Allergia alle Punture di Zanzara: cos’è la Sindrome di Skeeter e cosa fare

Allergia alle Punture di Zanzara: cos’è la Sindrome di Skeeter e cosa fare
Ultima modifica 07.06.2023
INDICE
  1. Introduzione
  2. Cos’è
  3. Cause
  4. Cosa attrae le zanzare
  5. Sintomi Sindrome di Skeeter
  6. Esami per la diagnosi
  7. Trattamento e rimedi

Introduzione

Quando punge una zanzara, un pomfo rosso che prude per diversi giorni prima di scomparire è il segno più indicativo. Per le persone con allergia alle punture di zanzara, però, i sintomi sono più gravi e l'incontro ravvicinato con l'insetto può esitare in eruzioni cutanee con vesciche, ampie aree di gonfiore, prurito e persino lividi.

Conosciuta anche come sindrome di Skeeter, questa reazione infiammatoria è piuttosto rara. Per coloro che sono allergici alle zanzare, tuttavia, può avere un grande impatto sulla loro capacità di godersi la vita all'aria aperta. Il prurito intenso può anche finire col causare un'infezione della pelle.

Cos’è

La sindrome di Skeeter è una delle numerose forme di risposta allergica alle punture di zanzara.

Cos’è la Sindrome di Skeeter?

La sindrome di Skeeter è una reazione infiammatoria relativamente rara alle punture di zanzara. I sintomi includono un'ampia area di gonfiore, calore, arrossamento e prurito/dolore che imita un processo infettivo. Questa reazione infiammatoria può svilupparsi in soggetti sensibili entro poche ore dalla puntura di zanzara.

Cause

Quando la zanzara si nutre, perfora la pelle e inietta la saliva.

Con la sindrome di Skeeter, il corpo interpreta erroneamente le proteine ​​presenti nella saliva come dannose e il sistema immunitario risponde allo stesso modo, cioè innescando una reazione allergica.

La sindrome di Skeeter è causata da polipeptidi allergenici presenti nella saliva delle zanzare, quindi non è contagiosa.

Allergia alla puntura di zanzara: perché e quando si manifesta?

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2023/06/07/allergia-alla-puntura-di-zanzara-orig.jpeg Shutterstock

Le zanzare, mentre pungono l'ospite, immettono una sostanza anticoagulante che permette loro di contrastare le difese della preda e di succhiare il sangue più facilmente. Se non la iniettassero, dopo la penetrazione del pungiglione, non riuscirebbero ad assicurarsi un buon apporto di sangue.  È proprio questa sostanza anticoagulante, insieme alla saliva dell'insetto, che causa il fastidio e l'irritazione. Di norma, il prurito si manifesta subito e dura circa mezz'ora, quindi si sviluppa una piccola bollicina che tende a scomparire dopo poco tempo.

In alcune persone ipersensibili, invece, la puntura della zanzara induce una risposta allergica. Questa reazione eccessiva del sistema immunitario è evidente per la comparsa immediata del pomfo, con eritema e, talvolta, linfedema (gonfiore per l'accumulo di linfa). In alcuni casi, si formano papule rilevate e dure che possono persistere anche per qualche giorno. Una piccola percentuale di persone può sperimentare gravi reazioni allergiche (anafilassi).

Sindrome di Skeeter: chi è a rischio?

In generale, il rischio di sviluppare reazioni atipiche alle punture se ci si trova in ​​un ambiente favorevole alla riproduzione delle zanzare: più calda e umida è la zona, più attivi sono quest'insetti.

Possono essere a maggior rischio di una reazione allergica ad una puntura di zanzara:

  • Persone che lavorano all'aperto o si esercitano frequentemente all'aperto
  • Bambini piccoli
  • Persone non precedentemente esposte al tipo di zanzara locale
  • Persone immunocompromesse, come quelle con HIV o cancro

Cosa attrae le zanzare

Zanzare: quali fattori ci rendono più appetibili?

L'anidride carbonica che produciamo quando respiriamo e gli odori che emana il nostro corpo sono i fattori principali che rendono una persona più o meno "appetibile" per le zanzare.

L'anidride carbonica è la traccia per eccellenza seguita dalle zanzare, le quali hanno un organo specifico per questo scopo. Di conseguenza, le persone che hanno uno scambio ossigeno/anidride carbonica maggiore, come quelle in sovrappeso, le donne in gravidanza o coloro che praticano un'intensa attività fisica, saranno un più facile bersaglio. Chi fa sport è più a rischio anche per l'odore dell'acido lattico, dell'acido urico e dell'ammoniaca secrete col sudore durante uno sforzo. Quando scelgono la possibile preda, poi, le zanzare sono guidate dal calore corporeo e sono più attratte dalle persone con una temperatura più alta (quindi spegnere le luci della stanza non ci rende meno appetibili).

Alcuni studi scientifici hanno poi suggerito una preferenza per le persone con gruppo sanguigno "0", punte il doppio delle volte rispetto a quelle con il sangue di tipo A; il gruppo sanguigno B sta circa nel mezzo. Le zanzare "percepiscono" il gruppo sanguigno, in quanto indicato da un segnale chimico secreto attraverso la pelle da circa l'85% delle persone (predisposizione che dipende dai geni). Le zanzare sono attirate anche da alcuni tipi di batteri che vivono sulla nostra pelle, dai profumi forti e dai vestiti rossi o di colore scuro (amano il blu e il nero).

Sintomi Sindrome di Skeeter

Le persone con la sindrome di Skeeter presentano, di solito, prurito e gonfiore estremi dopo la puntura di una zanzara. Il gonfiore può interessare addirittura un intero arto e potrebbero esserci anche vesciche che trasudano.

Zanzare: come distinguere una normale reazione alla puntura da un’allergia

Una normale reazione a una puntura di zanzara appare diversa dalla sindrome di Skeeter:

  • Normale puntura di zanzara: le risposte tipiche alle punture di zanzare possono variare tra le persone, così come i sintomi possono cambiare nel tempo nello stesso individuo. I sintomi possono includere: gonfiore immediato o ritardato, prurito locale e sanguinamento se graffiato. Quando la reazione alla puntura di zanzara si limita a questi sintomi, probabilmente non si è allergici. Il termine allergia è riservato alle persone con reazioni più gravi o insolite.
  • Sindrome di Skeeter: si tratta di una vera e propria reazione allergica alla saliva della zanzara che, dopo la puntura, si presenta con:
    • Gonfiore esteso
    • Rossore o altri cambiamenti nel colore della pelle
    • Cambiamenti nella struttura o nella temperatura della pelle (es. durezza o calore nel sito dellla puntura)
    • Febbre bassa
    • Linfonodi ingrossati
    • Prurito
    • Dolore o indolenzimento

I sintomi associati alla sindrome di Skeeter tendono a verificarsi nelle prime ore dopo la puntura di zanzara. Alcune persone hanno vaste aree di gonfiore dopo una puntura di zanzara (ad esempio, potrebbero essere coinvolte la maggior parte di un braccio o di una gamba) Nei casi più estremi, le punture di zanzara possono causare lividi e vesciche.

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Possibili complicanze della sindrome di Skeeter

La sindrome di Skeeter in sé non è pericolosa per la vita e non causa problemi a lungo termine. Tuttavia, se i sintomi associati all'allergia alla puntura di zanzara persistono a lungo o sono particolarmente intensi, è opportuno consultare un medico.

Le punture di zanzara possono andare incontro ad un'infezione secondaria, in genere a causa dell'abitudine di grattarsi per alleviare il disagio. I segni di infezione includono arrossamento, gonfiore, dolore e calore nel sito della puntura di zanzara, pus intorno o all'interno dell'area lesa, gonfiore dei linfonodi e comparsa di sintomi simil-influenzali. La sindrome di Skeeter aumenta il rischio di infezione poiché può essere difficile resistere al prurito.

Per approfondire: Puntura di Zanzara Infetta: come riconoscerla dai sintomi e cosa fare

L'anafilassi - il tipo più grave di reazione allergica - è una reazione molto rara ad una puntura di zanzara e richiede cure mediche immediate. I sintomi dell'anafilassi dopo una puntura di zanzara possono includere:

Questi gravi sintomi di allergia alla puntura di zanzara si verificano in genere entro pochi minuti dopo una puntura di zanzara, ma possono richiedere ore per manifestarsi.

Esami per la diagnosi

Qualora si fosse sviluppata una reazione grave ad una puntura di zanzara, è importante consultare un allergologo.

Diagnosi di allergia alla puntura di zanzara

La diagnosi di allergia alla puntura di zanzara si basa su test cutaneo positivo e dosaggio delle IgE specifiche tramite RAST, esame di laboratorio che misura nel sangue venoso il livello delle IgE (immunoglobuline) specifiche prodotte verso una particolare sostanza (allergene). Il RAST test consente di confermare, in associazione ai test cutanei, la diagnosi dell'allergia alla puntura di zanzara sospettata nel paziente, quindi il medico può stabilire un piano di trattamento e/o prescrivere farmaci che possano proteggerti in caso di reazione anafilattica.

Trattamento e rimedi

Cosa fare se si è allergici alle punture di zanzare?

Il trattamento per la sindrome di Skeeter si concentra sulla gestione dei fastidiosi sintomi delle reazioni locali e, se applicabile, sul mitigare il potenziale e l'entità delle reazioni gravi. Ciò implica anche la creazione di un piano per affrontare eventuali reazioni sistemiche pericolose per la vita, qualora dovessero verificarsi.

Come viene trattata la sindrome di Skeeter?

Per trattare le reazioni localizzate è possibile ricorrere a:

L'assunzione di uno di questi farmaci o il ricorso ad uno dei rimedi indicati può aiutare le persone con la sindrome di Skeeter, tuttavia sarà in medico ad indicare quali siano le opzioni migliori per gestire la propria condizione.

Immunoterapia per la sindrome di Skeeter

I casi gravi di sindrome di Skeeter possono trarre beneficio dall'immunoterapia, cioè un trattamento di desensibilizzazione nei confronti dello specifico allergene. In pratica, questo piano terapeutico può "addestrare" il sistema immunitario a non essere sensibile alle punture di zanzara.

Il protocollo immunoterapico prevede l'esposizione a minime dosi di allergene, in questo caso la proteina animale che provoca una reazione allergica. La dose viene gradualmente aumentata, di solito nel corso di 3-6 mesi. La successiva fase di mantenimento consiste nell'assumere una dose di preparato, per almeno 3-5 anni consecutivi.

Shock anafilattico da puntura di zanzara: cos'è e cosa fare

Lo shock anafilattico è il rischio immediato più notevole associato alle punture di zanzara e, più in generale, all'esposizione agli insetti. L'ipersensibilità a saliva, parti del corpo, escrezioni o secrezioni di insetti altrimenti innocui può causare, infatti, risposte sistemiche in alcuni individui. La diagnosi delle prime fasi di una reazione allergica sistemica che precede lo shock anafilattico è di fondamentale importanza nel trattamento di qualsiasi paziente in cui si sospetti l'esposizione agli insetti. L'anafilassi grave può essere fatale in appena 10 minuti. Il tasso di recidiva è del 40-60% per le punture di insetti. Pertanto, il paziente deve essere istruito su come evitare una futura esposizione all'agente eziologico, se possibile. Una prescrizione e chiare istruzioni sull'uso di un autoiniettore di epinefrina devono essere fornite ai pazienti quando il rischio di un'altra reazione è ritenuto sostanziale.

Per approfondire: Shock Anafilattico (Anafilassi): cos’è? Sintomi iniziali e cosa fare subito

Autore

Giulia Bertelli
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici