Ultima modifica 14.09.2018
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Terapia e Rimedi

Generalità

La satiriasi è una forma di ipersessualità dell'uomo, nella quale si osserva un'accentuazione morbosa degli impulsi sessuali.

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Questa condizione si manifesta con un desiderio, insaziabile e sfrenato, di avere rapporti sessuali o di sfogare la frustrazione, praticando l'autoerotismo. Il risultato è una dipendenza analoga a quella che si può avere per un qualsiasi tipo di droga o per l'alcol: se la pulsione sessuale non viene soddisfatta può subentrare uno stato d'ansia.

Gli esatti fattori scatenanti non sono sempre facilmente identificabili, ma, nella maggior parte dei casi, la satiriasi dipende da una sottostante patologia di tipo psichico (dal disturbo borderline di personalità fino alla depressione). Talvolta, però, questa forma di ipersessualità può osservarsi in seguito a squilibri endocrini o malattie neurologiche.

La satiriasi può essere affrontata con il trattamento più adeguato al proprio caso. Gli interventi più efficaci per il superamento della dipendenza sessuale comprendono farmaci e percorsi di psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale.

Cos’è

Nell'uomo, la satiriasi è un disturbo psicologico e comportamentale, nel quale si verifica un'accentuazione esagerata dell'attività sessuale, sia per frequenza, sia per intensità.

Detta anche satirismo, questa condizione è accompagnata da una perdita completa delle inibizioni e da un desiderio o un pensiero morboso di avere un rapporto, tale da assumere caratteristiche patologiche. Nei casi più severi, il disturbo si trasforma in una vera e propria dipendenza: l'atto sessuale viene praticato non per provare piacere o per riprodursi, ma semplicemente per placare l'ansia, proprio come fanno le sostanze stupefacenti.

Questa forma di ipersessualità (o dipendenza sessuale) è l'equivalente maschile della ninfomania.

Satiriasi e Priapismo: differenze

In passato, la satiriasi veniva intesa erroneamente come sinonimo di priapismo. In realtà, si tratta di condizioni molto diverse. Il priapismo è una situazione patologica contraddistinta dall'erezione persistente del pene, spesso accompagnata da dolore, causata da irritazioni dell'uretra, traumi, infezioni e uso di farmaci.

Cause

Le cause esatte della satiriasi non sono sempre facilmente identificabili, così come del resto lo è l'eziologia di molti altri comportamenti sessuali che differiscono dalla norma. Solo in qualche caso, è possibile attribuire l'origine del disturbo a traumi o patologie di tipo psichico (nevrosi, disturbo ossessivo compulsivo, turbe del comportamento ecc.).

Dipende da un disordine mentale?

La satiriasi non rientra nelle malattie descritte nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disordini Mentali (DSM), poiché nella comunità scientifica e specialistica non si è raggiunto un consenso su come interpretare questo disturbo.

Secondo alcuni clinici, questo disordine potrebbe essere definito come una dipendenza, al pari dell'alcolismo e della tossicodipendenza; in tal caso, l'atto sessuale verrebbe utilizzato per gestire lo stress o per controllare i disturbi della personalità e dell'umore di cui è affetto il paziente.

Altri esperti, invece, intendono la satiriasi come una perversione o una forma di disturbo ossessivo-compulsivo, riferendosi a questa condizione come ad una compulsione sessuale.

Nella classificazione ICD (International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems) redatta dall'Organizzazione mondiale della sanità, la satiriasi viene indicata come un sottotipo di ipersessualità.

Altri fattori scatenanti

La satiriasi potrebbe essere interpretata anche come il prodotto di fattori ambientali, pregiudizi culturali e contesti di altro tipo, come l'abuso o l'esposizione a contenuti sessuali. Ad esempio, l'accesso facilitato alla pornografia tramite Internet sembrerebbero avere influenza sull'aumento dei casi di dipendenza sessuale.

Disturbi associati o concomitanti

La satiriasi si osserva frequentemente come sintomo di nevrosi o nell'ambito delle sindromi maniacali. In pratica, agli stimoli sessuali esterni coincide un eccitamento che non conduce a soddisfazione, una volta portato a termine l'atto; pertanto, le persone affette da satiriasi si sentono spinte a ripetere il comportamento, manifestando un impulso sfrenato alla sessualità.

In qualche caso, la satiriasi si riscontra a causa di un'eccitazione patologica di natura endocrina (ossia dipende da uno squilibrio ormonale) o può verificarsi in seguito ad alterazioni nervose. Questa forma di ipersessualità si può riscontrare anche nei soggetti oligofrenici (nota: per oligofrenia si intende uno stato di deficienza mentale di grado molto alto, congenito o ereditario).

Sintomi e Complicazioni

Le manifestazioni associate alla satiriasi possono essere molteplici, ma non si presentano necessariamente allo stesso modo in tutti i soggetti. Questi sintomi possono essere, inoltre, più o meno accentuati a seconda della gravità e del tipo di comportamento sessuale.

In linea generale, la satiriasi si manifesta con un impulso patologico ad avere rapporti sessuali. Anche dopo aver raggiunto l'orgasmo, il soggetto che ne soffre non si sente mai soddisfatto. Di conseguenza, egli ha bisogno di cercarsi una nuova partner sessuale per tentare di appagare la sua cronica insaziabilità pulsionale. La satiriasi è accompagnata dalla completa perdita delle inibizioni e dalla scarsa considerazione della partner, che viene svalutata a semplice oggetto sessuale. Nel tempo, il disturbo porta al deterioramento delle relazioni sociali, alla difficoltà di innamorarsi ed alla saturazione attrattiva e affettiva.

Curiosità

Il termine "satiriasi" deriva da "satiro", una divinità minore della mitologia greca alla quale si attribuisce una certa pulsione sessuale.

Satiriasi: come si riconosce

La satiriasi comporta un'attitudine dell'uomo ad essere pronto a fare sesso, in qualsiasi luogo e con qualsiasi partner. I primi segnali del disturbo possono sopraggiungere con la mancanza di freni inibitori e l'impulso sessuale irrefrenabile. In alternativa, la satiriasi trova espressione nella masturbazione (a volte, compulsiva), l'esibizionismo ed il voyeurismo.

In qualche caso, la satiriasi è progressiva, aumentando di intensità, fino al raggiungimento di una forma di saturazione sessuale. Altre volte, la satiriasi spinge chi ne soffre a variare le consuete relazioni sessuali: per poter soddisfare la propria pulsione il soggetto ricerca sempre più intensamente dei rapporti sessuali tendenti al perverso o ricrea con il proprio partner uno schema osceno.

Possibili conseguenze

La satiriasi può compromettere rapporti affettivi e relazionali (anche gradualmente), influenzando le attività quotidiane e sociali dell'individuo. Nel tempo, il soggetto può essere incapace di avere rapporti sentimentali sani e stabili.

Tra le conseguenze indotte dalla satiriasi rientrano: stress, esaurimento nervoso, diminuzione del rendimento fisico, stanchezza cronica, disturbi del sonno, scarsa concentrazione nel lavoro e diminuzione delle abilità cognitive (come la creatività).

Il soggetto affetto da satiriasi può manifestare, inoltre, disturbi della personalità e dell'umore, quali:

Con il passare del tempo, possono subentrare anche conseguenze fisiche, come disfunzioni sessuali (anorgasmia, eiaculazione ritardata o precoce ecc.) o malattie veneree.

In alcuni pazienti, la satiriasi raggiunge l'apice e diventa ingestibile, poiché dalla sfera intima si passa a quella pubblica, con atti osceni in luogo pubblico o molestie sessuali che possono sfociare in un'infrazione della legge.

Diagnosi

La satiriasi deve essere contestualizzata con un supporto psicologico-psichiatrico. I criteri diagnostici sono simili a quelli suggeriti dal DSM per altre dipendenze.

La valutazione preliminare è fondamentale per comprendere i motivi alla base del proprio disagio ed inquadrare il problema all'interno della storia di vita del soggetto, identificandone il significato e quantificandone la portata. Ciò permette di stabilire, inoltre, quali terapie sono più adeguate e in quali combinazioni.

Terapia e Rimedi

A seconda della gravità del quadro clinico, la satiriasi può essere affrontata con diverse opzioni terapeutiche, anche in combinazione tra loro. Questi approcci comprendono la riabilitazione sociale, la gestione dei disturbi mentali e fisici coesistenti (es. depressione, disturbi di personalità ecc.) e le terapie farmacologiche. Nei casi estremi, la satiriasi può essere curata anche mediante il ricovero in cliniche specializzate.

Psicoterapia

La satiriasi viene affrontata, di norma, con la psicoterapia individuale o di gruppo. Il trattamento si pone l'obiettivo di far ritornare il soggetto ad avere un sano rapporto con la sessualità, superando la dipendenza dal bisogno irrefrenabile di praticare e pensare al sesso. La psicoterapia è utile anche per migliorare le relazioni intime, migliorando la soddisfazione reciproca fra i partner.

Gli interventi psicoterapeutici di gruppo sono attuati per alleviare i sensi di colpa connessi alla condotta ipersessuale e per dare sostegno al soggetto che soffre di satiriasi nel perseguire la terapia farmacologica prescritta.

Farmaci

Per i casi più gravi di satiriasi, il trattamento farmacologico può affiancarsi ad interventi psicoterapeutici. I medicinali vengono prescritti per controllare anche i sintomi di patologie associate, come la depressione e l'ansia, quali: benzodiazepine, antidepressivi triciclici, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) ed inibitori delle monoamino ossidasi (MAOI).

Talvolta, possono essere prescritte delle terapie farmacologiche in grado di attenuare la libido (di solito, a base di antiandrogeni).

Autore

Dott.ssa Giulia Bertelli

Dott.ssa Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici