Salmonellosi: le regole del Ministero della Salute

Introduzione
La Salmonella è un genere di batteri responsabile di una delle infezioni gastrointestinali più comuni nell'uomo: la salmonellosi. Il rischio di insorgenza di questa malattia è correlato soprattutto al consumo di cibi contaminati durante la conservazione e la manipolazione. Gli alimenti come pollame, uova e derivati, la carne di maiale ed il pesce crudo, sono causa di salmonellosi. I sintomi delle infezioni variano, e comprendono semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, crampi addominali, vomito e diarrea) fino a forme più gravi, che riguardano specialmente soggetti già debilitati.
La salmonella si sviluppa e prolifera soprattutto all'interno dell'apparato gastrointestinale di alcuni animali, principalmente pollame e maiali che eliminano il batterio con le feci che, a loro volta, possono contaminare certi alimenti come, appunto, le uova, la carne, il latte non pastorizzato e i loro derivati. Non solo, l'infezione può essere veicolata anche maneggiando utensili da cucina o a causa di scarsa igiene.
Salmonella: gli alimenti più a rischio
Il cibo contaminato con salmonella non è facilmente identificabile, in quanto non presenta alterazioni organolettiche (colore, odore, sapore, consistenza). Spesso ci si accorge di aver ingerito cibi contaminati proprio dal maniestarsi dei sintomi più comuni, quali diarrea, vomito, crampi e spasmi addominali. Gli alimenti maggiormente a rischio salmonellosi, e che quindi richiedono un'accortezza maggiore nella scelta e nel maneggiarli, sono:
- Uova crude (o poco cotte) e derivati a base di uova come salse o creme, ad esempio maionese;
- Carne e derivati (specialmente pollame crudo o poco cotto);
- Pesci, crostacei, molluschi;
- Latte crudo e derivati;
- Frutta e verdura contaminate durante il taglio;
- Preparati per dolci,
- Gelato artigianale
Salmonella e cibo: regole per evitare l'infezione
Esistono alcune buone pratiche per evitare l'infezione da salmonella.
- Lavare sempre le mani con acqua calda e sapone quando si maneggia il cibo. L'operazione andrebbe ripetuta prima, durante e dopo la preparazione degli alimenti.
- Utilizzare materie prime di sicura provenienza, evitando frutti di mare crudi o poco cotti, o latte non pastorizzato;
- In caso di presenza di feci sui gusci delle uova, eliminarle con un pannocarta umido (che va gettato subito), prima di lavarle sotto l'acqua corrente;
- Lavare con cura ciò viene utilizzato per cucinare. Con acqua calda e detersivo lavare pentole, utensili da cucina e piccoli elettrodomestici. Con un igienizzante idoneo al contatto con il cibo, pulire piani di lavoro, lavello e fornelli.
- Corretta conservazione: gli alimenti cotti vanno separati da quelli crudi. Conservare il cibo in frigorifero - che deve essere pulito in ogni ripiano - a 4 gradi centigradi, temperatura alla quale il batterio non è in grado di riprodursi.
- Frutta e verdura vanno lavate con cura prima di essere consumati, anche quando la buccia viene tolta e non consumata. Non sono cibi soggetti alla proliferazione della salmonella, ma possono essere intaccati attraverso irrigazione con acqua contaminata;
- Cuocere i cibi, soprattutto il pollame, maiale e uova, ad almeno 70°C per annientare una eventuale carica batterica.
Salmonellosi: i sintomi più comuni
La Salmonella provoca tipicamente sintomi comuni, quali:
- Nausea e vomito
- Dolori addominali e crampi;
- Diarrea con feci liquide,
- Feci verdi;
- Febbre (38-39°C);
- Dolori articolari;
- Mal di testa.
Come si prende la salmonella?
La Salmonella è un microrganismo presente solitamente nell'apparato gastrointestinale di molte specie animali. Le infezioni, ossia le salmonellosi negli animali decorrono spesso senza sintomi o segni clinici, ma gli animali stessi diventano "portatori sani" del batterio che viaggia verso lo stomaco dell'uomo che ingerisce alimenti contaminati.
I tre principali veicoli di trasmissione della salmonella sono: alimenti, acqua e piccoli animali domestici. Quando uno di questi viene a contatto con le feci di un animale infetto, si contamina a sua volta, nel caso in cui si stia preparando el cibo o anche dopo la cottura, per via della manipolazione dell'alimento, ad esempio toccato con mani o utensili sporchi.
Le cause più frequenti di tossinfezioni da Salmonella, che risulta essere più comune nei mesi caldi, rispetto a quelli invernali, sono:
- La cottura sbagliata o incompleta di un alimento;
- Le scarse condizioni igieniche di chi manipola i cibi.
- La contaminazione crociata tra cibi crudi e cotti, o tra carni e vegetali (utilizzando gli stessi utensili per preparare gli alimenti crudi e quelli cotti).
Come avviene la contaminazione:
- Contatto diretto: la contaminazione avviene manipolando oggetti contaminati o animali infettati. Ad esempio, toccando inavvertitamente le feci o la saliva di un animale domestico portatore di salmonellosi.
- Trasmissione oro-fecale: quando dalle feci di un animale infetto il batterio raggiunge il cavo orale di un individuo sano, quindi attraverso il consumo di cibi o bevande contaminate, direttamente o indirettamente, da feci di animali o da persone infette.