Sindrome dell’Avana: realtà o suggestione?

Sindrome dell’Avana: realtà o suggestione?
Ultima modifica 24.01.2022
INDICE
  1. Cos’è la sindrome dell’Avana
  2. Sintomi e cause
  3. Le ricerche sulla Sindrome dell’Avana
  4. Cos’è una malattia psicogena di massa

La sindrome dell'Avana è una patologia neurologica riscontrata in diplomatici americani di stanza a Cuba tra il 2016 e il 2017 e in altre missioni. Tuttavia la sua esistenza non è certificata e molti pensano non sia altro che un fenomeno psicogeno di massa.

Cos’è la sindrome dell’Avana

La prima volta che si è sentito utilizzare il termine sindrome dell'Avana è stato nel 2016, quando molti agenti e cittadini statunitensi che lavoravano presso l'ambasciata americana a Cuba hanno iniziato a provare una serie di disturbi neurologici definiti anomali e spesso accompagnati anche da un fastidioso ronzio alle orecchie e da dolore al viso.

Da quel momento i racconti di episodi simili si sono susseguiti numerosi e non sono mai cessati, tanto che a dicembre 2021 un ex agente dell'FBI reduce da un periodo di lavoro a Guangzhou, in Cina, ha avviato un procedimento legale contro il governo degli Stati Uniti, affermando che il Segretario di Stato americano e il Dipartimento di Stato abbiano sottovalutato quando denunciato da lui stesso anni prima. L'agente aveva infatti raccontato che quando si trovava in Cina lui e la sua famiglia avevano iniziato a provare improvvisi malesseri caratterizzati da forti mal di testa, vertigini, epistassi, perdita di memoria e nausea.

Se tutto ciò venisse riconosciuto come veritiero dimostrerebbe inoltre che la sindrome dell'Avana non colpisca solo nel territorio cubano ma anche altrove.

Sintomi e cause

Secondo quanto riportato dalle testimonianze dirette delle persone, la sindrome dell'Avana avrebbe colpito ad oggi più di 200 dipendenti statunitensi che operano o abbiano operato non solo a Cuba, ma anche in Cina, Russia, Serbia, Austria e Germania.

I sintomi di questa presunta patologia sono numerosi, molto diversi tra loro e difficili da identificare con certezza e da mettere in relazione al fine da stilare un quadro clinico completo. Alcune persone che sostengono di soffrirne dicono di sentire suoni fastidiosi nelle orecchie come ronzii o strilli, altre di provare sensazioni di calore, vertigini e stanchezza che si protrae per mesi, e altre ancora forti mal di testa, conseguenze di un'intensa pressione nel cranio.

Anche se non è mai stata accusata formalmente, secondo l'intelligence USA dietro a questi fenomeni ci sarebbe la Russia.

La tesi americana, infatti, è che a causare i vari sintomi sia l'esposizione a onde elettromagnetiche ad alta frequenza usate dalla Russia in quello che è stato definito un attacco deliberato. Nonostante diverse indagini all'attivo però, non sono mai state trovate prove concrete a sostegno di questa teoria, che molti studiosi al momento stanno quindi ridimensionando a semplice suggestione o malattia psicogena di massa.

Il motivo di tale scetticismo è che questa arma in dotazione alla Russia non è mai stata individuata ufficialmente e non esistono prove della sua esistenza, anche perché gli avversari numero uno degli Stati Uniti hanno sempre negato di usare armi acustiche. Inoltre, se anche questa arma risultasse un giorno esistente, molti neurologici sostengono che non sia plausibile che un dispositivo sonico possa mirare selettivamente al cervello e creare i danni descritti dalle persone che soffrirebbero della sindrome dell'Avana.

Le ricerche sulla Sindrome dell’Avana

Anche se risposte definitive sull'esistenza o meno della sindrome dell'Avana ancora tardano ad arrivare, non sono pochi i team di ricerca che hanno o stanno tentando di giungere a una conclusione.

Gli studi di cui si parla maggiormente sono quelli condotti dai ricercatori dell'Università della California, a Berkley, che hanno identificato i suoni ascoltati a Cuba dagli agenti USA come il richiamo dell'accoppiamento di un grillo caraibico.

A questi, si sono aggiunti nel 2018, i risultati di un gruppo di ricercatori dell'Università della Pennsylvania, che ha riferito che dalle scansioni cerebrali eseguite su 21 ex membri del personale statunitense con sede a Cuba che avevano denunciato di avere i sintomi neurologici della sindrome, non sono emerse anomalie significative.

Inoltre, nel 2020 le accademie nazionali di scienze, ingegneria e medicina degli Stati Uniti hanno pubblicato un rapporto scientifico dettagliato, al seguito del quale hanno concluso che "molti dei segni, sintomi e osservazioni distintivi e acuti" descritti dai dipendenti statunitensi sono coerenti con gli effetti di energia a radiofrequenza diretta e pulsata".

Cos’è una malattia psicogena di massa

Alla luce di questi risultati ma non solo si sta quindi facendo sempre più largo l'idea che la sindrome dell'Avana sia un esempio di malattia psicogena di massa. A far propendere verso questa tesi anche il fatto che non siano mai state individuate cause fisiche e mediche che potrebbero portare all'insorgenza e che i sintomi si manifestano spesso in un contesto di ansia e di stress collettivo.

Secondo molti a determinare questo fenomeno sarebbe invece l'effetto nocebo, ovvero la semplice convinzione che qualcosa sia dannoso che può provocare veri e propri sintomi spiacevoli. Si tratta di un fenomeno molto simile all'effetto placebo che induce le persone a provare i benefici di un determinato farmaco solo per autosuggestione.

Al momento, quindi, sulla sindrome dell'Avana non esistono certezze.