Reticolociti: Emocromo - Esame Emocromocitometrico
Generalità
I reticolociti sono globuli rossi non ancora maturi. Di conseguenza, la conta reticolocitaria rappresenta il principale indicatore dell'entità di produzione dei globuli rossi.
Quest'analisi è importante per valutare la funzionalità del midollo osseo e la sua capacità di produrre un numero adeguato di eritrociti (sinonimo di globuli rossi).
Cos'è
I reticolociti sono gli elementi di transizione tra eritroblasti nucleati (proeritroblasti) e globuli rossi. Queste cellule della linea eritroide sono prodotte nel midollo osseo e, quando vengono rilasciate nel circolo ematico, assumono le caratteristiche proprie dell'eritrocita, dopo una maturazione di un giorno circa (nota: l'intero processo di differenziazione dura 10 giorni).
I reticolociti si definiscono per la presenza di materiale citoplasmatico, costituito prevalentemente da mitocondri e residui di materiale genetico (acido ribonucleico ribosomiale), evidenziabili come granuli e filamenti alla colorazione sopravitale, come il blu brillante di cresile.
I globuli rossi sopravvivono in circolo circa 120 giorni; di conseguenza, il midollo osseo è continuamente impegnato nella produzione di nuovi eritrociti, che vadano a sostituire quelli vecchi o degradati. In questo modo, nel sangue viene mantenuto sempre un numero costante di globuli rossi.
La conta assoluta o percentuale dei reticolociti è un buon indicatore della capacità del midollo osseo di una persona di produrre globuli rossi (eritropoiesi).
Reticolociti: ruolo biologico e valori normali
Nell'adulto vengono prodotti circa 2 milioni di globuli rossi al secondo. Durante la maturazione della cellula, c'è uno stadio in cui il nucleo viene espulso, e che dura 1-2 giorni. Questo stadio corrisponde al reticolocita; esso diventerà poi eritrocito maturo (che avrà una vita di 120 giorni circa). Quindi, i reticolociti sono i globuli rossi giovani, ancora immaturi, e sono lo 0,5% - 2,5% dei globuli rossi circolanti. Per esempio, in un soggetto che ha 5 milioni di globuli rossi per μl, i reticolociti saranno all'incirca 40-100 mila per μl.
Perché si Misura
La conta reticolocitaria è un esame utilizzato per determinare la quantità (assoluta e/o percentuale) di reticolociti circolanti nel sangue. Spesso, quest'analisi è associata all'ematocrito e alla misura dell'emoglobina.
La conta reticolocitaria può essere utilizzata per vari scopi:
- Valutare la funzionalità del midollo osseo e della sua capacità di rispondere in maniera adeguata alle richieste di globuli rossi dell'organismo;
- Supportare la diagnosi delle patologie che influenzano la produzione dei globuli rossi nel sangue, come l'anemia e le disfunzioni del midollo osseo;
- Diagnosticare le forme di anemia causate da alterazioni funzionali del midollo osseo da quelle conseguenti ad emorragia o emolisi;
- Approfondire le cause di valori alterati relativi al numero di globuli rossi, all'emoglobina ed all'ematocrito, dopo l'esecuzione dell'esame emocromocitometrico;
- Monitorare l'efficacia del trattamento, come, ad esempio, in caso di anemia sideropenica, carenza di vitamina B12 e folati, insufficienza renale, chemioterapia o trapianto di midollo osseo.
Nei pazienti con riduzione dei valori di emoglobina, la conta reticolocitaria permette la distinzione iniziale delle anemie, soprattutto quando si presentano forme normocitiche:
- Senza reticolocitosi, causate o associate a ridotta produzione di globuli rossi (per lesioni di vario tipo dei progenitori midollari);
- Con reticolocitosi, associate ad aumentata distruzione (emolisi) o perdita (emorragia), con progenitori integri ed efficienti, ma insufficienti per riequilibrare il danno periferico.
Valori normali
I reticolociti sono presenti sia nel midollo osseo, che nel sangue periferico. Normalmente, i reticolociti rappresentano lo 0,5-2,5% degli eritrociti circolanti e la loro permanenza nel torrente ematico è di 24 ore.
In termini di valore assoluto, l'intervallo di riferimento è di 25-75 ×109/L.
Reticolociti Alti - Cause
Alti livelli di reticolociti (reticolocitosi) possono essere segno di:
- Anemia perniciosa o sideropenica: l'organismo compensa questa perdita o la carenza di globuli rossi, incrementando il ritmo dell'eritropoiesi; ciò si riflette nell'aumentato rilascio di reticolociti nel sangue da parte del midollo osseo.
- Malattie renali.
Un'alta conta reticolocitaria - associata ad emoglobina, ematocrito e globuli rossi bassi - può indicare la presenza di:
- Perdita eccessiva di sangue: in presenza di un'emorragia acuta o sanguinamento cronico, il numero di reticolociti aumenta per compensare i deficit di globuli rossi.
- Anemia emolitica: il midollo osseo aumenta la produzione di globuli rossi per compensarne l'eccessiva distruzione, con il conseguente aumento del numero di reticolociti in circolo.
- Patologia emolitica nel neonato: in questa situazione potenzialmente fatale, è presente un'aumentata distruzione dei globuli rossi.
Se un numero elevato di eritrociti si associa a un'alta conta reticolocitaria, potrebbe essere presente una produzione eccessiva di globuli rossi, riscontrabile in alcune patologie quali:
- Policitemia vera;
- Tumori secernenti quantità eccessive di eritropoietina.
I reticolociti aumentano fisiologicamente nel corso della gravidanza. Anche i neonati presentano livelli elevati di questi precursori dei globuli rossi, che si normalizzano entro pochi giorni dalla nascita.
Un aumento del numero di reticolociti in circolo può verificarsi anche quando una persona si reca ad altitudini più elevate rispetto a quelle in cui vive. Anche i fumatori possono presentare un incremento del numero dei reticolociti.
Reticolociti Bassi - Cause
Bassi livelli di reticolociti possono essere segno di:
- Carenza di vari nutrienti, tra i quali ferro, vitamina B12 o acido folico;
- Anemia aplastica;
- Radioterapia;
- Insufficienza midollare causata da infezioni o cancro;
- Grave patologia renale (con diminuzione dei livelli di eritropoietina);
- Alcolismo;
- Cirrosi epatica;
- Patologie endocrine.
Come si misura
Per effettuare l'esame, il paziente si deve sottoporre a un prelievo di sangue da una vena del braccio. Il medico può richiedere l'esecuzione della conta reticolocitaria sullo stesso campione usato per l'esame emocromocitometrico.
Di solito, la conta reticolocitaria è realizzata con metodi automatizzati che misurano vari parametri presenti nel campione ematico. Questi strumenti consentono maggiore precisione, accuratezza e riproducibilità rispetto all'analisi con il microscopio, anche in caso di valori molto bassi (reticolocitopenia).
Nella conta percentuale, il numero di reticolociti viene comparato con il valore totale di globuli rossi secondo la seguente formula:
Reticolociti (%) = [numero dei reticolociti/numero dei globuli rossi totali] x 100
Preparazione
Per sottoporsi al prelievo di sangue utile per il conteggio dei reticolociti non è necessario essere a digiuno. L'esame si svolge, infatti, sulla parte corpuscolata del sangue, ossia sulle cellule, per le quali il fatto di aver assunto cibi o bevande non ha influenza. Tuttavia, quando si deve effettuare qualche altro esame del sangue che prevede il digiuno (come la misura della glicemia o del colesterolo) sarà necessario astenersi da cibi e bevande.
Il medico di base che prescrive le analisi potrà comunque fornire le informazioni più utili al caso.
Le trasfusioni di sangue possono influenzare il risultato della conta reticolocitaria.
Interpretazione dei Risultati
La conta reticolocitaria (assoluta o percentuale) dev'essere interpretata contestualmente al risultato di altri esami, come la conta dei globuli rossi, l'emoglobina, l'ematocrito e l'emocromo completo.
In linea generale, questo parametro riflette l'attività del midollo osseo.
Il risultato della valutazione dei reticolociti può indicare una produzione eccessiva di globuli rossi e fornisce informazioni riguardo la capacità del midollo osseo di rispondere a queste esigenze.
Analisi del sangue: interpretazione dei risultati
Poiché, di solito, il numero di reticolociti è espresso come valore percentuale rispetto al numero degli eritrociti circolanti, l'interpretazione di questo valore deve tenere conto anche di altri fattori. Per esempio:
- un numero di reticolociti normale (pari a 0,5-2,5%), indica una normale attività midollare se la concentrazione di emoglobina è normale.
- un conteggio elevato di reticolociti (reticolocitosi), in presenza di livelli di emoglobina normali, indica che sono stati perduti o distrutti globuli rossi, ma che il midollo ha compensato aumentandone la produzione.
- se la concentrazione di emoglobina è bassa e i reticolociti normali, vuol dire che non c'è stata alcuna adeguata risposta all'anemia.
Di norma, quindi, in un individuo anemico, il numero di globuli rossi circolanti sarà diminuito e il valore percentuale "normale" dei reticolociti risulterà aumentato.
Se la funzionalità del midollo osseo è normale e le riserve di ferro e delle altre sostanze necessarie sono adeguate, il grado di reticolocitosi è proporzionale al grado di perdita di sangue o di distruzione dei globuli rossi.
ERITROPOIESI INEFFICACE
Pazienti con difetti di maturazione degli eritrociti o di produzione di emoglobina, presentano talvolta un'eritropoiesi (maturazione dei globuli rossi) inefficace. In queste condizioni, la popolazione degli eritrociti è molto aumentata (iperplastica), ma il conteggio dei reticolociti è sproporzionatamente basso, poiché molte cellule non maturano mai a sufficienza per entrare in circolo. L'anemia perniciosa e la talassemia sono ottimi esempi di patologie associate ad eritropoiesi inefficace.
emorragie e Risposta terapeutica
Un aumento nel numero di reticolociti che si verifichi dopo una perdita di sangue, o in certe anemie come quelle da carenza di ferro, dopo che sia stata instaurata una cura adeguata, indica che il midollo osseo sta rispondendo con un'aumentata produzione di globuli rossi.
Una singola emorragia causa reticolocitosi, che inizia entro 24-48 ore e raggiunge un picco dopo 4-7 giorni. Si ritorna a livelli normali quando la concentrazione di emoglobina si normalizza.
Il persistere della reticolocitosi sta a indicare una perdita di sangue continua o ricorrente.
Nel deficit di ferro, in particolare nelle anemie causate da perdite croniche di sangue, la somministrazione di ferro induce un aumento dei reticolociti entro 4-7 giorni ed il loro conteggio rimane elevato finché non si raggiungono concentrazioni di emoglobina normali. Anche la terapia con vitamina B12 nell'anemia perniciosa induce una pronta e persistente reticolocitosi.