Riposo pomeridiano e aumento di peso: quando il sonno dopo pranzo fa male
Introduzione
Esisterebbe una correlazione, scientificamente dimostrata, tra il sonnellino pomeridiano dopo pranzo e l'aumento di peso, con conseguente rischio correlato di sviluppare sindrome metabolica, diabete, e ipertensione. Uno studio condotto dai ricercatori del Brigham and Women's Hospital, ha osservato le analisi di un campione di 3mila adulti, prendendo in considerazione il nesso siesta e obesità e la sindrome metabolica. Ciò che è emerso è che tempo e posizione della pausa trascorsa a dormire nel pomeriggio, determinano le conseguenze dannose per la salute.
Riposo pomeridiano: conseguenze
- aumento della circonferenza della vita
- aumento di peso
- obesità addominale
- accumulo adipe localizzato sull'addome
- aumento dei livelli di glucosio a digiuno,
- innalzamento della pressione arteriosa sistolica (Sbp) e pressione arteriosa diastolica.
Lo studio
L'equipe di ricercatori del Brigham and Women's Hospital, ha condotto uno studio su 3.275 mila soggetti adulti spagnoli, esaminando la correlazione tra il riposo post prandiale, quindi pomeridiano, e le reazioni sull' organismo, in particolare riferimento all'obesità e alle alterazioni di carattere metabolico. Le caratteristiche metaboliche di base sono state misurate per i partecipanti presso l'Università di Murcia, tenendo in considerazione durata e posizione del sonnellino, e diversi altri fattori collegati allo stile di vita.
Fattori importanti ai fini delle conseguenze per la salute. La durata della pausa, la posizione del sonno e altri fattori specifici sono in grado di influenzare i rischi per la salute. I ricercatori hanno evidenziato come coloro che facevano sieste di 30 minuti o più presentavano maggiori possibilità di avere un indice di massa corporea più elevato, un aumento della pressione sanguigna, e rischio evidente di condizioni associate a malattie cardiache e diabete (sindrome metabolica), rispetto ai soggetti che non usavano dormire nel pomeriggio.
Lo studio ha quindi dimostrato che coloro che dormivano per breve tempo, con sieste di meno di mezz'ora, non presentavano alcun rischio di obesità o di alterazioni metaboliche, anzi, erano molto più energetici e reattivi. Non solo, i soggetti del gruppo che aveva fatto una siesta lunga, presentava valori più alti di circonferenza vita, livelli di glucosio più alti a digiuno, e un aumento della pressione arteriosa sistolica (Sbp) e pressione arteriosa diastolica.
Lo sapevi che la posizione in cui dormi...
Anche la posizione in cui si dorme è stata presa in considerazione quale variabile utile a spiegare i risultati dello studio. Oltre al tempo trascorso a dormire, anche il modo in cui lo si fa è influente. Se si dorme sul divano, infatti, si tende a ridurre il tempo della siesta, rispetto al letto o una soluzione più comoda che, al contrario, favorirebbe risposi più lunghi, con conseguenti rischi maggiori per la salute.
Riposo pomeridiano e Salute: perché non fa bene?
Ne consegue che concedersi delle pause trascorse a dormire per oltre trenta minuti nel pomeriggio, comporta evidenti rischi per la salute. Tra essi, come è stato riscontrato, l'aumento di peso e relartvo aumento della circonferenza vita, laumento dei livelli di glucosio a digiuno, aumento della pressione arteriosa sistolica (Sbp) e pressione arteriosa diastolica. Si è inoltre analizzato come le lunghe sieste erano associate a un ritardo nell'orario di cena e quindi di un ritardo di sonno notturno, con un maggiore apporto energetico a pranzo unito a fumo di sigaretta. Ciò dimostrerebbe il nesso causale tra sonnellini e obesità, con particolare riferimento all'obesità addominale.
Quanto dovrebbe durare la siesta pomeridiana?
Secondo gli studiosi, la durata ideale della siesta pomeridiana sarebbe dai 10 a 30 minuti e non di più, per non rischiare di cadere nella cosiddetta inerzia del sonno, ovvero la fase in cui si dorme molto più profondamente. L'orario, poi, dovrebbe essere compreso tra le 13:00 e le 15:00. Importante è non trascorrere più di mezzora a letto per non svegliarsi con la sensazione di essere intontiti e poco energici, oltre alle conseguenze illustrate dallo studio spagnolo.
Le pause post prandiali che superano le due ore, secondo gli specialisti, finiscono per diventare, se non occasionali ma quotidiane, finiscono per avere decisamente più effetti negativi che positivi e rigeneranti.
Benefici della siesta pomeridiana
- migliorare l'umore,
- recuperare le energie
- aumentare la produttività
- ridurre l'ansia e la tensione fisica
- essere più vigili
- migliorare l'apprendimento e le funzioni cognitive
Il riposo pomeridiano, se fatto per non oltre la mezzora, ha notevoli benefici per la salute. Diventa una buona abitudine perché in grado di migliorare l'umore, l'energia e la produttività riducendo l'ansia e la tensione psicofisica. Inoltre, i benefici della siesta pomeridiana avrebbero effetti benefici dimostrati anche per l'apprendimento: grazie ad un breve riposo, il cervello inizia a trasferire i ricordi dalla sua struttura di detenzione temporanea, ossia l'ippocampo, alla corteccia. Le funzioni cognitive ne trarranno giovamento.
Perché spesso di notte ci si sveglia alla stessa ora.