Ultima modifica 02.05.2019
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Trattamento
  7. Prevenzione

Generalità

La rottura dei capillari dell'occhio è un fenomeno caratterizzato dal versamento di sangue dai piccoli vasi che irrorano l'organo dell'apparato visivo.

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Questa condizione è abbastanza comune e può essere provocata da numerosi fattori, tra cui traumi oculari, infezioni, sbalzi ormonali, assunzione di farmaci anticoagulanti, ipertensione arteriosa e diverse altre patologie sistemiche. Le cause possono essere identificate dall'oculista, a partire dalla localizzazione della rottura dei capillari dell'occhio (appena sotto la congiuntiva, nel corpo vitreo e/o nella retina).

A seconda della sede dei capillari rotti, inoltre, questa condizione comporta sintomi differenti. Il versamento ematico si presenta, di solito, sotto forma di una chiazza rossa, più o meno visibile, a livello della superficie o all'interno dell'occhio.

Nella maggior parte dei casi, il trattamento non è necessario: la rottura dei capillari dell'occhio si risolve spontaneamente entro 1-3 settimane. Talvolta, però, il disturbo può diventare frequente e/o protrarsi oltre questo periodo, segnalando una condizione sottostante più grave (es. diabete, patologie vascolari, disturbi della coagulazione ecc.). Se il problema persiste oltre i 14 giorni, è indispensabile consultare il medico per capirne le cause e ricorrere all'intervento più adatto al caso.

Cos’è

La rottura dei capillari dell'occhio è una condizione che determina un sanguinamento per la lesione dei piccoli vasi che irrorano le varie strutture oculari; raro è, invece, il versamento ematico da vasi di grosso calibro.

La rottura dei capillari dell'occhio può verificarsi a livello di:

L'emorragia sottocongiuntivale è sicuramente la causa più frequente e meno grave di tale manifestazione, mentre il coinvolgimento retinico e vitreale è piuttosto raro.

In base alla sede di rottura dei capillari dell'occhio, si verifica la comparsa di una macchia rossa, associata ad un disturbo visivo più o meno limitante.

Tipi di rottura dei capillari dell'occhio

A seconda di dove avviene la rottura dei capillari dell'occhio, è possibile distinguere 3 diverse tipologie di versamento ematico:

  1. Emorragia sottocongiuntivale (o iposfagma): è la tipologia di rottura dei capillari dell'occhio più comune. Il processo coinvolge lo spazio situato appena sotto la congiuntiva (superficie trasparente dell'occhio). Nell'emorragia sottocongiuntivale, infatti, si verifica un versamento di sangue conseguente alla rottura dei piccoli capillari superficiali, situati tra la sclera e la congiuntiva. Questa forma di sanguinamento non comporta, in genere, alterazioni dell'occhio o della vista.
  2. Emorragia vitreale: la rottura dei capillari dell'occhio interessa il corpo vitreo (tra la parte posteriore del cristallino e la retina), il quale è fisiologicamente trasparente. La raccolta di sangue nella cavità vitreale impedisce alla luce di giungere alla retina con una significativa riduzione visiva.
  3. Emorragia retinica: la rottura dei capillari dell'occhio coinvolge la porzione vascolarizzata della retina. Le emorragie retiniche possono essere conseguenza di un trauma o segno di una malattia vascolare di tipo sistemico (diabete, occlusione venosa ecc.); a causa di queste patologie, il sistema corio-capillare ed i vasi retinici vengono danneggiati, con la fuoriuscita di sangue che forma macchie negli strati profondi della retina. Queste lesioni sono associate a gravi alterazioni dell'occhio.

Cause

La rottura dei capillari dell'occhio è associata alla lesione di uno o più vasi sanguigni, i quali riversano il loro contenuto ematico a livello della congiuntiva bulbare, del corpo vitreo o della retina.

Le cause della rottura dei capillari dell'occhio possono essere di varia natura.

Il versamento di sangue sottocongiuntivale è spesso determinato da motivi minori e non preoccupanti, come nel caso di un colpo di tosse o uno sforzo che hanno determinato un'eccessivo incremento di pressione.

Al contrario, la rottura dei capillari a livello del corpo vitreo e della retina deve sempre essere valutata dal medico, in quanto potrebbero indicare la presenza di patologie sottostanti che devono essere trattate (es. ipertensione arteriosa, degenerazione maculare, effetto collaterale di farmaci, diabete ecc.).

Emorragia sottocongiuntivale

Un'emorragia sottocongiuntivale si verifica quando un piccolo vaso sanguigno si rompe e sanguina a livello della congiuntiva bulbare. L'epitelio congiuntivale, infatti, contiene numerosi capillari (in genere, questi piccoli vasi sanguigni sono visibili quando l'occhio è infiammato), i quali sono piuttosto fragili e le loro pareti possono rompersi facilmente.

Le possibili cause della rottura dei capillari dell'occhio a livello sottocongiuntivale sono:

  • Eccessivi sforzi fisici (es. sollevamento di carichi pesanti, ma può verificarsi anche per vomito, violenti starnuti o colpi di tosse);
  • Forte aumento della pressione sanguigna (come nell'ipertensione);
  • Improvvisa variazione di pressione al momento del parto (sindrome del bambino scosso);
  • Piccoli traumi (sfregamento vigoroso dell'occhio, penetrazione di un corpo estraneo, uso errato delle lenti a contatto ecc.);
  • Assunzione di farmaci anticoagulanti ed integratori (come aspirina, warfarin e ginseng);
  • Sbalzi ormonali in gravidanza;
  • Complicazione post-operatoria minore in chirurgia refrattiva (esempio: LASIK per la correzione di miopia, ipermetropia e astigmatismo).

Di tanto in tanto, la perdita di sangue nell'occhio può anche essere un segno di altri tipi di patologie oculari (es. glaucoma, congiuntivite, uveite o gravi infezioni).

Talvolta, la rottura dei capillari dell'occhio può essere determinata da condizioni più gravi: aumento della pressione intracranica o intraoculare, trauma contusivo, frattura cranica o disturbo della coagulazione.

Emorragia vitreale

La rottura dei capillari dell'occhio a livello vitreale può verificarsi in casi di:

Emorragia retinica

Le possibili cause della rottura dei capillari dell'occhio a livello retinico sono:

  • Patologie vascolari sistemiche (ipertensione arteriosa, occlusione venosa, complicanze del diabete ecc.);
  • Distacco della retina;
  • Degenerazione della macula;
  • Traumi (contusione o frattura del cranio).

Fattori di rischio

Diversi fattori possono aumentare la fragilità dei capillari dell'occhio. Ad esempio, questo fenomeno può rappresentare un effetto collaterale di farmaci anticoagulanti, come l'aspirina (acido acetilsalicilico) e il warfarin. Anche se raro, l'erba di San Giovanni, il ginkgo biloba, lo zenzero ed il pepe di Cayenna possono aumentare il rischio, se assunti in dosi elevate.

Sintomi e Complicazioni

La rottura dei capillari dell'occhio si presenta generalmente con la comparsa di una macchia di sangue e l'arrossamento oculare generale. Questo fenomeno può coinvolgere qualsiasi persona e può interessare sia la parte destra, sia quella sinistra.

Le varie cause che provocano la rottura capillare dell'occhio tracciano un quadro sintomatologico leggermente differente per ciascun fenomeno.

Emorragia sottocongiuntivale

La rottura dei capillari dell'occhio a livello della sclera (parte bianca dell'occhio) non provoca, in genere, problemi di vista o rilevante disagio, nonostante il suo aspetto visibile e l'insorgenza di sintomi lievemente fastidiosi.

Di solito, il fenomeno si presenta come una chiazza ematica sotto la superficie congiuntivale trasparente. Il sangue inizialmente appare di colore rosso acceso; più tardi, il versamento può diffondersi e la macchiolina tende a diventare verde o gialla, in maniera simile ad un livido.

In questo caso, i sintomi più comuni della rottura dei capillari dell'occhio comprendono:

  • Sanguinamento nella parte bianca dell'occhio (sangue nell'occhio);
  • Mal di testa (in alcuni casi, ma non sempre);
  • Sensazione di fastidio all'interno dell'occhio (come se ci fosse della sabbiolina o un corpo estraneo).

Il dolore all'occhio è generalmente inesistente o minimo e non vi è alcun cambiamento nella visione. Spesso, il versamento di sangue dovuto alla rottura dei capillari dell'occhio si riassorbe dopo circa una settimana.

Emorragia vitreale o retinica

La rottura dei capillari dell'occhio associata ad un'emorragia vitreale o retinica produce praticamente gli stessi sintomi. Va ricordato che queste due condizioni sono piuttosto rare rispetto alla prima, ma possono segnalare la presenza di problemi e disturbi più gravi.

I sintomi tipici della rottura dei capillari a livello vitreale o retinico sono i seguenti:

  • Dolore all'occhio;
  • Vista offuscata;
  • Macchia di sangue nell'occhio;
  • Se il sanguinamento è limitato: miodesopsie (corpi mobili o "mosche volanti");
  • Nei casi più gravi: compromissione della visione di varia entità.

Diagnosi

  • Un normale esame oculistico può essere sufficiente per diagnosticare la comune emorragia sottocongiuntivale e stabilire la causa della rottura dei capillari dell'occhio. Se la causa della rottura capillare non risulta chiara, il medico oculista può decidere di approfondire il quadro clinico con ulteriori indagini, per individuare eventuali patologie a carico dell'occhio. A volte, è consigliata la misurazione della pressione arteriosa e l'esecuzione di un emocromo completo per escludere la presenza di disturbi emorragici.
  • Per quanto riguarda la rottura dei capillari del corpo vitreo e della retina è bene affrontare un esame oculistico per la valutazione del bulbo e del fondo dell'occhio, con particolare attenzione alla periferia retinica.
  • Quando la rottura dei capillari dell'occhio è stata provocata da un trauma, risulta necessario effettuare un esame approfondito per comprendere l'entità del danno e l'eventuale coinvolgimento di altre strutture.
  • Se la rottura dei capillari dell'occhio è associata a ecchimosi o sanguinamento in altre parti del corpo, il paziente viene sottoposto a test diagnostici mirati ad escludere patologie vascolari sistemiche o difetti della coagulazione.

Trattamento

In assenza d'infezione o trauma significativo, la rottura dei capillari a livello sottocongiuntivale è una condizione che non richiede alcun tipo di trattamento specifico. In genere, la perdita di sangue è autolimitante e si risolve in due o tre settimane, senza complicanze nel lungo termine. 

Se il paziente avverte fastidio o dolore, il medico può indicare l'uso di farmaci analgesici. Anche le lacrime artificiali possono contribuire a ridurre eventuali irritazioni.

I pazienti in terapia con aspirina o anticoagulanti dovrebbero rivolgersi al medico per determinare se è sicuro continuare ad assumere questi farmaci, durante il processo di guarigione. Se l'emorragia sottocongiuntivale è dovuta a un trauma, possono essere necessarie ulteriori misure mediche, per promuovere il recupero.

Nel caso fosse presente un'infezione, possono essere prescritti colliri o pomate antibiotiche.

Per quanto riguarda la rottura dei capillari dell'occhio a livello vitreale o retinico, invece, è fondamentale rivolgersi all'oculista di fiducia per avere ben chiaro il piano di intervento in base al singolo caso e all'entità del problema. Di solito, si ricorre a farmaci antiemorragici o alla chirurgia laser rivolta ai vasi sanguigni danneggiati.

Rimedi naturali

Per favorire la guarigione della rottura dei capillari dell'occhio e favorire il riassorbimento dell'emorragia si può intervenire sulle proprie abitudini alimentari, per esempio consumando cibi che contengono flavonoidi, presenti nei frutti di bosco, negli agrumi e nella vite rossa.

Durante il recupero, è meglio evitare di assumere sostanze che potrebbero portare alla dilatazione dei capillari, come alimenti piccanti e molto caldi, alcolici, caffè e bevande gassate.

Prevenzione

A volte, la rottura dei capillari dell'occhio può essere prevenuta. Per evitare lesioni agli occhi, innanzitutto è utile indossare occhiali protettivi ogni volta che si prevede l'esposizione ad ambienti in cui sono presenti particelle volatili (come la polvere) e luce solare intensa.

Se si verificano ricorrenti rotture dei capillari dell'occhio, è consigliabile rivolgersi al medico per accertare o escludere la presenza di un disturbo della coagulazione o un'altra patologia sottostante che può favorire il fenomeno.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici