Respirazione nell'anziano: sintomi, malattie e come migliorarla in caso di difficoltà
La ricerca dimostra che un adulto su sette oltre la mezza età soffre di un problema respiratorio. I cambiamenti che il nostro corpo sperimenta con l'età aumentano il rischio di sviluppare una broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o una polmonite, che possono influire sulla qualità e sull'aspettativa di vita.
Ciò significa che anche solo le semplici attività quotidiane, come cucinare, fare il bucato, pulire la casa, fare la spesa, buttare il pattume, fare giardinaggio, seguire i nipoti, portare fuori il cane e, addirittura, vestirsi o salire le scale, possono diventare difficoltose o disagevoli.
Ecco cosa c'è da sapere sulle malattie e sui problemi respiratori in genere, in terza età.
Come funzionano i polmoni?
I polmoni consentono di trattenere l'ossigeno ambientale e, assieme all'apparato circolatorio, di farlo viaggiare all'interno attraverso il corpo, espellendo contemporaneamente l'anidride carbonica.
Mobilità e flessibilità delle strutture osteo-articolari e muscolari deputate alla ventilazione permettendo alle vie aeree di rimanere ben funzionali.
Quando questo processo diventa meno efficiente nelle persone anziane (vedi BPCO), l'anidride carbonica tende ad accumularsi, l'ossigeno a scarseggiare, causando una serie di problemi di salute.
Cosa succede quando si invecchia?
La ridotta funzionalità respiratoria in terza età è causata dai cambiamenti fisici legati all'età.
Le ossa perdono densità e si assottigliano, alterando la forma della gabbia toracica, e riducendone la capacità di espansione.
Il diaframma, muscolo inspiratorio per eccellenza, diventa più debole, il che influenza la dinamica respiratoria.
Al tempo stesso, seppur su scala inferiore, anche gli altri muscoli e i tessuti che supportano le vie aeree iniziano a indebolirsi e a cambiare struttura.
Come risultato, l'ossigenazione diminuisce, così come l'espulsione della CO2.
Possono influenzare la qualità della respirazione anche altre funzioni secondarie del corpo. Ad esempio, poiché il sistema nervoso diventa meno sensibile, non percepisce in maniera precisa la variazione della pressione parziale dei gas nel sangue, non ottemperando alla necessità di modificare il ritmo e la profondità respiratoria.
Oltre a questi cambiamenti, possono esacerbare i problemi respiratori certi fattori legati allo stile di vita, tra cui l'obesità, una lunga storia di fumo e una ridotta funzionalità cardiaca.
Condizioni di salute respiratoria per gli anziani
Raffreddore e sinusiti, negli anziani, possono dare origine a una condizione respiratoria grave e potenzialmente pericolosa per la vita. Essi hanno un rischio maggiore di sviluppare:
- Polmonite;
- BPCO;
- Asma;
- Bronchite cronica;
- Cancro ai polmoni;
- Enfisema polmonare.
Indirettamente, spesso, i problemi polmonari si associano a insufficienza cardiaca, causando un accumulo di liquido nei polmoni (edema polmonare). Anche i pazienti in fase di recupero da un ictus, o che soffrono di un disturbo neurologico, possono anche mostrare problemi respiratori.
Cosa è normale e cosa è preoccupante?
Gli anziani che soffrono di alterazioni polmonari e respiratorie legate all'età possono sentirsi più stanchi e incapaci di partecipare ad un'attività fisica di vario genere. I sintomi che indicheremo dovrebbero essere presi sul serio, e discussi con il medico:
- Fiato corto;
- Dolore al petto;
- Tosse cronica;
- Respiro sibilante;
- Tossire sangue;
- Febbre;
- Mal di testa;
- Dolore muscolare;
- Attacchi di tosse;
- Disturbi del sonno;
- Gonfiore delle gambe, dei piedi o delle caviglie;
- Fatica costante.
Rivolgiti immediatamente al medico se:
- Insorge l'improvvisa ed estrema mancanza di respiro o dolore al petto;
- La febbre sale a 37,7 °C o più;
- Si tossisce sangue;
- Si sperimenta difficoltà a deglutire.
Cosa fare? Come ridurre i rischi?
Per ridurre il rischio di problemi respiratori più gravi nell'anziano:
- Prevenire l'obesità;
- Seguire uno stile di vita attivo;
- Smettere di fumare, perché causa ulteriori danni ai polmoni;
- Iniziare a fare attività fisica propriamente detta, per combattere la ridotta funzionalità polmonare;
- Evitare di sedersi o sdraiarsi per lunghi periodi di tempo (con eccezione del sonno), poiché il muco può accumularsi nelle vie respiratorie e aumentare le probabilità di un'infezione polmonare;
- Ridurre l'uso di prodotti chimici domestici;
- Ridurre l'esposizione all'inquinamento dell'aria esterna, incluso lo smog;
- Impegnarsi a prevenire le malattie respiratorie, compresi il comune raffreddore e l'influenza, vaccinandosi ed evitando le persone malate.