Rimuginio patologico: cause, e sintomi

Rimuginio patologico: cause, e sintomi
Ultima modifica 29.07.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Tipi di rimuginio ansioso
  3. Il peso del passato nel presente
  4. Sintomi
  5. Come bloccare i pensieri negativi?

Introduzione

Quando un pensiero negativo si presenta con costanza, lucidità analitica in maniera perseverante, si parla di rimuginio patologico. Il perché volontariamente si rinnovino immagini spiacevoli, che suscitano disagio e rancore, ha differenti risposte e scopi. In generale, ch ne soffre e lo mette in atto, pensa esistano specifiche metacredenze che renderebbero utile adottare tale pensiero negativo per risolvere certi problemi o affrontare determinate situazioni della vita. Il termine volontario, come dimostrato da diverse ricerche, risulterebbe tuttavia improprio, in quanto sarebbe fuori dal proprio controllo, e si manifesterebbe in maniera automatica e perseverante. 

I processi di autoregolazione, infatti, sarebbero ostadcolati proprio da esso, lontani dai passaggi mentali di elaborazione e adattamento. L'attenzione è tutta focalizzata su tematiche o problematiche ormai passate ma rievocate e ancora presenti proprio in funzione del rimuginio che incrementa stati d'ansia, sensazioni dolore e favorisce l'insorgenza di disturbi psicologici della personalità. 

 

Tipi di rimuginio ansioso

Le conseguenze del rimuginio patologico sono molteplici. Tra esse, si evidenziano:

  • ostacolo nella normale vita sociale
  • disturbi comportamentali
  • paralisi di pensiero e di adozione di soluzioni efficaci: si resta inerti e inetti nei confronti della vita
  • aumenta la distrazione
  • peggioramento delle risorse cognitive;
  • aumento dei livelli di stress
  • riduzione de l'autocontrollo
  • scatti d'ira
  • impulsività
  • atteggiamenti rabbiosi 

 

Esistono differenti tipologie di pensiero ripetitivo negativo. 

  • Rimuginio ansioso si manifesta con pensieri automatici negativi che derivano da situazioni passate ma trasposte al presente e talvolta orientate al futuro. Si pensa costantemente a ciò che potrebbe accadere di brutti, a scenari negativi ed apocalittici, senza che ce ne sia reale motivo. Ci si strugge a pensare a come poter affrontare tali situazioni. In questo modo si verifica un incremento dei livelli di allarme, ansia e incertezza.
  • Rimuginio desiderante si manifesta immaginando potetici scenari, azioni o situazioni desiderabili ma che non si vorrebbe mettere in atto come fare uso di droghe, bere a dismisura, fumare anche se si è smesso di fumare, mangiare cibi grassi e calorici quando si è a dieta, ma anche tradire il proprio partner. In questo caso, oltre ad aumentare i livelli di stress e ansia, si favoriscono le dipendenze patologiche.
  • Ruminazione depressiva si riferisce al pensiero ossessivo e costante di eventi o situazioni spiacevoli o dolorosi accaduti in in passato o attualmente presenti, compresi dolori fisici che si ripresentano come somatizzati. Essi peggiorano gli stati depressivi.

Ruminazione rabbiosa: cos'è e perché si manifesta

La ruminazione rabbiosa (anger rumination) è un processo cognitivo simile a quello della ruminazione depressiva. Anche in questo caso, si pensa ossessivamente ad un evento o una situazione in cerca di spiegazioni e perché. Gli eventi rucordati, in questo caso, sono però strettamente connessi alla rabbia suscitata da una situazione ma anche da un comportamento altrui. 

Consiste nel pensare, ripensare, immaginare in maniera reiterata e rivivere una situazione negativa in cui si è provato rabbia, portando il soggetto che "rimastica" da qui il nome ruminazione, ad immaginare fantasticamente cosa sarebbe dovuto succedere per non sperimentare quella rabbia generata da ingiustizie, offese, vendette, prevaricazioni, soprusi, rifiuti. 

Per approfondire: Mania di controllo: sintomi, cause e cosa fare

Il peso del passato nel presente

lIl passato, per i soggetti inclini alla ruminazione rabbiosa è onnipresente, soprattutto nel tempo. Ciò che appartiene ai ricordi e al tempo andato, è in realtà concretamente attuale nella mente di chi non riesce ad elaborare di poter lasciare nel passato il negativo, i torti, il dolore subito. Attraverso la ripetizione di certi pensieri o immagini, la persona rivive le stesse emozioni negative, spiacevoli, rabbiose e dolorose già sperimentare in passato, a volte con la medesima intensità. 

I livelli di stress, frustrazione, rabbia e tensione percepiti dalla persona sono mantenuti alti, e la persona viene assorbita in un processo cognitivo tossico che consuma le risorse ed ostacola qualsiasi azione del quotidiano.

Il Pensiero Controfattuale

Per pensiero controfattuale si intende un concetto psicologico mediante il quale un soggetto rimugina su diversi finali possibili in relazione a situazioni passate. Si tende cioè a creare una alternativa a eventi e situazioni che si sono già verificati in passato. 

Sintomi

Il rimuginio patologico, viene da sè, è in grado di ridurre le capacitàdi autocontrollo e di tolleranza delle emozioni e delle sensazioni negative nelle persone che ne soffrono, generandouna condizione di costante disequilibrio emozionale. Il pensiero costante di situazioni negative e dolorose conduce all'adozione di veri e propri comportamenti autolesionistici, aggressivi, che si manifestano appunto sia a livello verbale che fisico. 

A soffrire maggiormente sono sia gli adulti che gli adolescenti. La connessione con una psicopatologia è rilevante ma non è condizione primaria perché il disturbo si può manifestare anche in assenza di patologie psichiche.

La ruminazione rabbiosa, è stata spesso associata a soggetti con:

  • Disturbi della personalità borderline
  • perfezionismo
  • scarsa qualità delle relazioni interpersonali
  • alti livelli di rancore
  • ridotta capacità di gestire lo stress
  • alti livelli di impulsività
  • bassa qualità della vita
  • diturbi del comportamento
  • ansia
  • depressione
  • disturbi di personalità.

Come bloccare i pensieri negativi?

Come bloccare i pensieri negativi e intrusivi? Risponde Carlo Massarutto, psicologo di guida psicologi.it www.guidapsicologi.it

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