Ricetta Dematerializzata: Cos’è e Come Funziona la Ricetta Elettronica

Ricetta Dematerializzata: Cos’è e Come Funziona la Ricetta Elettronica
Ultima modifica 29.10.2020
INDICE
  1. Cos’è la Ricetta Dematerializzata
  2. Come Funziona la Ricetta Elettronica
  3. Cosa Cambia e Non dalla Ricetta Rossa
  4. Validità
  5. Quando Non Può Essere Utilizzata

Cos’è la Ricetta Dematerializzata

La ricetta dematerializzata è la versione elettronica della tradizionale ricetta rossa cartacea. Si tratta di un documento digitale che consente l'accesso alle prestazioni farmaceutiche e ambulatoriali (medicinali di fascia A, visite specialistiche, esami diagnostici) erogate dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

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Ricetta Dematerializzata: sostituisce la Ricetta Rossa cartacea

La ricetta dematerializzata rappresenta l'evoluzione della ricetta rossa cartacea (per intenderci, non essendo più su supporto cartaceo, la ricetta è "dematerializzata"). Detta anche ricetta elettronica o ricetta medica digitale, la versione "virtuale" è stata introdotta nell'ambito sanitario nel corso del processo di informatizzazione che prevede la completa eliminazione del supporto cartaceo (dematerializzazione), a favore dell'interconnessione in tempo reale fra Sistema di Accoglienza Centrale Tessera Sanitaria e medici prescrittori, farmacie e strutture che erogano le prestazioni di specialistica ambulatoriale.

La ricetta dematerializzata ha le stesse caratteristiche della ricetta rossa in termini di capacità di prescrizione da parte del medico e di validità temporale, ma presenta alcuni vantaggi, come la possibilità di ritirare i medicinali al di fuori della propria Regione.

Tipi di Ricetta Medica

Le tipologie di ricette principali e di più comune utilizzo sono due:

  • Ricetta rossa o elettronica per i medicinali a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Viene compilata dal medico sul ricettario regionale;
  • Ricetta bianca per i farmaci con costo completamente a carico del cittadino. Viene compilata sul ricettario personale del medico.

In alcuni casi particolari vengono utilizzate ricette diverse, quali la ricetta ministeriale a ricalco (ad es. per prescrivere gli ansiolitici e le sostanze utilizzate nella terapia del dolore) e la ricetta limitativa, compilata solo dai medici specialisti di centri autorizzati dalle Regioni che rilasciano un piano terapeutico. La ricetta limitativa viene usata anche per quei medicinali utilizzabili soltanto in ambiente ospedaliero.

Come Funziona la Ricetta Elettronica

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La ricetta elettrica consente di:

  • Acquistare farmaci a totale o parziale carico del SSN, nei limiti previsti dai livelli di assistenza e dalla classificazione dei farmaci stessi;
  • Richiedere prestazioni specialistiche o diagnostiche sia in strutture pubbliche che private, quest'ultime solo se accreditate.

Cosa fa il medico

Per prescrivere farmaci, visite o esami, il medico compila al computer la ricetta dematerializzata: avvalendosi di una specifica applicazione informatica, messo a disposizione dal Sistema Tessera Sanitaria (TS) e chiamato Sistema di Accoglienza Centrale (SAC o, se il sistema è regionale, SAR), registra le stesse informazioni richieste dalla ricetta rossa cartacea:

  • Il proprio numero identificativo;
  • I dati dell'assistito;
  • Il medicinale o gli accertamenti necessari;
  • Il quesito diagnostico, cioè il problema di salute che motiva la richiesta della prestazione;
  • Eventuali esenzioni (per reddito o per patologia);
  • Il codice di priorità per le prestazioni di specialistica ambulatoriale che si effettuano per la prima volta.

Il medico fa riferimento al ricettario regionale per i medicinali a carico del SSN, mentre per le prestazioni specialistiche si basa sui nomenclatori tariffari e sui cataloghi forniti da ogni singola Regione.

Una volta generata la ricetta dematerializzata, questa viene memorizzata nel sistema e identificata tramite un Codice Nazionale Univoco, cioè il Numero di Ricetta Elettronica (NRE), il medico consegna un promemoria della ricetta (ancora cartaceo).

Come Ritirare il Farmaco o Prenotare la Visita

Con il promemoria cartaceo rilasciato dal medico, è possibile ritirare i medicinali prescritti in farmacia o prenotare la visita o altri accertamenti alla struttura sanitaria o al Cup (Centro unico di prenotazione).

Collegandosi allo stesso sistema telematico, il farmacista (o il Cup) potrà accedere direttamente alla prescrizione digitale e ai dati dell'intestatario, mediante il numero di ricetta elettronica (NRE) ed il codice fiscale, quindi ci consegna il farmaco (o, nel caso del Cup, si prenota la prestazione).

Cos’è e Come si Usa il Promemoria

Nonostante la ricetta sia elettronica, il medico potrà rilasciare comunque un promemoria cartaceo della prescrizione, stampato su un foglietto bianco in formato A5, a garanzia dell'erogazione della prestazione anche in caso di indisponibilità dei sistemi informatici. Laddove il Sistema Regionale lo preveda, il promemoria è disponibile anche online e il cittadino può ritirare il farmaco, previo consenso alle farmacie per l'accesso alle ricette elettroniche, esibendo la tessera sanitaria.

Nei casi in cui ci fossero problemi di collegamento informatico, sarà comunque possibile ritirare i medicinali prescritti, utilizzando questo promemoria. Anche nell'eventualità si perdesse il promemoria si potrà comunque ritirare il farmaco, in quanto la prescrizione è registrata in una banca dati (archivio elettronico) accessibile a tutte le farmacie.

Allo stesso modo della ricetta rossa, anche questa copia cartacea della ricetta elettronica è destinata ad essere eliminata nel tempo: con il Decreto interministeriale del 25 marzo 2020 è stato avviato un percorso per arrivare alla digitalizzazione del promemoria, quindi rendere la prescrizione completamente digitale.

Cosa Cambia e Non dalla Ricetta Rossa

Differenze tra Ricetta Dematerializzata e Ricetta Rossa

In termini di capacità di prescrizione da parte del medico e di validità temporale (30 giorni), tra la ricetta elettronica e l'ormai (quasi) obsoleta ricetta rossa di carta non c'è alcuna differenza. Esattamente come la versione cartacea, quella virtuale serve a prescrivere i medicinali di Fascia A, esami diagnostici e visite specialistiche.

Al contrario di quella cartacea, però, la ricetta dematerializzata:

  • È utilizzabile in tutta Italia: l'uso della ricetta elettronica ha consentito di assicurare la circolarità delle prescrizioni farmaceutiche in regime convenzionale sull'intero territorio nazionale. Grazie a questo sistema, è possibile ritirare il medicinale con il promemoria del nostro medico in qualsiasi farmacia d'Italia senza pagare il prezzo intero, come invece avveniva con la ricetta rossa utilizzata fuori Regione;
  • Permette di ritirare i farmaci in qualunque Regione: con la ricetta elettronica un cittadino può recarsi in una farmacia di un'altra Regione e ad avere diritto all'erogazione dei farmaci. Proprio come se fossimo nella nostra regione di residenza, abbiamo diritto alla stessa esenzione o paghiamo lo stesso ticket;
  • Ha il vantaggio di far risparmiare il costo della carta speciale utilizzata per la ricetta rossa (per intenderci, la carta con la bordatura colorata dei campi che il medico compila con i dati necessari);
  • È più precisa e completa grazie all'assistenza del programma informatico.

La digitalizzazione delle prestazioni erogabili dal SSN consente anche di attivare strumenti di controllo, sia in termini di verifiche preventive all'erogazione, che di rendicontazione da parte degli stessi erogatori.

A Cosa Serve la Dematerializzazione della Ricetta Medica

La ricetta dematerializzata è disciplinata dal Decreto interminesteriale del 2 novembre 2011. Le informazioni contenute in questa prescrizione (es. esenzioni ticket, farmaci o prestazioni di specialistica ambulatoriale) vengono inoltrate digitalmente, in tempo reale, a farmacie e medici specialisti, nonché al Ministero dell'Economia e delle Finanze, e sono richiamabili dal sistema nel momento dell'erogazione della prestazione prescritta.

Oltre a rendere accurati e tempestivi i controlli di appropriatezza sia in fase di prescrizione, che di erogazione, la ricetta dematerializzata si propone di semplificare le attività di gestione della documentazione cartacea da parte delle ASL.

Allo stesso tempo, il sistema effettua in tempo reale i controlli che consentono:

  • La corretta identificazione dell'assistito in fase di prescrizione;
  • L'esistenza del diritto dell'assistito alle esenzioni per reddito;
  • L'esistenza del farmaco da erogare (grazie all'interconnessione con la Banca Dati del Prontuario AIFA), nonché la verifica che la medesima confezione non sia stata già venduta in precedenza;
  • L'esistenza della prestazione specialistica sulla base dei nomenclatori tariffari e dei cataloghi forniti da ogni singola Regione.

L'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione dell'infezione da nuovo Coronavirus (COVID-19), ha dato ulteriore impulso alla dematerializzazione delle ricette mediche per evitare la circolazione dei cittadini e la diffusione del contagio, assicurare la disponibilità di farmaci ai soggetti più fragili e, in generale, ridurre l'afflusso di pazienti negli studi medici. Un'ordinanza della Protezione Civile (19 marzo 2020) consente al cittadino di non ritirare il promemoria, ma di avere il numero di ricetta elettronica direttamente a casa attraverso un messaggio telefonico (sms, comunicazione telefonica verbale) o posta elettronica. A tal proposito, consulta anche l'approfondimento nCov: Ricetta Medica via Mail o Messaggio

Validità

Validità della Ricetta Dematerializzata

Il periodo entro cui la ricetta elettronica può essere utilizzata per ritirare i medicinali prescritti, una volta sola, è di 30 giorni dalla data di compilazione visibile sulla ricetta. Alla scadenza di tale termine, la ricetta non avrà più valore e le prestazioni o farmaci non potranno essere più erogate.

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Anche il promemoria, come la ricetta rossa, è spendibile una sola volta, sempre entro un mese, oltre i quali la ricetta elettronica viene bloccata dal sistema e il farmaco non è più erogabile.

Numero Massimo di Prescrizioni per Ricetta

Con la ricetta dematerializzata si possono prescrivere non più di 2 confezioni per farmaco.

Per quanto riguarda l'esenzione per malattia cronica:

  • Se il farmaco è stato già utilizzato dal paziente da almeno 6 mesi ed è specifico per la sua malattia cronica, si possono prescrivere fino a 6 confezioni per ricetta, fino a coprire un massimo di 180 giorni di terapia;
  • Nel caso di prima prescrizione di un farmaco, o di modifica della terapia, il medico può prescrivere una sola confezione di quel farmaco per ricetta e una sola ricetta al giorno.

Quando Non Può Essere Utilizzata

Cosa non può essere prescritto con la Ricetta Dematerializzata

La ricetta dematerializzata non può essere utilizzata per la prescrizione di:

  • Ossigeno;
  • Farmaci in distribuzione per conto;
  • Farmaci di classe "C";
  • Farmaci stupefacenti (che modificano lo stato psicofisico della persona);
  • Sostanze psicotrope (che agiscono sul sistema nervoso);
  • Farmaci che richiedono un piano terapeutico AIFA, come i nuovi anticoagulanti orali;
  • Farmaci prescritti al domicilio del paziente o nelle residenze sanitarie assistenziali.

Ricetta Dematerializzata nei Paesi dell’Unione Europea (UE)

Una ricetta rilasciata da un medico italiano è valida in tutti i Paesi dell'Unione Europea (direttiva 2012/52/UE). Tuttavia, la versione dematerializzata non viene accettata in tutti Paesi UE, pertanto è sempre utile farsi rilasciare dal medico anche una copia cartacea della prescrizione che riporti:

  • Il nome comune del principio attivo del medicinale (un farmaco prescritto in Italia potrebbe avere un nome diverso in un altro Paese);
  • Il dosaggio e la forma farmaceutica (ad esempio, compresse, fiale, sciroppo ecc.).

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici