Ultima modifica 27.03.2020

Generalità

La rinosettoplastica è l'operazione di rinoplastica associata all'operazione di settoplastica.
La rinoplastica ha finalità estetica ed è indicata alle persone insoddisfatte della forma e dell'aspetto del proprio naso. La settoplastica,invece, ha finalità terapeutiche ed è indicata alle persone con una deviazione del setto nasale.
La rinosettoplastica richiede una certa preparazione; tale preparazione comprende: un incontro medico-paziente, per discutere le caratteristiche dell'intervento e le volontà del paziente; esami clinici per valutare l'idoneità del paziente all'intervento; una serie di controlli del naso; un'attenta anamnesi; ecc.
Esistono varie tecniche chirurgiche per eseguire una rinosettoplastica.
Terminato l'intervento, è previsto il ricovero ospedaliero di massimo un giorno.
La fase post-operatoria richiede alcune attenzioni da parte del paziente. La guarigione completa è un percorso alquanto lungo, che richiede generalmente qualche mese.


rinosettoplastica

Cos'è la rinosettoplastica?

La rinosettoplastica è l'intervento di rinoplastica associato all'intervento di settoplastica.
La rinoplastica è l'operazione di chirurgia estetica praticata per soddisfare le esigenze di coloro che non sono contenti della forma e dell'aspetto del proprio naso. In altre parole, è il rimodellamento estetico del naso.
La settoplastica, invece, è l'operazione chirurgica, con scopo esclusivamente terapeutico, che serve a correggere la condizione di setto nasale deviato.

La rinosettoplastica, quindi, è l'intervento chirurgico, con finalità estetiche e terapeutiche, che serve a correggere, contemporaneamente, gli inestetismi del naso e le deviazioni del setto nasale.

Usi

Le ragioni terapeutiche ed estetiche della rinosettoplastica sono le stesse, rispettivamente, di una semplice settoplastica e una semplice rinoplastica.
Per quanto concerne la settoplastica, questa è indicata a tutti quei soggetti che, per colpa del setto nasale deviato, soffrono di:

Per quanto riguarda invece la rinoplastica, tale procedura è presa in considerazione, di solito, dalle persone che presentano:

  • Una gobba accentuata sul naso;
  • La punta del naso rivolta verso il basso (naso aquilino);
  • Le narici molto dilatate.

Preparazione

La preparazione a un intervento di rinosettoplastica prevede:

  • Un incontro tra chirurgo operante e paziente, in cui il primo esporrà al secondo tutte le caratteristiche dell'intervento (misure pre-operatorie, tappe della procedura vera e propria, rischi connessi ecc.), mentre il paziente comunicherà al medico qual è l'aspetto che vorrebbe assumesse il naso, dopo il rimodellamento estetico (talvolta, è il chirurgo plastico a proporre delle alternative).
  • Un'indagine relativa alla storia clinica del paziente. Effettuata in genere durante l'incontro medico-paziente citato nel punto precedente, prevede una serie di domande che riguardano: i farmaci assunti dal paziente, le sue allergie a farmaci, anestetici o altro, eventuali condizioni morbose presenti ecc.
  • Una serie di esami clinici, che servono ad accertare l'idoneità del paziente all'operazione di rinosettoplastica. Tra gli esami in questione, rientrano: un esame del sangue, un esame delle urine, un elettrocardiogramma e la misurazione della pressione sanguigna.
  • Una serie di esami e controlli specifici del naso (fotografie, esami fisici ecc). Il medico ha bisogno di analizzare il naso, per capire i precisi connotati della deviazione del setto nasale e per stabilire con precisione come procedere nel rimodellamento estetico.

RIPASSO DELLE MISURE PRE-OPERATORIE

Ogni intervento chirurgico, rinosettoplastica compresa, prevede una serie di misure pre-operatorie, alle quali è fondamentale che il paziente si attenga, affinché l'intera operazione proceda per il meglio.
In previsione di una rinosettoplastica, i medici raccomandano ai pazienti di:

  • Interrompere eventuali assunzioni di farmaci antiaggreganti (aspirina) e anticoagulanti (warfarin). Tale indicazione pre-operatoria si spiega con il fatto che i suddetti farmaci "diluiscono il sangue" e rappresentano, per questo, un fattore favorente le emorragie.
    Dalle incisioni chirurgiche di una rinosettoplastica è prevista una perdita di sangue, la quale, se si assumono i farmaci antiaggreganti o anticoagulanti, può essere cospicua e pericolosa per la salute del paziente.
    È buona regola evitare le suddette assunzioni, sia prima sia dopo l'intervento, per uno spazio di tempo di circa due settimane.
  • Non fumare (chiaramente se il paziente è un fumatore) durante tutta la fase di recupero post-operatorio. Il fumo di sigaretta, infatti, rallenta e rende meno efficiente il processo di guarigione dei tessuti cutanei e del rivestimento interno del naso.
  • Presentarsi a digiuno completo da almeno la sera precedente, in quanto è prevista l'anestesia locale o generale, poco prima dell'intervento.
  • Farsi accompagnare da un parente e da un amico, per avere un supporto al momento del rientro a casa, alla conclusione della procedura. Tale raccomandazione si spiega con il fatto che gli effetti dell'anestesia e della sedazione (giramenti di testa, confusione ecc) permangono per diverse ore, dopo l'intervento.

Procedura

La rinosettoplastica combina le caratteristiche procedurali di una settoplastica alle caratteristiche procedurali di una rinoplastica.
Poco prima che la procedura abbia inizio, un medico specialista deve provvedere all'anestesia, per evitare che il paziente avverta dolore durante l'intervento. Come affermato, l'anestesia può essere locale oppure generale. Se è generale, il paziente è completamente incosciente.

SETTOPLASTICA IN BREVE

In occasione di una settoplastica, il chirurgo operante pratica un'incisione all'interno del naso, in un punto tale per cui ha libero accesso alla componente osteo-cartilaginea costituente il setto nasale.
Se la deviazione del setto nasale è lieve, attua il raddrizzamento in loco, cioè senza rimuovere il setto nasale dalla sua posizione originaria.
Se invece la deviazione è assai accentuata, è costretto a suddividere il setto nasale in più pezzi, asportarli temporaneamente uno a uno e raddrizzarli dall'esterno. Quindi, concluso il raddrizzamento esterno, li re-inserisce nella loro posizione originaria, ricostituendo il setto nasale per intero.
Una volta che il chirurgo ha terminato l'operazione sul setto nasale (sia che la deviazione sia lieve o grave), applica dei punti di sutura sull'incisione, per chiudere la ferita, e posiziona dei tubicini di plastica, all'interno delle narici, per favorire la saldatura e mantenere dritto il setto nasale durante il periodo di guarigione.


Settoplastica

Figura: un naso prima e dopo l'intervento di settoplastica

 

RINOPLASTICA IN BREVE

L'intervento di rinoplastica è eseguibile in due modalità differenti: a cielo aperto o a cielo chiuso.
La rinoplastica a cielo chiuso prevede il rimodellamento nasale, attraverso un'incisione effettuata all'interno del naso.
La rinoplastica a cielo aperto, invece, prevede il rimodellamento nasale attraverso un'incisione esterna, eseguita alla base del naso, che permette di ribaltare la cute e operare sui tessuti cartilaginei sottostanti.
Terminata la rinoplastica, il chirurgo plastico applica un gessetto protettivo sul dorso del naso, la cui rimozione avviene 5-6 giorni dopo l'operazione.


Risultati rinoplastica

Fase post-operatoria

Al termine della rinosettoplastica, è previsto il ricovero ospedaliero.
Il ricovero ospedaliero termina quando svaniscono gli effetti dell'anestesia. In genere, se l'anestesia è stata di tipo locale, le dimissioni avvengono il giorno stesso dell'intervento; se invece l'anestesia è stata di tipo generale, le dimissioni hanno luogo il giorno seguente l'operazione.
Durante l'intero periodo di ricovero, il personale medico mantiene in osservazione il paziente, sottoponendolo a periodici controlli dei parametri vitali.

SENSAZIONI POST-OPERATORIE

Dopo una rinosettoplastica, è abbastanza comune che il paziente avverta dolore al naso e sia vittima di emorragie o vomito con sangue.

In genere, per il dolore, i medici consigliano degli analgesici come per esempio il paracetamolo.

INDICAZIONI POST-OPERATORIE

Alcune comuni indicazioni post-rinosettoplastica sono:

  • Utilizzo di un collirio decongestionante per gli occhi;
  • Terapia antibiotica della durata di 5 giorni;
  • Riposo e astensione da attività pesanti fino a diversa indicazione del medico curante. Serve a ridurre il rischio di emorragie;
  • Non soffiarsi il naso per alcuna ragione;
  • Tenere alta la testa, durante il sonno;
  • Utilizzare vestiti comodi, con abbottonatura anteriore. Evitare i vestiti che si infilano dal collo.

GUARIGIONE CHIRURGICA (PRIMA FASE DEL RECUPERO)

La guarigione delle ferite chirurgiche  richiede una o due settimane, a seconda di quanto invasiva è stata l'operazione. Grazie alle moderne tecniche chirurgiche, un paziente sottoposto a rinosettoplastica può far ritorno a un'attività lavorativa non particolarmente pesante già dopo 7 giorni.

RECUPERO COMPLETO

In genere, il recupero completo da un intervento di rinosettoplastica richiede dai 3 ai 6 mesi.
Nei casi più gravi, tuttavia, potrebbe avvenire dopo ben 12 mesi.

Rischi e Complicazioni

Un individuo sottoposto a rinosettoplastica è a rischio di:

  • Emorragie;
  • Infezioni;
  • Reazioni avverse all'anestesia;
  • Persistenza del setto nasale deviato;
  • Cambiamento indesiderato della forma del naso;
  • Perforazione settale (apertura di natura lesiva, a livello del setto nasale);
  • Ridotto senso dell'odorato;
  • Ematoma al setto nasale;
  • Intorpidimento temporaneo dell'arcata gengivale e dentale superiore.

Alcune delle suddette complicanze (es: persistenza del setto nasale deviato, cambiamento indesiderato della forma del naso) possono richiedere un secondo intervento chirurgico al naso.

Risultati

Attualmente, la rinosettoplastica è un'operazione chirurgica che fornisce ottimi risultati. Tuttavia, è bene precisare che i benefici migliori si hanno quando la deviazione del setto nasale è lieve e il rimodellamento del naso è meno elaborato.
Un'eventuale fallimento della rinosettoplastica richiede la ri-esecuzione della medesima operazione.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza