Sindrome da alimentazione notturna: come riconoscerla

Sindrome da alimentazione notturna: come riconoscerla
Ultima modifica 17.02.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Sindrome da alimentazione notturna: cos'è?
  3. Segnali caratterizzanti della Sindrome da alimentazione notturna
  4. Differenze con Bulimia Nervosa e Binge Eating Disorder
  5. Trattamenti terapeutici

Introduzione

La Sindrome da alimentazione notturna è caratterizzata principalmente da insonnia, iperfagia serale e anoressia mattutina. Questa sindrome, dunque, si presenta in soggetti che osservano una ridotta alimentazione durante il giorno, iperfagia serale, e si svegliano di frequente durante la notte per ingurgitare in modo compulsivo ed incontrollato del cibo in quantità spesso massicce, e soprattutto ricco di grassi e zuccheri. Inoltre, tale sindrome è associata a ritmi circadiani anormali del cibo e altri fattori neuroendocrini.

Si stima che nella popolazione generale circa l'1,5% soffra di Sindrome da alimentazione notturna (NES -Night Eating Syndrome) e, sebbene siano state rilevate frequenze molto più importanti nei soggetti obesi, una connessione di causa tra questo disturbo e l'obesità non è stata ancora ufficialmente dimostrata. Questo disturbo è frequente anche tra gli studenti universitari e soggetti in stato depressivo. La sindrome da alimentazione notturna (NES), è stata evidenziata per la prima volta nel 1955, èd è oggi classificata come un altro disturbo specifico dell'alimentazione.

Sindrome da alimentazione notturna: cos'è?

La Night Eating Syndrome (NES o sindrome da alimentazione notturna) è una forma di alimentazione squilibrata associata di frequente a sovrappeso e obesità. Tra le concause ci sono senza dubbio: i disturbi del sonno, la depressione e il rilascio di melatonina ritardato. Questa sindrome è caratterizzata da una ridotta alimentazione durante il giorno, iperfagia serale accompagnata da frequenti risvegli notturni associati a episodi di ingestione compulsiva di cibo. Chi soffre di sindrome da alimentazione notturna consuma il 25% del totale giornaliero di cibo ( e quindi di calorie, carboidrati, grassi ecc) dopo cena, o durante le ore notturne

Disturbi del sonno

Insonnia e disturbi del sonno possono essere riconosciute tra le concause di tale sindrome. La Sindrome da Alimentazione Notturna, tuttavia, può essere, essa stessa, causa o trigger di disturbi del sonno. Molte ricerche scientifiche sull'argomento hanno messo in evidenza quanto la frequente presenza della sindrome da alimentazione notturna fosse correlata alla difficoltà nel prendere sonno o nel mantenerlo.

Segnali caratterizzanti della Sindrome da alimentazione notturna

La Sindrome da alimentazione notturna si caratterizza principalmente per:

  • anoressia mattutina con tendenza a saltare la colazione,
  • scarso appetito durante il giorno,
  • iperfagia serale 
  • insonnia 
  • eccessivo consumo di cibo dopo la cena
  • ricorrere a spuntini, soprattutto carboidrati, nella convinzione di non poter più riprendere sonno, altrimenti
  • ingurgitare del cibo consapevoli dell'errore
  • significativo disagio e/o stress psicofisico

 

Rischi della Sindrome da alimentazione notturna

La Sindrome da Alimentazione Notturna viene considerata come possibile fattore di rischio per l'obesità, diabete mellito, disturbi metabolici ed endocrini, disturbi gastrointestinali, problemi cardiovascolari, aumento della pressione areriosa. 

Differenze con Bulimia Nervosa e Binge Eating Disorder

La sindrome da alimentazione notturna viene spesso associata ad altri disturbi alimentari (DA) come il Binge Eating Disorder (BED) o la Bulimia Nervosa (BN). È stata, infatti, stimata una prevalenza della night eating syndrome, fra coloro i quali soffrono di altri disturbi alimentari, che oscilla fra il 5 e il 44%. Tuttavia, la Sindrome da Alimentazione Notturna si differenzia dagli altri DA per diverse caratteristiche: per il tipo di alimenti consumati, la quantità di calorie assunte durante il giorno e quelle assunte durante la notte, dalla mancanza di comportamenti compensatori o restrittivi, e dalla compromissione del sonno. Chi soffre di Binge Eating Disorder si sveglia di notte per assumere cibo, ma i risvegli non sono così frequenti e costanti, come nella sindrome da alimentazione notturna, e la quantità di cibo assunta durante le abbuffate è maggiore rispetto a quella assunta durante gli episodi della night eating syndrome.

Trattamenti terapeutici

Esistono diversi approccio multidisciplinari ai disturi alimentari, dunque anche per il trattamento della Sindrome da Alimentazione Notturna, e una buona riduzione dei sintomi, si ricorre a trattamento farmacologico, alimentare e psicoterapeutico. Dal punto di vista farmacologico si fa spesso ricorso agli SSRIs ovvero agli inibitori selettivi del reuptake della serotonina. Il sistema serotoninergico é, come è noto, tra i responsabili principali della regolazione dell'appetito, dell'assunzione di cibo e dei ritmi circadiani. 

Strategie di auto aiuto da mettere in pratica nel quotidiano:

  • Strutturare i pasti durante il giorno: pianificare un'alimentazione che preveda una colazione, un pranzo, una merenda e una cena regolari
  • eliminare il caffè e le bevande contenenti caffeina
  • non assumere alcolici prima di andare a dormire
  • ridurre lo stress e adottare uno stile di vita attivo
  • fare degli esercizi di rilassamento, stretching o leggere un buon libro prima di mettersi a letto
  • non lavorare la sera dopo cena
  • non usare pc e telefonini a letto
  • Non usare il computer (che può aumentare la tensione). Non andare a letto fino a che non ci si senta sonnolenti.

Come ridurre gli stimoli alimentari che favoriscono l'alimentazione notturna: