Quali sono i sintomi dello stress post traumatico? Quanto dura?
Cosa è e chi colpisce
Il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) è un disturbo mentale e comportamentale che si sviluppa a seguito di un evento traumatico, come un'aggressione sessuale, una guerra, incidenti stradali, abusi sui minori, violenza domestica o altre minacce alla vita o al benessere di una persona.
I bambini piccoli hanno meno probabilità di mostrare disagio, ma possono esprimere i loro ricordi traumatici attraverso il gioco. Una persona con PTSD ha un rischio più elevato di suicidio e autolesionismo intenzionale.
E' importante specificare che la maggior parte delle persone che vivono eventi traumatici non sviluppa PTSD. Le persone che subiscono violenza interpersonale, come stupro, altre aggressioni sessuali, rapimenti, stalking, abusi fisici da parte di un partner e abusi infantili hanno maggiori probabilità di sviluppare PTSD rispetto a coloro che subiscono traumi non basati su aggressioni, come incidenti e disastri naturali.
Coloro che subiscono traumi prolungati, come schiavitù, campi di concentramento o abusi domestici cronici, possono sviluppare un disturbo da stress post-traumatico complesso (C-PTSD). Il C-PTSD è simile al PTSD, ma ha un effetto diverso sulla regolazione emotiva e sull'identità di base della persona.
Negli Stati Uniti, circa il 3,5% degli adulti soffre di PTSD in un dato anno e il 9% delle persone lo sviluppa una volta nella vita. In gran parte del resto del Mondo, i tassi durante un dato anno sono compresi tra lo 0,5% e l'1%. Tassi più elevati possono verificarsi nelle regioni di conflitto armato. È più comune nelle donne che negli uomini.
Quali sono i sintomi?
I sintomi dei disturbi mentali correlati al trauma sono stati documentati almeno dai tempi degli antichi greci.
Si reputa che esistano alcuni casi di evidenza di malattia post-traumatica risalenti al diciassettesimo e diciottesimo secolo, come il diario di Samuel Pepys, che descrisse sensazioni angoscianti in seguito all'incendio di Londra del 1666.
Durante le Guerre Mondiali, la condizione era nota con vari termini, tra cui shell shock, war nerves, nevrastenia e combat neurosis.
Il termine "disturbo da stress post-traumatico" entrò in uso negli anni '70, in gran parte a causa delle diagnosi dei veterani militari statunitensi della guerra del Vietnam.
Fu ufficialmente riconosciuto dall'American Psychiatric Association nel 1980 nella terza edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-III).
In liea generale, i sintomi possono includere: pensieri e sentimenti di malessere, sogni inquietanti, correlati agli eventi, disagio mentale o fisico per segnali correlati al trauma, tentativi di evitare questi segnali, alterazioni nel modo di pensare e ragionare, e un aumento della risposta di lotta o fuga.
I sintomi del PTSD, generalmente, iniziano entro i primi tre mesi dopo l'evento traumatico scatenante, ma potrebbero anche non iniziare prima di anni dopo.
Nel caso tipico, l'individuo con PTSD evita persistentemente pensieri ed emozioni legate al trauma, o la discussione dell'evento traumatico, e può persino avere un'amnesia dell'evento (amnesia dissociativa). Tuttavia, l'evento viene comunemente rivissuto dall'individuo attraverso ricordi ricorrenti, episodi dissociativi (flashback) e incubi (dal 50 al 70%).
Mentre è comune avere sintomi dopo qualsiasi evento traumatico, questi devono persistere in misura sufficiente (ad esempio, causando disfunzioni nella vita o livelli clinici di disagio) per più di un mese dopo il trauma per essere classificati come PTSD (disfunzione o disagio clinicamente significativo per meno di un mese dopo il trauma può essere un disturbo da stress acuto).
Alcune persone che hanno subito un evento traumatico sperimentano una post-traumatic growth (crescita post-traumatica).
Condizioni mediche associate
Oltre al PTSD, oltre il 50% degli interessati sviluppa depressione, disturbi d'ansia e disturbi dell'umore.
I disturbi da uso di sostanze, come l'alcolismo, si verifica contemporaneamente al PTSD. Il recupero dal disturbo da stress post-traumatico o da altri disturbi d'ansia può essere ostacolato, o la condizione peggiorata, quando i disturbi da uso di sostanze sono comorbidi al PTSD. La risoluzione di questi problemi può portare a un miglioramento dello stato di salute mentale e dei livelli di ansia di un individuo.
Il PTSD ha una forte associazione con l'acufene, e può anche esserne la causa.
Nei bambini e negli adolescenti, esiste una forte associazione tra difficoltà di regolazione emotiva (ad esempio sbalzi d'umore, capricci) e sintomi di stress post-traumatico, indipendentemente dall'età, dal sesso o dal tipo di trauma.
Le sensazioni di disagio, come vergogna o colpa, associate a danno morale, sono spesso associate al PTSD, ma trattasi di condizioni distinte. Il PTSD si associa ad ansia e paura.
In uno studio basato sulla popolazione che esaminava i veterani della guerra del Vietnam, la presenza di PTSD e l'esposizione a fattori di stress elevati sul campo di battaglia erano associati a un rischio di morte 2 volte maggiore, con cardiopatia ischemica o i tumori delle vie respiratorie, incluso il cancro ai polmoni, quali principali cause di morte.
Come combattere lo stress post-traumatico? Quanto dura?
La prevenzione è possibile su coloro che presentano sintomi precoci, ma non è efficace quando fornita a tutti gli individui esposti al trauma indipendentemente dalla presenza o meno di sintomi.
I principali trattamenti per le persone con PTSD sono la psicoterapia e i farmaci. Gli antidepressivi del tipo SSRI o SNRI sono le scelte elitarie per il PTSD e sono moderatamente benefici per circa la metà delle persone. I benefici dei farmaci sono inferiori a quelli osservati con la terapia psicologica. Non è noto se l'uso concomitante di farmaci e consulenza abbia maggiori benefici rispetto a entrambi i metodi separatamente. Eccetto alcuni SSRI o SNRI, altri farmaci non hanno prove sufficienti a supporto del loro uso e, nel caso delle benzodiazepine, possono peggiorare il decorso.
Se non curato, il PTSD e i suoi sintomi possono durare molti anni, così come alcune condizioni mediche associate; primi fra tutti, le patologie da abuso, come l'alcolismo, il tabagismo e la tossicodipendenza. Anche altre problematiche dell'umore correlate possono permanere a lungo.
Se trattato, il PTSD ha un buon margine di miglioramento, con risultati variabili in base alla soggettività e alla gravità. I risultati sono migliori quando la terapia è combinata tra psicoterapia, farmaci e altri accorgimenti comportamentali, come l'attività fisica ela partecipazione a gruppi di aiuto.