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Ricrescita dei capelli: quali soluzioni?

Ricrescita dei capelli: quali soluzioni?
Ultima modifica 04.03.2024
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INDICE
  1. Ricrescita dei capelli: è possibile?
  2. Trapianto di capelli
  3. Autotrapianto
  4. Dopo il trapianto

Ricrescita dei capelli: è possibile?

La ricrescita dei capelli è un'esigenza a cui si cerca sempre di dare una risposta il più possibile attenta alle specificità del singolo soggetto. Per chi desidera rinfoltire la capigliatura, le strategie disponibili sono diverse, ma il trapianto rappresenta l'opzione più risolutiva quando il processo che porta alla progressiva caduta dei capelli patologica (alopecia) si è ormai instaurato, rendendo il diradamento permanente.

Ad oggi, l'autotrapianto di capelli è la metodica più praticata dagli esperti del settore per ridensificare la chioma, poiché offre i migliori risultati in termini di soddisfazione. Grazie alla continua evoluzione delle tecniche minimamente invasive con cui viene realizzato, questo genere d'intervento permette di ridistribuire i fusti capilliferi in modo omogeneo e consente una ricrescita del tutto naturale.

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Trapianto di capelli

Il trapianto di capelli è l'unica soluzione in grado di far recuperare una capigliatura naturale e permanente, in grado di portare dei risultati oggettivamente concreti quando non è più possibile trarre beneficio dalla sola terapia medica. Questo genere d'intervento permette, infatti, la ricrescita dei propri capelli, trasferendo i follicoli dalle regioni ricche di fusti capilliferi alle aree calve o diradate.

Ad oggi, l'autotrapianto è la metodica più praticata, poiché offre i migliori risultati, in termini di soddisfazione del medico e del paziente, consentendo una ricrescita dei capelli del tutto naturale.

Attenzione! Nel caso si abbia intenzione di sottoporsi ad un intervento di trapianto capelli, è bene affidarsi a chirurghi molto esperti, che operino in strutture efficienti e qualificate.

Trapianto di capelli: a chi è indicato?

Il trapianto di capelli è l'unico intervento che ha dimostrato di essere efficace nel risolvere, in modo duraturo, l'alopecia androgenetica (calvizie) di tipo sia maschile, che femminile. Questa patologia colpisce l'80% degli uomini e il 40-50% delle donne, soprattutto dopo la menopausa.

Cos'è l'Alopecia androgenetica

L'alopecia androgenetica è causata dalla combinazione di fattori ormonali e genetici: in soggetti predisposti, infatti, l'eccessiva sensibilità agli ormoni androgeni dei follicoli di alcune aree del cuoio capelluto ("androgeno-dipendenti"), porta i capelli ad indebolirsi progressivamente. In pratica, negli uomini, l'alopecia androgenetica è caratterizzata da un diradamento che parte dall'attaccatura dei capelli sulla fronte ("stempiatura") e dalla porzione superiore della testa ("chierica") per estendersi su tutto il cranio, con eccezione della regione sopra le orecchie; nelle donne, è caratterizzata, invece, dallo sfoltimento diffuso della chioma nella parte alta della testa. La ragione di questa localizzazione selettiva della calvizie dipende dal fatto che i follicoli di queste aree del cuoio capelluto producono elevati livelli di DHT (diidrotestosterone).

Il trapianto di capelli si basa sul fatto che anche nei soggetti predisposti geneticamente alla calvizie esistono alcune regioni resistenti alla malattia (come quella occipitale del cuoio capelluto). È proprio da queste zone che i chirurghi prelevano i follicoli quando effettuano l'intervento: se questi capelli "permanenti" vengono spostati nelle zone rade o interessate dalla calvizie, continuano a crescere a tempo indefinito.

Oltre all'alopecia androgenetica, il trapianto è indicato anche nei soggetti che desiderano aumentare la densità dei capelli in un'area diradata, anche di piccole dimensioni, e vivono il problema con forte disagio.

L'intervento non è consigliabile, invece, in caso di alopecie cicatriziali, in quanto le cicatrici provocate dalla malattia rendono difficile la crescita dei follicoli trapiantati.

Autotrapianto

La tecnica dell'autotrapianto consiste nel prelevare i follicoli pilo-sebacei dalla regione della nuca per impiantarli nelle aree affette da alopecia androgenetica (regione frontale o del vertice).

I follicoli della nuca sono, infatti, insensibili agli ormoni androgeni e continuano a produrre fusti capilliferi spessi e robusti anche nella calvizie avanzata; l'autotrapianto è efficace in quanto i follicoli trapiantati mantengono la loro "insensibilità" agli androgeni anche quando sono trasferiti nella aree "androgeno-dipendenti" del cuoio capelluto.

L'autotrapianto è, quindi, un trattamento efficace e, se effettuato da un operatore esperto, permette di ottenere buoni risultati estetici. Tuttavia, occorre ricordare che questo intervento deve essere considerato un complemento e non un'alternativa alla terapia medica.

Quando è consigliato l’autotrapianto

Il trapianto di capelli va effettuato solamente quando il quadro clinico è stabile. Per tale motivo, questa procedura chirurgica non è indicata nei pazienti molto giovani, dove la caduta dei capelli potrebbe ancora progredire e provocare un diradamento delle aree di cuoio capelluto accanto alla zona del trapianto, creando regioni calve sulla testa.

In ogni caso, la visita preliminare ha proprio lo scopo di informare il paziente sulle possibili soluzioni del problema, ma senza spingerlo all'intervento (il medico deve prospettare, infatti, un obiettivo realmente raggiungibile). La pianificazione e progettazione dell'intervento di autotrapianto è, inoltre, un momento fondamentale per la sua buona riuscita.

Se il paziente non risulta essere un candidato valido all'autotrapianto o è comunque troppo giovane per affrontarlo, è meglio invitarlo ad un secondo controllo dopo almeno 6-12 mesi.

Dopo il trapianto

Come ricrescono i capelli dopo il trapianto

Dopo il trapianto, i capelli inizieranno a ricrescere gradualmente, in base alla fase del ciclo vitale in cui si trovavano le unità follicolari al momento dell'espianto, e la capigliatura si rinfoltirà con estrema naturalezza. Un primo risultato apprezzabile alla vista è possibile vederlo già dopo 4-6 mesi.

Una volta ricresciuti, i capelli non cadranno più, poiché prelevati da zone in cui i follicoli non sono soggetti all'azione del diidrotestosterone (DHT), l'ormone responsabile dell'alopecia androgenetica, consentendo di ottenere un risultato perfettamente naturale e permanente.

Il trapianto è una soluzione definitiva?

Il trapianto di capelli non è sempre la soluzione definitiva del problema. Va considerato, infatti, che l'aspetto estetico non dipende solo dai capelli trapiantati, ma anche da quelli "originali" rimasti. Nel tempo, infatti, quest'ultimi possono andare incontro ad un diradamento a causa del peggioramento dell'alopecia. Anche se l'intervento è ben riuscito, quindi, i risultati tendono a ridursi in relazione al progressivo diffondersi della calvizie alle aree circostanti il trapianto.

Per questo, anche il trapianto non è una soluzione veramente definitiva e per un trattamento ottimale è importante la combinazione con la terapia medica.

Esistono rischi di rigetto dei capelli trapiantati?

Trattandosi di un autotrapianto, il rischio di qualunque reazione di rigetto da parte dell'organismo non esiste, poiché i follicoli vengono prelevati dal paziente stesso. Il mancato "attecchimento" dei capelli trapiantati è raro e può derivare da un'errata tecnica chirurgica o da una cattiva circolazione della zona che riceve il trapianto.

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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici