Ultima modifica 18.07.2019

Generalità

Il rene policistico è una patologia genetica nella quale il normale tessuto renale viene sostituito da numerose cisti. Ne esistono due forme diverse: una colpisce gli adulti, l'altra i neonati.
Nei malati di rene policistico, il danno ai reni compromette la normale funzione di questi organi. Rene PolicisticoPurtroppo, non esiste alcuna terapia specifica, ma adottare determinate contromisure può allungare la vita del paziente.

Cos'è il rene policistico

Il rene policistico è una malattia ereditaria caratterizzata dalla comparsa di numerose cisti in entrambi i reni.
La formazione delle cisti compromette la funzione renale, determinando una condizione patologica chiamata insufficienza renale. Il termine medico "insufficienza renale" indica difetti di:

Anatomia patologica

Le cisti sono delle sacche rivestite da epitelio renale e contenenti liquido. In caso di rene policistico, la loro presenza aumenta il peso e le dimensioni dell'organo (anche di tre o quattro volte rispetto alla misura normale). Il medico può accorgersi di queste alterazioni anatomiche mediante palpazione delle zone corrispondenti ai reni.
La grandezza delle cisti è variabile: possono misurare qualche decina di millimetri, o anche 4-5 centimetri. Invadono le zone occupate dal glomerulo e dai tubuli prossimali e distali. Ciò spiega perché si riempiano di liquido, in particolare di pre-urina, contenente:

Le cisti compaiono su entrambi i reni e possono essere svariate decine, anche un centinaio.

Classificazione

Il rene policistico è una malattia genetica. In base al gene coinvolto, si distinguono due forme:

  • Rene policistico autosomico dominante. L'acronimo inglese è ADPKD. È presente dalla nascita, ma si manifesta con sintomi in età adulta, a partire dai 30-40 anni.
  • Rene policistico autosomico recessivo. L'acronimo inglese è ARPKD. Si manifesta nei primi mesi di vita. Spesso il bambino muore dopo il parto, o entro il primo anno di vita. Il bambino sviluppa le prime cisti renali già nell'utero materno.

Epidemiologia

Forma Casi Età di comparsa
ADPKD 1 su 1.000 individui Età adulta
ARPKD 1 su 20.000 individui Nascita

Cause

A causare il rene policistico è una mutazione genetica.
La forma dominante, ADPKD, può essere causata da due geni diversi: PKD 1 e PKD 2. PKD 1 risiede nel cromosoma 16, mentre PKD 2 si trova nel cromosoma 4. Nonostante questo, determinano la stessa patologia, con i medesimi sintomi.
La forma recessiva, ARPKD, è causata da un solo gene: PKHD 1. PKHD 1 ha sede nel cromosoma 6.

Patogenesi

Il meccanismo è assai complesso e prevede numerosi attori.
I geni PKD 1, PKD 2 e PKHD 1 codificano per delle proteine chiamate policistine. Le policistine compongono un canale per il passaggio dello ione calcio attraverso le membrane cellulari. Lo ione calcio è, per la cellula, un importante messaggero di segnali. In alrtre parole, il calcio, quando entra in una cellula, dà il via a numerosi cambiamenti cellulari. Quando le policistine sono mutate, il canale non funziona in modo adeguato ed il segnale indotto dal calcio viene alterato. Tutto ciò si traduce nella formazione delle cisti.

EreditarietÀ del rene policistico

Premessa: ogni gene del DNA umano è presente in due copie. Una copia proviene dalla madre, una copia dal padre. Tali copie si chiamano alleli.

In tutte le malattie ereditarie autosomiche dominanti è sufficiente che un allele sia mutato, perché il gene non funzioni. L'allele mutato, infatti, ha più potere di quello sano (dominanza). Per la trasmissione dell'allele, basta un solo genitore con un allele mutato.

Viceversa, in tutte le malattie ereditarie autosomiche recessive entrambi gli alleli devono essere mutati, perché si manifesti la patologia. L'allele mutato, infatti, ha meno potere di quello sano e la sua presenza in singola copia non ha alcun effetto (recessività). Per la trasmissione di queste malattie, bisogna che entrambi i genitori sia portatori di un allele mutato (portatori sani).

Le malattie ereditarie di tipo autosomico sono quelle in cui le cui mutazioni geniche risiedono in cromosomi non sessuali. Come ricordato, il rene policistico è una malattia ereditaria autosomica, che esiste in due forme, una dominante (ad insorgenza tardiva) ed una recessiva (più grave) .


Forma Gene Posizione Numero di casi
Dominante PKD 1 Cromosoma 16 1 ogni 1.000 individui (85% PKD 1; 15% PKD2)
PKD 2 Cromosoma 4
Recessiva PKHD 1 Cromosoma 6 1 ogni 20.000 individui

Sintomi e complicazioni

  • La forma dominante ADPKD non manifesta sintomi fino all'età adulta. Tra i 30 e i 50 anni, in genere, compaiono i primi disturbi ai reni. Si tratta, pertanto, di un degenerazione a decorso lento.
  • La forma recessiva ARPKD si manifesta appena dopo la nascita ed ha un decorso rapido e fatale.

Le diverse fasi, iniziale e tardiva, della malattia sono caratterizzate dai seguenti sintomi:


Sintomo Fase
Dolore addominale e/o addome rigonfio Iniziale
Dolore lombare Iniziale
Sangue nelle urine (ematuria) Iniziale e tardiva
Proteine nel sangue (proteinuria) Inziale e tardiva
Dolore a uno o entrambi i reni Tardiva
Calcoli renali Tardiva
Ipertensione Tardiva
Infezioni renali Tardiva
Infezioni urinarie Tardiva

Il dolore nelle zone corrispondenti ai due reni è dovuto al loro ingrandimento, che comprime le parti anatomiche circostanti.
I calcoli renali si verificano in una persona ogni 5 con rene policistico ADPKD. In alcuni casi, non determinano dolore; in altri, bloccano l'uretere e causano un dolore acuto (colica renale).

Una diagnosi tardiva e la mancata cura di questi sintomi possono complicare il quadro patologico del paziente colpito da policistosi renale. Le complicazioni più gravi sono:

Insufficienza renale

È la complicazione più comune nei malati di rene policistico.
In un paziente con insufficienza renale, le principali funzioni dei reni sono compromesse.


Principali funzioni dei reni alterate a causa di insufficienza renale Eliminazione, con le urine, dei prodotti di rifiuto, presenti nel sangue (escrezione urinaria).
Riassorbimento, dai fluidi corporei, delle sostanze ancora utili, come aminoacidi, sodio, potassio, glucosio e cloro (filtrazione glomerulo-tubulare).
Produzione di eritropoietina


Il danno renale può essere più o meno profondo. Il test di valutazione della filtrazione glomerulare, infatti, consente di valutare lo stadio di insufficienza renale. Sono stati distinti 5 stadi, dal meno grave al più grave.


Stadio Sintomi Età
1
2
3
Non ancora evidenti 30-40 anni
4
5
Stanchezza; poco appetito; perdita di peso; prurito; crampi muscolari; piedi gonfi; rigonfiamento attorno agli occhi; pallore dovuto ad anemia. 50-70 anni


L'ultimo stadio richiede trattamenti terapeutici, come la dialisi ed il trapianto renale.

Ipertensione cronica

Mediante l'escrezione urinaria, i reni regolano la pressione sanguigna; un loro danno, invece, ne innalza il valore. L'ipertensione non è di per sé una patologia, ma è un fattore favorente le malattie di cuore e l'ictus.

Cisti in altre parti del corpo

Le cisti si sviluppano anche in altri organi, come ad esempio il fegato. Esse non causano disturbi epatici, ma provocano dolore. Le cisti epatiche sono tipiche dell'età avanzata.
Altre cisti possono comparire nel pancreas, nella vescica seminale e nella membrana aracnoidea.

Aneurisma cerebrale

Il termine aneurisma indica la dilatazione di una porzione di vaso sanguigno. Una persona su 10 con rene policistico ADPKD sviluppa un aneurisma in un'arteria cerebrale. Solitamente tale condizione non crea alcun disturbo al paziente, ma il rischio che l'aneurisma possa rompersi non va sottovalutato. La rottura del vaso interessato, infatti, determina sanguinamento, con invasione delle zone circostanti al punto di fuoriuscita (vedi approfondimento sull'emorragia cerebrale). Devono prestare particolare attenzione coloro che, affetti da ADPKD, hanno anche una storia familiare di aneurisma. L'aneurisma, infatti, ha molto spesso carattere ereditario.

Valvulopatie

Il prolasso della valvola mitrale si verifica in un paziente su 5 con ADPKD.

Dolore cronico

Il rene policistico può presentare anche un centinaio di cisti. In tali condizioni, il rene è anche 3 o 4 volte più grande del normale e spinge sulle zone circostanti. Ciò determina un dolore cronico.

Gravidanza

Le donne gravide con ADKPD possono sviluppare preeclampsia (tossiemia gravidica). Si tratta di una possibilità remota, ma comunque verificabile.

Diagnosi

L'anamnesi rappresenta un buon strumento di indagine. Infatti, conoscere la storia familiare di un individuo può essere utile per una diagnosi precoce, anche in assenza di sintomi evidenti.

La palpazione della due aree corrispondenti ai reni rappresenta un altro test attendibile: una superficie irregolare di entrambe è indicativa della malattia.
Per una diagnosi completa e sicura, si possono eseguire i seguenti test:

Ecografia

È l'esame d'elezione. Non è invasivo, mostra l'aumento di volume dei reni e la presenza di cisti contenti liquido.

TAC e Risonanza magnetica nucleare

Forniscono maggiore dettagli sulle condizioni dei reni. Spesso è sufficiente l'ecografia. La TAC, inoltre, è un esame (leggermente) invasivo, poiché fa uso di radiazioni ionizzanti.

Esame delle urine

È un test importante per saggiare la funzionalità renale. La presenza di sangue e proteine nelle urine è tipica del rene policistico.

Esami del sangue

Sono utili per misurare la concentrazione di eritropoietina (EPO), prodotta dai reni. L'insufficienza renale, dovuta al rene policistico, determina una calo di produzione di EPO; di conseguenza, il paziente è affetto da anemia.

Terapia

Oggi, non esistono ancora trattamenti specifici per fermare la formazione e la crescita delle cisti.
Inoltre, i medici concordano sul fatto che l'intervento chirurgico è pericoloso. Sia il trapianto di reni, che lo svuotamento delle cisti, sono operazioni delicate, rischiose e non sempre risolutive. Si ricorre ad esse sono in casi estremi.

Tuttavia, esistono diversi approcci terapeutici utili ad alleviare determinati sintomi, o rallentarne l' inevitabile progressione. I disturbi che richiedono trattamento sono:

  • Ipertensione.
  • Insufficienza renale.
  • Dolore lombare e addominale.
  • Infezioni urinarie e renali.
  • Cisti disseminate in altri organi.

Trattamento dell'ipertensione

Mantenere la pressione sanguigna entro valori normali è fondamentale per non peggiorare la salute del paziente e la condizione dei reni. L'ipertensione, infatti, è un fattore di rischio per tantissime altre patologie, come l'ictus e le patologie cardiovascolari.
I farmaci consigliati sono:

  • ACE-inibitori.
  • Bloccanti per il recettore dell'angiotensina, ARB.

Inoltre, si consiglia una dieta iposodica.

Sono invece da evitare i diuretici. Una loro assunzione, infatti, aumenta le quantità di pre-urina passante per il glomerulo e per i tubuli renali. Questa preurina, nei pazienti con rene policistico, anziché essere escreta, pare venga accumulata nelle cisti. Pertanto, le cisti aumenterebbero ancora di più.

Trattamento dell'insufficienza renale

L'insufficienza renale, come si è visto, è sinonimo di un danno renale più o meno profondo. Inoltre, come l'ipertensione, è terreno fertile per le patologie cardiovascolari.
Non esistendo una terapia specifica per il rene policistico, si può solo rallentare la degenerazione renale con uno stile di vita più sano:

Pazienti in età avanzata, o con funzioni renali altamente compromesse, necessitano di:

  • Dialisi.
  • Trapianto renale.

Altri trattamenti

Sintomo/complicazione Trattamento/contromisura
Cisti renali Non esiste al momento. In fase di studio
Ipertensione ACE-inibitori; ARB; dieta iposodica
Insufficienza renale lieve-moderata Controllo del colesterolo assunto con la dieta; Stile di vita sano
Insufficienza renale grave Dialisi; trapianto renale; stile di vita sano
Infezioni urinarie e renali Antibiotici
Dolore cronico addominale e lombare Analgesici (es. paracetamolo)
Cisti extrarenali Drenaggio

Prevenzione

Premessa: non tutti coloro che sono affetti da rene policistico ADPKD sono consapevoli di essere ammalati, poiché la patologia rimane asintomatica fino ai 30-40 anni di vita.

Quando sospettare il rene policistico?

Coloro che hanno alle spalle una storia familiare di rene policistico dovrebbero sottoporsi ai dovuti controlli. Nei più giovani, le cisti non sono ancora evidenti all'esame ecografico; pertanto, è opportuno effettuare un particolare test genetico, per conoscere se il gene PKD per la policistina è mutato o meno.

Misure preventive

Fino a quando non si manifestano i primi sintomi, gli individui con rene policistico non necessitano di trattamenti.
Tuttavia, per fronteggiare al meglio i futuri danni renali, è bene effettuare controlli periodici. È consigliato, infatti, eseguire una volta l'anno:

  • Un esame ecografico dei reni.
  • La misurazione della pressione sanguigna.
  • Esami del sangue.
  • Un controllo delle funzioni renali.

È altrettanto importante, inoltre:

  • Non praticare sport di contatto, come il rugby o la boxe. Si corre il rischio, infatti, di rompere le cisti renali e creare un'emorragia interna.
  • Rivolgersi al medico prima di assumere determinati farmaci. Assunzioni prolungate possono avere effetti collaterali sui reni.

Queste contromisure non vanno trascurate, in quanto allungano e migliorano la qualità della vita dei pazienti con rene policistico.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza