ampio petto e i capezzoli notevolmente distanziati l'uno dall'altro;
  • La bocca a pesce e il palato alto e iperconvesso (palato ogivale);
  • Le unghie strette e rivolte verso l'alto;
  • La presenza di numerosi nei;
  • Il cubito valgo (anomala deviazione laterale dell'avambraccio a partire dal gomito);
  • L'attaccatura bassa dei capelli nella parte posteriore della testa;
  • La mandibola piccola (micrognatia) e lo spostamento all'indietro della mascella (retrognazia);
  • Le dita, sia di mani che di piedi, più corte del normale (nella maggior parte dei casi, sono coinvolti il quarto e il quinto metacarpo, e il quarto e il quinto metatarso);
  • Il piede piatto.

Sono da segnalare, inoltre, la statura inferiore alla media e il basso ritmo di crescita.

Otite Media

Le bambine affette da sindrome di Turner tendono a soffrire di ricorrenti otiti medie acute e otiti medie effusive.
In età più tardive, tale tendenza potrebbe avere spiacevoli conseguenze.

Adolescenza ed Età Adulta

Al sopraggiungere dell'adolescenza, la sindrome di Turner si manifesta con le problematiche che meglio la caratterizzano: la bassa statura e le ovaie immature, rudimentali.

Bassa Statura

Nella sindrome di Turner, la bassa statura è un segno distintivo, in quanto le pazienti sono evidentemente più basse delle loro coetanee.

L'altezza media delle portatrici di sindrome di Turner si aggira attorno ai 140 centimetri.

Il problema della bassa statura dipende da numerose ragioni, prima di tutto fattori ormonali (ormone della crescita).

Ovaie Immature

La mancata maturazione delle ovaie comporta una produzione insufficiente di ormoni sessuali femminili (estrogeno e progesterone).
In una donna in età puberale, la scarsità di ormoni sessuali rende impossibile il corretto sviluppo dei caratteri sessuali (pubertà) e l'inizio delle mestruazioni; inoltre, nelle donne considerate in età fertile, è motivo di sterilità.

Sindrome di Turner e Intelligenza

Le donne con sindrome di Turner tendono ad avere qualche difficoltà nell'apprendimento delle cosiddette abilità non verbali (es: difficoltà visivo-costruttive, intelligenza visuo-spaziale, matematica, memoria di lavoro spaziale, difficoltà delle motricità fine), mentre presentano diversi punti di forza nelle cosiddette abilità verbali.

Al di là delle difficoltà sopraccitate, i soggetti affetti da sindrome di Turner sono in possesso di un'intelligenza normale, che permette loro di condurre una vita produttiva, sia in ambito scolastico che lavorativo.

Sindrome di Turner: Complicanze

Alla sindrome di Turner sono associate varie complicanze, tra cui:

È da segnalare, inoltre, l'associazione tra la sindrome di Turner e condizioni come la celiachia e la malattia da reflusso gastroesofageo.

Sindrome di Turner: quando preoccuparsi?

In un individuo di sesso femminile , sono segnali sospetti: la bassa statura, il linfedema in età prenatale e in tenera età, il collo largo e il mancato sviluppo puberale con tutto ciò che ne consegue.

Diagnosi

Sindrome di Turner: come riconoscerla

Per una diagnosi certa e precisa di sindrome di Turner, occorre un test genetico mirato ad analizzare il profilo cromosomico del presunto paziente; tale test è anche noto come cariotipo.

L'esame obiettivo e la storia familiare sono indagini utili e doverose, tuttavia non sufficienti a delineare una diagnosi definitiva; sicuramente, sono fondamentali nel formulare un'ipotesi diagnostica.

Sindrome di Turner: il Test Genetico

Per la valutazione dell'assetto cromosomico, l'oggetto dell'analisi genetica è solitamente un campione di sangue del presunto paziente, opportunamente prelevato.

Il test genetico permette di stabilire l'assenza di un cromosoma X o eventuali alterazioni strutturali a uno dei due cromosomi X.

I tempi di attesa per i risultati di un simile test si aggirano, di norma, attorno ai 15-20 giorni.

Sindrome di Turner: Diagnosi Prenatale

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La sindrome di Turner è diagnosticabile anche in età prenatale (cioè prima della nascita).
Per la sua individuazione, possono trovare impiego l'amniocentesi o la villocentesi e le analisi di laboratorio che seguono tali test diagnostici; da qualche anno, inoltre, è in uso anche il test del DNA fetale.

Si ricorda che il ricorso ad amniocentesi o villocentesi avviene solo se c'è il sospetto che il nascituro sia portatore di un'anomalia genetica come la sindrome di Turner; questo perché sono due esami associati a un rischio non trascurabile di aborto.

Terapia

Sindrome di Turner: Esiste una Cura?

Non esiste, purtroppo, una cura capace di guarire dalla sindrome di Turner; sono però a disposizione delle pazienti diversi trattamenti in grado di alleviarne i sintomi e arginarne le conseguenze clinicamente più rilevanti.

Il preciso piano terapeutico di controllo dei sintomi e delle complicanze varia da paziente a paziente, in base a fattori come: la severità della malattia, la presenza o meno di certi disturbi, lo stato di salute della malata e la sua età.

La gestione di una condizione come la sindrome di Turner richiede il coinvolgimento di svariate figure professionali del settore medico, tra cui l'endocrinologo, il cardiologo, il medico genetista, l'ortopedico, l'urologo, l'otorinolaringoiatra, l'oftalmologo, il gastroenterologo e l'odontoiatra.
È da segnalare, inoltre, l'importanza di un esperto in materia di psicologia, poiché spesso le donna con sindrome di Turner soffrono per la loro condizione.

Sindrome di Turner e Terapia Ormonale

A rivestire un ruolo chiave nella gestione terapeutica della sindrome di Turner è la terapia ormonale basata sulla somministrazione di:

  • Ormone della crescita (GH) e
  • Ormoni sessuali femminili (estrogeno e progesterone).

Ormone della Crescita nella Sindrome di Turner

Com'è intuibile, la terapia ormonale a base di GH serve a favorire la crescita staturale delle pazienti.
Di norma, tale terapia ha inizio durante la prima fanciullezza e continua fino all'età di 15-16 anni (età in cui, solitamente, una donna smette di crescere).
Per l'intera durata del trattamento, è prevista un'iniezione al giorno di ormone della crescita.

L'ormone GH usato attualmente è un prodotto sintetizzato in laboratorio grazie alle biotecnologie; un tempo, invece, proveniva dall'ipofisi dei cadaveri.
Oltre a garantire una maggiore disponibilità di ormone GH, questo cambiamento ha permesso di annullare il rischio infettivo connesso all'impiego di un prodotto proveniente da un cadavere potenzialmente portatore di una qualche infezione trasmissibile.

Durante l'intero periodo della terapia ormonale a base di GH, è molto importante monitorare la glicemia delle pazienti, in quanto il suddetto trattamento potrebbe favorire l'iperglicemia (e il diabete).

Perché la somministrazione del GH sia efficace, è fondamentale iniziare il trattamento tempestivamente.

Lo sapevi che...

Nelle donne con sindrome di Turner, una corretta terapia ormonale a base di GH può garantire una crescita staturale complessiva di 5-9 centimetri, ovviamente al termine della somministrazione (quindi a 15-16 anni).

Ormoni Sessuali nella Sindrome di Turner

Nelle pazienti con sindrome di Turner, la terapia ormonale a base di estrogeno e progesterone ha lo scopo di favorire lo sviluppo puberale e indurre e regolarizzare il ciclo mestruale.

L'inizio della somministrazione dei suddetti ormoni deve coincidere con l'inizio della pubertà femminile, che è datata attorno agli 11 anni; in realtà, a voler essere più precisi, a 11 anni comincia la terapia a base di estrogeno e solo qualche tempo dopo quella a base di progesterone.

L'estrogeno esogeno è fondamentale per lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari (es: formazione del seno) e la maturità dell'utero; è doveroso aggiungere, inoltre, che è importante nel limitare l'osteoporosi giovanile, che è una possibile complicanze della sindrome di Turner.
Il progesterone esogeno, invece, è indispensabile a indurre e regolarizzare il ciclo mestruale.

Di norma, la terapia a base di ormoni sessuali deve continuare almeno fino all'età della menopausa, ossia attorno ai 50 anni.

Per quanto concerne la modalità di somministrazione, questa può essere orale (compressa) o transcutanea (cerotto o gel).
Per quanto riguarda invece il dosaggio, questo varia in base a diversi fattori, primo fra tutti l'età della paziente (in generale aumentano con l'età).

Sindrome di Turner e Psicoterapia

Le donne con sindrome di Turner tendono ad avere una scarsa autostima e a soffrire di depressione; i motivi sono:

  • L'assenza di un normale apparato riproduttivo;
  • L'assenza di normali caratteri sessuali secondari;
  • La sterilità;
  • L'impossibilità di condurre una vita sessuale normale;
  • La bassa statura e le anomalie fisiche.

La psicoterapia e la vicinanza della famiglia possono aiutare le pazienti a vivere con maggiore serenità la propria condizione e a credere nella possibilità di un'esistenza comunque appagante.

Sindrome di Turner e Fertilità

Generalmente, la sindrome di Turner comporta sterilità; esistono, però, rari casi in cui la paziente è fertile e può rimanere incinta.
Per una donna con sindrome di Turner, un'eventuale gravidanza può rappresentare un pericolo, in quanto questa condizione causa uno stress cardiaco che in un soggetto con anomalie al cuore (come chi soffre di sindrome di Turner) può avere spiacevoli conseguenze.

Sindrome di Turner e Monitoraggio

Considerate le pericolose complicanze che possono scaturire dalla sindrome di Turner, è fondamentale che le pazienti si sottopongano a controlli clinici periodici, così da prevenire o, quanto meno, gestire tempestivamente determinate conseguenze.

Entrando maggiormente nei dettagli, ecco gli esami e i test che una donna con sindrome di Turner dovrebbe eseguire con una certa periodicità:

  • Almeno una volta all'anno, esami del sangue per controllare:
  • Una volta ogni 2-4 anni, esami del sangue per valutare:
    • Tolleranza al glutine;
    • Livello di estrogeno.
  • Una volta all'anno, una valutazione dell'udito e, più in generale, dello stato di salute dell'orecchio.
  • Una volta all'anno, una esame della vista.
  • Più volte all'anno, una visita cardiologica, comprensiva di ECG ed ecocardiografia, per controllare:
  • Più volte all'anno, la misurazione della pressione, per individuare tempestivamente eventuali rialzi.
  • Una volta all'anno, un esame ecografico dei reni, per osservare lo stato di salute del tratto rene-vescica.
  • Una volta all'anno, una valutazione della salute scheletrica, per individuare con tempestività problematiche come scoliosi e osteoporosi.
  • Almeno una volta all'anno, un esame della glicemia e un controllo del peso, per prevenire il diabete mellito e l'obesità.
  • Una volta all'anno, una visita odontoiatrica, per monitorare le eventuali anomalie della mascella o della mandibola.

Prognosi

Vivere con la Sindrome di Turner

Oggi, la qualità di vita delle pazienti con sindrome di Turner è notevolmente migliorata rispetto al passato; del resto, sono disponibili terapie ormonali all'avanguardia ed è possibile sottoporsi con maggiore semplicità a esami e test diagnostici di controllo.

Un aspetto chiave della gestione della sindrome di Turner è la tempestività della diagnosi e del trattamenti sintomatici.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza